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Autore: FoxFace00    07/09/2014    5 recensioni
Christal è una figlia di Ecate. È una ragazza timida, insicura e impacciata. Gli incantesimi non sono il suo forte, per non parlare delle pozioni. Al Campo viene derisa da Drew e le sue "seguaci", ma sarà ancora così dopo che avrà compiuto un'impresa? Lei e tre suoi amici dovranno recuperare una ciocca di capelli per completare un'incantesimo, ma ciò porterà parecchi guai e imprevisti.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo VIII


La mattina seguente tutta la cabina di Ecate si diresse al padiglione della mensa per fare colazione. Christal aveva due profonde occhiaie nere sotto agli occhi. Tutti si sedettero, ordinarono la colazione e sia avviarono verso il fuoco per sacrificare la propria parte di cibo agli Dei. Quel giorno Christal non chiese nulla, non disse nulla, buttò la sua parte di cibo nel falò e ritornò al suo tavolo a testa bassa. Dopo essersi seduta mangiucchiò un po' del cibo e lasciò il resto nel piatto. Bevve però molti caffè, il che non fece altro che farla innervosire ancora di più. Dopo che ebbero finito di mangiare si diressero tutti verso le zone delle varie attività, tranne sei persone e i ragazzi di Apollo che si diressero verso le rispettive cabine.

Christal arrivò alla cabina, accompagnata da suo fratello Joy. Si diresse verso il proprio letto e prese lo zaino che vi era appoggiato sopra. Si guardò in torno, sospirando, poi si sedette sul letto, mettendosi le mani tra i capelli. Una lacrima rigò la guancia della ragazza, cadendo poi sul tessuto di jeans degli short. La figlia di Ecate asciugò immediatamente la guancia con il bordo della manica della sua felpa, appoggiando poi le mani dietro la schiena, sul materasso, e sollevando la testa, guardando il soffitto.

« Dammi lo zaino, finisco io di sistemare. Tu intanto stai tranquilla, ok? » detto questo perse lo zaino della sorelle e mise all'interno il suo libro di magia, un po' di nettare e di ambrosia, qualche dracma e dei soldi mortali. Dopodiché si voltò verso la sorella, ora stesa sul letto e con gli occhi velati di un sottile strato di lacrime.

« Ehi... Che c'è Chris? Come mai stai piangendo? » chiese il maggiore, accarezzando la sorella per rassicurarla. La ragazza si era messa a sedere, appoggiando la testa alla spalla del fratello. I capelli erano completamente scompigliati, alcuni le si erano attaccati al viso per colpa delle lacrime che ormai uscivano dagli occhi senza controllo.

« È per l'impresa Joy... Io dovrei guidarla, dovrei essere sicura... Eppure non so neanche io quello che sto facendo. Non sono pronta per tutto questo! » rispose Christal con la voce rotta dai singhiozzi. Abbracciò il fratello, poggiando il viso nell'incavo del suo collo, mentre questo le accarezzava dolcemente i capelli. « Perché mamma ha scelto me? Non avresti potuto partire tu? Non puoi partire tu? Lo hai detto anche tu, non riesco a usare neanche lontanamente le arti magiche! » Il figlio di Ecate prese il viso della sorella tra le mani, costringendola a guardarlo negli occhi.

« Non dirlo neanche per scherzo! Te la caverai benissimo. Se la mamma ha scelto te un motivo ci sarà, sei arrivata da poco tempo, è normale che tu non sia ancora così brava nelle arti magiche. » disse Joy con voce seria e rassicurante.

« Grazie Jo. » rispose Christal con voce tramante. Era riuscita a stringere un buon rapporto con il fratello, non come quello tra Leo e Skyler, ma sicuramente erano molto legati anche loro. Abbandonarlo dopo aver finalmente stretto questo forte legame era l'ultima cosa che la ragazza desiderava. E invece, adesso, per colpa di quella stupida impresa, era costretta ad abbandonare tutto quello. La sua nuova casa, i suoi amici e la sua nuova famiglia.

