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Autore: Iside_1D    08/09/2014    0 recensioni
Sono una ragazza normale in mezzo a creature sovrannaturali. Dovrò riuscire a mantenere la calma in situazioni pericolose per una piccola e fragile umana. Ed è qui che incontrerò lui... Il ragazzo dagli occhi verde smeraldo con un grande segreto. Pericoli, amore e amicizia decorano la mia vita.
Questa è una delle mie prime FF sugli 1D spero vi piaccia.
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov's Izzy

Quando mi svegliai, la prima cosa che sentii fu l'odore delizioso di cioccolata calda. Aprì gli occhi e davanti a me, sul cuscino, un fogliettino azzurro attirò la mia attenzione. Mi tirai su poggiando la schiena contro la spalliera del letto, portando il foglietto alla punta del naso, sapeva di lavanda. Lo aprì e dentro una calligrafia in corsivo ordinato, mi fece capire che era da parte di Harry. 'Piccola, torno tra poco, sono a caccia. Tu intanto mangia ciò che c'è sul comodino.' Alzai lo sguardo sul comodino, e una tazza fumante di cioccolata era poggiata su di un vassoio d'argento, ciorcondata da deliziosi biscotti a forma di cuore. 'Che cosa carina' pensai. Non avevo mai fatto colazione a letto. Sorrisi a quel pensiero. In realtà praticamente tutte le cose che avevo fatto con Harry era nuove. Quando finì di fare colazione infilai una maglia nera di Harry, che mi arrivava a metà coscia, con sotto i miei jeans chiari preferiti. Misi i miei anfibi e scesi al piano di sotto.

''Hey Izzy!'' Ulrò Liam dal salotto quando mi vide.

''Liam, Buongiorno'' Mi diressi verso di lui sedendomi accanto, sul divano. Il camino acceso mi ricordò la giornta tranquilla del giorno prima.

''Harry è a caccia, dovrebbe tornare tra poco.''

''Mh, lo so, mi ha lasciato un biglietto.'' Annuì.

''Ti ha anche detto che dovete partire?'' Chiese Liam con aria investigatrice.

''No, non lo sapevo'' Che... Partire? Per dove? Quando? Perchè? Scrollai la testa, troppe domande senza risposte.

''Bhe allora non ti preoccupare, ha già preparato tutto lui.'' Sorrise. Sinceramente Liam non mi tranquillizava come al solito, mi stava nascondendo qualcosa.

''Per dove?'' Chiesi confusa.

''Non lo so. Non lo ha detto a nessuno. Ha detto che avreste fatto una vacanza, e una pausa da tutto'' Annuì, non investigai oltre. Avrei chiesto direttamente al ragazzo che aveva organizzato tutto.

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Quando Harry tornò, non mi lasciò un attimo di tregua. Mi fece salire sull auto e partì a tutto gas. Mi ero convinta che non ci fosse niente di sbagliato a partire con Harry, ormai di lui mi fidavo. Mi ero anche convinta che non c'era un altra ragione per quella partenza, ero solo una vacanza. Ah, e mi convinsi anche di non farmi troppe domande. Dovevo lasciarmi andare come mi aveva detto Liam, ero troppo rigida in quei giorni. Ma una piccola domanda innociente la potevo fare, no? Non ero mica obbligata a stare zitta...

''Dove stiamo andando?'' Mi maledì mentalmente, dopo essermi morsa la lingua. Dovevo imparare a stare un pò zitta. Sapevo che a Harry piaceva fare sorprese e che odiata le domande. Quindi... Sono stata un idiota. Potevo fare qualsiasi altra domanda. Invece ho fatto la più ovvia alla quale non avrebbe risposto. 'Stupida, stupida, stupida!' Mi ripetei nella testa. Quando però fui interrotta da un suo mugolio di frustrazione.

''Mh... non mi va di dirtelo'' Disse soltanto. Ma come al solito la mia natura ostinata, doveva rovinare tutto, era prorpio contro di me quel giorno.

''No, era solo per sapere. Cioè, non mi hai detto nulla per tutto il viaggio. Ne di perchè all'improvviso voui fare una vacanza. Ne di aver pianificato tutto nei minimi dettagli. E nemmeno di dove stiamo andando, ero solo curiosa. Dopotutto ho il diritto di sapere dove siamo diretti no?'' Imitai una risatina, che sembrava molto più isterica di come volessi. Ma come risposta ricevei solo un altro mugolio. Sbuffai. ''Senti Harry, devi dirmi almeno dove stiamo andando. Non puoi stare in silenzio a mugolare per tutto il viaggio.'' Mi ero un po innervosita dalle sue risposte mugolate.

