Fanfic su artisti musicali > Black Veil Brides
Segui la storia  |       
Autore: balim    09/09/2014    0 recensioni
La giornata era cominciata calda e umida, una tipica giornata di luglio nel nord-Virginia. La differenza tra quel giorno e un qualsiasi altro giorno si trovava nel fatto che tutti i giovani di quell’area si stavano preparando per qualcosa di speciale. Accadeva ogni estate e loro si ammassavano lì, falene verso una fiamma, in cerca di quell’unico giorno in tutto l’anno durante il quale non venivano ridicolizzati. Quello era il giorno in cui il Vans Warped Tour avrebbe raggiunto l’area di Nova. Adolescenti che erano emarginati, o che non si erano mai sentiti normali si stavano in quel momento accumulando nelle loro macchine, facendosi strada verso la sede per poi attraversare i cancelli per vedere le loro band preferite.
Tutti tranne una, Moira Montgomery.
***TRADUZIONE***
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Welcome To My Bat Cave























Finalmente un’ora dopo stavano imboccando uno dei vialetti più lunghi che Andy avesse mai visto. Alberi erano allineati ordinatamente su entrambi i lati della strada e quando arrivarono alla fine, Si ritrovarono di fronte a una vecchia casa in stile vittoriano, grandi alberi in fiore si trovavano anche qui su entrambi i lati del grande portico. Il sole risplendeva sulle finestre della casa e Andy notò una macchina già parcheggiata, una vecchia Cadillac ridipinta che anch’essa quasi risplendeva sotto la luce del sole. La macchina si fermò e Odessa guardò Andy.
“Bhè, eccoci qui. Non so se Moira sia a casa o meno, ma se lo è… preparati.” Disse ridendo Dess, slacciando la cintura di sicurezza e aprendo velocemente la portiera, subito imitata da Andy.
“Non potevo credere che si sarebbe davvero messa a piangere quando mi avrebbe visto. Davvero ama la nostra band così tanto?” Chiese stupito ma con un orgoglioso sorriso, quando improvvisamente un urlo interruppe la calma che si era creata.
Moira era evidentemente in casa.
“ Ch-che ci fa lui qui?!” Disse cominciano praticamente a correre verso Andy, fermandosi subito dopo, dato che Odessa aveva teso un braccio per proteggere Andy dalla sua più grande e devota fan.
“  È qui con me, l’ho portato per mostrargli il covo” Disse Odessa sorridendo ad Andy e contemporaneamente posando un dito sotto il viso di Moira per chiuderle la bocca spalancata.
“ Non posso credere che tu sia realmente qui… Devo chiamare Trish!” Moira fece per scappare via, quando Dess la riacchiappò dalla parte posteriore dei suoi pantaloni trattenendola.
“Nessuno sta per dire a nessun altro che Andy si trova in questa casa. Capito? È una persona come un’altra… smettila di essere ossessiva.” Disse Odessa con un sospiro mentre Moira le lanciò un’occhiata truce, dirigendosi poi in camera sua e sbattendo violentemente la porta dietro di lei.
“Mi dispiace per quello che hai dovuto vedere…” Disse Odessa arrossendo, mentre invece Andy minimizzo con un gesto della mano.
“Quindi… cosa c’è in questo tuo covo?” Chiese poi il ragazzo con un sorriso giocoso sulle labbra, mentre entrambi camminando attraversarono il portico e entrarono attraverso la porta principale.
La casa pareva quasi una di quelle vecchie fattorie, con una grande cucina esattamente all’entrata, una piccola sala da pranzo sulla sinistra e uno spazioso salotto sulla destra. Andy sbirciò su per le scale e notò un paio di splendenti occhi verdi che sbirciavano a sua volta nascosti dietro a una delle porte di legno al piano di sopra. Odessa lo guidò silenziosamente attraverso la cucina e girando l’angolo dove si trovavano una dispensa e una piccola stanza per il bucato.
Allungò quindi una mano come a spingere un pannello, rivelando così una porta nascosta alla vista. Andy rimase un attimo immobile dalla sorpresa, ammirando tutti i dettagli e seguendo la ragazza giù per le ripide scale. L’aria era stantia sul fondo e subito l’ambiente appena raggiunto si illuminò grazie a una lampada accesa da Odessa e posizionata su una scrivania.
