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Autore: RomanticaLuna    10/09/2014    2 recensioni
Una nuova avventura, o per meglio dire disavventura, vede come protagonisti i Maghi di Fairy Tail. Un delitto viene commesso a Magnolia e la sospettata è proprio la Gilda più famosa e casinista. Riusciranno i nostri giovani Maghi a risolverlo per riabilitare il nome di Fairy Tail e far tacere tutte le malelingue?
Buona lettura ;-)
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loke, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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1 - IL ROMANZO DI LUCY!

 
 
Era una giornata normale a Fairy Tail. Sempre che si possa considerare normale una rissa alle 9 di mattina! Natsu e Gray avevano iniziato ad offendersi appena messo piede in Gilda.
“Prova a ripeterlo, Fiammifero Ambulante!” o “Vuoi prenderle, Ghiacciolo Pervertito?” erano solo alcune delle frasi che, almeno per loro, non potevano mancare per fare di un giorno un “buongiorno”! E una cosa tira l’altra, un membro alla volta aveva fatto una full immersion nella battaglia.
Lucy se ne stava in disparte, in un’attesa eccitata e terrorizzata al tempo stesso. Non erano passati nemmeno venti minuti da quando aveva consegnato il suo romanzo a Levy.
La maga dello Scripter leggeva ad una velocità supersonica e ad ogni riga la sua espressione cambiava. Un momento era sorpresa, qualche secondo dopo restava senza fiato, fino ad inarcare le sopraciglia in alcuni passaggi che, secondo Lucy, le sembravano incomprensibili. Non era ancora una scrittrice e si vergognava a mostrare le sue opere. Ma l’amica aveva insistito tanto per leggere quel fantomatico romanzo, frutto di enorme fatica, che non aveva saputo resistere ed aveva ceduto alle sue continue suppliche.
Quel particolare manoscritto parlava di una detective molto intelligente e scaltra, solitaria e tenace. Mentre scriveva, la giovane poliziotta le era subito piaciuta. Si era descritta praticamente da sola. Ma, ora, era insicura di averle dato tutti i pregi che nella sua mente l’investigatrice aveva o se aveva dato troppo rilievo ai difetti. Insomma, ripensandoci in preda all’angoscia, avrebbe cambiato praticamente tutto il libro!
Levy lesse ancora alcune pagine, poi raccolse i fogli, lisciandoli con le mani. La sua espressione era indecifrabile. Lucy non riusciva a capire se le erano piaciuti quei primi capitoli oppure avrebbe voluto lanciarle dietro tutto il manoscritto. Dopo qualche secondo (parso mezzo secolo alla bionda), Levy aprì la bocca.
“Non so come dirtelo, Lu-chan” cominciò, senza far trapelare nessuna espressione sul viso da bambina.
Il cuore della Maga degli Spiriti Stellari perse un battito, per poi accelerare in tutta fretta. Un po’ come un treno in partenza dalla stazione!
Un altro sguardo, poi sul volto della Scripter apparve un sorriso che partiva da un orecchio e arrivava perfettamente all’altro.
“E’ fantastico! Il modo in cui cambia la situazione! All’inizio ho pensato che il colpevole fosse la figliastra, perché non mi stava molto simpatica e litigava spesso con il padre. Però poi è cambiato tutto e solo grazie ad un misero indizio! Fenomenale, davvero! Non vedo l’ora di finirlo!” parlava a macchinetta mentre il cuore dell’amica faceva i salti di gioia.
Non riusciva a credere di aver avuto così tanto successo quando si aspettava il più completo fallimento!
“Ti dispiace se lo porto a casa e te lo ridò domani?” continuava imperterrita Levy, schiacciandosi contro il tavolo appena in tempo al passaggio di uno sgabello volante.
“No, fai pure!” riuscì solamente a dire Lucy che, un po’ più lenta di riflessi, lo sgabello l’aveva preso in piena faccia.
Furibonda e offesa e con la faccia rossa (un po’ per la botta e un po’ per il sentimento del momento), si alzò in piedi sul tavolo ed estrasse dall’astuccio una delle sue inseparabili chiavi.
“Come avete osato” urlò cercando di trattenere le lacrime che le salivano agli occhi a causa della rabbia “Ah! Adesso vedrete!”, girò la chiave nella serratura trasparente che divideva i mondi. Poi fu un attimo. I combattenti non ebbero nemmeno il tempo di capire cosa stava succedendo. Si trovarono sommersi dall’acqua che turbinava vorticosamente fino al soffitto e sbatacchiava tutti contro i muri. Lucy aveva evocato il suo Spirito più combattivo: la temibile Aquarius!