''Se te lo dicessi, semplicemente vorresti tornare in dietro'' Sussurrò.

''Ma devi dirmelo'' Implorai.

Lo guardai diventare rigido. I suoi muscoli tendersi. Non era solo una vacanza. No, non poteva esserlo. E io a quel punto non potevo trattenermi, dovevo avere risposte. E le avrei avute.

Pov's Harry

Mi stavo innervosendo. Non potevo dirle niente, sarebbe andata via da me. Corsa in dietro, verso Mystic Falls. E non avrebbe dovuto, no, lei doveva stare con me!

''Harry...'' Continuò.

Non avevo intenzione di risponderle così accellerai, superando di tanto i 100 km all'ora. Dovevo allontanarmi dalla città il più possibile. Lei si slacciò la cintura, il che mi fece preoccupare a morte, ma capì le sue intenzioni quando ricordai che a meno di 5 km da dove eravamo c'era un semaforo, avrebbe usato quell occasione per scendere e correre, via, verso Mystic Falls. Ma lei non sapeva che avrei superato ogni fottutto limite di velocità  e semaforo pur di arrivare il più  veloce possibile a destinazione.

''Harry giuro, chiamo la polizia se non mi dici dove stiamo andando'' Cercò di ricattarmi lei.

Sbuffai divertito.'' Polizia? Credi davvero che la polizzia potrebbe fermarmi??''

''Bhe, no... Ma potrei comunque chiamare Liam, o Stefan .... O chiunque altro abbia la forza di aiutarmi''

Risi di nuovo.'' Sanno tutto, al contrario di te''

Arrivammo al semaforo e come avevo deciso non mi fermai. Lei spalancò gli occhi, anche se evidentemente se lo aspettava, perchè non rimase scioccata per molto. Infatti ripartì alla carica.

''Harry, non scenderò da questa macchina, lo prometto. Tu però dimmi dove stiamo andando. Dimmi perchè. Dimmi tutto e io resterò finchè non arriveremo, poi analizzarò la situazione. Ma ti prego dimmelo'' Mi supplicò. Il suo volto con un espressione ferita. Non so, forse il modo in cui mi guardava, o le sue labbra leggermente socchiuse, oppure la sua voce che per quanto fu bassa e profonda rimbombava ancora nella mia testa. Forse fu per queste cose che mi sciolsi completamente, pronto a fare qualsiasi cosa per lei.

Mi morsi il labbro inferiore, un po per il nervosismo e un po per trattenermi dal baciarla e assaporare le sue labbra piene. ''Stiamo andando a Mystic Montain''

''Le montagne di Mystic Falls??'' Chiese lei incredula. Annui incapace di parlare. '' Per una vacanza non sono adatte, so che nevica sempre. Pensavo che volessi andare da qualche parte dove non ci fosse la neve, dato che è appena andata via da qui''

''Non stiamo andando la in vacanza'' pensai, ma quando la vidi avvicinarsi a me con aria sbigottita, capì che quelle parole le avevo dette senza volerlo.

''Cosa?!'' Urlò lei. ''Perchè?''

Avrei abbasso lo sguardo se non stessi guidando, quindi mi convinsi che se le avrei risposto lei sarebbe rimasta. ''Ho parlato con i ragazzi, e abbiamo deciso che era meglio se io e te andassimo da qualche altra parte per un po.''

''Aspetta, cosa?!'' Disse lei. ''E loro?? Ci raggiungeranno lì, vero?'' Con un tono di speranza nella voce.

''No, loro rimarranno la, a distrarre Klaus'' Sussurrai. Sapevo che non era un buon piano ma Liam e l'antepatico di Stefan si erano coalizzati per questo piano. Avevano legato quei due, anche con la mia Izzy. Lei mi aveva accennato a qualcosa del tipo 'Stefan è il mio migliore amico' ma non ci feci molto caso, incantato dal movimento delle sue labbra.

''Ma..''

