Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: ___Page    08/09/2014    4 recensioni
Tre ragazzi e un'inaugurazione fuori dall'ordinario.
Tre ragazze e una scuola di danza.
Sei settimane per cambiare sei vite, che si incroceranno e scontreranno a ritmo di musica e battibecchi.
Perché, a volte, la musica e la danza dicono più delle parole.
Genere: Comico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nefertari Bibi, Sanji/Violet, Trafalgar Law, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
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Corriamo a perdifiato attraverso l'ingresso, scartando tra le persone e le valigie, diretti verso la zona ristoro proprio davanti ai gate. Chi ci vede deve pensare che siamo in ritardo per un qualche volo.
Evito un gruppo di persone intento a salutarsi con baci e abbracci, mentre Sanji salta via una valigia sdraiata a terra, e maledico mentalmente il mio abbigliamento.
Di certo vestitino anni 60 e tacchi non sono l'ideale per questo genere di cose ma chi si immaginava che sarebbe andata a finire così quando ho cominciato a prepararmi per l'esibizione?!
Anche Sanji ha lasciato la giacca in macchina, rimanendo in jeans scuri e maglietta bianca a maniche corte. Credo sia la prima volta che lo vedo senza un colletto ma il momento non mi consente di apprezzare la cosa.
Raggiungiamo finalmente il punto che ci interessa e ci blocchiamo, in mezzo a panchine e valigie, guardandoci intorno, con il fiatone. L'aeroporto è gremito, trovarla qui dentro sarà un'impresa quasi impossibile.
-A che ore è il suo volo?!- mi domanda affannato per la corsa.
Deglutisco per inumidirmi la gola.
-Non lo so! Accidenti!- continuo a guardarmi intorno, una palmo appoggiato alla fronte, un po' per tamponarmi il sudore, un po' per esternare la mia ansia.
-Chiamala!- mi incita Sanji, facendomi concentrare su di sé. 
-Non mi risponderà!- dico, sconsolata e con la fronte corrugata.
-Non importa, chiamala! Mi basta che le fai suonare il cellulare!-
Sgrano leggermente gli occhi.
Sembra una follia, vista la quantità di gente che affolla questa zona, ma potrebbe anche funzionare.
Con le mani che un po' tremano estraggo il cellulare dalla piccola borsa che porto a tracolla e, rapida, entro nelle chiamate ricevute e lancio la telefonata.
Per fortuna è acceso e raggiungibile.
Batto un piede a terra, impaziente, setacciando frenetica il locale con gli occhi.
Nessun cellulare in zona prende a suonare.
Ma con mio grande stupore, Violet risponde.
-Nami?-
-Violet! Dove sei?!-
-Nami, scusami, non ho tempo, mi imbarco tra poco!- mi dice, cercando di suonare allegra e gelandomi il sangue nelle vene -Ti chiamo appena arrivo, okay?!-
Scuoto appena la testa, percependo un qualcosa di disturbante, come una specie di eco.
-Aspetta! Senti...- comincio senza sapere neppure io cosa dire.
So solo che dobbiamo prendere tempo.
Sono ancora zitta, pensando febbrilmente a qualcosa da dire, che un suono alle mie spalle attira la mia attenzione.
Mi giro, corrugando le sopracciglia, e allontano appena il telefonino dall'orecchio.
-Nami?! Ci sei ancora?!- la voce di Violet mi giunge ovattata e distante ma io la ignoro, mentre finalmente capisco.
L'eco che mi sembrava di sentire, in realtà è la musica di sottofondo alle parole della mia amica, che risuona doppia nelle mie orecchie, attraverso il telefonino e direttamente da dentro uno dei punti ristoro che sto fissando in questo momento.
-È in uno di quei bar!- mormoro a Sanji coprendo il microfono del telefonino con una mano.
-Nami?!-
-Sì, sì ci sono!- ricomincio a parlare, mentre ci spostiamo per individuare quale sia il locale prescelto. -A... A che ore è previsto l'arrivo?!- domando, senza ascoltare la risposta ma concentrandomi sulla musica.
Quello subito di fronte a noi non è e ci spostiamo rapidi verso destra, mentre la canzone finisce. Per fortuna, ne comincia subito un'altra, proprio mentre ci fermiamo davanti all'ingresso del secondo bar. Mi illumino quando riconosco la stessa melodia risuonare all'interno dell'area ristoro e dal cellulare.
Violet sta ancora parlando ma io chiudo la telefonata mentre ci precipitiamo all'interno del locale.
 