Allineati lungo le pareti della stanza, immagini del suo supereroe preferito lo fissavano. Fumetti erano impilati ordinatamente in un angolo di fianco a un largo scaffale pieno di oggetti quali matite colorate, evidenziatori e contenitori di vernice. Guardandosi intorno, Andy notò che non solo Batman costellava le pareti della stanzetta, ma anche i migliori nemici del supereroe comparsi durante le sue storie. Cercò di mantenere un certo ritegno, e soprattutto le mani nelle tasche, ma la sua forza di volontà venne meno quando si ritrovò in corrispondenza di una figura in particolare.
Era in acquarello, quindi Andy capì subito che fosse un lavoro personale della ragazza e non qualcosa di preparato per conto della DC. Batman,  in tutta la sua gloria era inginocchiato di fronte a una tomba, il pugno stretto intorno a una rosa rossa. C’era neve tutto intorno e il cielo era nuvoloso sullo sfondo. Andy non riusciva a credere all’emozione che era riuscita a trasmettere attraverso pochi colpi di pennello. Si avvicinò, le sue dita a sfiorare la tempera e poi si girò, trovando la giovane seduta alla sua scrivania disegnando, mentre lui ammirava i suoi lavori.
“ Amo la tua roba. Su cosa stai lavorando ora?” Chiese lui avvicinandosi e rimanendo sorpreso nel vedere un rudimentale abbozzo di se stesso posto di fronte a lei. In quel momento stava proprio lavorando sull’ombra dovuta al suo makeup.
“Per te…” Disse lei porgendogli il disegno, mentre un leggero rossore si espandeva dal suo collo mentre lui le sorrideva. In silenzio lei si alzò. La parte superiore della sua testa quasi riuscendo a raggiungere la punta del mento del ragazzo mentre lui scoppiava a ridere per quanto lei sembrasse piccola in confronto a lui.
“Sei incredibilmente talentuosa Dess..” Lui in quel momento avrebbe voluto baciarla, voleva mostrarle la stessa passione che lei gli aveva appena dimostrato consegnandogli quel disegno.
“Grazie. Hai fame? Posso andare di sopra e cucinare qualcosa se ti va?” Disse lei sorridendogli, la sua piccola mano fermandosi sul fianco, in attesa di una risposta.
“Certo, ma possiamo ordinare qualcosa, non c’è bisogno che tu cucini per me.” Era lui quello ad arrossire questa volta… Non aveva mai conosciuto una ragazza dal cuore così grande.
Silenziosamente risalirono le scale, Andy rivolgendo indietro il suo sguardo per un’ultima volta, guardando ancora i vari lavori ancora esposti nel “covo” di Dess. Una volta raggiunta la fine delle scale Andy notò 2 ragazze sedute insieme a Moira intorno al piccolo tavolo nell’angolo della stanza; entrambe gli lanciarono una veloce ma pesante occhiata, per poi rigirarsi subito verso Moira per sussurrare freneticamente. Guardandosi intorno vide Odessa fuori in cortile, china in un piccolo orto, prendere quelli che da dove si trovava sembravano pomodori. Allora si andò a sedere su uno degli sgabelli della cucina e cominciò a tormentarsi le unghie, una cattiva abitudine che da sempre lo tormentava.
“Pizza in arrivo! Fidati se ti dico che ci vuole meno a farla che a ordinarla.” Disse Dess con un sorriso, le sue braccia cariche di piccoli pomodori, funghi e qualcosa che sembrava spinaci.
Guardò la ragazza silenziosamente mentre quella si muoveva tranquillamente in giro per la cucina.
Prese dal frigo della pasta per la pizza già fatta, e Andy continuò a guardarla mentre la stendeva e lavorava fino a fargli assumere la caratteristica forma circolare. Tagliò i pomodori, canticchiando tra se e se mentre li sistemava sulla pasta, versandoci poi un po’ di olio d’oliva prima di posarci sopra degli spinaci. Per ultimi mise i funghi, i quali aveva tagliato precedentemente, per poi ricoprire il tutto con mozzarella. Fatto ciò Dess posizionò la pizza su una teglia che poi infilò in forno, impostando il timer, per poi pulirsi le mani su un asciugamano lì vicino.
“ Ci vorranno circa 20  minuti. Trish e Brady… volete rimanere a mangiare prima che andiate al centro commerciale?” chiese Odessa, rivolgendosi alle due ragazze.