La interruppi prima che continuasse. '' Ma niente! Noi dobbiamo stare lontani da Klaus! La non ci troverà, andremo in una cittadina chiamata Ice Forest. E' isolata, ci sono si e no 15 case. Baste che ci comportiamo da normali umani'' Lei borbottò un ' Io sono una normale umana' ma non ci feci molto caso. In realtà facevo molto poco caso, in questo periodo, a cosa borbottava. E un pò mi dispiaceva. '' Davvero Izzy, consiederala come vacanza, lontana da tutti. Io e te''

''No'' No? Che voleva dire no? '' Non starò la con te! Mentre i miei amici rischiano la morte! Te lo puoi scordare!'' Si dimenò sul seggiolino avvicinandosi sempre di più alla portiera.

''Non mi importa di cosa succede loro! Io devo protteggerti! E lo farò a costo della mia vita'' Ed era vero. Lo avevo puntualizzato un sacco di volte che avrei dato la mia vita per lei. Mi dispiaceva per i miei amici, non sono mica insensibile. Però erano stati loro a dirmi di partire, quindi perchè avrei dovuto preoccuparmi per loro? Mentre ci pensavo, il mio discorso iniziava a non aver senso.

''Non ti importa!?'' Mi chiese urlando. '' Non ti importa delle persone che ti vogliono bene!?! Ma che razza di persona sei?!'' Continuò urlandomi contro, e vedendo che non le rispondevo, sussurrò un '' Non di certo quello che mi ero immaginata'' Non sapevo a cosa si riferisse così mi girai a guardarla. La visione di lei, appiccicata alla portiera, tremante e ferita, mi spezzò il cuore. Così allungai una mano per accarezzare il suo braccio, cercando di tranquillizzarla ma successe tutto il contrario di quello che volevo. Lei saltò sul posto andando definitivamente attaccata alla portiera, ansimando. Il mio cuore si frantumò ancora una volta.

''Non toccarmi! Non sei la persona che credevo di amare!'' Credevo? Aspetta cosa? ''Non posso amarti!! Mi fai schifo!'' Fermai la macchina brutalmente in mezzo di strada. Non lo aveva detto davvero.

''C-c-cos-sa?'' Balbettai.

''Hai capito bene! Tra noi è finita!'' Le lacrime a rigarle il volto. E anche se mi ripetevo nella testa che non lo aveva detto, i miei occhi cominciarono a lacrimare.

Lei velocemente aprì la portiera, catapultandosi fuori dal veicolo. Iniziò a correre. Lei che correva, via, lontano da me. Un altro pezzo del mio cuore si polverizzò. L'ultima volta che l'avevo vista correre via da me era stato in casa, quando stavano giocando a un acchiappino particolarmante malizioso, con risate e amore. Adesso invece il gioco era pieno di dolore e tristezza. Rimasi seduto in auto con gli occhi spalancati per secondi che per me sembrarono ore. Poi scossi la testa. La stavo veramente lasciando andare? Col cazzo!! Uscì anche io dall'auto iniziando a correrle dietro. Non avrebbe potuto scappare da me se ero mille volte più veloce di lei. In uno scatto veloce fui davanti a lei. Aprì le braccia, e lei che ancora correva ci finì in mezzo. Le cinsi le spalle. Lei tremava, non mi aveva visto arrivare. Quando si riprese dallo shok iniziò a dimenarsi. L'unica cosa che potevo fare era soggiogarla. Le tolsi il bracciale di verbena scaraventandolo al suolo, dato che mi bruciò la pelle. La allontanai il giusto indispensabile affinchè la potessi guardare negli occhi. Il giorno dopo avrei sofferto, tanto, ma dovevo farlo.

''No...'' sussurrò lei capendo le mie intenzioni, adesso immobile paralizzata dalla mia azione.

''Mi dispiace Izzy...'' Sussurrai, altre lacrime scesero dai miei occhi. ''Ma è l'unico modo per farti restera con me'' Detto questo l'abbraccio si sciolse, le miei mani ad accarezzarle le guance. I suoi occhi si dilatarono. Adesso potevo dire ciò che volevo che lei facesse. '' Adesso verrai con me, starai là. Non te ne andrai. Non ti ribellerai affinchè io ti riporti a casa, Fichè io vorrò stare la, tu starai con me.'' Chiusi gli occhi e quando li riapì, i suoi erano tornati alla normalità, forse un pò spenti ma il giochetto era fatto, l'avevo soggiogata. Il rammarico e il dispiacere mi invase, insieme al senso di colpa. Non avrei dovuto... 'Ma era l'unico modo, Harry' mi ricordò la vocina infondo alla mia testa.