[Let her go – Passenger]
 
C'è pochissima gente e questo ci consente di individuarla in un attimo.
Non è molto distante ma non ci nota, presa dal  cellulare e dalla mia telefonata bruscamente interrotta. Un po' accigliata, la vedo mettere il cellulare in borsa, alzarsi dalla sedia afferrando saldamente il suo trolley con una mano e il bicchiere di carta del caffè nell'altra per poi spostarsi verso la seconda entrata, che dà direttamente sui gate.
Ci precipitiamo verso di lei, incuranti delle proteste dei pochi altri clienti seduti, spostando sedie e tavolini con un gran baccano.
-Violet!-
-Violet!!!-
Si blocca, sentendosi chiamare, e prende a guardarsi intorno spaesata. Sgrana gli occhi all'inverosimile quando ci individua e riconosce.
 
Well you only need the light when it's burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go
 
-Ehi, ma... Che... Che ci fate qui?!- domanda, sorridendo nervosa.
-Siamo venuti a prenderti per portarti a casa- butto fuori fermandomi di fronte a lei. 
Indossa pantaloni di cotone neri, una maglietta rosa e scarpe da ginnastica, i capelli raccolti in una treccia morbida a lato. Dall'alto dei miei tacchi 7 mi sembra minuscola e indifesa.
 
Only know you've been high when you're feeling low
Only hate the road when you’re missin' home
Only know you love her when you let her go
 
-Riportarm... Ragazzi ma io sto per partire!- lo dice come se la mia affermazione fosse una battuta per scherzare -Ho l'aereo tra pochis...-
-Tu non ci vai!-
 
And you let her go
 
Mi giro a guardare Sanji a occhi spalancati per il tono autoritario e fermo che ha usato. Anche Violet lo fissa sconvolta per un attimo, prima di perdere tutto il suo finto entusiasmo e lanciargli un'occhiata furente.
-Come, prego?!- domanda, con tono di sfida.
-Ho detto che non ti lascio tornare negli Stati Uniti. Non senza fare niente- il suo tono è duro tanto quanto il suo sguardo.
 
Staring at the bottom of your glass
Hoping one day you'll make a dream last
But dreams come slow and they go so fast
 
-E cosa ti fa pensare che tu possa convincermi a fare diversamente?!-
-Niente me lo fa pensare ma ho intenzione di provarci comunque-
-Oh ma per favore!!! Io non ho tempo da perdere con queste sciocchezze!- esclama esasperata, girandosi verso l'uscita.
Apro la bocca per fermarla ma di nuovo Sanji mi precede.
-È davvero questo che vuoi?! Vuoi tornare da un uomo che ti tratta come un oggetto?!-
 
You see her when you close your eyes
Maybe one day you'll understand why
Everything you touch surely dies
 
Violet torna a voltarsi, guardandomi allibita e indignata per avere raccontato il suo peggior segreto, prima di concentrarsi di nuovo su Sanji.
-Tutti gli uomini mi trattano come un oggetto! Lo hanno sempre fatto e sempre lo faranno!- sibila tagliente -Lui, almeno, mi da un tetto sopra la testa e non si aspetta che gli ricambi la cortesia tra le lenzuola. È di gran lunga il meglio a cui posso aspirare!-
-Quindi è così. È solo questione di trovare il miglior offerente, giusto?!- domanda Sanji, quasi con disprezzo, facendomi strabuzzare gli occhi.
Si supponeva che fosse qui per convincerla a restare, non per insultarla!
 
But you only need the light when it's burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go
 
Fulminea, Violet lascia andare il trolley. Sanji incassa il ceffone senza una piega, continuando a fissarla determinato.
-Non t’azzardare a darmi della puttana! Tu non sai niente di me!- lo apostrofa, l'indice puntato contro di lui -Io... Io rovino tutto quello che tocco, okay?!- la voce le si incrina mentre gli occhi le si riempiono di lacrime di rabbia e frustrazione.
Mi uccide vederla così.
 