« Vieni, è tardi. Gli altri ti staranno aspettando. » disse Joy prendendo lo zaino della sorella e sistemandoselo sulle spalle. Dopodiché mise un braccio attorno alle spalle della sorella e i due si avviarono verso l'albero che proteggeva il Campo. Christal fece due profondi respiri, cercando di calmarsi. Prese due tavolette di cioccolato che le aveva regalato Connor un paio di giorni prima dalla tasca dello zaino. Iniziò a mangiarne una lentamente, prendendo l'altra e offrendola al fratello. Entrambi i ragazzi iniziarono a mangiare la propria barretta, in silenzio. Appena i due scorsero Chirone sulla cima della collina misero il resto della propria barretta nella tasca, facendo finta di nulla e scambiandosi un'occhiata complice, sorridendo divertiti.

Appena salirono un poco più in alto videro Anathea, con la solita treccia perfettamente ordinata e lo zaino in spalla. Portava dei jeans che le arrivavano al ginocchio e una canottiera grigia con un gufo disegnato sopra. Vicino a lei Percy e Annabeth la guardavano, incoraggiandola e sorridendole. Percy teneva il braccio attorno alla vita della ragazza. Il ragazzo aveva gli occhi rossi, la maglietta stropicciata e messa al contrario. Annabeth era cento volte peggio. Sotto gli occhi due profonde occhiaie nere che attorniavano gli occhi rossi di pianto, cercate di coprire con il correttore, anche se con scarsi risultati. I capelli erano completamente scompigliati, raccolti in una coda bassa, anche se la maggior parte dei riccioli biondi erano fuori da essa. Una delle due mani era fasciata, probabilmente la fasciatura era stata realizzata da qualcuno di non esperto visto che questa era chiusa con dello scotch. Christal corse verso l'amica, abbracciandola. Dopodiché si rimise al fianco del fratello, salutando educatamente il centauro. Dopo un paio di minuti di imbarazzante silenzio Anathea spezzò il silenzio con una domanda. « Chi altro parte per l'impresa con noi due Chri? »

La figlia di Ecate sgranò gli occhi. L'amica odiava la figlia di Afrodite più di chiunque altro. Come avrebbe fatto ora a spiegarle che partiva con loro?

« Ehm... Sì, ecco... Anathea, vedi... » La ragazza non ebbe il tempo di parlare che una voce la interruppe da dietro di lei.

« Ciao a tutti! » disse Piper. Indossava degli short rosa e una maglietta bianca, un abbinamento molto semplice ma che su di lei stava d'incanto. Portava uno zaino blu sulle spalle, con ricamato sopra il suo nome in corsivo rosa. O almeno Christal pensava fosse il suo nome, il corsivo era quasi peggio di combattere un mostro per i semidei.

« Ciao Pip! Finalmente sei arrivata. » disse Percy, sorridendole.

Anathea sgranò gli occhi, passando dalla figlia di Afrodite alla sua amica. « Scusateci un minuto » disse la figlia di Atena, parlando lentamente e scandendo ogni singola parola, sempre con gli occhi sgranati. Prese Christal per il braccio e la trascinò lontano dal gruppo.

« Che cosa significa tutto questo!? » chiese Anathea. Probabilmente aveva già capito cosa significasse, ma la sua espressione era talmente sconcertata e arrabbiata che l'amica non poté fare altro se non sentirsi spaventata.

« Beh... Ecco, sì. Ehm... Non so come spiegartelo. » balbetto la figlia di Ecate. « Non-dire-niente! Perché lei!? Lo sai che non la sopporto! Io con quella lì non ci vado! » disse la bionda, quasi urlando.

