Anime & Manga > Vampire Knight
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Autore: AngelOfSnow    10/09/2014    3 recensioni
Round Robin, già questo, basti come invito a partecipare pur essendo stata cancellata la voce "Round Robin si" Troveremo un modo per collaborare insieme, non temete!
Primo Progetto creato da un memro del DEAL..
Come il titolo già vi anticipa vedremo la Cross Academy in ambito sportivo;
Vi spiego: dopo la chiusura delle Olimpiadi e delle Paraolimpiadi a Londra, il direttore Cross, preso ancora dal precedente progetto di scambio mondiale, deciderà di ripetere l’esperienza partendo dal presupposto che saranno delle competizioni “Olimpiche” fra alunni dell’istituto a scopo educativo, per permettere la nascita di un altro legame oltre la semplice convivenza, ovvero il legame di gruppo.
Storia basata sulla pesenza di OC inevntati da voi! :D
LE modalità per partecipare sono inserite all'interno, spero di vedervi in tanti! :*
Genere: Azione, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!

Eh si, torno a pubblicare dopo quasi un anno di assenza.
 
Mi dispiace, non avrei mai pensato che la vita “reale” mi assorbisse così tanto da non prendere più in mano il computer e scrivere.
 
The Cross A.O. Games non è stata l’unica ad essere trascurata, ma sto cercando di rimettermi in pari il più velocemente possibile.
 
Questa storia mi è entrata fin dentro il midollo, non avrei mai avuto il coraggio di abbandonarla o, peggio, cancellarla, anche perché amo ogni singolo personaggio e ogni singola storia come se fosse stato il primo giorno che avessi a che fare con loro.
 
Riprendere in mano le loro storie, le loro vite, mi ha portata indietro nel tempo, quando il gruppo di giovani scrittori era nato insieme a ToF e in mente ricordi non tanto piacevoli di quel periodo sia per me che per TheFinalWar.
 
Vi ringrazio per la fiducia e, nel frattempo, vi lascio alla lettura.
 
Spero che vi piaccia. ~

 
 
Capitolo 10:
Di Scherma Perisce.
( Parte Due )


 
Lynette sbatté un pugno violentemente contro un albero.
 
Non poteva essere che venisse lasciata fuori da tutta la situazione.
 
Non poteva credere che lo stesso Kaien l’avesse lasciata fuori e che il Cardinale Ludwig avesse accettato di lasciarla fuori.
 
Si morse violentemente il labbro inferiore e guardò oltre i cancelli della Cross, decidendo di telefonare a chi di dovere.
 
-“Non ci credo minimamente.”- farfugliò in preda all’ira e tirò un altro pugno allo stesso povero albero.
 
*****
 
Derek si aggirò per la scuola tallonato da Gabriele.
 
-“Non cadrò nello stato di Level End.”- disse con voce bassa e l’amico annuì, quasi a volerlo assecondare per capriccio.
 
-“Lo so.”- borbottò guardando il movimento della mano di Derek fra i propri capelli di filo d’oro.
 
-“E’ irritante, davvero tanto, Derek...”- sussurrò Gabriele, riferendosi al vizio del biondo di compiere quell’azione.
 
Derek sorrise e si guardò intorno, notando solo un cupo pallore, sintomo di morte, e l’aura nera come la morte del vampiro nuovo.
 
Si guardò intorno, dall’altro lato del cancello principale e sgranò gli occhi, venendo accecato da un candore immenso e rinfrescante.
 
Scattò di corsa e venne seguito a ruota da Gabriele – che si stupì della cosa – e arrivò davanti alla macchina che conteneva al suo interno qualcosa dall’aura angelica.
 
 
Derek pensò subito che non potesse essere umana la creatura in possesso di cotanto candore e osservò anche l’aura azzurra – sintomo di tranquillità – mista ad un nero sbiadito – sintomo di rabbia, menefreghismo, fastidio.
 
La terza aura era di un’accecante lillà – sintomo di curiosità – che andava via via a crescere, fino a divenire di un intenso blu elettrico, da accecare gli occhi.
 
-“Doveva arrivare qualcun altro?”- mormorò Gabriele e Derek alzò le spalle, specchiandosi negli occhi verdi e curiosi dell’amico.
 
Dalla macchina uscirono tre figure.
 
