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Autore: BlackFallenAngel    09/09/2014    0 recensioni
In un futuro dove la violenza e il dolore sono l'ordine del giorno e i bambini reagiscono con l'indifferenza alla crudeltà, ce ne una che è curiosa di sapere se anche l'Amore può far male quanto una ferita che non si rimargina. Per fare ciò chiederà aiuto alla madre che per spiegarglielo userà le favole della buonanotte, come sua madre era solita fare...
Genere: Fantasy, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 3

La mamma cominciò a raccontare anche quella sera.

Parola, dopo parola il mio corpo prese forma e con lui anche la mia mente, i sentimenti e il dono di parlare; eccomi nata dalle parole di una madre alla figlia dubbiosa e ansiosa di sapere il continuo della mia storia.

Avete capito bene cari lettori, io sono la principessa della favola che ora vi racconterà il continuo della storia, quindi: mettetevi comodi e ascoltate, la storia di una principessa confusa e innamorata...

Quel giorno andai a scuola, come gli altri giorni fino ad ora, - Maledetta vita monotona e noiosa!- ma ahimè per mia consueta sfortuna mentre stavo camminando il più velocemente possibile verso l'entrata: un drago atterrò violentemente davanti a me.

Era slanciato con le squame di un giallo paglierino, che al sole rifletteva sfumature azzurre era enorme in confronto alla mia statura minuta; restai in allerta fissando negli occhi il drago in attesa della sua mossa, un'altro drago atterrò alle mie spalle quest'ultimo aveva le squame color dell'ambra tendente al marrone e una lunga coda con cui mi colpì bruscamente la schiena, il primo invece rimase immobile mentre il secondo mi colpì ancora e ancora finché non mi lasciò cadere a terra.

Sono esausta, mi calmo e decido di mettere in pratica gli insegnamenti di mio padre su "Le basi del combattimento" ...

** E certo! Quale padre non insegna alla propria figlia le basi per un combattimento mortale, credo tutti no? Comunque torniamo al racconto... **

... Però in questo caso le basi non servivano a nulla, diciamo che è un po' impossibile lottare contro un drago a mani nude, però grazie anche al corso di mia madre "Come maneggiare un arma" dove la prima regola era ed è: "portati sempre dietro un arma" ho con me una spada che avevo "preso in prestito" dall'armeria di casa, quindi la estraggo dal fodero nascosto tra gli strati di stoffa della parte inferiore del vestito e la punto contro il drago che mi ha aggredita.

Lui studia il modo in cui mi muovo per capire se sto scherzando oppure se posso batterlo, io di draghi ne so poco ma l'unica cosa che so è la più importante: per uccidere un drago bisogna tagliargli la coda.

Prima di tutto devo riuscire a salirgli sopra e poi tagliargliela, a parole è molto più facile che metterlo in pratica...

Dopo molto tempo di studio, il drago passa all'attacco, con una vampata di fuoco, la schivo; mi limito a schivare tutti i suoi attacchi finché non si accascia per la stanchezza a quel punto gli taglio con un colpo netto la coda.

Fuori uno ora è il turno dell'altro, ma proprio mentre sto per attaccare il primo drago al secondo, che avevo ucciso, capita una cosa assurda, che non avevo mai visto prima d'ora! Il suo corpo fluttua in aria a svariati metri di altezza e viene avvolto da una strana nuvola dello stesso colore delle sue squame, si sta trasformando (?) la nuvola scende a terra appogiando il nuovo drago a terra, mi avvicino per capire meglio mettendo davanti la spada, guardo meglio.

Non è un drago!

È un ragazzo!

Un ragazzo con gli occhi dello stesso colore delle sue precedenti squame e la sua pelle, scura ma ambrata, era un ragazzo strano; mi dissi che appena sconfitto l'altro drago lo avrei portato a casa per curarlo, d'altronde sono stata io a "ucciderlo", guardo il drago e gli urlo:

"Se sei anche tu come lui, lasciati uccidere!" *(n.d.a Ma è come chiedere ad un aragosta di entrare in pentola!)* ovvio che il drago mi attaccò frontalmente e non accennava a fermarsi, un graffio, un'altro e un'altro ancora poi riesco a fargli perdere l'equilibrio, cade, impugno la spada, sto per tagliargli la coda sento una flebile voce provenire alle mie spalle:

"Ti prego non farlo, sono solo un drago prigioniero di un padrone crudele che mi ha mandato per ucciderti!" - Era il drago che ha parlato?-

"Chi ti manda?"

"Non posso ditelo, ma se mi risparmierai la vita non ti attaccherò più! Ti prego!"

"Non mi fido più delle persone, tanto meno dei draghi ora dimmi: CHI TI MANDA!?"

"Mi manda Lord Alexander della contea di Onav Nemilase"

"Ma ma è della mia stessa contea! Perché mai mi vorrebbe morta?"

"Il suo è semplice odio, ha detto, odia tutte le principesse come te, ma ha detto anche che tu sei quella più fragile e che io, si, dovevo ucciderti ma con le parole! Dovevo abbatterti moralmente, non fisicamente..."

"Ma comunque mi avresti ucciso! Non posso lasciarti vivere, mi dispiace"

"Ti prometto che abbandonerò il suo servizio e non farò più male a nessuno!"

"Te lo ripeto: non mi fido più! Ora chiudi gli occhi e pensa a cose felici..." impugnai di nuovo la spada, la alzai in aria, e lasciai la presa rinfoderandola "Muoviti, vola via! E non farti più rivedere, altrimenti la prossima volta ti ucciderò veramente!"

"Grazie, grazie di cuore!"

"Ora vattene, prima che cambi idea!"

Odio le persone che che usano altri per fare del male, odio chi mi voglia far soffrire, odio chiunque in questa contea! L'unica mia consolazione è che dopo quest'estate, vivrò in un'altra contea e frequenterò la scuola di "Arte e combattimento" della contea di Nelisso.

Dopo la mattinata travagliata di oggi decido di saltare scuola, quindi chiamo una carrozza e caricando nel retro il ragazzo-drago e salgo anche io.

Quel ragazzo, guardo di nuovo il suo viso, ha un volto familiare, il mio cuore da bambina che giace nel profondo del mio cuore ormai adolescente lo sá...

La mamma spense la luce e io mi nascosi nel poco buio della stanza, illuminata da una piccola lampada accanto al letto della piccola Asia.

*Spazio autrice*
Ciao cari, carissimi lettori! 
Grazie infinite di leggere le mie storie, continuerò a scrivere per la vostra gioia (?) spero un giorno di pubblicare come libro qualcosa di mio, ma per poterlo fare mi servono i vostri commenti, per sapere se vi piace l'idea, come scrivo o semplicemente rispondete a questa domanda: se trovereste uno dei miei scritti in una libreria, lo leggerste? Grazie mille ancora per leggere, commentare e votare :D

   
 
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