Only know you've been high when you're feeling low
Only hate the road when you're missin' home
Only know you love her when you let her go
 
-Questa è una cosa che presto o tardi sarebbe successa comunque! Ho solo deciso di andarmene prima di rovinare anche loro!- continua, stendendo il braccio verso di me con un movimento secco, per indicarmi, ma continuando a guardare Sanji, i visi a pochissimi centimetri mentre gli vomita in faccia tutto il suo dolore -Sono abituata a essere usata e poi gettata via! Ma Doflamingo... Lui mi apprezza per ciò che sono! Mi vuole bene!!! Non mi lascerebbe mai in un angolo! Lui mi trova bella e mi fa sentire utile e non solo uno strumento di piacere!-
Ormai fatica a parlare, le guance rigate di lacrime, la rabbia e il dolore che la stanno sopraffacendo.
Sanji non si è mosso di un passo. Continua a fissarla, impassibile, trovando non so dove la forza di non lasciarsi travolgere dalle emozioni nel vederla così, facendosi forte anche per lei.
Bibi ha visto giusto.
 
Staring at the ceiling in the dark
Same old empty feeling in your heart          
'Cause love comes slow and it goes so fast
 
-Io ti apprezzo per quello che sei e non ti metterei mai in un angolo! E nemmeno ti tratterei come un'opera d'arte! Ti tratterei come meriti di essere trattata, come ogni donna merita di essere trattata!- mormora, facendole assumere un'espressione scettica e quasi disgustata.
Ma ho visto qualcosa nei suoi occhi, qualcosa che riaccende la speranza in me. Per un attimo, a quelle parole, l’ho vista vacillare.
-Te l’hanno detto loro di dirmi così, vero?! Per convincermi a restare! Kami, non posso credere che siate così meschini!- si gira verso di me, il suo sguardo mi trafigge ma io continuo a fissarla, il volto contratto in una smorfia sofferente nel vederla stare così male.
-No! Questo non è affatto vero!- protesta Sanji, abbandonando il tono calmo che ha usato finora.
 
Well you see her when you fall asleep
But never to touch and never to keep
'Cause you loved her too much
And you dived too deep
 
-E quindi tu proveresti qualcosa per me?!- domanda scettica e con un sorrisetto di scherno.
Sanji non parla e non si muove. La fissa. Con un’intensità che mette a disagio perfino me, che non sono l’oggetto della sua attenzione.
Come può credere che stia fingendo?!
Lo vedrebbe anche un cieco che farebbe qualsiasi cosa per lei!
Mi concentro di nuovo su di lei. Gli occhi sono nuovamente pieni di lacrime e trema impercettibilmente. Non riesco neppure a immaginare con cosa stia lottando in questo momento. Ha il cuore in guerra ed è terribile anche solo immaginarlo.
 
Well you only need the light when it's burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go

Poi qualcosa si spezza e lei esplode.
-Piantala!!! Smettila, smettila di comportarti come se contassi qualcosa per te!!!- urla, incurante degli sguardi dei presenti -Mi stai solo prendendo in giro!!! Credi che non mi renda conto?! Credi che non mi accorga di come mi tratti diversamente da qualsiasi altra donna?!?! Perché?!?! Perché, cosa ho di diverso io?!?! Va bene chiunque tranne me!!! E sei ancora qui a cercare di convincermi che mi vuoi dopo avermi rifiutato due giorni fa?!?! Quanto riesci a essere stronzo Sanji?!?!-
La guardo singhiozzare senza ritegno, mettendo insieme i pezzi e cominciando a capire cosa è successo l’altra sera alla festa. Ma se tanto mi da tanto, è lei ad aver capito male e, comunque, questa è stata di sicuro la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Perché è evidente che Violet è persa per lui.
 
Only know you've been high when you're feeling low
Only hate the road when you're missin' home
Only know you love her when you let her go
 
Si sfoga un altro po’ prima di autoimporsi la calma e tornare a guardarlo.
-Violet?! Tutto bene?!- la chiama una voce, facendoci girare tutti all’unisono verso il suo possessore.
Un uomo corpulento, sulla quarantina, con una strana barba e occhiali da sole la fissa, impassibile, fermo sull’uscita del bar.
 
And you let her go (oh, oh, ooh, oh no)
 
Violet si asciuga in fretta gli occhi.
-Sì, Vergo, sto bene…-
L’uomo annuisce, indifferente alla sofferenza della mia amica.
-Manca poco, dobbiamo andare- le dice, guadagnandosi un mio sguardo di fuoco.
 
And you let her go (oh, oh, ooh, oh no)
 
Deve essere un uomo di Doflamingo che è venuto a prenderla per accertarsi che andasse tutto bene.
Digrigno i denti in preda alla rabbia, mentre mi conficco le unghie nei palmi.
Con orrore, vedo Violet annuire, riafferrare il trolley e cominciare ad avviarsi ma, fatti due passi, Sanji scatta e la blocca per un polso.
 