Probabilmente dimenticandosi che avrebbe sicuramente sommerso anche lei. Infatti, la bella sirena sghignazzava mentre con un singolo gesto della brocca creava mulinelli che facevano rimbalzare tutti i Maghi ovunque. Solo dopo essersi divertita sufficientemente, Aquarius decise di tornarsene a casa. Quando l’acqua si ritirò, si poterono stabilire i danni (povero Master Makarov, per fortuna che non aveva assistito alla scena!). c’erano molti dei tavoli spezzati a metà, le finestre si erano sbriciolate e su una parete era comparsa una vistosa crepa. Increspatura che, dopo l’attento studio di Natsu, si trasformò in un vero e proprio varco! Nonostante ciò, Lucy vide che la sua amica dai capelli turchini aveva ripreso a leggere imperterrita. Non aveva addosso nemmeno una goccia d’acqua ed anche il libro era intatto e, miracolosamente, asciutto! Sfogliava le pagine tranquilla, probabilmente non si era nemmeno accorta della valanga che li aveva travolti.
“Lu-chan! Senti un po’! Secondo te è possibile riuscire a risalire al colpevole partendo dal minimo indizio di un appuntamento in agenda? Insomma…alla fine non è detto che la vittima sia veramente andata all’appuntamento!”. Lucy sapeva che non le stava davvero rivolgendo la parola. Era più un monologo che Levy spesso faceva a se stessa. Pensava e ragionava, si immedesimava nel personaggio e non alzava più gli occhi dal libro. Non le rispose, intenta com’era a guardarsi intorno. Ovviamente, il solito battibecco tra “Uomini” come diceva Elfman, aveva ripreso. Sorrise. Quella Gilda non cambiava proprio mai! È vero che praticamente tutti i Maghi erano giovani, ma più che altro sembrava il ritrovo di bambini scatenati e molto violenti! Quando riportò la sua attenzione su Levy, fu sorpresa di trovarsi davanti agli occhi le iridi castane dell’amica. La guardava in modo malizioso, cosa che fece venire la pelle d’oca alla prosperosa Maga bionda.
“Ne, Lu-chan! Puoi dirmi una cosa?” cominciò la turchina e, vedendo sul viso dell’amica l’espressione che tanto desiderava vedere, continuò “Chi sarebbe il bel tenebroso che aiuta Linda? O per meglio…cosa c’è tra loro?”
“E’ solo un collega, perché?”. Nella sua mente Linda doveva essere un detective solitario, chiuso e si, forse, anche un po’ asociale. Ma bravo e professionale! Non si lasciava distrarre da nulla quando lavorava ad un caso e ci metteva anima e corpo per trovare il colpevole. Il personaggio di Roman, quello che Levy aveva descritto come il “bel tenebroso”, era nato dal nulla. Era un personaggio, almeno secondo Lucy, senza troppa importanza. Doveva fornire alla protagonista solo un indizio che le era sfuggito, così da metterla sulla pista giusta. Non aveva pensato a niente di più per lui. Né tanto meno pensava che Linda potesse ritagliarsi uno spazio per una storia d’amore. No, impossibile! C’era un altro personaggio che era entrato in gioco senza il via libera di Lucy. Era un vigile urbano, il primo a trovare il cadavere. Sin dal primo momento si era infiltrato nella vita di Linda, chiedendo la possibilità di avere una parte maggiore nel caso o di poter aiutare in qualche modo. Le stava appiccicato ovunque, dava le sue opinioni (spesso non ragionate) e si divertiva a scombinarle la vita.
D’altronde si sa, le idee dello scrittore spesso contano solamente per dare un input al testo. Poi ogni personaggio prende vita e si scrive da solo la propria storia. Ora, l’immaginazione di Levy volava già lontano, oltre al caso d’omicidio ed il romanzo dell’amica. Pensava ad un finale alternativo che avrebbe potuto essere scritto più avanti.
“Oh si, come no! Penso che sarebbe una bella lotta tra il misterioso Roman ed il maniacale Jules. Mi chiedo perché non hai pensato anche ad una storia d’amore. Magari ad un duello tra i due, all’ultimo sangue. L’ultimo a restare in piedi avrebbe potuto chiedere un appuntamento a Linda!”
“Oh si! Così invece che un omicidio avrebbe dovuto risolverne due!” rise Lucy.
“Lu-chan!” continuò la Scripter. Aveva appoggiato il manoscritto sul tavolo ed aveva appoggiato la testa sulle braccia conserte. “Ti sei ispirata a qualcuno per i personaggi?”
A qualcuno…no, erano nati nella sua mente per caso! O per meglio. Lei si immaginava un po’ come Linda! Magari non era intelligente, non aveva le sue virtù ed aveva il triplo dei suoi difetti! Però, un po’ per lo meno, si divertiva ad identificarsi in lei!
Comunque, scosse la testa.
“Ah no? Perché le descrizioni mi sembrano abbastanza familiari!”
“Davvero?” era sorpresa. Non pensava di aver preso ispirazione dai suoi nakama per i suoi personaggi. E poi, a chi potrebbero assomigliare?
