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Autore: weareendgame    08/09/2014    1 recensioni
Direttamente dal primo capitolo:
"- Vai alla NYADA?- esclamò il ragazzo entusiasta. - Lì ci entrano solo i migliori.-
- Bè, modestamente.- scherzò Rachel nascondendo il rossore alle guance. -Tu dove vai invece?- chiese la ragazza incuriosita.
- Alla Actors Studio. E' tosta.- rispose lui pensieroso.
-Anche lì entrano solo i migliori.- disse Rachel, sincera.
- Modestamente.- rispose Finn, imitando la risposta di Rachel."
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry, Un po' tutti | Coppie: Finn/Rachel
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quello fu il primo di tantissimi altri baci quella sera. Mano nella mano, camminarono per Central Park; parlarono di tutto e di nulla, qualche battuta di tanto intanto. L'atmosfera era quasi magica: per la prima volta in tutta la sua vita, Rachel si sentiva sé stessa, senza ma né se. Era semplicemente Rachel Barbra Berry. Lei gli parlò ampiamente dei suoi sogni e delle sue paure, e nonostante inizialmente Finn sembrasse un po' intimidito dalla sua energia, continuava ad ascoltare concentrato, senza lasciarsi scappare nessun dettaglio dalla loro conversazione. Sembrava davvero interessato, e non stava ascoltando solo per cortesia, ma perché quello che Rachel gli stava raccontando lo stava davvero appassionando. Di tanto in tanto Finn commentava entusiasta. 
"Mi sembra tu abbia sogni piuttosto comuni ai miei. Cosa ti ha portato a scegliere la Actors Studio?". Ora i due si trovavano seduti sul divano di casa Hummel-Lopez-Berry; Santana era a lavoro e sarebbe rimasta lì fino a tardi, mentre Kurt doveva passare una serata con Blaine per festeggiare un anno di fidanzamento. La casa era libera solo per loro due.
"Sinceramente non lo so. Ho scoperto di amare recitare quando il mio professore delle superiori mi aveva proposto la parte di Peter Pan nello spettacolo scolastico che si svolgeva a metà semestre. Inizialmente rifiutai; non avevo mai recitato in vita mia. Ma professor Schuester, questo è il suo nome, mi aiutò tantissimo, e mi fece scoprire questa passione. Lo spettacolo andò benissimo, così decisi che magari fosse il caso di provare ad entrare alla Actors Studio per coltivare la mia passione e farla diventare un lavoro, in un futuro. Ed eccomi qua." Rachel aveva ascoltato attentamente. Finn aveva questa strana energia, il suo modo di parlare attirava completamente l'attenzione su di lui. "Io penso di aver sempre saputo di voler cantare e recitare. Non credo ci sia stato un solo giorno della mia vita da quando ho visto Funny Girl per la prima volta in cui non ho pensato di voler fare quello che faccio." "Sei stata fortunata. Io fino al terzo anno non avevo idea di cosa volevo farne del mio futuro. Se mi avessero proposto di entrare alla Actors Studio in terzo anno, avrei probabilmente riso in faccia a chiunque me l'avesse chiesto." "La vita delle volte è davvero sorprendente. Io non mi sarei mai immaginata di incontrare una persona come te fino ad una settimana fa, per esempio. "Lo devo prendere come un complimento?" Il tono della voce di Finn lasciava un po' di preoccupazione. "Certo." Rispose Rachel semplicemente, sorridendogli. La tensione cresceva sempre più secondo dopo secondo, e quando le loro labbra stavano per toccarsi, la porta si aprì improvvisamente. I due erano così presi dal momento che non si accorsero di Kurt e Blaine, entrambi con gli occhi sgranati, si trovavano sul ciglio della porta a guardarli sorpresi. 
"Cosa. Sta. Succedendo." Ad interrompere il momento era Kurt che rimaneva impietrito a qualche metro dalla coppia. Finn e Rachel si allontanarono istintivamente, i loro occhi puntati sui due ragazzo difronte a loro. "Ecco chi era quel ragazzo, il ragazzo di Central Park. Perché non me ne hai parlato?" Continuò Kurt, delusione nella sua voce. "Sei la mia migliore amica, ci siamo sempre detti tutto. Tu lo sapevi?" Domandò a Blaine, che ancora con occhi sgranati fissava i due sul divano. "No." Rispose semplicemente.
