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Autore: AliceLawliet    26/09/2008    7 recensioni
Hermione entrò nella camera che condivideva con Lavanda e Calì sbattendo rumorosamente la spessa porta di legno di noce e rischiando di assassinare la pianta grassa di quest'ultima con uno dei tanti libri che aveva in braccio.
"Tutti i giorni è la stessa storia" pensò stendendosi sul letto, dopo aver gettato malamente i volumi ai lati del comodino "non imparerà mai a comportarsi decentemente!".
FF MOMENTANEAMENTE SOSPESA. Capito? Non abbandonata, sospesa U______U
Purtroppo non ho molta ispirazione, pazientate un po'...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo sesto


Non si aspettava di provare quella sensazione.

Non riusciva a togliersi dalla testa quelle immagini, Hermione che scherzava e rideva come non mai con suo fratello.

Inoltre, non capiva come mai dovesse provare quel fastidio, in fondo non stavano facendo niente di male.


Cercava di essere più razionale possibile, continuava a ripetersi che non era successo niente di grave, che si stava facendo troppi viaggi mentali, che Hermione aveva il diritto di parlare e ridere con chi più le piaceva ma quella strana morsa allo stomaco non accennava ad andarsene.

Ogni tanto vedeva nella propria mente Hermione e Fred camminare insieme, mano nella mano, ridendo complici. Li vedeva fermarsi per volere di lei davanti ad un paesaggio magnifico e stringersi tra loro, fino a che Fred, prendendo l'iniziativa, non le alzava il viso per baciarla.

E lui rimaneva ad osservare la scena con la bocca spalancata, impotente.


Prendendosi la testa tra le mani e scuotendola sempre più forte, ripeteva come una litania che non poteva accedere.

Doveva smettere di pensare a cose del genere.

Decise perciò che una buona dormita gli avrebbe schiarito i pensieri, a mente lucida si ragiona sempre meglio.

Si stese lentamente sul suo letto, sentendo che pian piano cominciava a perdere coscienza di quello che stava accadendo attorno, gli schiamazzi dei compagni Grifondoro in Sala stavano sciamando via lentamente, fino a diventare un ronzio lontano e sapeva di non avere più ne la forza ne la voglia di ascoltarli.




La mattina seguente scese a fare colazione alla solita ora, ma vide che Harry e Hermione erano già giù e non avevano delle facce troppo felici.

Sembravano quasi... turbati. Preoccupati di qualcosa.

"B-Buongiorno" disse sbadigliando.

"Ciao Ron..." risposero i due "Hai sentito la novità?"

"No, come avrei potuto?" strascicò "Mi sono appena svegliato"

Solo allora notò che la ragazza aveva tra le mani un giornale, un quotidiano e stava leggendo le prime pagine, segno che una notizia di rilievo.

"I Mangiamorte si fanno sempre più audaci" incominciò lei "Qui dice che stanno cominciando a colpire alla base della società dei maghi. Hanno già fatto qualche attentato a persone importanti del Ministero, molte sono le vittime. Tutti i giornalisti danno l'allarme e si incomincia a passare la voce che nessun posto è sicuro. Dicono di diffidare di ogni persona conosciuta o sconosciuta che sia, spesso sono quelle più fidate che potrebbero giocarti brutti scherzi"

"Finalmente non smetterò di fare la figura del visionario, ora sanno tutti che Voldemort è tornato e che bisogna stare attenti" disse Harry annuendo "Ma bisogna darsi da fare, altrimenti faremo veramente una brutta fine. Dobbiamo incominciare a combattere, il Ministero per primo deve attivarsi, sempre che il marcio che c'è non abbia preso il sopravvento"



Nel frattempo Ginny stava vagando per il castello in cerca di recuperare un fantomatico libro di poesie di Luna, lei sosteneva che quando ne aveva voglia andava da solo a farsi un giro e non sempre tornava. Le toccava andarlo a cercare ma questa volta non era riuscita a trovarlo.

Per cui aveva avuto la bella idea di chiedere aiuto a lei, pensò sbuffando, stanca di dove sbirciare in ogni angolo e in ogni fessura presente per un libretto che probabilmente neanche esisteva.

Nel suo girovagare andò a scontrarsi con qualcuno, presa com'era a tenere il naso verso il basso.

Alzando lo sguardo pronta ad esprimere le proprie scuse non trovò nessuno, dov'era andata a finire?

Scoprì, voltandosi, che aveva proseguito il proprio cammino senza neppure accorgersi del piccolo incidente.

"Alicia" chiamò.