Will you let her go?
 
La strattona, obbligandola a voltarsi verso di lui, furibondo. Sono vagamente sconvolta, questo non è da lui.
Ma riconosco tutta la disperazione e la paura dietro al suo gesto. È terrorizzato all’idea di perderla, proprio come me.
Se la avvicina, mentre Vergo esce dalla sua immobilità e fa un passo verso di noi.  
Sanji lo incenerisce con lo sguardo, bloccando la sua avanzata, ma senza degnarlo di un monosillabo e tornando subito su Violet.
 
'Cause you only need the light when it's burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go
 
-Vuoi davvero che ti tratti come qualsiasi altra donna?! È questo che vuoi?! Posso farlo, se ci tieni così tanto! Ma se dipendesse da me…- chiude un attimo gli occhi, riorganizzando i pensieri -Vedi il fatto è che tu non sei come qualsiasi altra donna! Tu sei unica! Tu se l’unica, Violet!- la lascia andare ma adesso è lei che non si muove.
Lo fissa, sconvolta, occhi spalancati e labbra schiuse a cercare più aria.
 
Only know you've been high when you're feeling low
Only hate the road when you're missin' home
Only know you love her when you let her go
 
-Sì, è vero, ti ho rifiutato ma non perché non ti volevo! I kami sanno quanto ti volevo, quanto ti voglio! Ma non così! Non per darti la certezza di avere il controllo su di me e su quello che sta succedendo! Io non voglio fare sesso con te, voglio di più! Non voglio il tuo corpo, voglio te! La tua mente, il tuo cuore, tutto quello che sei!- si ferma per prendere aria, e si passa un mano tra i capelli biondi, abbassando un attimo lo sguardo.
Quando torna a guardarla, i suoi occhi la stanno praticamente implorando.
-Non andare! Resta!- mormora a bassa voce -Resta per me! Resta con me!-
Violet non ha smesso di guardarlo un secondo, le sopracciglia corrugate in un’espressione incredula, il petto che si alza e abbassa affannato.
-Violet!- la richiama quel Vergo, impaziente -Vogliamo andare?!-
 
'Cause you only need the light when it's burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go
 
Ma Violet non riesce a staccare gli occhi da Sanji, è come se l’avesse ipnotizzata.
-Io… io…-
Trattengo il fiato, mentre lei continua a setacciare frenetica il suo volto, alla ricerca di un indizio che sta mentendo, che è tutta una bugia, un inganno.
Non trovandone.
 
Only know you've been high when you're feeling low
Only hate the road when you're missin' home
Only know you love her when you let her go
 
-Resta- le dice ancora Sanji, in una supplica ormai disperata.
Non si è ancora accorto che ce l’ha fatta.
Che l’ha riportata indietro.
-Io…- esita ancora un attimo, uccidendomi nell’attesa -… resto-
 
And you let her go
 
Lo dice talmente piano e con un tono talmente incerto che dubito di aver capito bene. Ma mi rilasso quando vedo Sanji aprirsi lentamente in un sorriso.
Anche Violet sorride, nonostante le sopracciglia continuino a essere contratte, donandole ancora un’aria sofferente.
-Resto… Io resto!- ripete, annuendo e realizzando solo ora il significato delle sue parole e tutto ciò che implicano.
Si avvicinano, muovendosi in simultanea, e Sanji le circonda il viso con le mani, posando la fronte sulla sua. Violet chiude gli occhi, aggrappandosi ai suoi polsi e facendo un profondo respiro, mentre lascia scivolare via paura e dolore.
-Resto…-
Li guardo con le lacrime agli occhi, un po’ per il sollievo, un po’ per l’emozione, mordendomi l’unghia del pollice. Bibi aveva ragione. Se c’era una persona che poteva farla tornare, quello era Sanji. E, d’altra parte, se lei lo avesse rifiutato, ci avrei fatto un pensiero perfino io dopo un discorso del genere. Si fa per dire, ovviamente.
Mi giro a controllare che fine ha fatto il simpatico Vergo e lo vedo allontanarsi mentre accosta il cellulare all’orecchio. Non posso averne la certezza ma l’istinto mi dice che è finita davvero.
Tiro un sospiro di sollievo, rilassandomi e voltandomi di nuovo verso Sanji e Violet, appena in tempo per vedere lui posarle un bacio sulla fronte e lei riaprire gli occhi per cercarlo con lo sguardo mentre sorride, finalmente serena. 

 
  
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