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Autore: astarinthefantasysky    09/09/2014    1 recensioni
Quattro ragazzi, quattro elementi. Alissa controlla l'acqua, e si è appena unita al gruppo dopo giorni di sofferenza e combattimenti. E' confusa, non si fida di nessuno, vuole risposte ma tutti la reputano troppo debole per sostenere il peso di una orribile verità. L'unico raggio di luce sono i suoi coetanei, gli altri custodi, in particolare Aiden, custode del fuoco che sembra capirla più di ogni altro. Non potrebbero essere più diversi, ma il loro legame è potente e terribilmente pericoloso.
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Dal testo:
Aiden si accorse della sua espressione terrorizzata. Sapeva anche lui come era finita l’ultima volta che Alissa aveva visto qualcuno lanciare un coltello. Le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla provocandole la solita scossa che sentiva ogni volta che si toccavano. “Ehi, non devi avere paura. Non sei come loro, non sei crudele come loro. Sei forte e sei in grado di distinguere cosa è giusto e da cosa è sbagliato. Ricordi la nostra promessa?”
Alissa annuì con le lacrime agli occhi. Doveva essere forte, doveva resitere, era una combattente, una forza della natura.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Poche ore dopo essersi addormentata Alissa avvertì  un terribile bruciore sull lato sinistro del petto, come quando Aiden la aveva afferrata e le aveva parlato nella mente. Ieri quel punto sul petto si era arrossato  ma non le bruciava, ma quel giorno sembrava che stesse andando a fuoco.Si tolse le coperte e si alzò, spostò la maglietta per scoprire il punto sul petto in cui si sentiva bruciare: era sotto la clavicola, a sinistra. Ora quel punto non era più arrossato, c’era un tatuaggio di un tao avvolto da acqua e fiamme. E bruciava, tanto.
 
Oh no, non di nuovo.
 
Si raccolse i capelli in una coda e poi scese al piano di sotto per cercare la cucina e prendere un bicchiere d’acqua. Aprì il più silenziosamente possibile le scale e arrivò al piano di sotto, dove era possibile vedere una luce accesa sul lato destro della stanza. Oltrepassato il soggiorno, imboccò il corridoio a destra da dove proveniva la luce. La luce accesa era quella della cucina  e dentro c’era un ragazzo con un bicchiere d’acqua in mano e con l’altra appoggiata sul lato destro del petto, Aiden.
 
“Buongiorno” disse con voce sarcastica.
“Oggi non è un buon giorno. Che ore sono?”
“Le tre di notte”
“Cosa ci fai qui?”
“Credo per lo stesso motivo per cui tu sei qui.”
“Volevi un bicchiere d’acqua?” rispose Alissa sarcastica.
Aiden sorrise.
“Si, beh  è un’abitudine oramai radicata tra i custodi alzarsi alle tre di notte per ubriacarsi con dei bei bicchieri d’acqua, mente hanno uno stupido marchio che brucia come se stessi andando a fuoco”
Ora era Alissa a sorridere.
“Beh, per te non deve essere una novità.” disse Alissa, poi continuò.
“Senti, volevo chiederti scusa. Io a volte non penso prima di parlare e non volevo farti male, cioè, avrei voluto tirarti un bel pugno in faccia o farti uscire l’acqua dalle orecchie ma sarebbe stato un tipo di dolore diverso...”
“La tecnica del coltello alla gola dell’altra sera non sarebbe stata male” rispose Aiden, non sembrava arrabbiato.
“Si se poi non avessi rischiato di prendermi il tuo  di coltello nello stomaco”  rispose Alissa.
“Davvero, scusa. Non volevo toccare quel tasto.”
“Non importa, non lo sapevi e poi non sono stato troppo d’incontro, eh? Presumo di doverti delle scuse anch’io. Scusa, a volte anche io parlo senza pensare.”
“Scuse accettate. Adesso siamo pari.” Rispose Alissa.
 
Aiden passò ad Alissa un bicchiere e lei lo riempì d’acqua del rubinetto.
 
“Per quanto riguarda il motivo per cui siamo qui...beh...il tuo è a sinistra, vero?” le chiese Aiden
Alissa scoprì il marchio sul lato sininistro del petto.
“Come lo sai?”
“Verrà il momento anche per questo, Alissa. Ma non è oggi.”
“Ovviamente. Si beh, già vorrei davvero sapere quando arriverà questo momento perchè mi sono davvero rotta dei vostri oh, non sei pronta o lo scoprirai presto. Sto diventando una cavolo di sonnambula tatuata! Mi chiedo cosa direbbero i miei zii...”
Ops, i suoi zii erano morti e da qualche giorno le era persino venuto il dubbio che non fossero nemmeno i suoi zii. Poi i suoi pensieri passarono a Peter, chissà cosa aveva pensato  mentre andava a prenderla dopo pranzo vedendo la sua casa in fiamme e lei sparita. Istintivamente la sua mano passò  alla collana che le aveva regalato Peter il giorno dei suoi sedici anni. Da quel giorno non se la era più tolta. Con l’altra mano iniziò a stringere sempre di più il bicchiere di vetro che teneva in mano.. Il solo pensiero alla sua vita prima della rivelazione dell’Essenza la faceva stare male.
 