« Non... non so il perché... Semplicemente sapevo che era la scelta giusta. Come te. » L'amica iniziò a rigirarsi tra le dita un ciuffo ribelle che era uscito dalla treccia. Era irritata, ma soprattutto agitata. Ogni volta che qualcosa la preoccupava o la agitava la bionda si rigirava i riccioli tra le dita, ormai tutti riconosceva ogni sua emozione dai gesti del corpo... o quasi. Christal la guardava con i grandi occhi viola socchiusi, con un mare di capelli neri davanti a coprirle il viso. Lo sguardo della ragazza era dolce, tenero e dispiaciuto. Anathea si morse il labbro inferiore, lasciando che le braccia le cadessero lungo i fianchi.

« Ok, ok! Verrò con voi, ma tu finiscila di farmi gli occhi dolci, è una mossa scorretta! Lo sai che non posso resistere! » disse la figlia di Atena, chiudendo i pugni e gli occhi. Christal si avvicinò all'amica, abbracciandola.

« So che non sai resistere, secondo te perché l'ho fatto! » disse la ragazza, sorridendole allegra. La bionda alzò gli occhi al cielo. « Ok, ok » disse l'amica, spazientita. « ora scollati Chri! Andiamo. Gli altri ci aspettano. »

Le biondo mise il braccio attorno alle spalle dell'amica, subito imitata dall'altra. Si avvicinarono agli altri, sorridenti. Appena lo sguardo della bionda si posò sulla figlia di Afrodite la sua espressione cambiò immediatamente. Corrucciò le sopracciglia, lanciando un'occhiataccia con i suoi profondi occhi grigi alla bruna. L'amica le diede un pizzicotto sulla spalla, abbastanza forte da farle spalancare gli occhi. Si girò stupita verso Christal che rispose con un'alzata di spalle, sorridendole.

Il tempo passava, ma il quarto membro del gruppo non arrivava. I ragazzi si sedettero, lasciano Chirone in piedi a osservare se qualcuno arrivasse.

Dopo circa una decina di minuti arrivarono, a gran velocità, Skyler e i suoi amici. Emma e l'amica erano sudate, John aveva l'arco e la faretra in spalla, Leo bulloni e vari componenti meccanici nelle mani e Michael aveva qualche bruciatura sulla maglietta arancione.

« Ciao ragazzi, come mai qui? » chiese Piper, sorridendo. « Non sarà mica John ad accompagnarci, vero? » la ragazza continuava a sorridere, osservando i cinque ragazzi. « No defi... » iniziò Anathea, subito fermata da un pizzicotto dell'amica. Era stato più forse del solito. Si staccò da Christal e fece un respiro profondo. « No Piper, John non ha uno zaino in spalla, di conseguenza non sarà lui ad accompagnarci... Mi sembra ovvio! » rispose acida la ragazza. Annabeth la guardò scioccata: non era da lei comportarsi in questo modo, soprattutto con gli amici. La sorella rispose con un'alzata di spalle e distolse lo sguardo.

« Oh sì, è vero » disse la bruna, senza togliersi il sorriso dalle labbra. « Alloro John, chi sarà ad accompagnarci? » Tutti i ragazzi, tranne Leo, che armeggiava allegramente con i bulloni e vari pezzi di metallo, avevano le mani appoggiate sopra le ginocchia o a tenersi la pancia, cercando di riprendere aria. Dopo una manciata di secondi i quattro ragazzi iniziarono a parlare. « È proprio questo il punto! » dissero tutti assieme, quasi urlando. Quando il centauro li guardò di traverso i ragazzi abbassarono lo sguardo. « Piper, il vostro accompagnatore sarà... » « Buongiorno compagni d'impresa! Scusate il ritardo ma dovevo preparare l'occorrente. Come state? » lo interruppe un ragazzo biondo. La figlia di Afrodite sgranò gli occhi, poggiandoli ora sul ragazzo, ora su John.

