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Autore: ParanoidxX    27/09/2008    6 recensioni
Tratto dalla storia “Giù le mani da mia figlia”. Questa storia racconta di come Tom e Angelica si sono conosciuti e di come Jessica sia arrivata alla decisione di mentire a Tom e di sposarsi con Gianni. Una storia che racconta un po’ quello che hanno combinato durante i cinque anni in cui sono stati distanti e che racconta la vera natura di Angelica..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Ciaooo ragazze mie!! Scusate il ritardo ma ho avuto una marea di compiti , più conservatorio e tennis -.- ’. Bhè per farmi perdonare vi avviso che ci sarà una new entry nella storia , ma non in questo capitolo XD.



Adesso passo ai ringraziamenti :

-BabyzQueeny

-_ToMSiMo_

-Vallyrock

-Very_lupi

-Milly 94

-Marina Kaulitz

-Dream_girl

-Growlitha



Inoltre molte di voi alla fine del capitolo diranno “Che bello ! Che bello!” . Ma per chi ormai mi conosce sa che sono una guastafeste , quindi non tirate sospiri di sollievo che la storia è ancora mooolto lunga e ai nostri ragazzi spetta tanta , ma dico tanta , sofferenza XD

Fatta questa allegra premessa vi auguro buona lettura! Kiss.



I cinque anni della mia vita





“Tom..” tentò di dire la ragazza mentre le sue labbra venivano baciate con pazzia dal chitarrista.

L’aveva fatta sedere sul muso della sua auto e lei aveva partecipato a quel giochetto intrecciando le gambe intorno al suo busto.

Sarebbero andati sicuramente oltre quella sera e Americas sicuramente non avrebbe rifiutato.

Ma questo era il problema.. Jessica cosa voleva?

Con quel giochetto della doppia personalità lei stessa si stava sdoppiando. Era come se nel suo corpo la sua anima si fosse divisa in due e , quella falsa , stesse prendendo il sopravvento su quella vera.

Ma bastò la frase di Tom “Jessica ti amo” per risvegliare la vera anima della ragazza.

E lui , lui certo non lo avrebbe detto ad una estranea. No , lui stava impazzendo , ormai aveva le allucinazioni.

Quella sera vedeva Jessica tra le sue braccia e non Americas. Per questo il suo subconscio aveva dato il permesso alla frase di echeggiare piano nell’orecchio della giovane.

E quella frase aveva fatto venire i brividi alla ragazza e aveva fatto risvegliare quella vocina estinta da troppo tempo ormai.

Voleva veramente continuare con questo giochetto? Avrebbe permesso ad Americas di diventare la droga di Tom?

“Tom aspetta..” riuscì a portargli le mani sul petto e ad allontanarlo di qualche centimetro. Eppure le labbra del chitarrista ancora cercavano le sue , come attratte da una calamita. Non trovandole andarono ad assaggiare la pelle del suo collo con avidità.

Lei chiuse gli occhi invasa dal piacere , dal dolore e dal rimorso. Sospirò e ancora cercò di fermarlo con scarsi risultati.

“Tom ti prego..” la sua era ormai una supplica e il biondo non seppe resistere. Si allontanò di poco per guardarla negli occhi , senza parlare , aspettando le sue parole.

Americas si morse il labbro inferiore chinando il capo , incapace di sostenere quello sguardo. Stava giocando col fuoco , se solo l’avesse scoperta sarebbe stata la fine.

Bastava che la sua parrucca biondo rame scivolasse scoprendo i suoi capelli biondi o che una lentina verde smeraldo si spostasse per lasciar vedere il nero pece dei suoi occhi per essere scoperta.

“Io non posso” disse piano , come se avesse paura.

“Cosa?” dolcemente Tom le accarezzò la guancia facendole alzare la testa.

Mentire.Non posso mentirti ancora , sono un essere spregevole. Ti ho giudicato così male ma io sono peggio di te si perse nei suoi occhi nocciola senza proferire parola.

“Cosa non puoi?” ripetè lui.

“Non posso diventare la tua droga” posò una mano su quella del chitarrista “Tom tu vedi in me la tua Jessica. Sto diventando la tua droga.. mi capisci?”

Si fece improvvisamente serio e cupo “No” disse secco.

Sospirò “Quando mi baci sei così convinto di baciare mia cugina che addirittura riesci a vederla con i tuoi occhi. Ti sto drogando mi comprendi?”

“Questo è ovvio” tese le labbra in un sorriso e la guardò in viso “Tu sembri sua sorella gemella. Se non fosse per gli occhi e per i capelli saresti lei! Hai anche i suoi modi di fare come mordersi il labbro..” le lasciò un bacio dolce sulle labbra “Impazzivo quando faceva così” sussurrò sensuale.

“Tom per favore..” cercò di parlare ma le sue labbra vennero nuovamente incatenate , questa volta più a lungo.

Il rasta ormai non l’ascoltava più , aveva ragione Jessica : ormai aveva provato la droga e la voleva , la voleva fino alla pazzia.

E ciò che la ragazza non voleva successe.

♥ ♥ ♥ ♥



Quella mattina la situazione e il luogo in cui si svegliarono furono familiari alla ragazza.

Tra le braccia del ragazzo dei suoi incubi, nel suo letto , il lenzuolo che copriva i loro corpi spogli.

Ci era cascata , era andata a letto con lui.

Amore o sesso? Non ne aveva idea.

Una parte di lei sperava fosse stato amore , un'altra sperava fosse stato sesso.

Sospirò e si passò una mano tra i capelli : con sollievo si accorse di avere ancora i capelli biondo rame.

