Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: VanillaMilk95    08/09/2014    1 recensioni
Il primo fiocco di neve non si scorda mai.
Soffice e pieno allegria scende dal cielo.
Sembra cosi bello e fragile.
Lo puoi toccare,si, ma solo per qualche secondo, poi si scioglie nella tua mano come se morisse. Ma non ti disperi, e ne cerchi altri. Sai che ne devi approfittare prima che la primavera arrivi e li porti via.
La trovi quasi un ingiustizia,ma è il corso delle stagioni, non ci puoi fare niente.No... una cosa la puoi fare:puoi continuare ad aspettare con ansia quel primo fiocco di neve che ti fece sognare,la prima giornata di quel freddo e misterioso inverno.
questa e una nuova storia di Frozen dopo Elsa e Anna , la quale dopo svariati anni la loro storia fu scombussolata diventando una storia spaventosa , la quale una bambina discendete al trono ne avrebbero sofferto le orme di quella regina, avendo così paura che il mondo la possa vedere per quella che realmente non è , ma ci saranno personaggi che vorranno fargli capire quanto in realtà lei e speciale, anche se sembrerà non sottrarsi alla storia della vera regina delle nevi. ( o cercato di riprendere la storia "vera" con il seguito di Frozen)
Genere: Avventura, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Olaf, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Passarono alcuni giorni. Le bianche nevicate dipingevano il mondo esterno di un misterioso fascino. E la neve che scendeva ininterrottamente sembrava chiamare le due bambine ad affacciarsi dalla finestra, ma il tempo era poco e gli impegni a corte erano tanti. Quella stessa sera si sarebbe tenuto un ricevimento nella sala centrale. I domestici stavano già addobbando con festoni e stoviglie pregiate la sala di ricevimento, mentre nella cucina si preparavano ogni sorta di cibi prelibati. Spesso si diceva che le visite che si ricevevano a corte, più che per affari commerciali, erano per approfittare della ospitalissima accoglienza.

Intanto le ragazze ripassavano insieme ai maestri le soporifere lezioni di comportamentali e le riverenze da fare agli invitati per non parlare delle molteplici frasi già fatte da imparare a memoria per riverire i vari ospiti, dal re fino al duca più modesto. Avevano così tante cose da fare: comportamenti a tavola la prova del vestito, il modo di muoversi e di camminare. E tutto questo non serviva ad altro che a far si che sembrassero eleganti come bambole di porcellana, carine e graziose da vedere e nient’ altro.

Ma dopo tutto non era poi così male: era uno degli unici momenti in cui potevano stare insieme ai due regnanti anche se la maggior parte del tempo questi non facevano altro che parlare di politica e commercio .

Ad Elena, tuttavia, quel giorno sembrava non importarle un granchè di poter passare quei pochi momenti con i genitori. Era troppo arrabbiata con loro per il fatto che le avessero negato ancora un’altra volta di poter passare un giorno insieme di tranquillità.

Per non parlare del fatto che durante queste occasioni il più delle volte, appena nessuno la osservava, si nascondeva sotto i tavoli coperti dalle lunghe tovaglie ricamate e mangiava dolciumi, nonostante fosse sempre beccata in fragrante dalla cugina maggiore che la riportava fuori con il viso tutto sporco di cioccolato. Ma quella notte la loro promessa fu messa a dura prova.

 

 

La sera non tardò ad arrivare e mentre i nostri due regnanti, il re Ferdinando e la regina Sofie, accoglievano gli ospiti, le due bambine davano il benvenuto con un inchino. Alba, tuttavia vedeva ad ogni inchino la faccia più imbronciata di Elena. Si abbassava arrabbiatissima e subito dopo si rialzava facendo alla cugina un sorrisino forzato. girandosi verso la cugina. Finalmente i convenevoli si conclusero. Tutti gli ospiti erano arrivati e per le bambine era arrivato il momento tanto atteso di poter stare un po’ accanto al re e alla regina. Passarono minuti, ore di lunghi dibattiti politici.

Alba rimaneva incantata dai due regnanti così capaci di parlare verso quei nobili altezzosi, il re Ferdinando era saggio e coraggioso, non aveva paure di dire ciò che pensava a chi gli stava di fronte, parlando sempre però con un tono educato e rispettoso. Invece la regina Sofie mostrava così tanta gentilezza e leggiadria nei suoi movimenti che sembrava perfetta in tutto quello che faceva.