''Starò con te...'' Sussurrò lei, così piano che se non avessi avuto un super udito non l'avrei sentita. La presi per mano guidandola alla macchina, la sua camminata era strascicata. Il brutto del essere soggiogato è che è tutto offuscato, non sai di essere in te stesso. Non l'ho mai provato, ma scommetto che era così, almeno da come mi hanno detto. Ho scoperto che dopo un po che sei stato soggiogato riprendi ad essere il solito, nel senso che sai di essere stato soggiogato quindi hai le tue idee, però continui a fare ciò che ti hanno detto di fare. Almeno credovo, e speravo. Non avrei voluto Izzy così per tutto, insomma, sembrava senza vita! La misi in macchina, nel posto del passeggero, e abbassai il seggiolino in modo che potesse riposarsi.

''Mi dispiace, davvero tanto..'' Dissi prima di premere un bacio sulla sua fronte. Lei mugulò qualcosa poi chiuse gli occhi.

L'avrei protetta. E anche se averla soggiogata mi feriva nel profondo, era la cosa giusta. E sarebbe stata sempre a cosa giusta se lei sarebbe stata al sicuro.

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Pov's Izzy

Quando aprì gli occhi mi girava la testa. Nel senso che era come se tutte le mie idee fossero in un tubine che non aveva intenzione di placarsi. Chiusi violentemente gli occhi quando sentii una botta orrenda. Mi massaggiai la fronte con le dita cercando di alleviare il dolore che si era creato. Quando riapì gli occhi realizzai che il rumore era stato causato dal portabagagli richiuso. In realtà realizzai molte cose quando aprì gli occhi. Ad esempio che eravamo arrivati, che Harry aveva già scaricato le nostre valige, che la 'notra' casa era la tipica baita di legno, che il suolo e il tetto della casa erano ricoperti di neve, che la casa più vicina alla nostra era a 1km di distanza e che... bhe... ero stata soggiogata?

''Vedo che ti sei svegliata'' Disse Harry aprendo la mia portiera. Per istinto, credo, mi allontanai da lui. Lui si intristì. Già un altra cosa da aggiungere alla lista di cosa avevo ralizzato; che avevo chiuso con lui. Forse per ripicca. Ma non era come mi aspettavo, credevo fosse il ragazzo che da la sua vita per i suoi amici, non che li abbandona.

''Stammi lontano'' Riuscì a dire.

Lui abbassò la testa e annuì. '' Ti aspetti dentro'' detto questo salì le scale ed entrò in casa.

Io uscì dall auto sbattendo la portiera alle mie spalle, sbuffando quando mi immagina la predica che Harry mi avrebbe fatto per quel gesto. Alzai lo sguardo osservando la casa dove avrei vissuto per qualche giorno... speravo. Aveva due piani, le pareti del secondo erano sostituite da grandi finestre, in pratica non le aveva le pareti. Un terrazzo completamente innevato era intagliato con diesegni geometrici e di fiori a quattro petali, abbellito con tanti vasetti dai fiori colorati. Il piano inferiore invece aveva anchesso grandi finestre, ma notevolmente più piccole di quelle sopra, che si ripetevano a intervalli regolari. Insomma erano grandi finestre ma non enormi. Sul davanti della casa c'era solo una grande porta, lasciata aperta da Harry, e due grandi finestre. Da una intravidi Harry salire le scale. Scrollai la testa dal pensiero che fosse veramente bello vestito in quel modo. Indossava un maglione grigio-scuro di lana ed i pantaloni attillati neri, e stranamente le scarpe erano degli anfibi, sempre neri, come i miei. Corrugai le sopracciaglia quando pensai che ero partita con solo una maglietta a maniche corte... bhe la maglia di Harry. Ma quando abbassai lo sguardo notai che avevo la mia felpa sopra alla maglia. Probabilmente me l'aveva messa Harry... ed anche portata, ovvio. Decisi che rimanere fuori al freddo non era una buana idea, così salì anche io quei pochi scalini per arrivare al porticato, poi entrai in casa.  I miei occhi si sgranarono. Avevo sempre pensato che le case in quel modo fossere tutte allestite con cose antiche, invece quella... era tutta moderna all'interno. Alla mia destra un tavolo in legno nero, dove avremmo mangiato. Infondo alla stanza da pranzo, divisa da essa da un muretto basso, c'era la cucina. Tutta in bianco e nero. Alla mia destra invece Il salotto. In mezzo alla 'stanza' c'era un divano a 4 posti di pelle bianca difronte a un tavolino basso nero. Metto le virgolette per intendere che era sempre divisa da solo un muretto basso dal resto della casa. Un grande televisore attaccaro alla parete. E infondo ovviamente un bagno, che a vista sembrava grande, questo dal resto del piano inferiore era circondato da un muro.  Vicino al televisore due grandi librerie piene attirarono la mia attenzione. La cosa che mi stupì fu anche che dovunque, ci fosse un vaso di qualche genere di pianta. Le scale Infondo, difronte a me a pochi metri di distanza, erano a chiocciola. Esitai un po prima di salirle, sapendo che al piano di sopra ci fosse il ragazzo bellissimo che pensavo di amare.