« James?! State scherzando, vero?! Io dovrei partire con Lui?! No, no, no no! Neanche per sogno! » urlò la ragazza con gli occhi sgranati. Iniziò a prendere lo zaino sulle spalle, ma Percy la fermò.

« Pip, posso capire che non ti piaccia James... Ma tu fai parte di quest'impresa. Ricorda che sei venuta per aiutare Chris. » le sussurrò all'orecchio. La ragazza abbassò gli occhi, mentre Annabeth le metteva una mano sulla spalla, sorridendole incoraggiante. La bruna alzò lo sguardo, facendolo girare tra i presenti. Vide Christal, che la guardava dispiaciuta insieme a Skyler e gli altri. Vide Annabeth e Percy, che la incoraggiavano. Chirone, che la aveva sempre sostenuta. Anathea, che guardava verso il basso, dispiaciuta per lei ma non facendolo vedere.

« Che state aspettando? Andiamo? » disse la bruna, sorridendo. Anathea tornò se stessa e iniziò a guardarla male. I quattro ragazzi si misero gli zaini in spalla, iniziando a incamminarsi verso la fine della collina, dove Argo li aspettava con il furgone. Skyler e Leo si lanciarono un'occhiata.

« Aspettate! » urlarono entrambi contemporaneamente. « Abbiamo un regalo per voi! » i due fratelli li raggiunsero e Leo prese dalla cintura quattro braccialetti. Skyler ne prese due: uno viola con delle sottili strisce nere e uno blu con gufi color argento. Leo ne tenne due: uno rosa con colombe bianche e uno verde scuro con dei soli color oro. Skyler porse il bracciale viola a Christal e quello blu ad Anathea. Leo fece lo stesso con gli altri due ragazzi, dando il bracciale rosa a Piper e quello verde a James. Le tre ragazze se lo misero immediatamente al polso, mentre il figlio di Apollo lo guardò di traverso e lo infilò nella tasca laterale dello zaino.

« Grazie ragazzi! » dissero le ragazze assieme. Christal guardò il braccialetto con attenzione.

« Scusate... Ma a cosa servono? » chiese la ragazza, girando il polso per vederlo da ogni angolazione. « Oh, giusto! » disse Leo, evidentemente felice della domanda. « Allora, ci sono due pulsanti: uno serve a far brillare il bracciale... In pratica è una luce... e anche abbastanza potente a dire il vero. Ma a voi non interessa, le abbiamo istallate in casi di emergenza... E poi arriva l'altro pulsante: abbiamo inserito all'interno di ogni bracciale un microchip che permette di localizzare la posizione. Cliccando questo pulsante attiverà il microchip e avvertirà gli altri braccialetti, facendo visualizzare agli altri una mappa elettronica che segnalerà la vostra posizione. Cliccandolo un'altra volta si disattiva. Inoltre, a differenza dei cellulari, non sono localizzabili dai mostri. Spero che vi siano utili! » disse Leo, sorridendo. Per tutto il tempo in cui aveva parlato il ragazzo non aveva smesso di montare e smontare fili e bulloni su un pannello metallico.

Non ci credo, grazie ragazzi! » disse Piper, abbracciando i due. Christal e Anathea fecero lo stesso. Solo James non disse niente, guardò scocciato le ragazze, sbuffando. « Allora, avete finito con le smancerie? Andiamo! » disse, incamminandosi senza aspettare nessuno. Piper spalancò gli occhi e li levò al cielo. « Ma cosa si lamenta quel piccoletto senza cervello!? È lui che era arrivato in ritardo! » disse Piper, abbracciando Leo e incamminandosi giù per la collina, pestando i piedi.

Christal fece invece il giro di tutti i semidei, abbracciandoli tutti. Emma la fermò un minuto, infilandole in tasca un pacchetto di caramelle, le preferite di Piper, e una penna in argento per Anathea. « Dille che è da parte di Connor e Travis per lo scherzo. In realtà li abbiamo costretti, ma questo non dirglielo » le disse, ridendo un poco. La salutò, passando a Michael e John.

