Mi risvegliai sull’aereo. ah già stiamo andando a Parigi. Wow chi lo avrebbe mai detto.
- Bentornata dal mondo dei sogni Charlie, come ti senti? – chiese affettuosamente
- Bene grazie. Per quanto ho dormito? – chiesi con la voce impastata dal sonno e sbadigliando
- Cosa mi sono persa? – chiesi curiosa
- Oh, niente. A parte Ashton che è andato in bagno un paio di volte e Calum che è scivolato sulla bibita che Michael ha rovesciato! – iniziò a ridere
- Oddio. – mi alzai e vidi gli altri
Manca poco all’atterraggio. Vi preghiamo di sedervi. Grazie. – disse una voce metallica.
- Ok. Allora mi siedo. – dissi accomodandomi accanto a Luke.
- Dai scendiamo. Siamo a Paris, la ville de l’amour! – disse con accento francese il mio compagno di viaggio che intanto si stava piano piano avviando verso l’uscita
- Oui. Scendo subito. – dissi sorridendo e tirando giù il borsone azzurro.
- Grazie. – gli dissi ridendo
- Metti questi. Attenta alle fan. Qua dobbiamo stare più attenti,ok? – mi disse Calum affiancandomi e porgendomi un cappellino di lana e un paio di occhiali da sole
- Io non ho questi problemi, Calum. Voi siete quelli famosi. Non io ok? – dissi rendendoglieli
- Ti sorprenderà sapere che su una rivista australiana ho visto la tua faccia in prima pagina e solo sotto c’erano Justin Bieber e gli One Direction. Dovresti sentirti onorata di una cosa del genere. Nemmeno noi ci eravamo mai arrivati – disse mentre io ero nel panico più totale
- Ero così famosa in Australia? Non è possibile! Io non sono famosa!
- Ma siamo comunque dalla parte opposta del globo! Siamo in Europa! Patria degli One Direction e della pizza. Chi vuoi che parli di me? – chiesi - e poi anche se fosse, come ho fatto a non rendermene conto? – chiesi.
- Le fans di solito ti attaccano ogni volta che ti muovi da casa. E invece in Australia non era successo assolutamente nulla.
- Diciamo che abbiamo fatto un “patto” con le nostre fans australiane, magari avendone fatto parte pure tu lo sai . Soprattutto quelle di Sydney. Non devono attaccarci e noi quando possiamo dovremo stare almeno 10 minuti con loro a scattare foto e firmare autografi. – disse
- Ah sì giusto me lo ricordo. E con i paparazzi? – chiesi
- Diciamo che quello è un problema. Basta vedere te e Luke al Good Evening Sydney! Dai andiamo che le fans ci aspettano. Ti sei esercitata a fare autografi? – chiese retoricamente Calum tirandomi per un braccio, che già mi faceva male perché ci ho dormito sopra.
Entrati nell’aeroporto venni abbagliata da dei flash. Non ci vedevo più niente.
- Te lo avevo detto io – disse Calum iniziando a ridere.
- Ok. Va bene. – dissi ridendo anche io
Era una ragazza di circa 10 anni.
- Ciao. Scusa. Tu sei Charlie? – mi chiese timidamente
- Sì sono io. – risposi
- Mi faresti un autografo? E magari facciamo anche una foto insieme! – disse
- Certo. Come ti chiami tesoro? – chiesi
- Julie. – disse porgendomi il foglio e il pennarello nero che aveva portato.
- Ok. A Julie, la mia prima fan, con affetto Charlie. – le diedi il foglio e ci facemmo una bella foto insieme
Poi Zoe ci venne a chiamare e dovemmo salutare tutte le fan. Anche le mie.
Ero rimasta piacevolmente sorpresa nel vedere la compostezza che avevano le fan francesi. Diciamo che io non ero per niente così. Io piangevo come un’idiota ogni volta che li vedevo. Loro invece niente. Zero totale. Sembrava non avessero avuto nemmeno un’emozione nel vedere i loro idoli.
- Wow. È stato fantastico. Davvero qua in Francia sono così famosa? – chiesi a Michael
- Davvero non hai visto i Trend su Twitter? Parlano solo di “Charlie” oppure “Cantante di Supporto” e poi c’è “Welcome To Paris 5SOS e Charlie”. Direi che sei diventata già quasi una idoletta. – disse
- No. Impossibile. Cosa avrei fatto di così bello per diventare una loro idoletta? – dissi irritandomi
- Dai vabbè. Lasciamo stare. – disse
- Decisi di lasciare da parte questa cosa e salii nella macchina che era stata noleggiata.
Zoe entrò e si diresse verso la reception e parlando in un perfetto francese disse che erano state prenotate delle stanze per i 5 Seconds Of Summer.
Appena entrammo capii che se questi erano gli standard degli hotel dove avremmo alloggiato durante questo tour saremmo stati molto bene. I colori erano solo il bianco, rosso e nero. Nella hall erano presenti moltissime poltroncine rosse che contrastavano con le pareti bianche.
La receptionist ci illustrò le regole dell’albergo. Poi ci mandò al 6° piano dove c’erano 10 camere tutte per noi e lo staff
- Merci beaucoup mademoiselle Dubont. – disse Zoe in perfetto francese avviandosi dentro un ascensore grandissimo.
- Scusate ma io dovrò parlare in francese tutto il tempo? – chiesi preoccupato tornando all’inglese
- Non penso sia necessario cara. Le persone francesi parlano anche inglese. Magari non fate frasi troppo complesse. – rispose Zoe cortesemente
- Ah perfetto allora sono a posto – dissi tirando un sospiro di sollievo
Aperte le porte dell’ascensore, rimasi a bocca aperta per lo stupore. L’ascensore dava direttamente su un enorme corridoio fatto da finestre che davano tutte su Parigi. Penso fosse fatto apposta per vedere la Tour Eiffel direttamente dal corridoio dell’ albergo. Ripensandoci si notava dalla strada che gli ultimi 2 piani avevano la vista sul corridoio.
- Allora vediamo un po’ Charlie e Emily dormirete insieme nella stanza 563 che è accanto a quella di Luke e Michael, la 564, mentre la 565 è per Ashton e Calum. Va bene? – ci disse Zoe con in mano le chiavi delle nostre stanze. – se volete uscire in queste ore prima del sound check dovete chiedere a me che sarò nella stanza 570 in fondo al corridoio. Mi raccomando se volete uscire portatevi dietro almeno un bodyguard. Non siamo in Australia dove c’è il patto con le fans. Qua possono fare quello che vogliono.
- Ok no problem. – dicemmo tutti
SPAZIO AUTRICE
Che cosa succederà a Parigi? Vi tengo un po' sulle spine...
Commentate il capitolo perchè voglio anche conoscervi.
Sono @heyhemmings_x su Twitter per chi volesse seguirmi. Potete commentare anche da lì. Rispondo a tutte.
Un bacio, alla prossima
Ila:)