"Alicia!" ripeté fermandola per un braccio e costringendola a girarsi verso di lei. Vedendo in viso trattenne a fatica un esclamazione di stupore, era veramente in condizioni pessime.

Occhiaie, occhi gonfi di pianto recente, sguardo assente e catatonico. Inoltre non si era neanche truccata come al suo solito e i capelli le ricadevano flosci e stranamente crespi ai lati del viso. Non sembrava più lei e si aggirava per il castello come un fantasma senza pace.

La ragazza non diede segno di risposta e Ginny, prendendo l'iniziativa, le rivolse di nuovo la parola "Ehi, ma stai bene? Non mi sembri molto in forma"

Alicia sembrò avere un guizzo di vitalità negli occhi che durò per un secondo e con voce stanca e provata le rispose "No, non sto per niente bene" strascicò inciampando di tanto in tanto in qualche parola "E lo sai perché? Perché sono una persona idiota che si è innamorata perdutamente di tuo fratello ed ormai è troppo tardi. L'ho perso"

La rossa era scioccata. Di che fratello stava parlando?

Perché la gente non specificava mai quando parlava della sua famiglia? Come faceva a capire? Aveva talmente tanti maschi deambulanti per casa che faceva fatica lei stessa a ricordare il loro nome.

Mentre Alicia continuava a ripetere coma una litania le ultime due parole, decise di provare ad esclusione.

In quella scuola erano presenti solo tre fratelli in tutto in quel momento: Ron, Fred e George.

Ron era da escludere, era più piccolo di Alicia.

Ma chi, tra Fred e George?

Chi aveva ridotto quella povera ragazza in quella condizione?



"Ok, te lo dico. A patto che tu la smetta di stressare i miei poveri neuroni"

"I promise!" asserì Fred mettendosi scherzosamente una mano sul cuore.

"Lo sai che sembri più scemo quando fai finta di fare l'intelligente? Queste cose lasciale fare ad Hermione"

Come un lampo, un flash, a Fred tornò in mente la discussione avuta la sera prima con quella ragazza avuta per tanti anni gironzolante per casa e mai conosciuta a fondo. Ora gli sembrava di recuperare il tempo perduto, cominciava a scoprire suoi lati che prima non aveva mai notato. Gli capitava di sorridere quando la vedeva portarsi una ciocca di capelli dietro un orecchio, lo faceva quando era imbarazzata o non proprio a suo agio; quando era seria, o molto più spesso furiosa con suo fratello Ron, arricciava il naso; quando sentiva una cavolata alzava il sopracciglio sinistro in senso di sconcertamento.

Si sentiva stupido, ma era felice.

"Ti rigiravi nel mio letto, e non chiedermi come ci sei finito perché non ne ho la più pallida idea" iniziò sottolineando l'aggettivo possessivo "Come in preda ad una crisi epilettica, ho provato a spingerti via ma me l'hai impedito. Ripetevi che eri felice, che con lei stavi bene. Ma ad un certo punto hai cambiato tono e dicevi che non era colpa tua, che era un equivoco, che non doveva credere a niente di quello che aveva visto. Stavi evidentemente parlando con una lei, però non hai detto il suo nome. Non mi dai neanche la soddisfazione del gossip, dovrò incontrare prima o poi questa benedetta ragazza che avevi tanto paura di perdere. Chi mai avrà occupato il cuoricino del mio fratellino innamorato?" disse mimando in modo da rendere la scena ad effetto mentre ghignava sotto i baffi.

"Scemo!" esclamò Fred tentando di acciuffare il gemello presto defunto, il quale se la stava defilando prima che gli fosse fatto lo scalpo "Se ti prendo, stai sicuro che non la passerai liscia..."



Sedute su un muretto esterno, stava cercando di capire la storia che Alicia le raccontava tra i singhiozzi. Le spalle le tremavano convulsamente, scosse dai profondi singhiozzi, si era accasciata sulla rossa cercando un supporto morale e fisico, le frasi venivano interrotte ogni due per tre rendendo il discorso incomprensibile e spezzato.

Intorno a loro sembrava che la natura fosse triste insieme alla ragazza, un timido e freddo venticello spirava smuovendo le foglie dell'albero al centro del piccolo giardino e l'erba si increspava di tanto in tanto da piccoli scontri di aria. Insomma, mancava solo che il cielo si mettesse a piangere e il quadro era completo. Le nubi non mancavano, il grigio cielo rifletteva una flebile luce tutto d'intorno ma gli studenti non si facevano mai scoraggiare dal tempo inglese, c'erano abituati dopotutto.