La maggiore si guardò ancora un po’ in giro ma improvvisamente vide che insieme a lei non c’era più Elena. Guardò ancora una volta i due regnati con un piccolo sorriso quasi di saluto per non disturbarli e senza farsi notare si allontanò. Inizio a cercare in tutto il salone la sua cuginetta. Passava tra gli invitati alzandosi in punta di piedi con le sue ballerine come se potesse raggiungere la loro altezza. Ma di Elena niente. Iniziò a fare un giro per i tavoli chinandosi per vedere se c’era qualche traccia della cugina o delle sue briciole di cioccolato. Ancora niente.

Iniziò a preoccuparsi. dove si era cacciata? Si appoggiò ad un muro guardando i presenti che chiacchieravano incessantemente, e sbuffando si voltò verso la finestra. All’improvviso sgranò gli occhi e molto frettolosamente senza destar sospetto uscì dalla porta lasciata semi aperta sicuramente dalla cugina sbadata.

 

La via sembrava libera essendo tutti i domestici impegnati nel ricevimento ma di certo non poteva uscire dalla porta principale, le guardie l‘avrebbero fermata. Così entrò in una stanza vicino alla lavanderia. Vide dei panni puliti appesi e un mantello con un cappuccio blu . Una volta coperta bene si diresse verso una piccola rampa di scale fatte in pietra. In cima trovò la porticina e iniziò a fissare la maniglia dorata, quando all’improvviso la porta dietro a se si aprì facendo battere all’ impazzata il suo piccolo cuore.

Fortunatamente riconobbe il viso di quell’individuo dai capelli scuri con il e dagli occhi blu .

 

- Lars !- sospirò

- che ci fate voi qui, principessa!?-

 Lars aveva circa 12 anni, era nato a palazzo figlio di uno dei domestici di corte e rimasto orfano per motivi che non voleva ancora raccontare. Era stato poi adottato dalla cuoca, Ingrid, che lo aveva preso a cuore non solo per la sua gentilezza, ma anche perché nonostante l’età sapeva preparare anche con solo due in gradienti dei piatti spettacolari.

Era diventato amico delle due principesse grazie ad un favore che aveva fatto ad Alba, cucinandogli un piatto speciale, ma anche questo ve lo racconterò molto presto.

- smettila di chiamarmi così quando non ci sono i mie puoi chiamarmi normalmente- disse Alba esasperata.

Il bambino ridacchiò- scusa l’abitudine, ma non dovresti essere al ricevimento?

- si, ma mia cugina Elena ha deciso di squagliarsela ed è andata nel cortile a giocare con la neve -

- non me ne meraviglio , se vuoi la riporto indietro io-

- no, lascia stare, oggi è arrabbiata con il mondo intero non ti darebbe ascolto-

- bhe , per lo meno proviamoci insieme. Tre sono meglio di due -

- e va bene! Ma comunque si dice due sono meglio di uno! -

- io ho sempre saputo così, non lo dicevano i tre moschettieri?-

- La bambina scosse la testa

- era tutti per uno, uno per tutti - rise la bambina cercando di non fare troppo rumore poi tentò di aprire la porta ma Lars si precipitò appoggiando la mano sopra maniglia quasi sfiorando Alba - emm … vi devo aprire io la porta -

Lei lo guardò indispettita - alla lezione di portamento ci insegnano ad aprire le porte sai?

- volevo essere gentile, scusa - Con uno scatto la porta si aprì e un vento gelido soffiò sul viso di Alba quasi come una carezza.

 

La bambina rabbrividì e iniziò a incamminarsi goffamente sopra la neve alta - allora vieni? O hai paura di un po’ di freddo? - disse sarcastica la bambina mentre il bambino la guardò serio - ma certo, che no!- disse poi sbattendo denti. Alba scrollò la testa.

 

I primi passi sulla neve per Alba erano più o meno stabili anche se faceva fatica ad andare veloce con le sue scarpette e il vestitino che tentava di non sporcare di neve. Lars invece scivolava spesso sulla neve ritrovandosi a volte a terra mentre sentiva qualche risatina da parte di Alba. Lui non poteva fare altro che sbuffare e togliersi la neve che continuava a scendere da quel cielo nero coperto di nuvole. Finalmente davanti alle vetrate del salone videro Elena.