Un umana. Un vampiro sanguepuro. Un... –“Cosa sei?”- sussurrò Derek, riconoscendo nella ragazza dai capelli biondi, lunghissimi e ricci sulle punte, qualcosa di potente e di angelico.
 
Gabriele guardò con diffidenza tutti e tre i nuovi arrivati.
Non poteva affidarsi a Derek – troppo sconvolto – per estendere le sue idee.
 
La ragazza dagli occhi eterocromatici gli si fece vicino e mostrò lui la lettera che Kaien Cross le aveva mandato.-“Questo basta per inserirci nel progetto o devo chiamare Kaien in persona?”-
 
A Derek sembrò terribile e bellissima allo stesso tempo, mentre si guardavano negli occhi e lei faceva sfoggio del suo sguardo più sicuro e freddo, messo in risalto dall’occhio sinistro, dietro la sottile montatura che indossava senza lenti.
 
Giada era in attesa.
 
Da quando aveva messo piede sul suolo dei possedimenti di
Cross, aveva percepito quanto le piante stessero soffrendo.
 
Quanto la Natura  stesse soffrendo e lei – un purosangue – non poteva permettersi di lasciare la cosa in secondo piano.
 
Per questo era distratta.
 
Per questo non aveva preso sul serio Evelyn durante il loro incontro e anche in quel momento se ne stava sulle sue.
 
-“Cosa sei?”- mormorò ancora una volta Derek e tornò presente, percependo a pelle l’irritazione di Eric e due occhi azzurrissimi – quasi della stessa tonalità del vampiro – fissarla.
Eric non si trattenne. –“Fissala ancora e non saprai cosa sei tu, Vampire Hunter.”-
 
Fortuna che è stato ignorato, pensò la ragazza e sorrise intenerita, allegra, al ragazzo che era rimasto scioccato.
 
Forte della parola che non viene necessariamente detta, cambiò argomento.
 
-“Cos’è questa sensazione viscida che soffoca l’aria nei polmoni?”-
Eric sondò veloce la mente di Gabriele e quello ringhiò, infastidito come da tanto tempo non gli capitava.
 
-“Non ti sei nemmeno presentato e mi sondi l’animo, vampiro?”-Eric non rispose e – per capire cosa stesse succedendo – uscì da quella del moro per sopraffare quella del biondo che non fece tanta resistenza.
 
-“James Campbell.”- mormorò in modo tale da farlo sentire a Giada e la stessa annuì, mettendosi subito a lavoro.
 
Era decisa ad aiutare tutte le piante e tutti gli alberi della Cross. Poco importava che ci avrebbe impiegato molto tempo, ma non voleva stare in un luogo dove le piante continuavano a mandarle segni di aiuto.
 
Erano spaventate da quella minaccia più degli umani o dei vampiri.
 
Evelyn guardò la forza d’animo della ragazza – che si era chinata su dei cespugli, sussurrando loro parole di conforto – e poi sorrise, intercettando lo sguardo del ragazzo biondo.
 
-“Non mi sono presentata, il mio nome è Evelyn Callgarin e sono...”- poi si fermò conoscendo il Vampire Hunter biondo per la sua incredibile storia.-“Una nuova partecipante al progetto.”- mentì spudorata, mentre comprendeva subito il carattere del biondo.
 
Derek si sentì meglio e prese subito a fare delle moine alla ragazza bionda, trovandola stranamente attraente.
Non si accorse subito di non riuscire a vederle il colore dell’aura.
 
Gabriele guardò quel vampiro con nervosismo, girò i tacchi e lasciò Derek da solo, andando ad avvertire Kaien dell’accaduto.
 
-“Porta i miei  saluti al preside: Eric Kyuketsuki.”-
Non era un nome nuovo, quello del vampiro.
 
*****
 
Gli incontri erano scarsi di pubblico.
 
I vampiri che non avrebbero avuto a che fare con la competizione e avevano scelto di stare all’interno della Night Class erano in molti, così per gli umani, soprattutto le ragazze, che avevano approfittato per stare insieme e spettegolare o per ripassare qualche materia.
 
Anastasija sbuffò sonoramente, guardando come Marianna facesse gli occhioni a Takuma e lui fosse completamente distratto da qualcosa.
 
Era strano, si disse, anzi, tutti erano strani, quasi nervosi.
 
