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Autore: CathlinB    31/07/2014    2 recensioni
Un ex maschiaccio continua a fare passi falsi in amore.
Un giovane 'cowboy' tutto d'un pezzo....o un timido amico d'infanzia?http://data1.whicdn.com/images/178100077/large.jpg
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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È da poco iniziata l'estate, la scuola è definitivamente finita e sono cominciate le vacanze...prima di andare al college. Sono più di due anni che non torno nel ranch dei nonni, dove ho vissuto fino a quando mia mamma, divorziata, si è risposata con un tipo di Chicago ed entrambe ci siamo trasferite in quella metropoli.
Durante quei due e passa anni, sono sempre stati i nonni e venirci a trovare, così non ho più avuto la possibilità di tornare a trovare gli amici d'infanzia.
'Qualcuno di loro' è sempre stato  poco propenso ad usare la tecnologia per mantenere i contatti, anche se ho, agli inizi, provato...altre, poco a poco, prese della loro vita, come io dalla mia, sono diventate fantasmi.
Ora sto tornando.
Ho preso l'aereo fino alla città più vicina al paesino dei nonni. Dall'aeroporto ho passato un'altra ora in pullman ed ora sono piuttosto stanca. Non vedo l'ora di scendere e sgranchirmi le gambe intorpidite, salire sul pickup (perchè qui tutti hanno il pickup! è un must campagnolo!) di chi mi verrà a prendermi al centro del paese e farmi altre 15 miglia circa fino a casa.
Fino a pochi anni prima ero una ragazzina pelle e ossa, piatta come una tavola da stiro e con la fissa del seno grosso che non avevo. Un piccolo maschiaccio con un corto caschetto riccio e ribelle.
Ora, a 18 anni, mi considero una ragazza carina, slanciata, magra ma non troppo, con lunghi capelli castano chiari ricci. Sono tranquilla del mio aspetto, senza grandi ossessioni e fissazioni. Una normalissima ragazza.
Il pullman entra in paese e il cuore inizia a battermi forte.
Fuori dal finestrino la main ave è come la ricordo, senza nessun cambiamento radicale: il ristorante, il bar, la farmacia, la parrucchiera, i pickup parcheggiati ai lati della strada, gente che passeggia tranquilla...Niente è cambiato.
A pochi metri dalla fermata, mi vibra il cellulare. Un sms della nonna:'Viene a prenderti Paul'.
Nonostante l'aria condizionata, mi viene caldo.
Non e' possibile! Perché proprio lui?
I primi tempi a Chicago gli avevo scritto varie e.mail, ma lui non aveva mai risposto! Era il mio migliore amico in assoluto, eravamo stati inseparabili fin da piccoli! Ero rimasta molto male, non me lo ero aspettato un comportamento simile da lui, non scrivermi mai una volta, non chiamarmi... All'epoca avevo chiesto qualcosa alla nonna, ma lei mi aveva confermato che era sempre tutto normale.
Ero un po' risentita di quel suo comportamento menefreghista nei miei confronti e la mia amicizia si era un po' raffreddata, anche se ci stavo ancora male.
E adesso la nonna manda lui a prendermi! Mi imbarazza doverlo incontrare! Bhe sara' meglio far finta di nulla, essere indifferente almeno in apparenza!
Il pullman si ferma. Faccio scendere tutti per avere il tempo di calmarmi un po'.
Mi alzo e scendo con la mia maxi borsa in spalla...mi guardo intorno, ma non vedo nessuno che possa essere Paul.
C'è diversa gente lì intorno, ma nessun ragazzo alto e magro con i capelli biondi di media lunghezza.
Mi guardo intorno; fa caldo lì fuori, quanto dovrò aspettare?
"Cathrin!" un voce bassa, molto maschile e leggermente roca mi chiama. 
Come Cathrin? Nessuno mi chiama col mio nome per esteso! Mi giro.
Davanti a me c'è un ragazzo alto, magro ma muscoloso, un cappello da cowboy e i capelli biondi cortissimi, una siga tra le labbra. In poche parole un gran figo.
Ci fissiamo per un momento.
"Sei Paul!" constato dopo un attimo di esitazione. Bhe si è lui, ma com'è cambiato rispetto al ragazzino che conoscevo io!
Non mi risponde neanche. Va invece a ritirare l'unica valigia rimasta nel portabagagli del pullman e la carica sul suo pickup rosso senza dire una parola.
A me non rimane altro da fare che salire sul sedile del passeggero e aspettare che mi porti a casa.
"Che cambiamento che hai fatto!" sono così sorpresa che quel tipo...così figo...sia il mio vecchio amico Paul!!! Mi sento in imbarazzo vicino lui.
Dovo aggiungere che è diventato anche un musone e che se la tira...ma per il momento preferisco tenerlo per me questo commento acido. "Non ti avevo riconosciuto subito".
"Anche tu sei cambiata" dice con una voce calda che non riconosco e dandomi appena un'occhiata di traverso, ma dove aver già notato tutto quello che c'è da notare.
Cavoli! Mi sono proprio mancati quei posti. Mi è mancato tutto quanto, anche le cose che meno amavo. I primi mesi a Chicago ho sofferto per il trasferimento...ma col tempo la grande città ti assorbe completamente.
"Mi mancava tanto questo posto! E i primi mesi non facevo altro che aspettare tue e.mail!" eccolo! col cavolo che l'argomento è morto e sepolto! Un pò di risentimento cova ancora sotto la brace.
"...e tu non mi hai mai risposto!" aggiunge lui secco.
Cosa???
"Ti scrivevo quasi ogni giorno! Avrò scritto un milione di mail, e tu non mi hai mai risposto! Non ho mai ricevuto niente da te! Non mi piaceva stare a Chicago, e tu non mi scrivevi!"
"TU non mi hai mai scritto!" ribadisce lui.
Ci guardiamo per un attimo.
"IO" sottolinea nuovamente "Ti scrivevo tutte le sere. Avevamo fatto un patto e tu non mi hai mai risposto. Alla fine mi sono stufato!" sembra arrabbiato.
"Io non ho mai ricevuto nulla..." ero rimasta così male all'epoca, e adesso scoprire che uno stupido problema di uno dei due comp. aveva creato quel pasticcio... (credevo che perdere la posta succedesse solo nell'epoca della posta cartacea... :-P ). È l'unica spiegazione plausibile a quel pasticcio.
Sembra ancora arrabbiato; ma non ha capito che è stato tutto un disguido?
.
C...o!! stupido comp di m...a! l'ho quasi odiata per non avermi mai scritto! pensavo mi avesse dimenticato! ero così deluso....ma sua nonna non mi diceva mai nulla quando andavo ad aiutarli alla fattoria, tutto sembrava andare bene. scemo che sono stato...potevo chiedere alla nonna...le ho persino fregato una foto di Cath...
.
Alla fattoria scarica velocemente i bagagli e se ne va senza quasi salutare, declinando l'invito a cena "come hai bei vecchi tempi".
Così a cena, davanti a una bella bistecca, commento con la nonna "E' cambiato Paul! In macchina non ha detto una parola!" a parte il mezzo battibecco che non racconto alla nonna!
"...e si..." sogghigna lei come se sapesse qualcosa d'altro. Mi insospettisce la cosa.
   
 
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