Ormai per Alba e Lars era diventato una questione di principio arrivare per primi da Elena. Proprio quando Lars sembrò avere la meglio inciampò e cadette in avanti con la faccia nella neve fredda, mentre Alba lo guardò con un sogghigno - Elena! - cercò di attirare l’attenzione senza urlare.

-Alba!!- euforica smise di occuparsi del suo pupazzo di neve che stava costruendo, per andare incontro alla cugina. Lars finalmente le raggiunse completamente coperto di neve dalla testa ai piedi. Le due ridacchiarono lui gli fece una pernacchia.

- quanta maturità - rispose Alba facendo altrettanto per poi ritornare seria- Elena - continuo -guarda il tuo vestito sei coperta di neve!-

Cercò di toglierglierne un po’ ma lei si scostò ritornando al suo pupazzo. Alba ruotò gli occhi e questa volta a parare era il turno di Lars ma Alba continuò.

- Elena! Ti prego, noi non dovremo neanche essere fuori. Ci hanno proibito di uscire a giocare con la neve durante il giorno, figuriamoci giocare durante la notte! Ascoltami ci prederemo un malanno! -

La cugina si girò di scatto con la faccia seria facendo quasi sobbalzare i due. - Alba! - disse Elena -non sto facendo nulla di male! Sto facendo solo una pupazzo di neve e a dirla tutta sta pure venendo carina - soggiunse voltandosi verso il pupazzo.

- e molto … carina? - disse stranita Alba avvicinandosi a lei.

- certo - rispose soddisfatta - comunque il pupazzo di neve e una femmina e si chiama Glinda, ancora devo finirla-

Lars intervieni spazientito - ooh ma allora! Alba, Elena dobbiamo tornare dentro se no i sovrani non solo sgrideranno me, ma anche voi e verrete messe in punizione per il resto dei vostri giorni!

Alba lo guardò male per zittirlo mentre Lars sbuffò ancora una volta girandosi dall‘altra parte- che cosa ci faccio io qui allora se continui a parlare te!

- sei di sopporto morale - sussurrò la bambina dalla chioma nera.

- sei malefica!

- lo faccio perché ti voglio bene.

- Il bambino si girò e arrossì cercando poi di rimanere serio.

 

- che cosa state confabulando voi due - alzò il sopraciglio Elena. - emm … noi niente. Ele … noi … - dissero all’unisono.

Ma la bambina parlo sopra con molta calma - Alba,Lars vi prego voglio solo fare un pupazzo di neve, poi ritornerò al ricevimento non mi lamenterò più sarò una brava bambina come vogliono i mie genitori, pero lo desidero molto farlo. Disse con occhioni languidi , Alba voleva dirgli di no e cerco più di una volta ma le parole non uscivano dalla bocca tutto era silenzioso - e va bene … … ma solo 5 minuti!

-Cosaaa!? - disse sconcertato -Dove e andata malefica!?

- sta per tornare se continui ad irritarmi .- sogghigno la bambina puntando il dito in faccia a Lars - mi sto congelando che caspita! - riabbatte ancora una volta

- nessuno ti tiene. - alzo le spalle chiuse il discorso e il bambino incomincio a parlottava fra se e se su come Alba fosse così seccante 

Non si era mai capito che rapporto i due avessero ma una cosa che Elena poteva confermare che non c’era giorno in cui stessero insieme senza poi ribattere per qualcosa e fa ridere ha pensarci . I legami di una amicizia  a volte sono impossibili da spiegare. Ci uniscono anche quando sembra che i legami si debbano spezzare...  ___________________________________________________________________________________________________

 

ciao a tutti, mi spiace per il piccolo capito.

si aggiunto un nuovo componente  alla nostra carellata " Lars" un giovane raggazzino con il tallento in cucina, ma c'è ancora un alone sopra al suo passato, e su che piatto di favore a dovuto  fatto per Alba  e a cosa è servito.

Ma Alba, Elena e Lars verrano scoperti per essere scappati dal  castello? chi entrerà in scena? succederà qualcosa di inaspettato che potrebbe dividere la famiglia?

 

vi lascio con un trailer:

" la regina delle nevi ... è tornata "

 

  
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