 
Il colpo di una pistola a salve richiamò l’attenzione dei presenti sui ring. -“Ragazzi, diamo il via alla competizione, prima che i nuovi arrivino.”- Kaien sorrideva, non sembrando affatto turbato dagli eventi. Gabriele arrivò dopo pochi secondi dalla frase appena detta annunciando l’arrivo dei nuovi partecipanti.
 
-“Sono appena arrivati...”- Lynette rise sotto i baffi, facendo l’occhiolino a “Golia” e a Kaien mancò un battito.
 
-“Mh, bene...”- guardò Yagari con un misto di fastidio e lui annuì, prendendo il posto del direttore come supervisore dei giochi.
 
I primi furono Harry contro Park e Ashley contro Cristine.
 
 
*****
 
Ruka andò a bussare nella stanza di Rima, portando un vassoio con bordature fine e intricate, sul quale svettava un calice e un contenitore di pasticche ematiche.
 
Prima di poter poggiare le nocche sulla porta in radica di noce, sentì improvvisamente la presenza di un vampiro potente alle spalle.
 
-“Ma guarda tu...”- e Ruka si bloccò come incapace di muovere il corpo. -“Che bel bocconcino.”-
 
James sorrise e gli occhi assunsero delle sfumature più scure, mentre osservava i movimenti della propria mano sul collo niveo e delicato della sua nuova preda.-“Oh, cielo, vogliate perdonarmi per questa mancanza, milady, il mio nome è James Campbell...”- il vampiro sorrise in modo mellifluo.
 
Era strano che quella vampira stesse resistendo al suo controllo mentale con tanta tenacia.-“La vostra fama vi precede.”- sussurrò in un gemito Ruka e al vampiro brillarono gli occhi verdi, colmi di desiderio.
 
-“Ehi tu...”- il vampiro dai capelli viola si girò lentamente verso la voce della vampira che gli puntava un artiglio sottile come una lama al collo pallidissimo.-“Non è da questa parte che sei stato assegnato.”-
 
Nives era pronta a scaricare sul nuovo arrivato un miscuglio di sensazioni amare e James, dal canto suo, sorrideva raggiante,mostrando il proprio collo in modo fiero, per nulla intimorito.
 
-“Una Nightwish... il concilio si è dato da fare...”- come se non fosse costretto dall’artiglio della sanguepuro, James aggirò lo stesso e posò un bacio sul collo di Ruka, ancora immobilizzata, spostando dolcemente i capelli della nobile.-“Ci vediamo, dolcezza.”- e si lasciò guidare dalla carceriera.
 
Luke guardava la scena con sospetto: quel vampiro portava rogne; era pronto a scommetterci.
 

*****
 

 Se Park era un maestro nelle arti corporali, Harry sapeva come tirare perfettamente di scherma.
 
Ci vollero pochi secondi per capire chi dei due avrebbe vinto, ma, come tutti i giochi organizzati da Kaien Cross, qualcosa fece tremare il ring e con un meccanismo a molle, spuntarono dei fantocci vestiti da clown, che spruzzavano acqua sui concorrenti.
 
Quando Harry si trovò zuppo come un pulcino, con due punti già a proprio favore, Park riuscì a muoversi facendo un punto – l’unico – a proprio vantaggio. -“ Ci sai fare, amico!”- e risero entrambi quando sentirono un paio di urli striduli provenienti dal ring vicino.
 
Park cercava di fare forza sull’esperienza corporale ma Harry era, praticamente, capace di sgusciargli da tutti i lati. Sentirsi affondare con una stoccata decisa la punta arrotondata dell’arma poi, lo faceva ricredere su quel ragazzo per bene, considerandolo un degno rivale.
 
-“Touchè!”- urlò con una luce divertita negli occhi verdi, Harry, mentre mandava a segno il quarto punto.
 
-“Mi arrendo!”- mise le mani in alto Park e si sorrisero, dandosi delle leggere pacche sulle spalle.-“In questo sono una schiappa.”- ammise poi, cercando fra i concorrenti Allison, che se ne stava vicina a Helene, con l’aria disinteressata.
 
-“Andiamo...”- lo trascinò Harry e lui sorrise di caldamente, prima verso l’amico e poi verso la ragazza che gli stava letteralmente rubando il cuore.
 
