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Autore: astarinthefantasysky    09/09/2014    1 recensioni
Quattro ragazzi, quattro elementi. Alissa controlla l'acqua, e si è appena unita al gruppo dopo giorni di sofferenza e combattimenti. E' confusa, non si fida di nessuno, vuole risposte ma tutti la reputano troppo debole per sostenere il peso di una orribile verità. L'unico raggio di luce sono i suoi coetanei, gli altri custodi, in particolare Aiden, custode del fuoco che sembra capirla più di ogni altro. Non potrebbero essere più diversi, ma il loro legame è potente e terribilmente pericoloso.
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Dal testo:
Aiden si accorse della sua espressione terrorizzata. Sapeva anche lui come era finita l’ultima volta che Alissa aveva visto qualcuno lanciare un coltello. Le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla provocandole la solita scossa che sentiva ogni volta che si toccavano. “Ehi, non devi avere paura. Non sei come loro, non sei crudele come loro. Sei forte e sei in grado di distinguere cosa è giusto e da cosa è sbagliato. Ricordi la nostra promessa?”
Alissa annuì con le lacrime agli occhi. Doveva essere forte, doveva resitere, era una combattente, una forza della natura.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alissa si svegliò la mattina e per la prima volta da che era arrivata all’organizzazione si sentì davvero riposta. Si alzò cercando Aiden ma di lui non c’era traccia. Si girò e notò un post-it appiccicato al suo cuscino e affianco una canottiera azzurra e dei pantaloncini corti blu: “Ore 8:15. Buongiorno (di nuovo)! Sono sceso a fare colazione e poi starò in camera di Gaia per una ventina di minuti. Ci vediamo dopo! Ps. Mettiti i vestiti, sono quelli da allenamento.”

Erano le 8:30.

Alissa si alzò, prese la biancheria pulita e i vestiti che le aveva lasciato Aiden e li portò in bagno, li appoggiò vicino al lavandino, si tolse i vestiti e si buttò nella vasca piena di bollicine. Poi si accorse che la sua vasca disponeva anche di un impianto stereo per cantare sotto la doccia. Accese la radio e selezionò la sua canzone preferita.

 Si stava rilassando da circa dieci minuti quando la porta si aprì. Alissa automaticamente tirò la tendina della vasca da bagno per coprire la visuale, si alzò si arrotolò completamente nella tendina e riuscì (nonostante la difficoltà nei movimenti, avvolta nella tendina) a tirare fuori la testa e a urlare: “Chi cavolo sei? Non si bussa qui?!?!”

Era Aiden, sembrava vagamente imbarazzato.

“Tu?!?!? Ma che diavolo stai facendo qui?!?!?”

“Io ho bussato ma tu non hai risposto perciò pensavo che non ci fosse nessuno”

Ora era Alissa a essere imbarazzata, era così concentrata sulla musica che non si era accorta nemmeno che Aiden aveva bussato.
Aiden continuò: “Sai ieri sera, quando abbiamo litigato? Beh probabilmente eri così arrabbiata che hai fatto esplodere le tubature del lato sinistro della casa, cioè quelle del mio bagno e di quello di Boras, allagando anche le nostre camere.Beh, stamattina Boras mi ha detto che lui avrebbe usato quello di Gaia e che se volevo potevo usarlo anch’io in modo da lasciarti un po’ di...privacy...Poi è arrivata Gaia e si è arrabbiata parecchio e ci ha cacciato fuori. Boras è riuscita a convincerla a farci rientrare ma io non volevo romperle ancora le scatole quindi sono venuto qui pensando che tu fossi andata a fare colazione...”

“Peccato che...no! E che con la mia privacy tu hai fatto una bella pallina di carta, ci hai sputato e poi le hai dato fuoco!”

Aiden scoppiò a ridere. Alissa cercò di trattenersi il più possibile ma poi scoppiò a ridere anche lei. Prese la prima cosa che le capitò sotto mano e gliela tirò. Era una saponetta e lo beccò proprio in testa.
“Ahi!” esclamò Aiden e poi scoppiarono a ridere di nuovo.

“Senti, almeno passami l’asciugamano sotto la biancheria che non so come uscire” disse ridendo Alissa.
Aiden spostò la biancheria come se fosse stata una bomba che stava per esplodere, prese l’asciugamano e glielo tirò.
 
“Ehm...io ora esco eh?! Quando hai finito tocca a me! Non metteci troppo!” Aiden uscì dalla porta.
 
Alissa si avvolse nell’asciugamano e si vestì.
 
 Uscì dal bagno e trovò Aiden che aveva rifatto il suo letto e ci si era sdraiato sopra mentre guadava la tv.
“Fai pure come a casa tua, eh?!”
“Io sono a casa mia!” la rimbeccò Aiden sorridendo.
“Vedi di andare in bagno, va”
“Era ora!” rispose lui alzandosi dal letto.
 
Richiuse la porta del bagno dietro di sè e Alissa iniziò ad asiugarsi i capelli.
Quando ebbe  finito si guardò allo specchio e si fece una coda. I vestiti per l’allenament era molto confortevoli, super attillati, ma confortevoli.
La canottiera lasciava scoperto il marchio del tao avvolto da acqua e fuoco e la coda metteva in risalto il marchio blu sul collo.
Alissa non amava particolarmente i tatuaggi ma quelli nell'insieme erano molto armoniosi e spiaccavano sulla sua caragione lunare e...pallidissima.
 