Dopo qualche secondo, Rachel si fece coraggio e cominciò a parlare, cercando di apparire tranquilla "Volevo fare le cose con calma, Kurt. Te ne avrei parlato prima o poi." "Ma io sono sempre il primo a sapere le cose! Mi hai sempre detto tutto subito, ti avrei potuto dare dei consigli. Non ti avrei mai giudicata." Il moro fece un respiro profondo, cercando di diminuire la rabbia che cresceva. "Dimmi che Santana non lo sa." Il silenzio che ci fu dopo quella domanda diede più risposte di mille parole. "Lei sì e io no. Perché?" "L'ha scoperto. Non potevo negarlo." "Quando?" "Il giorno in cui Blaine e Finn sono venuti a casa per mangiare da noi. Si è accorta della chimica che c'è tra noi, forse, non lo so. Volevo dirtelo, davvero, ma stavo semplicemente aspettando il momento giusto." Ora Rachel stava per scoppiare in lacrime. Finn le prese la mano per confortarla. "Certo," la porta si aprì nuovamente, Santana, ancora  nella sua divisa, entrò in casa. "Ecco, è successo." mormorò tra sé e sé, non tanto stupita dalle espressioni dei suoi amici.
"Tu lo sapevi e non mi hai detto niente? Ma che amica sei?" Scoppiò Kurt. "Calmati Hummel, non sono io quella che esce con Frankenteen e decide di nasconderlo al suo migliore amico. Non spettava a me dirtelo. Io ho mantenuto il segreto, come promesso. Ma l'avevo avvisata." "Grazie" mimò Rachel, sarcasticamente. "Ti avevo avvisata Berry, che nasconderlo a Kurt non avrebbe portato a nulla di buono. Sai che ogni scusa è buona per sfoggiare i suoi atteggiamenti da drama queen." "Santana!" Rachel e Kurt urlarono all'unisono. "È la verità Hummel, e sai anche che Rachel è una tua grande rivale in questo. Ora vado a prendere qualche biscotto che mangerò mentre voi drama queen farete una delle vostre scene da Oscar. Torno subito, non iniziate prima che arrivi." 
"Io, è meglio che vada a letto. Non mi interessa fare nessuna sceneggiata. Ci vediamo domani Blaine." Con questo, Kurt si rifugiò in camera sua.
"Ci sentiamo ragazzi." Disse Blaine, andando verso la porta. Dopo aver lanciato un'occhiata sia a Finn che a Rachel, uscì. 
Santana nel mentre era rientrata in salotto, dove silenziosi Finn e Rachel giacevano sul divano.
"Tutto finito? Vi avevo detto di non iniziare!" "Zitta Santana" le gridò Rachel. "Ho sbagliato tutto. Forse avevi ragione, avrei dovuto parlargli. Ma non ne ho avuto il coraggio."
Dopo un profondo respiro, Santana si fece spazio sul divano per sedersi accanto a lei. "Capisco te, e il tuo ragionamento, ma capisco anche Kurt. Io avrei reagito allo stesso modo, se non peggio. Ti avevo suggerito di dirglielo subito, ma non mi hai voluto ascoltare. Sai benissimo che risolverete, ma dovrai avere molta pazienza: Kurt non si lascerà andare così facilmente." Dopo aver guardato sia a Finn che a Rachel, la latina si alzò dal divano per dirigersi verso la sua camera. "Ora vi lascio soli, vado a letto. Buonanotte Berry. Ciao Frankenteen"
"Smetterà mai di chiamarmi così?" Chiese Finn dopo qualche minuto di silenzio, cercando di diminuire la tensione che si era creata. Rachel gli sorrise "Non penso proprio. Conosco Santana, una volta che ti dà un soprannome, quello rimarrà per tutta la vita. Ti ci abituerai, non preoccuparti." Risero entrambi. "Forse è meglio che vada. Mi dispiace averti causato così tanti guai-" "Non è colpa tua. È colpa mia, avrei dovuto parlargliene subito." Lo interruppe prima che potesse continuare. "Se ti può consolare, io ora dovrò vedermela con Blaine." Disse, già immaginandosi cosa gli dirà l'amico. "Oh, ma niente a confronto con la rabbia di Kurt, te lo posso assicurare!" Disse, non troppo scherzosamente. Quando si ci metteva, Kurt poteva essere davvero duro. "Allora, ci sentiamo presto?" Chiese Finn, ora difronte alla porta. "Certo, ti chiamo io" Finn le sorrise, e le posò un bacio sulle labbra.
Ora in camera sua, Rachel rimuginava sugli eventi della serata. "Sarà una lunga notte" pensò.

⭐️⭐️⭐️

In memory of Cory Monteith. Forever in my heart.

Angolo autrice.
Ebbene, ce l'ho fatta. Dopo più di un mese, ecco il settimo capitolo. Non so come ci sia riuscita, dato che la mia mente non aveva nessuna idea su come scrivere questo capitolo sino a stamattina, ma ce l'ho fatta. Non è come mi aspettavo, non sono molto soddisfatta, ma penso che già il fatto di essere riuscita a scriverlo è qualcosa di buono. Non posso promettervi nulla sui prossimi aggiornamenti, e non vi illuderò dicendovi che arriveranno presto, perché probabilmente non sarà così. Ma odio le cose in sospeso, e prima o poi questa fanficfion verrá completata. Un abbraccio a tutti quelli che, nonostante tutto, continuano a seguire la mia storia! 😘
  
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