L’urlo proveniente dal ring vicino era stato di Ashley che, zuppa come un pulcino, si era ritrovata gambe all’aria, mentre Cristina rideva paonazza, perché la scena le si era presentata come una comica ben riuscita: i pagliacci fantocci erano spuntati dal nulla e avevano puntato tutti sulla povera Ashley che, presa alla sprovvista, mentre si schermava il viso dall’acqua, era scivolata su un poco d’acqua risieduta sul pavimento, finendo gambe all’aria.-“Ashley...”- e continuò a ridere, con le lacrime agli occhi.-“Sei stata troppo divertente, non riesco più a...”- e continuò ancora.-“ smettere di ridere.”-
 
Cristina rise così tanto che abbandonò la competizione mentre continuava a ridere della povera malcapitata.
 
Peter diede un piccolo bacio sulla fronte alla propria ragazza e l’avvolse in un caldo asciugamano, accarezzando i capelli rossi opachi tutti zuppi.
 
La loro storia stava ancora tingendosi dei colori del primo amore.
 
-“L’avrei potuta battere sul serio...”- brontolò la ragazza e Peter annuì, facendo un verso accondiscendente.-“non mi credi?”- disse piccata Ashley e lui tornò presente, mettendo le mani in avanti, in segno di discolpa.
 
Inutile dire che le prese, come al solito.
 

*****
 

Josh curò Rachel con pazienza fino a quando la stessa non aprì gli occhi. Solo allora aveva sostituito l’aria da ragazzo innamorato e ardente di desiderio per l’amata, con una da spavaldo e poco serio.-“Dormito bene, piccola?”-
 
A Rachel venne subito il mal di testa, ma non lo allontanò, preferendo ignorare il rosso e continuare a riposare. Poi le venne in mente l’incontro e la missione suicida “facciamocapireaaNivesdiamareLuke” e si mise a ridere.
-“E’ uno strano risveglio o sbaglio?”- sbottò Josh prima di ridere a sua volta mentre s’infilava sotto le coperte e l’abbracciava stretta.
 
Rachel fece la sostenuta ma alla fine si lasciò andare fra le braccia di Josh, inspirando lentamente il profumo del vampiro.-“Secondo te che ha fatto dopo Nives a Luke?”-
 
Josh allentò la presa dal corpo snello di Rachel e si mise su un fianco, sostenendo il proprio peso con il braccio, mentre le sorrideva in modo sbieco.-“Io ho un’idea...”- vide Rachel sbattere gli occhi e arrossire leggermente.-“vorresti provarla con me?”- e le baciò leggermente le labbra.
 
*****
 

Lynette guardava Marianna e Marianna guardava Lynette.
 
La prima, con quell’incontro, aveva riscattato di poco il proprio animo, ma non si sentiva soddisfatta: lei avrebbe voluto essere integrata alla missione di sicurezza, così da far vedere il proprio valore in campo, ma nulla.
Aveva accettato di andare lì per le olimpiadi strambe, no? Tanto valeva partecipare e farla finita subito, senza rancori o strani sballottamenti di umore.
Non era nel suo stile e, soprattutto, non era nell’etichetta  che una donna si mostrasse così alterata nelle situazioni.
 
Allo tesso modo, la seconda, vedeva la testardaggine di Lynette a vincere: lei non era da meno.

Non perché non fosse ancora perfettamente integrata nel gruppo, si sarebbe lasciata mettere i piedi in testa da una bionda inviperita per i propri fatti.

Il commento scurrile di Emma la riportò alla terra e affondò ancora una volta la lama arrotondata
-“Punto!”- urlò Sergej e la rossa sorrise intimamente, stavano tre a due e si sorprese di poter competere.

Era un’esperienza nuova e adrenalinica e si lasciò andare, distraendosi: Lynette fece il quarto punto e poi il quinto.

Marianna si stupì d’aver perso e guardò gli occhi di Lynette, adesso calmi e rilassati, mentre imprecava mentalmente e scendeva dal ring, pestando i piedi.
 
Emma guardava Yagari con uno sguardo perverso , mentre l’uomo arbitrava gli scontri di scherma dei ragazzi.
 
Poi si ricordò che sul ring maschile Sergej stava per combattere contro Shiki Senri e rise sguaiata, prendendo un’altra boccata di fumo dalla pipa.
 
Pochi secondi dopo, Yagari dichiarò l’incontro vinto da Sergej.
 
-“Era scontato, cazzo.”- borbottò, dando una sonora pacca sulle spalle dell’alta Chiffon, imbronciata per la sconfitta.
 
