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Autore: Niall in love    09/09/2014    0 recensioni
Per quanto tempo lo hai aspettato? Troppo
É giunto il momento di cercarlo
Genere: Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Lo bloccai per poi spingerlo al muro, posai le mie labbra prepotentemente sulle sue, e lui mi diede l'accesso, un violento e tumultuoso combattimento stava avvenendo in quell'istante all'interno delle nostre bocce.
Il suo corpo era tra me e il muro, l'unico appiglio per scappare da quella che sembrava mostrarsi come una corsa contro noi stessi.
Sorrise tra le labbra  e mi spinse via, si sistemò prima di far  ri-combaciare i nostri corpi, avanzavamo per la stanza e nessuno dei due sembrava accennare a staccarsi dall'altro.
Tastai meccanicamente le mie tasche, cercando le bustine che contenevano la nostra unica salvezza: erba pura.
Quando finalmente le mie mani inciamparono sull'orlo di quella che doveva essere la bustina, l'afferrai trionfante e la portai di fronte alla mia e alla sua faccia e questo fu il motivo per il quale le nostre labbra presero un minuto di pausa.
A differenza di ciò che pensava la gente, noi non ci eravamo mai veramente amati, ci concedevamo solo il piacere di qualche scopata mista all'illusione sorprendete della droga.
Gli mostrai l'ultima volta la bustina contenente l'erba più pura e buona che potesse esistere sulla faccia di quella terra e poi scappai nella nostra camera, chiusi la porta benché sapessi che questo non lo avrebbe minimamente fermato, ma avrei avuto tutto il tempo di prepararmi.
Lo sentii tirare un sospiro e iniziare a parlare con me, mi faceva tremendamente ridere il fatto che ogni volta lo lasciavo così a mani asciutte e lui si mettesse a parlare da solo pensando che io stessi ad ascoltate i suoi sproloqui, il pantalone rigorosamente nero e stretto aveva abbandonato le mie gambe ed ora era messo in malo modo di fronte alla porta ancora chiusa.
Conoscevo il ragazzo come le mie tasche ormai, perciò sapevo che prima di venire da me si sarebbe messo sul divano fingendo che quello che succedesse in camera non gli importava, ma io lo immaginavo a rodere su quel divano immerso nei suoi pensieri e più precisamente pensando a cosa io stessi facendo.
Era un rapporto bello il nostro, finivamo sempre nel letto a sniffare ogni tipo di droga esistente e ridevamo pensando di essere liberi, ci piaceva illuderci, amavamo farlo perché ci sentivamo liberi, ma avevamo piena consapevolezza che così vivevamo male, ci distruggevamo praticamente.
Tolsi la maglietta anch'essa scura e la lanciai di fianco al pantalone, osservai quel macello con qualche punto di disapprovazione, di solito ero un tipo ordinato, lo ero sempre stato persino quando ero diventato un pusher professionista, dopotutto dovevo ricordare ogni posto in cui avrei dovuto incontrare un determinato cliente, ma da quando c'era il mio "compagno di giochi", così lo definivo, dell'ordine non mi era più importato, forse perché non avevo tempo nemmeno di girarmi che mi ritrovavo ad essere sopraffatto dalla leggera ((per modo di dire)) eccitazione del mio compagno.
L'unico indumento presente sul mio corpo ((sottonidentiamo da urlo)) erano i boxer rigorosamente neri della calvin, che si stavano facendo paurosamente stretti, ma decisi di lasciare quell'immenso piacere di levarmeli al mio coinquilino, 
Mi stesi metodicamente sul letto osservando il mio petto fare su e giù un ritmo dato dal mio lento respiro, mi sistemai leggermente più sulla destra, e più finalmente sentii dei passi provenire verso la stanza, la porta si aprì.
Mostrava un ragazzo incredibilmente bello, ed i suoi occhi erano soffermati su un punto ben preciso: la mia mano.
Mi girai dunque su di essa, la mano destra era agganciata alla bustina di erba, così con un movimento rapido la aprii e la buttai sul mio petto, ora ansimavo, mentre lui mi guardava penetrante.
"Oops" mormorai per  po leccarmi un dito sporco di quella buonissima polverina bianca.
Chiuse la porta dietro di se, e con uno scatto degno di una lepre me lo ritrovai addosso, intento a baciare e successivamente strofinare  la sua lingua sul mio petto, continuò fino ad arrivare sulle mie labbra, e quello fu decisamente il miglio bacio al sapore dei droga che avessi mai dato in tutta la mia vita.
"Oops" mi rifece provocandomi.
Ribaltai dunque la situazione e mi ritrovai sopra di lui, gli iniziai a baciare il collo fin quando non ne uscì un segno purpureo tendente al nero, spostò la testa all'indietro tanto era il piacere che provava.
Ansimò sotto il mio  tocco.
E poi ribaltò ancora la situazione, mi permise di toglierli la maglia, e poi lui stesso con frenesia si tolse i pantaloni, ormai solo i nostri boxer ci separavano dal l'assoluto piacere.
Penetrò in me con una forza tale che avrebbe spazzato via tutta Londra ed i suoi dintorni, quasi sentii le ossa spezzarsi, iniziai a graffiare prepotentemente la sua pelle, mentre lui ansima ed io sotto di lui facevo lo stesso, non lo avrei mai ammesso ma essere sottomesso da lui era un piacere continuo.

"Harry-sospirò tra una spinta e l'altra- sei il miglior sniffa-ragazzo di sempre- ansimò- e un ottimo portatore di erba"


Lo guardai ammaliatore, e mi buttai ancora sulle sue labbra che sapevano ancora di droga pura.
Non finiva mai con lui.
Ricominciavamo sempre con il fare sesso, giocando ad ucciderci a vicenda.
  
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