''Hey Izzy, vedo che hai deciso di salire'' Disse Harry, che era beatamente sdraiato sul letto. Prima di rispondere diedi una rapida occhiata alla stanza. Era enorme. Un enorme camera da letto. Il pavimento di legno bianco era al centro della stanza ricoperto da un tappetto decorato con colori particolari. Ah... questa stanza non era tutta in bianco in nero, e probabilmente era la mia preferita. Il letto in fondo alla stanza era di legno scuro ricoperto di lenzuala lilla. Che mi ricordava un pò il colore della lavanda... ma cos'era?? Fissato con la lavanda? Dietro il letto un enorme vaso con delle piante verdi splendendi copriva un pò la parete-finestra. Ai lati della stanza anche qui grandi librerie, fiancheggiate da divanetti di pelle marroncini. E accanto a me due grandi armadi. E al centro, proprio sul tappeto, una scrivania con sopra il computer portatile di Harry, e qualche nostro libro di scuola. Anche qui svariate piante fiancheggiavano i mobili.

''Già..'' Dissi soltanto. Poi mi avvicinai al letto. ''Matrimoniale??'' Gli chiesi.

''Bhe quando... quando siamo partiti credevo che, mh...'' non riusciva a finire la frase.

''Che sammo stati sempre insieme'' Non era una domanda. Sapevo che voleva dire quello. Non avevo la minima intenzione di dormire con lui, se lo poteva scordare. Avrei dormito sul divano. '' Dormo sul divano''

''NO!'' Urlò mettendosi a sedere. ''Dormirai qui con me!''

''Cosa vuoi? Soggiogarmi affichè dorma con te?'' Dissi acida. ''Fai pure''

''Non avrei voluto e lo sai!'' Rispose lui alzandosi.

''Bhe... Lo hai fatto comunque'' Con questo girai i tacchi ed uscì sul terrazzo. L'aria fredda mi calmò. Avrei voluto tiragli un pugno in piena faccia se non fosse che se lo avessi fatto mi sarei rotta una mano. Cercai di riordinare i miei pensieri, ma la testa mi faceva ancora male. L'uncia cosa a cui pensai era che serei dovuta andare d'accordo con Harry, senno non ce l'avrei fatta a sopportare tutto. Metre stavo pensando a un rimedio per non dormire con lui, due grandi braccia mi strinsero a se da dietro. Harry. Questa volta non mi ritrassi, perchè per quanto dicessi al mio cuore di non battere più per lui, lui batteva ugualmente. Lo amavo ancora. Ma non sarei tornata con lui. No, non avrebbe dovuto abbandonare i nostri amici. Delle lacrime di nervosismo colarono sulle mie guance, in questi ultimi giorni piangevo molto. Sono sempre stata così; quando ero frustrata, arrabbiata o nervosa, piangevo. E in quel momento ero tutte e tre le cose. E non avevo idea di come gestire la situazione. Ma ci sarei riuscita, sarei uscita.

************

Eccomi!! Con un nuovo capitolo, questo complica le cose vero?? Bhe pazienza. Mi piaccione le complicazioni :) Fatemi sapere se vi piace. Ah ho deciso di pubblicare la storia anche su Wattpad, l'ho cambiata un pò quindi se vi va guardate un pò. Qui non cambierà nulla, ho solo cambiato i capitoli iniziali perchè non mi piacevano proprio. Anyway... Grazie a chi segue la mia storia <3 Grazie davvero <3 <3

Baci Isy_

  
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