Ginny non riusciva a capire tutta la storia ma solo un nome le era risultato chiaro oltre a quello di suo fratello: Hermione.

Si, ora sapeva con chi chiarirsi.



"Oh"

Hermione aveva perso le parole.

Già, per la prima volta in vita sua non sapeva che fare, come reagire e cosa pensare.

Aveva una tale confusione in testa!

Diamine, ora che poteva fare per Alicia?

Abbassò lo sguardo in cerca di una risposta, peccato però che non l'avrebbe mai trovata continuando a studiare le piastrelle del pavimento. In quel momento doveva solo cercare un modo per far rinascere la vera Alicia, la ragazza allegra e solare che tanto ammirava. Perché se c'era una persona da ammirare era proprio lei.

Era sempre forte e pronta a tutto, aveva sempre la battuta pronta e se qualcuno cercava di ferirla o di ferire i suoi amici era sempre pronta a lottare con le unghie e con i denti. Non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno e poi... Beh, era una vera bomba sulla scopa.

Nessuno sapeva schizzare tra gli avversari lasciandoli atterriti, nessuno era capace di centrare gli anelli e segnare punti anche da distanze molto elevate e nessuno era capace quanto lei di risollevare il morale della squadra.

Se lei mancava, tutti ne avrebbero risentito e questo non poteva permetterlo. A causa di una stupida incomprensione ora Alicia stava passando le pene dell'inferno.

Hermione ricordava ancora quella volta in cui per un misterioso incidente, la borsa che aveva lasciato per un attimo in biblioteca era stata ritrovata tutta rotta, con i fogli sparsi per terra e macchiati d'inchiostro. Tutto il suo lavoro per la settimana era da buttare.

Naturalmente aveva visto dei Serpeverde uscire dalla biblioteca mentre stava rientrando ma non avendo prove a loro carico non le avrebbe creduto nessuno, sicuramente non Piton per il quale doveva consegnare due pergamene di tema il giorno dopo.

Le avrebbe dato della visionaria e le avrebbe messo un Troll, punto.

Mentre raccattava da terra i vari fogli sentiva le lacrime pungerle violenti e inarrestabili gli occhi, come si erano permessi? Lei non aveva mai rovinato la proprietà altrui, e non credeva più alla storia del sangue misto. Ormai era cresciuta e non se la prendeva se qualcuno la chiamava Mezzosangue ma quello era troppo: aveva speso ore e ore per scrivere tutte quelle pergamene e adesso qualche stupido ragazzino, sentendosi in dovere di punire i Sanguesporco, le aveva distrutto tutto.

Inaccettabile.

Tornando nella Sala dei Grifondoro incontrò casualmente Alicia, che vedendola piangere si preoccupò. La face sedere sul divano, le offrì una tavoletta di cioccolata e l'aiutò a sfogarsi.

Appena ebbe terminato la storia, guardò la ragazza più grande in attesa, la quale, sospirando, le disse che non doveva prendersela per queste cose, purtroppo il mondo era pieno di idioti ambulanti che si credono i salvatori del mondo. Le offrì anche il suo aiuto per riscrivere il tema di Pozioni e tutti gli altri compiti, rinunciando così al suo allenamento di Quiddich. Era stata veramente un tesoro anche perché erano rimaste in piedi oltre a mezzanotte per rifare tutto e in ogni momento Alicia aveva un sorriso di incoraggiamento per Hermione.


No.

Stavolta era il suo turno di tirare fuori la grinta.


Lasciandosi Ginny alle spalle pensò dove poter trovare Fred e Angelina, doveva fare una bella chiacchierata con loro.



Fine sesto capitolo.






Spazio autrice:

Olà!!!

Come la và? XD (Aldo Mode ON)


Sisi, lo so di essere stata assente per un periodo lungo, ma cercate di capire... La scuola non è mai facile e mi sta prosciugando del tutto.

ù_ù

Comunque il capitolo è un po' più lungo del solito (almeno dovrebbe O___o) e spero sia gradito! ^////^

Non mi resta che ringraziare chi ha commentato e cioè: lilla4eve, hEiLig FuR ImMeR, Kimly, dark89, cavallinobianco91, Lights e Alessandra. Thank you so much! <333 Non sapete quanto mi facciano felici le vostre recensioni! *çççççççç*

Un doveroso ringraziamento va anche alle 29 persone che hanno messo la storia tra i preferiti! Smack! *manda bacio*



Ricordo a tutti quanti che mi potete trovare Qui

Grazie mille e

Commentate! <3

  
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