“Si per favore.” Risposero in coro le due, rivolgendosi per un attimo ai due adulti, rigirandosi poi a confabulare tra di loro.
“Se vuoi intanto noi possiamo andare nella mia stanza.” Suggerì Odessa ad un Andy sorridente.
Non c’era bisogno di una risposta, essendo infatti chiaramente visibile sul suo viso.
Entrambi allora si diressero verso le scale, Andy saltandone due alla volta, mentre ascoltava lo scricchiolio che scaturiva dal legno quando appoggiava tutto il suo peso.. Dess lo condusse fino alla fine del corridoio che si trovava alla fine delle scale e aprì l’ultima porta sulla destra. La sua stanza era pitturata di un marrone profondo, quasi color cioccolato su una parete, mentre il suo letto si trovava esattamente nel centro della stanza, il telaio in ferro e decisamente antico. Possedeva un paio di foto incorniciate, le quali erano state appese alle pareti. Avvicinandosi Andy diede loro un’occhiata e rimase a bocca aperta dallo shock. Chris Nolan, Christian Bale, Heath Ledger e Odessa gli sorridevano dalla prima foto. In quella poco lontano invece erano visibili Odessa e Tim Burton, lui che sorrideva alla fotocamera, un braccio intorno ad Odessa mentre l’altro sospeso in aria.
“Tu conosci queste persone?” Chiese Andy, la sua voce quasi spezzandosi mentre notò che Dess si era seduta sul suo letto, tesa all’indietro e appoggiata sui gomiti.
“Sì, ho lavorato con Chris sui suoi film e i vari concetti in relazione al fumetto, mentre Tim era un amico di mio padre.” Disse lei sorridendogli e picchiettando sul letto di fianco a lei, facendogli segno di andarsi a sedere. Lui allora andò a sedersi, tirandosi indietro i capelli per non coprirsi gli occhi e girandosi per fissarla.
“Tu sei stupefacente, lo sai vero?” Disse ridendo, un sopracciglio rialzato e la sua mano che andava a posarsi sopra quella della ragazza.
“Non sei male nemmeno tu….” Rispose lei, facendolo arrossire e provando una sorta di soddisfazione notando che anche lui si sentiva quasi timido intorno a lei.
“Dove sei stata per tutta la mia vita?” le chiese poi, con voce e bassa e seria.
“Oh… bhè in giro. Sai no, solo passando il tempo” Disse lei sorridendogli e notando il silenzio del ragazzo.
“ E se ti dicessi che sto cominciando a provare qualcosa per te….” Disse lui così piano che Dess, non aiutata dalla naturale bassa tonalità della voce del ragazzo, dovette sforzarsi per capirlo.
“Bhè, io ti risponderei che anche io provo qualcosa per te, ma cosa succederà quando te ne andrai? Ci conosciamo da un giorno.” Era molto pratica, e lui adorava anche questo di lei.
Dal piano di sotto arrivò seppur attutito dalla distanza il suono del timer, avvertendoli che il pranzo era pronto.
Alzandosi lentamente Odessa guardò Andy, notando quanto sembrasse un bambino in quel momento. Lei gli porse la sua mano e lui la prese con entrambe alzandosi dal letto. Anziché lasciarle poco dopo però, Dess continuò a stringere le mani del ragazzo, e poi si avvicinò avvolgendogli il collo con l’arto libero. La parte più alta della sua testa si ritrovò poco sotto il mento del ragazzo e dolcemente lei gli lasciò un bacio sul collo. Lui le sorrise, sospirando. Il momento venne improvvisamente interrotto da Moira, che dalla cucina urlava loro di scendere a mangiare.
Allora i due ragazzi camminarono silenziosamente mano nella mano e una volta raggiunta la fine delle scale Odessa lasciò gentilmente la mano di Andy e si incamminò verso la cucina. Le tre ragazze si erano già servite e stavano mangiando davanti la televisione in salotto, guardando un horror e urlando piuttosto ad alta voce. Odessa prese la pizza e ne porse un piatto  con due fette ad Andy, il formaggio filante su entrambi i lati delle fette. Entrambi si sedettero in silenzio  al bancone  e mangiarono. Una volta finito Odessa prese i piatti e li posò nel lavandino. Lanciò un’occhiata all’orologio, notando che erano solamente le 4 meno un quarto, lanciò poi un misterioso sorrisetto ad Andy.