« Senti Chri, » le disse John. « mi puoi fare un favore? » « Certo, dimmi tutto! » le rispose la ragazza. « Potresti evitare di far uccidere James da Piper o da mostri? Lo so che non è... Molto simpatico o intelligente, ma è mio fratello... Quindi... » « Tranquillo John. Lo terremo d'occhio. »

Infine passò al fratello. Joy aveva gli occhi lucidi. Christal appoggiò il viso nell'incavo del suo collo, lasciando che le lacrime le uscissero dagli occhi. Il fratello le accarezzò i capelli, mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. « Vedi di tornare viva sorellina. » la ragazza si staccò da lui per guardarlo negli occhi. « Lo prometto. » disse. Anathea le toccò una spalla, riportando l'amica alla realtà. Sciolse l'abbraccio con il fratello e si incamminò con l'amica giù per la collina, con il sole alto nel cielo e il cielo limpido.


Angolo scrittrice:

Ok... Se adesso qualcuno si azzarda a dire che i miei capitoli sono corti lo spedisco al Tartaro!

Questo capitolo è più del doppio dei precedenti!

Ok, ora, dopo lo sfogo... Buongiorno gente, è domenica e io sono qui con un nuovo capitolo, contenti? *Rotola una balla di fieno* Peeerfetto, lo sapevo che vi sarei mancata! Mi scuso nuovamente per non aver pubblicato il capitolo la scorsa domenica ma, come avete visto, per farmi perdonare ne ho scritto uno luuunghissimo... Anche se un po' statico :/. Inoltre avevo pubblicato una One Shot, andatela a leggere se avete voglia :)

Comunque... Sei contenta Valery? Anche il tuo beniamino biondo partirà per l'impresa! A chi altri piace James? A me no u.u ma forse cambierò idea... O forse no, niente spoiler xD.

Alloooora... Ho deciso di mettere sentimenti contrastanti: l'odio di Anathea per Piper e di Piper per James con la dolcezza varia tra fratelli ecc... Ma passiamo oltre :D
Ringrazio:
ValeryJackson e VaneFrancyforever per aver recensito (come mai così pochi?)

LETY STOLL 00, Akumetsu, Flowers of Death, _lulaby_, Krista Kane, James Carstairs e Sara JB per aver inserito la storia tra le seguite.

Miky24, Njaller e VaneFrancyforever per averla messa tra le preferite e Sara JB per averla inserita tra le ricordate. Inoltre ringrazio tutti i lettori silenziosi che continuano a seguire la mia storia, siete fantastici :D (anche se state diminuendo :/)
Non ho altro da dirvi... Spero di ricevere le vostre recensioni e che la mia storia continui a piacervi.

Baci^^ FoxFace00 :* <3


P.S. Personaggi come: Skyler (figlia di Efesto), Emma (figlia di Ermes), Micheal (figlio di Poseidone) e John (figlio di Apollo) NON sono di mia proprietà. I personaggi elencati fanno parte della storia “Il Morbo d'Atlante” dell'autrice Jackson.

Poi... Mi sento uno schifo. Ero convinta di aver ringraziato Valery visto che, nello scorso capitolo, ho inserito la profezia che lei mi ha aiutato ad elaborare (diciamola tutta... La profezia l'ha ideata lei, io le avevo solo dato una traccia... penosa.) e invece mi sono accorta che l'avevo fatto nel capitolo precedente a quello... che idiota. Quindi approfitto per dire GRAZIE a Valery e... davvero ragazzi, andate a leggere le sue storie perché sono FANTASTICHE a dir poco! Grazie ancora Valery!!!


P.P.S. Sì... non ho nessun manga ma non ne ho avuto il tempo. Sto però realizzando quello di un personaggio che comparirà in seguito :D Quindi tenetevi pronti, perché i disegni non sono finiti!

  
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