Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: Sophiefla    09/09/2014    3 recensioni
Rosie è una normalissima ragazza che finito il liceo decide di portare avanti il suo sogno, diventare un'attrice. Quello che lei non sa è che la sua solita vita sta per prendere una svolta, e con questa svolta vivrà l'avventura più bella della sua vita.
Un giorno il destino vuole che lei incontri l'uomo dei suoi sogni, e dei sogni di altre migliaia di ragazze al mondo.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 18


La settimana che segue è estenuante. Mi sento un automa che svolge la solita routine tutti i giorni.
Mi alzo, faccio la doccia, mi vesto e vado all'ospedale dove rimango tutto il giorno, sono vuota. 
L'unico pizzico di gioia presente al momento nella mia vita  è Josh, si sveglia con me e sta tutto il giorno in ospedale insieme a me, spesso aspettando in sala d'attesa per lasciarmi da sola con Daphne.
So che devo essere forte per lei, come lo dovevo essere quando è morta mia madre, perciò faccio di tutto per nascondere il dolore che provo. 
Desidero solo un'unica cosa e la desidero disperatamente.
Che la mia migliore amica si svegli.
Ma più i giorni passano più la mia speranza si affievolisce, come la fiamma di una candela in mezzo ad una tempesta.
Quella mattina entro nella stanza d'ospedale come tutti gli altri giorni.
"Ciao tesoro" dico avvicinandomi a Daphne e carezzandole il viso.
Estraggo un libro dalla borsa e sedendomi nella sedia accanto al letto dico:
-Guarda che ti ho portato. Il tuo libro preferito, Hunger Games-
Apro il libro e inizio a leggere ad alta voce da dove avevo interrotto il giorno prima. Sono arrivata al punto in cui Katniss incontra per la prima volta il suo stilista.
-"il mio stilista si chiama Cinna, non è stravagante come tutti gli altri abitanti di Capitol City. Ha la pelle scura ed un'unica linea di eye-liner dorato sulle palpebre.."-
Accade tutto in un attimo sento il lento muoversi e mi giro verso Daphne.
La vedo ansimare e muovere lentamente le labbra.
-Si pronuncia "Sinna" non "Cinna"...te l'ho detto mille volte...-
Un urlo di gioia mi sfugge mentre i miei occhi si riempiono di lacrime.
Mi getto a capofitto su Daphne abbracciandola.
-In questo momento Cinna è la parola più bella del mondo- dico con la voce che trema un'ottava più alta del normale.
La stritolo in un abbraccio soffocante per qualche secondo poi le lascio un bacio sulla fronte e corro a chiamare l'infermiera.
Arrivo al bancone con il fiatone.
-Venga subito!! Si è svegliata!!!- urlo di gioia all'infermiera.
Lei si precipita subito nella stanza insieme ai dottori mentre un'altra dottoressa mi dice che non posso entrare e che mi chiameranno loro.
Sento il cuore in gola e potrei mettermi a saltare per la stanza per la felicità che provo. Rinizio a correre per i corridoi, come una bambina di cinque anni, diretta alla sala d'attesa.
Trovo Josh seduto che legge un libro. Si alza e guarda preoccupato la mia espressione sconvolta, poi le mie labbra si allungano in un sorriso e gli corro incontro saltandogli in braccio, le mie gambe legate alla sua schiena.
-Si è svegliata, Josh!!!- dico guardandolo negli occhi con le lacrime che mi rigano le guance.
-Si è svegliata e sta bene!- dico di nuovo.
Lui mi guarda sorridendo e mi stringe nel suo abbraccio baciandomi sulle labbra.
-Sono così felice, Ros- dice con le labbra sulle mie.
-Ne ero sicuro- afferma.
Non riesco a smettere di sorridere, sciolgo la presa delle mie gambe sulla sua schiena e gli prendo delicatamente il viso fra le mani.
-Ti amo- dico.
Mi guarda felice e mi lascia un altro bacio sulle labbra, poi mi abbraccia.
-Ti amo anche io- mi sussurra all'orecchio.