 
*****
 

Cristine si lisciò la gonna della divisa con calma: non l’aveva mai messa fino a quel momento e le sembrava un’idea birichina per andare a cercare Zero.
 
Sorrise interiormente e continuò la passeggiata per i corridoi, allegra, prima di girare l’angolo e scontrarsi contro qualcuno.
-“Sta più attenta.”- disse Elias e lei sembrò farsi piccola contro il muro, chiedendo scusa. Il corvino aveva fatto una faccia più rilassata e se n’era andato, entrando in una stanza vuota che Cristina sapeva essere la classe di matematica del corso diurno.
 
Storse la bocca al solo pensiero di se stessa nell’aula di matematica e scese due piani, ritrovandosi davanti la porta della cucina.
 
Rimase un attimo incantata dall’odore di pane fresco, carne grigliata e dolci.
 
Incantata attraversò la soglia e salutò Rosette, Tsukiko, accompagnata da Daisy e Kain, Lien e Kaito.-“Ciao ragazzi, che fate tutti qui?”- ma la domanda si perse nel vuoto, sostituita dalla vista di una mega crostata alla ricotta e di un vassoio di carne.
 
Lien aveva gli occhi completamente a cuoricino, mentre addentava un pezzo di crostata, Kaito era sulle sue e Daisy si godeva teneramente la scena, mordendo una pesca con Kain a braccetto.
 
-“Ciao Cristine, com’è andato l’incontro?”- chiese Tsukiko e  lei si strinse nelle spalle, raccontando di aver perso perché troppo divertita.
 
-“Avete visto Zero?”- mormorò e Kaito rispose di malavoglia, indicandogli la strada verso l’arsenale.
 
Cristine lo trovò lì, mentre sparava con le cuffie nelle orecchie e si mise comodamente seduta contro il muro.-“Ti ho sentita, sai?”- sbottò dopo pochi minuti Zero e lei sospirò.
-“Continua, non far caso a me.”- e l’albino lo fece, girandosi ogni tanto a guardarla.
 
 
*****
 
 
Nives guardò Luke con tranquillità.-“Non avevi un’incontro?”- e Luke alzò le spalle, abbassando gli occhi.-“Rinuncio”-
 
Nives si passò una mano sulla fronte e poi guardò James, che stava facendo un solitario con un sorriso inquietante sulle labbra.-“Hai rinunciato anche all’altro incontro, và. Con lui resto io, oppure, ti fai dare il cambio da qualcuno. Io eviterei, tanto, il nostro ospite per adesso è molto calmo.”- e finì il discorso con una scrollata teatrale della mano, libera dagli artigli.
 
-“Si, Luke, va pure, io e la tua padrona ci terremo compagnia a vicenda.”- la voce di James era melliflua in modo provocatorio e Luke ringhiò.
 
Bastò lo sguardo glaciale di Nives a portarlo all’ordine e, sistemata la coda, fece un inchino per uscire poi dal dormitorio, fantasticando di poter uccidere quel sanguepuro arrogante.
 
*****
 
Takuma si stava battendo elegantemente contro Kaname.
Poco importava che fossero un nobile e un sanguepuro, si stavano divertendo come poche volte era successo nella loro lunga vita.
 
Rima si era rimessa in piedi e Ruka sembrava non aver accennato ancora nulla dell’accaduto con James.
In fondo quel vampiro l’affascinava e l’impauriva allo stesso tempo. Erano legati dal loro potere mentale e questo le permetteva di essere un gradino sopra la media.
 
Senri notò che i due vampiri sul ring stavano quattro a quattro, in perfetto equilibrio tanto concentrato com’era sullo scontro, non s’accorse subito che dal ring sbucarono delle bucce di banane che fecero scivolare il nobile Kaname.
 
Se ne resero conto nella risata generale e alzò le spalle, aiutando il cugino, sconfitto, a scendere dal ring mentre Takuma ancora rideva.
-“Ti aiuto a scendere?”- chiese Marianna e lui negò con il capo.
 
Si accorse di aver messo il piede su di una buccia di banana, solo quando si trovò attorcigliato ai lacci del ring.-“Forse, un aiutino...”- mormorò imbarazzato Takuma. “Vinco e faccio una tale figura...” si disse, accettando l’aiuto della rossa.
 

 
 
~ To be Continued ~
 
 
   
 
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