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Autore: CathlinB    08/09/2014    2 recensioni
Un ex maschiaccio continua a fare passi falsi in amore.
Un giovane 'cowboy' tutto d'un pezzo....o un timido amico d'infanzia?http://data1.whicdn.com/images/178100077/large.jpg
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi sveglio al rombo di un motore. Guardo giù verso il cortile dalla finestra della mia cameretta e vedo il pickup di Paul. Il nonno sta parlando con lui mentre si avviano verso la stalla.
Mi lavo e mi vesto, poi scendo in cucina per fare colazione. La nonna è in cucina, col suo immancabile grembiule a quadretti bianchi e rossi, pronta a prepararmi una super colazione, come faceva una volta.
"Che ci fa Paul così presto, qui?" mi siedo al mio solito posto. Che bella sensazione essere tornata a casa! Perché questa, infondo, è la mia casa, dove sono cresciuta e ho trascorso i momenti più belli della mia vita. E, nonostante siano passati più di due anni lontano da qui, mi sembra di non essermene mai andata. Mi passa una ciotola piena dei miei cereali preferiti, ma sul ripiano della cucina, dietro di lei, c'è anche un piatto pieno di pancake e succo d'acero. Mi vuole rimpinzare come un maialino, la nonna!
"E' venuto per cambiare i ferri a un cavallo!" spiega la nonna mentre mi guarda mangiare "Tuo nonno è rimasto sorpreso!"
"Perché? Perché sa ferrare i cavalli?"
"Oh Cath! Sei proprio come tuo nonno! Non vedete le cose più ovvie!" alzo le sopracciglia a quel commento...cosa dovrei vedere? "Comunque Paul in questi anni si è messo a lavorare sodo nella fattoria di suo padre. E' davvero in gamba: ce l'ha nel sangue. Ed è diventato un uomo...non è più il ragazzo di una volta!"
"Ah lo vedo! Prima non se la tirava tanto...." e mi infilo un cucchiaio pieno di cereali in bocca.
La nonna  sbuffa e scuote la testa divertita.
Esco di casa e facendo finta di niente entro nella stalla per vedere cosa fa Paul.
Mi rendo conto con imbarazzo di essere vestita un po'....insomma short di jeans corti corti e una canotta...esattamente come mi vestivo una volta, ma adesso davanti a lui mi imbarazza! Che scema che sono!
Lui è li, di spalle che lavora, mi sente, ma fa finta di niente.
Ca...fa se ne sta li dietro di me a guardare. e io scemo non ho chiuso occhio per trovare una scusa per venire qui stamattina. che c...o di scusa....ferrare il suo cavallo che non monta da anni...magari non le interessa neanche più cavalcare. fa caldo. sarò diventato rosso. se mi giro lo vede. datti una calmata stronzo...dovevo rimanere a casa, col casino di lavoro che ho da fare. e quello scemo di Mike mi prende pure in giro..."ahhh è tornata cath!".
"Che cavallo mi ferri? una bravo, eh! sono 2 anni che non monto!" dico perché riconosco la cavalla che i miei avevano acquistato per me, prima che ci trasferissimo a Chicago.
"Lei andrà bene! E' tranquilla e non si spaventa. Si chiama Claire, dovresti ricordarla." sta pulendo uno zoccolo con un punteruolo per togliere lo sporco in eccesso.
Vado a sedermi vicino alla cavalla, mentre lui lavora. Mi è sempre piaciuto guardare gli altri lavorare, ma divento una bestia quando sono gli altri a osservare me quando faccio qualcosa.
Bhe proviamo a fare conversazione. Una volta non era difficile parlare con lui, anche se parlavo quasi sempre io, lui almeno era moooolto più partecipe. Ora non è più così facile...
"Come mai non sei andato al college? Mi sembrava che i tuoi ci tenessero!" wow che fantasia!
"Troppo lavoro. Abbiamo comprato altra terra e li ho convinti che era meglio se restavo ad aiutarli. E poi non mi è mai piaciuto studiare".
Io invece ricordo che era bravo a scuola.
"Hai tanto lavoro oggi?" chiedo per sondare la disponibilità.
"Si un po'"
Peccato! Qui non ho la macchina ed è indispensabile in un posto così lontano dal paese. Speravo in un passaggio fino al paese nel pomeriggio per vedere se trovavo qualche vecchia amica, fare un giro al centro commerciale più vicino,  prendere da bere qualcosa nel locale dove ci ritrovavano sempre una volta. Pazienza!
Resto lì finché non finisce, senza dir più nulla.
Si raddrizza e dopo aver riportato la cavalla nel suo box e averla strigliata velocemente, si gira verso di me, guardandomi per la prima volta quella mattina.
"Sai che sei davvero cambiato tanto?!" gli dico osservandolo. Lui non risponde "Sei più... muscoloso" ...e senza pensarci allungo un braccio e con un dito gli tocco i pettorali nascosti dalla camicia "E fumi anche! E sei molto più serio e silenzioso!" mi sembrava di sfotterlo, ma stavo dicendo la verità, e, peggio ancora, continuavo a toccarlo col dito come se fosse uno strano oggetto.
"Se la smetti con questo dito...." si sposta "Anche tu sei cambiata"
"Ah si??? E come?" 
Mi prende la mano per tenerla ferma, visto che continuo a pungolarlo. Sono proprio noiosa quando mi ci metto!
"Prima sembravi un maschio. Adesso un po' meno!"
Faccio il broncio. Come 'un po' meno'??? Chissà cosa mi aspettavo!
"Cosa? Ho tutte le curve al posto giusto, i capelli lunghi, mi trucco e porto pure la gonna e le scarpe col tacco! A Chicago mi venivano dietro un mucchio di ragazzi!"
Fa una falsa risata sarcastica, una palese presa in giro, e se ne va a parlare col nonno.
 
   
 
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