-Daphne, per favore, ti hanno appena dimessa!- grido alla mia migliore amica.
Ho appena parcheggiato la macchina davanti al Garage di casa, neanche il tempo di togliere la chiave dal quadro che quella pazza è già saltata giù dalla macchina.
-Oh andiamo passerotto, non farmi la predica- dice ridendo mentre, munita di stampelle, si avvia all’entrata di casa.
-Daphne Reynolds, sei rimasta in coma per più di due settimane, hai avuto un trauma cranico ed una gamba rotta, ti hanno appena dimessa e pretendi di fare l’avventuriera?- ribatto, cercando di tenere il passo con lei e ironicamente con le sue stampelle.
-Infatti passerotto!- dice alzando la voce. –Dopo tutto il tempo in ospedale voglio godermi un po’ d’aria fresca- dice, giustificandosi.
La guardo con un sopracciglio alzato. –Si ma sarà meglio se ti dai una calmata- dico severa.
-Tranquilla tesoro, sto bene ora- dice accarezzandomi la guancia. –Non devi preoccuparti per me, sei tu la più piccola quello è compito mio-
La guardo e sorrido. –Per adesso lascia che sia io a prendermi cura di te- dico liberandola del peso della borsa a tracolla.
-Sono così felice di essere a casa finalmente- dice Daphne entrando nella stanza open-space  che comprende, cucina e salotto. Si lascia cadere sul divano e appoggia la gamba fasciata sul tavolino.
-Allora cosa prevede la serata? Chiacchiere fra donne, filmetto, pizza, e una bella bottiglia di vino?- dice legandosi i lunghi capelli rossi in una coda.
Scoppio in una risata lasciandomi cadere a mia volta sul divano affianco a lei.
-Il vino te lo scordi, sei sotto farmaci- sentenzio.
-Oh ma andiamooooo- protesta Daphne. –Dov’è finita la mia Rosie spensierata, selvaggia e ribelle?-
Mi volto a guardarla le punto contro il dito a mo’ di minaccia. –La hai fatta invecchiare dallo spavento con l’incidente, ecco dov’è finita!- dico fingendomi minacciosa.
-Guarda lascia perdere, quell’idiota ubriaco mi è venuto addosso- dice scocciata.
Preferisco evitare il discorso, c’è mancato poco che la perdessi per colpa di quello stupido incidente e il pensiero mi fa venire ancora i brividi. Daphne nota la mia espressione assente e fortunatamente inizia a parlare di qualcosaltro.
-Allora, dove hai lasciato la tua metà?- mi chiede, ammiccando. –Cosa mi sono persa,eh?-
Sono due giorni che non vedo Josh, anche se ci sentiamo continuamente sul telefono, con Daphne che veniva dimessa dall’ospedale non ho avuto tempo per altro. Inoltre mio fratello Tyler è dovuto tornare a New York, poiche aveva esaurito i giorni di ferie; e Chris è dovuto tornare a lezione, ma fortunatamente, almeno lui, frequenta l’università qui a Los Angeles ed è praticamente sempre da noi. Stasera ha insistito per venire e stare un po’ con Daphne. “In modo che tu possa trascorrere un po’ di tempo anche con Josh” si è giustificato, balbettando e arrossendo. Sono piuttosto sicura di stare per assistere all’inizio di qualcosa fra quei due. Esco dalla mia bolla di pensieri e rispondo a Daphne.
-“JOSH”- dico sottolineando il nome. –Viene qui più tardi, siccome non mi va di fare la terza incomoda tra te e Chris-
In un momento mi pare di notare del rossore invadere le guance di Daphne.
-Non ci credo!- dico spalancando la bocca e ridendo. –Daphne Reynolds, che arrossice!?-
Daphne mi scocca un’occhiataccia e mi fa segno di stare zitta.
-Qualcuno qui si è preso una bella cotta!- inizio a canticchiare.
Il viso di Daphne prende letteralmente fuoco.
-Shh!! Smettila, non è vero!- dice lei balbettando.-
-Non c’è niente fra di noi, siamo solo amici. Si è solo mostrato molto cortese mentre stavo male- farfuglia lei.
Rido e mi alzo dal divano per andare a farmi la doccia, all’ultimo mi sporgo dalle scale e le dico con finta aria autoritaria.
-A me non la dà a bere, signorina Reynolds!-
Hola lettrici :) Dovete davvero scusarmi per l'assenza dei mesi precedenti, all'inizio avevo da fare con la scuola e poi ho pensato di fare una pausa estiva così magari mi sarebbe tornata l'ispirazione, e così è stato! Mi raccomando tenetevi aggiornate sulla storia e recensite. -Sophie
  
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