“Sai come la penso?” ovviamente, non attese risposta per continuare “Penso che saresti una splendida detective! E avresti due affidabili…no, non affidabili…due eccellenti compagni che ti aiuterebbero ad arrivare alla verità! Anzi, direi che ne manca uno! Dovresti inserirlo, altrimenti si offende!”. Rideva tra sé mentre ragionava. Lucy ascoltava in silenzio. Non riusciva a capire cosa quella testolina arruffata stesse macchinando.
“Comunque, non penso sia stata Emily ad uccidere il signor Reed. Ha troppo buon cuore! Penso invece che la figliastra, Leila, si fosse messa d’accordo con qualcuno per lasciare indizi che incolpassero lei!”. Bene, aveva ricominciato a parlare da sola. Ma era talmente seria mentre parlottava che faceva quasi tenerezza!
“Eppure, Leila ha un buon alibi!” le fece notare Lucy.
“Ah…non mi convince! Insomma! D’accordo, può essere stata ripresa dalle telecamere del centro commerciale! Ma magari era in combutta con qualcuno! Aveva un complice!”
Effettivamente, anche Lucy voleva inizialmente far andare così le cose. Ma non era riuscita nel suo intento.
Aveva iniziato a descrivere l’omicidio del signor Reed, uomo ricco e potente, vedovo con una figlia teenager, Emily, risposato con una donna stupida ed avida, anch’ella con una figlia viziata e molto gelosa di tutto (Leila)!
La sua idea era quella di dare a Leila un alibi, ma farle commettere comunque l’omicidio con l’aiuto di un complice misterioso. Sfortunatamente, alla storia quell’idea non piaceva. Leila ne era uscita pulita grazie alla registrazione di un centro commerciale, che confermava che lei era rimasta a fare shopping con la madre da mattina a pomeriggio. L’unica nella famiglia a non avere alibi era Emily e tutti gli indizi portavano a lei. La ciocca biondo cenere tra le nocche del signor Reed, il profumo di fragola sulla sua cravatta, le macchioline di sangue sul vestito dell’adolescente. Anche il fatto che mentisse continuamente all’interrogatorio la rendeva colpevole agli occhi del lettore. Ma no! Troppo semplice!
“A che punto sei arrivata del libro?” chiese Lucy ripensando a tutte quelle notti perse a scrivere ed accartocciare fogli, cercando di lottare invano contro la storia.
“Linda e Roman stanno interrogando Emily. Perché mente? Insomma! È normale che non sia lei la colpevole! I veri colpevoli si dichiarano subito innocenti, come hanno fatto Leila e sua madre! Lei no!” fece una pausa “E poi…perché? Emily non avrebbe motivo di uccidere il padre!”
“C’è pur sempre il fatto dell’eredità. Come unica erede avrebbe tutta la casa e le ricchezze del padre” fece notare Lucy. Ma no, nemmeno quest’idea piaceva a Levy.
La Maga degli Spiriti Stellari era riuscita a creare una certa suspense, dando gli indizi uno alla volta. Però doveva ammettere che Levy era intelligente! Sarebbe senz’altro arrivata alla soluzione e velocemente!
“C’è un’altra parte che non capisco” disse riprendendo in mano i fogli e girandoli fino ad arrivare al punto esatto.
“Qui dice che Linda ha trovato il diario segreto di Emily. Scrive: -Da quando ho scoperto il grande segreto di papà, non sono più riuscita ad avere pace. Come ha potuto? E soprattutto, perché? La mamma lo sapeva? O ne era completamente all’oscuro? Oggi lo vedrò con i miei occhi! Sono curiosa. E se fosse come me lo immagino? E se, invece, non riuscissi a riconoscerlo? D’altronde, ho solamente un nome e un vecchio indirizzo. Chissà se si trova ancora lì!- e termina la pagina. Insomma, cos’è questo grande segreto?”
“Oh, Levy, come sei precipitosa! Lo scoprirai alla fine!”. Lucy lanciò un sorriso all’amica, le fece l’occhiolino ed uscì, seguita subito da Natsu ed Happy. Dovevano tornare al lavoro, l’affitto non si pagava mica da solo!
***
 
L'angolo di *L*
Okay, allora! Inanzitutto....adoro Fairy Tail ma non ho mai osato distruggere il suo buon nome con le mie schifezze!
Questo capitolo è stato frutto della follia di mezzanotte e 36 minuti!
Non so nemmeno perchè l'ho scritto! Ovviamente non mi convince! E' la prima volta che scrivo un poliziesco! Insomma, li adoro! Ma sono un genere lontanissimo dal mio! Quindi, spero che esca qualcosa di carino alla fine! 
Come ho già detto, questo capitolo è il frutto della follia di mezzanotte, non era pensato nè niente, quindi per ora non ha un seguito. Devo dire che mentre lo scrivevo la storia mi si è formata in testa, ma avrò qualche problema a portarla avanti...spero di riuscire a pubblicare almeno una volta a settimana =P
Spero almeno di essere riuscita ad impiantarvi il dubbio! Cosa succederà? Dove vuole arrivare quella rimbambita di un'autrice?
Beh, seguitemi e scopritelo! 
Oyasuminasai, minna! 
  
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