“Vuoi venire in un posto con me?” Chiese allora la ragazza. Lui annuì e di conseguenza lei gli prese ancora la mano e lo fece uscire dalla porta posteriore scendendone poi i gradini.
Velocemente si diresse verso il boschetto e Andy seguendola non poté far altro che contemplarla. I suoi capelli splendevano sotto il sole, le punte rosa quasi brillanti in contrasto con la pelle leggermente pallida e i capelli chiarissimi. Era magra, ma non scheletrica come la maggior parte delle ragazze con cui era uscito nel passato e le sue curve si trovavano nei posti giusti.
Era decisamente bella e Andy doveva ammettere che voleva un contatto fisico con lei praticamente sempre, in qualsiasi modo. Silenziosamente continuarono a camminare finché Odessa si fermò e Andy notò che erano arrivati a una piccola radura. L’acqua scorreva placida in un piccolo ruscello, l’erba era di un verde acceso, di una morbidezza evidente, il prato era costellato da piccoli fiori bianchi. Odessa si incamminò verso il centro del prato e finalmente si sedette, posando la testa sopra le mani e ammirando il cielo.
“Io e mio papà venivamo spesso qui. Ho pensato che ti sarebbe piaciuto. Vengo qua quando ho bisogno di pensare senza che Moira mi stia addosso.” Disse sospirando abbassando lo sguardo verso di lui, che intanto si era sdraiato accanto a lei, un braccio sotto il capo e l’altro a farle un cenno invitandola ad avvicinarsi.
Lei allora si pose al suo fianco e si accoccolò, la sua testa poggiata sul petto del ragazzo. I capelli di lei solleticarono il naso di Andy, ma profumavano intensamente di Vaniglia e sole, quindi non se ne curò. Le sue dita si misero a tracciare cerchi invisibili sulle braccia mentre entrambi erano persi a guardar il cielo.
“Che cosa vedi?” Chiese lei improvvisamente, riferendosi alle strane forme che le nuvole stavano assumendo in cielo.
“Vedo… Bhè, quello sembra un drago.” Rise lui mentre indicava la nuvola a cui si riferiva.
“No, ora è un cane… Vedi? La coda si è accorciata ora.” Lei ridacchiò. La sua risata era contagiosa e improvvisamente  Andy si ritrovò a vedere cose nel cielo cui non aveva mai pensato prima. Rimasero così, in un calmo silenzio ancora per un po’ finché Odessa si sedette, i suoi capelli un po’ in disordine, cosa che fece sorridere Andy.
“Ti dovrei riportare al bus così che voi ragazzi partiate in orario per il vostro show domani.” Disse lei mordendosi il labbro e lui capì che in realtà la ragazza non voleva che lui andasse. In realtà nemmeno lui sarebbe voluto andare.
“ Magari dovresti venire con noi…” suggerì lui giocosamente, ma le parole da lui dette avevano un significato molto profondo attaccato ad esse.
“Non posso mollare tutto così Andy…” Disse lei con un sospiro, i suoi occhi estremamente tristi, facendo spezzare il cuore di Andy.
“ Vieni con noi solo fino a Virginia beach allora. Tanto dobbiamo tornare da queste parti per raggiungere gli show in Pennsylvania. Solo un altro giorno… Per favore?” I suoi occhi assunsero quello sguardo da cucciolo irresistibili e lei capì che non sarebbe stata capace a dirgli di no..
“ Mi prometti di riportarmi indietro dopo? Niente rapimenti….” Disse Dess ridendo quando in risposta Andy si fece una croce sul cuore  e le mostrò il mignolo.
“Torniamo in casa, almeno mi preparo una borsa e lascio un biglietto a mia madre.” Disse con un altro sospiro, mentre lui si alzò di scatto, tirandosela dietro e infine avviandosi velocemente attraverso il boschetto.
In cosa si era cacciata questa volta?
 






















angolo traduttrice:
scusate per l'immenso ritardo, ma tra vacanze, esame a settembre e fine dell'estate T.T è stato un periodo abbastanza pieno.
fatemi sapere che ne pensate e Enjoy :3

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Black Veil Brides / Vai alla pagina dell'autore: balim