Venne scossa dal suo torpore quando il bicchiere si spezzò sotto  la sua stretta e il sangue misto al liquido azzurro iniziò a sgorgare da dove i cocci la avevano ferita. Alissa cercò di non piangere.
 
Aiden si mosse immediatamente e le prese la mano insanguinata, e toccandola produsse nuovamente una scossa elettrica.
 
“E messa male. Aspetta qui vado a prendere le bende.”
“Aiden, non ce n’è bisogno. Davvero...”
Ma lui era già andato.
Ritornò poco dopo con delle bende e del disinfettante.
Le pulì la mano dal sangue con il disinfettante e poi iniziò a fasciarla.
Non parlarono.
“Vorrei davvero poterti raccontare la verità e spiegare, sai?” esordì Aiden.
“Ma non puoi...”
“Alissa, voglio che tu sappia una cosa: ricordi quando ti sei svegliata la prima volta qui?”
“Quando ero nel lettino dell’ospedale?”
“Si. Beh, le tue emozioni ti hanno portato a un attacco di panico non appena ti sei svegliata. Sai che nel periodo dopo la rivelazione dell’Essenza le nostre emozioni sono strettamente collegate al comportamento dell’Essenza. Quella volta non è successo niente perchè sei riuscita a calmarti in tempo...”
“Sei stato tu a calmarmi” disse Alissa senza pensarci troppo.
Aiden arrossì. Era strano, per Alissa come quel ragazzo all’apparenza forte e resistente in realtà fosse così suscettibile alle emozioni.
“Ehm...ma se dovessi riaverne uno del genere non so quali conseguenze potrebbero esserci. Le informazioni che riceverai saranno dure da accettare, Alissa.”
“C’è davvero qualcosa di peggiore di questo? C’è davvero qualcosa di peggio di perdere le persone che ami?” disse Alissa con le lacrime agli occhi.
“No, Alissa. Ma tu sei qui per un preciso motivo e tu e io abbiamo il peso più grande da portare qui.”
“Io, io non ti capisco...”
“Lo so, e vorrei davvero che le cose fossero andate diversamente. Ma presto saprai tutto. Resisti ancora un po’, capito?”
“Ok”
“Me lo prometti?”
“Promesso”
“Bene” disse Aiden con un sorriso.
 
Poco dopo finì la fasciatura, non aveva sentito alcun male e lui era stato così veloce e delicato che lei non se ne era nemmeno accorta.
“Credo sia ora di tornare a dormire...” esordì Aiden.
“Già...” Rispose Alissa con un sorriso amaro.
 
Salirono le scale insieme sino ad arrivare  davanti alla porta della stanza di Alissa.
“Buonanotte e sogni  d’oro” disse Aiden.
“Si beh, senza sogni sarebbe già qualcosa...”Era vero, nei tempo in cui era rimasta svenuta aveva avuto ogni tipo di incubi, e qualche volta nelle due notti passate nella sua camera essi avevano accennato a ritornare.
 
Aiden le prese la mano. “Alissa noi siamo dei combattenti: non abbiamo paura degli incubi, noi li affrontiamo a testa alta, capito?”
Alissa annuì.
Aiden le stava già lasciando la mano quando lei lo trattenne. “Aiden...dormiresti in camera mia stanotte? Io non lo so...tu sei l’unico...tu capisci...”
Aiden le sorrise e annuì.
 
Alissa si sdraiò sul letto mentre Aiden senza dire niente si sdraiò per terra accanto al letto, nel piccolo spazio rimasto intaccato dal disordine della camera.
E così si addormentarono. Niente sogni.

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Spero che questo capitolo vi sia piaciuto anche se non c'è azione...
Cosa ne dite di Aiden?
Vi spiegherò la faccenda dei marchi molto presto:)
E per quanto riguarda le spiegazioni per Alissa...dovrete aspettare anche voi:(
Detto questo ringrazio come sempre chi mi ha recensito, chi lo farà, chi segue la storia e chi l'ha messa tra i preferiti e anche i lettori silenziosi ;)
A prestoooooo
L.

 
  
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