Uscì dalla camera e si diresse verso la cucina dove trovò Gaia intenta a preparare dei panckaes.
Era proprio una bella ragazza: grandi occhi color verde smeraldo, Fisico aciutto, minuta, con lunghi capelli marroni che le arrivavano fin sotto il bacino. E aveva un buon profumo di Vetivert.
 
“Buongiorno!” esordì lei.
“Ciao”
“Non mi sono ancora presentata di persona: Sono Gaia, custode dell’Essenza della terra”
“... Peccato che questo non mi aiuti a cuocere i pancakes.”
 
E ne rovesciò uno bruciacchiato in un piatto.
Alissa sorrise.
 
“Piacere, Alissa...Acqua.”
“Ehm...senti mi dispiace se Aiden è venuto a disturbarti stamattina, o forse non l’hai ancora visto, ha detto che sarebbe andato nel tuo bagno mentre facevi colazione, si sono rotte le tubature...”
“Si lo so, è entrato in bagno mentre mi stavo facendo la doccia”
 
Gaia si mise a ridere.
 
“Beh, a me per fortuna è andata al contrario: sono entrata in bagno e mi sono trovata quei due idioti che lo stavano usando senza dirmi niente. Meno male che erano vestiti! Insomma, Boras è mio fratello e Aiden lo conosco talmente da tanto ma...ewwww” e fece una smorfia.
 
Ora era Alissa a ridere.
 
“Tranquilla ti capisco.”
“Si beh, mi sono spaventata e gli ho urlato di uscire, poi Boras mi ha spiegato tutto e gli ho detto che potevano rimanere ma Aiden mi ha detto non mi voleva disturbare e che sarebbe andato nel tuo, visto che pensava che fossi a colazione...”
“Si lo so mi ha spiegato tutto. Hai bisogno d’aiuto con i pancakes?”
 
Gaia aveva rovesciato la ciotola con l’impasto e quelli venuti fuori fin’ora era tutti bruciacchiati.
 
“Mi faresti un grande favore! Sono una frana in cucina!”
“Tranquilla lasciami fare. Saranno pronti tra poco.”
 
Alissa cominciò a rifare l’impasto mentre Gaia apparecchiava.
 
“Senti, Aiden mi ha lasciato un biglietto che parlava di un allenamento...di cosa si tratta precisamente?”
“Beh, siccome siamo speciali dobbiamo imparare a controllare la nostra Essenza e a combinarla con quella degli altri, inoltre siccome siamo più forti, veloci e scattanti abbiamo una parte anche di allenamento fisico direi...piuttosto intenso.”
“Oh, ok”
 
Alissa finì i pancakes e li posò sul tavolo, e iniziarono a mangiare.
 
“Si, tuo partner per l’allenamento sarà Aiden perchè siete elementi opposti e quindi è il modo migliore per potenziare le tue capacità. Inoltre ti insegnerà a prendere confidenza con la tua Essenza perchè è quello che la sa controllare meglio. Per la parte fisica dovrai allenarti con Boras, mentre io e Aiden  ci alleneremo per il combattimento corpo a corpo.”
“Okay, sembra che sarà una giornata molto lunga”
“In realtà non molto, faremo dalle nove e mezza all’una, poi riprenderemo alle tre per l’allenamento fisico e finiremo alle cinque. Dopo di che avremo tutta la giornata libera! Inoltre domani facciamo solo la mattina due ore per riposare il fisico e occuparci dell’Essenza”
 
“Ah, okay. Senti posso farti una domanda? Sembrerà stupida ma davvero non lo so.”
“Chiede pure”
“Dove siamo?” Era strano ma Alissa dopo tutto il tempo passato lì non sapeva ancora dove si trovasse.
Gaia sorrise “Siamo alla periferia di Los Angeles, in una villa enorme!”
“Si beh, del fatto che era enorme me ne ero accorta” disse ridendo.
 
Quando ebbero finito di mangiare lasciarono i piatti sporchi nel lavandino e Gaia le disse di dirigersi verso la palestra e che lei la avrebbe raggiunta dopo essersi cambiata.

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Ciao!!!
Spero che il capitolo vi piaccia. L'ho messo per rendere la storia un po' meno triste per farvi conoscere un po' Gaia che era l'unica che fin'ora non aveva ancora "parlato".
Cosa ne pensate dei personaggi?
Volevo scrivere una storia di ragazzi come noi: che a volte sbagliano, che sono sensibili, si emozionano e piangono. So che è un po' diverso dalla maggior parte dei personaggi dei libri di oggi, che sono più dei "duri" (come Katniss, o Tris, o Percy che nonostante le pressioni sono incredibilmente forti e non cedono quasi mai) perchè volevo che i lettori si potessero identificare di più in loro.
Mi sbaglio? Perfavore fatemelo sapere perchè ho paura che la storia cos' possa diventare noiosa:(
(Comunque faccio presente che sono una fan sfegatata dei libri a cui appartengono i tre personaggi citati sopra) ahahaha

Preparatevi perchè nel prossimo capitolo ci sarà una sorpresa!!!!

A prestoooooooooooo

 
  
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