Lentamente si sciolse da quell’abbraccio e scese dal letto , si rivestì e si tolse quella dannata parrucca.

Piano uscì dalla camera del ragazzo senza far cigolare la porta mentre veniva richiusa.

Erano circa le cinque del mattino , tutti stavano dormendo.

In effetti le sorse un dubbio e un timore : Angelica? Dov’era stata quella notte?

Bhè.. se sapeva che era un vampiro allora avrebbe saputo che era stata tutta la notte fuori a caccia.

Scese piano le scale e andò in cucina dove sussultò trovando il cantante appoggiato al muro , braccia conserte al petto.

“B..Bill..” fu tutto quello che riuscì a dire : le sue corde vocali si congelarono in pochi secondi e il cuore iniziò a pulsare così forte da far male.

“Giorno.. Jessica” rispose lui calmo.

Lei dischiuse la bocca per parlare ma non uscì alcun suono.

Il moro si staccò dal muro e le andò incontro guardandola intensamente. Fu lui a dischiudere la bocca per parlare.

La ragazza già immaginava un rimprovero con i fiocchi ma quel che non si aspettava erano le braccia del ragazzo stringerla in un dolce abbraccio e le parole “Jessica che bello!” uscire affettuose dalla sua bocca.

Lei istintivamente ricambiò l’abbraccio , sorridendo piano e sprofondando il viso nel petto del moro.

“Bill” sussurrò e lui la sentì e il cuore si riempì di gioia.

“Jessica mi sei mancata! Sapevo che non eri morta , l’ho sempre saputo!”

“Shshsh..” rise .Poi divenne triste “Fa silenzio se no Tom sentirà..”

“Capisco..” la strinse ancora e senza la curiosità di sapere perché Jessica non voleva Tom sentisse.

Ma infondo era proprio questo che le era sempre piaciuto di Bill : la capacità di capire gli altri , di sostenerli , senza pigiare il tasto dolente , senza sapere il motivo del dolore.

“Jess non sai che gioia poterti abbracciare , stellina mia” nelle sue parole tanta dolcezza.

“Oh Bill , grazie” quelle parole provenivano dal cuore , erano sincere e pure.

“Ehy piccola non devi neanche dirlo” le sorrise e le baciò la fronte.

“Sei un tesoro , amici come te sono veramente rari”

Bill continuò a tenerla stretta tra le sue braccia e lei continuava a sorridere. Si sentiva protetta e finalmente compresa.

Tra quei due ragazzi c’era un profondo affetto da non confondere con l’amore : erano fratello e sorella , erano uno parte dell’altra.

Jessica sapeva bene chi amava e chi stava facendo soffrire e quel qualcuno stava scendendo le scale e si era bloccato sulla soglia della porta , spiazzato da quella scena.

Quando il moro alzò lo sguardo per incrociare quello interdetto del fratello , si sciolse dall’abbraccio e fece volta delicatamente la bionda , in modo tale che i due complici si guardassero negli occhi.

“Tom..” il flebile sussurro , la voce che morì bruscamente nella gola della ragazza.

Il biondo sbiancò e sgranò gli occhi , come se davanti avesse un fantasma “J..Jessica..”

L’impulso la portò ad indietreggiare e la sua schiena andò a sbattere contro il petto del moro. Sentì le mani di questo posarsi sulle sue spalle e piano spingerla in avanti.

Il chitarrista , quasi a scatti , avanzò verso di lei.

“T..Tom io..”

“Tu sei morta! Non .. cosa.. come..”

“Io..io..”

“Cosa ci fai qui?” bruscamente si avvicinò alla ragazza e la prese per le spalle. La guardò negli occhi “Jessica cosa ci fai qui?”

Chinò il capo e posò le mani sul suo petto “Sono viva” quelle poche parole servirono per infliggere il colpo di grazia al ragazzo biondo.

Sotto shock la lasciò libera e indietreggiò andando a sbattere contro il muro. Si portò una mano alla fronte , ormai nella sua mente si era scatenato il caos , e la guardava spiazzato.

“Vi lascio soli” il moro sorrise a Jessica e uscì dalla cucina.

Rimasti soli la ragazza si morse il labbro inferiore e avanzò verso Tom con timore.

“Ma chi sei.. che cosa sei” disse flebilmente il rasta.

“Che .. che cosa sono?” inarcò un sopracciglio.

“Un angelo , un demone .. cosa sei!”

“Sono Jessica.. niente di più”

Bruscamente il biondo la prese per il polso e l’avvicinò a se. Forte la strinse al suo petto , intrecciando le dita tra i suoi capelli biondi e nascondendo il viso nell’incavo tra la spalla e la guancia.

Lei ricambiò l’abbraccio e sprofondò il viso nel suo petto , ascoltando il suo cuore che pulsava forte. Certo il suo cuore non era da meno , anche lui batteva come un tamburo.

Ma la cosa bella era che battevano all’unisono , perché è questo l’importante quando si è innamorati : Non conta sapere tutta la sua vita , non conta sapere il suo nome , il suo cognome o quante volte ti ha fatto soffrire. Conta sapere che il tuo e il suo cuore battono all’unisono , come a creare un'unica pulsazione. Perché è questo che sono due innamorati : un'unica cosa.

E sorrise quando sentì le lacrime del rasta rigarle il collo e piano gli accarezzò la testa.

“Che fai.. piangi?” chiese dolcemente.

“Se mi è concesso” rispose lui.

“Si.. ti è concesso” sorrise e chiuse gli occhi.



“desidero poter piangere

cadere sulle ginocchia e

trovare un modo per mentire”

  
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