Salve miei appasionati lettori, sono tornato dopo un breve periodo di stacco a scrivere. Oggi vi propongo, con la mia storia, il modo in cui Kazuro viene a far conoscenza della ciurma di Luffy e di come subito si cacceranno nei guai. Kazuro in questo capitolo capirà cosa deve fare o dire prima di salpare per l' avventura. Ma non riuscirà a combinare molto, in quanto il suo villaggio stà per essere depredato da una banda di pirati. Con questa introduzione vi lascio al capitolo e come sempre vi auguro una buona lettura.


<< Ecco la mia ciurma. Manca, però, il mio cuoco. È andato a far scorte di cibo. >>
<< Salve. >>
Si presentò con freddezza, nascondendo in cuor suo il timore che tanto lo affliggeva da giorni e che segnava i solchi di dolore del suo viso.
<< Zoro, tu chi saresti? >>
<< Sono Kazuro, piacere di conoscerti. >>
<< Vedremo se il piacere sarà anche mio. >>
Dicendolo il suo volto divenne serio. Sfociò, però, in un sorriso che indicava cordialità anche se voleva far pensare il contrario. Si voltò con i suoi capelli verdi e le sue tre spade affilate per non far trasparire altre emozioni oltre a quelle che gli erano sfuggite tramite quel sorriso.
Lui passò avanti cercando di non farsi domande sui compartamenti dei marinai incontrati fino ad ora.
<< Nami, ho sentito che ti chiami Kazuro. Sai avevo un abitante del mio villaggio che si chiamava cos..... >>
<< Hey salve io sono Usop, non per vantarmi, ma sono il miglior pirata e il miglior cecchino del mondo. >>
<< Ti sembra il modo di interrompermi, screanzato! >>
Gridò Nami infuriata per il comportamento di Usop. Gli diede così un pugno sul capo per zittirlo. 
Kazuro confuso e disorientato non fece altro che ridere. Kazuro era tornato a sorridere rimanendo solo per qualche minuto con quella ciurma. Ma all' improvviso buio e solitudine. Dopodichè i suoi peggiori incubi si fecero avanti: i ricordi. In quel buio non poteva più sopravvivere. Il dolore lo dilaniava così tanto che lo costrinse a cadere per terra tramortito e a dormire. Solo riposare gli può far dimenticare tutti i suoi problemi.

Si risvegliò a casa sua. Aveva una coperta che gli copriva tutto il busto per non fargli provare freddo. Non amava provare quel senso di sicurezza provocato da una calda coperta. Gli ricordava Hina che con il calore di un suo abbraccio lo riscaldava. Per questo si tolse di getto la coperta di dosso. Ma pensò se ne valeva la pena di prendersela tanto. Se ne valeva la pena di provare tante emozioni per quella ragazza. Non ne valeva la pena amarla così tanto e starci lontano. Allora e solo allora si rese conto che il suo tesoro era Hina. E senza il suo ricco bottino non avrebbe mai intrapreso il viaggio dei suoi sogni. Allora si alzò dal letto e aprì la porta.
<< Dove vai, sei ancora debole. Vuoi svenire un' altra volta bello. >>
Disse una piccola renna parlante, con un cappello assai bizzarro posto tra le corna che riusciva a mantenersi su due zampe. Ma lui non si meravigliò dell' animale, era troppo impegnato a domandarsi di come chiedere scusa a Hina.
<< Chopper medico della ciurma di Luffy. >>
Ma lui non disse niente, si limitò a scansarlo dalla porta. Fatto ciò si incamminò verso la locanda dove lavorava Hina, inseguito da Chopper.
<< Hey, vedo che sei ostinato, piacerai tanto al nostro capitano. La gente come te è rara. >>

<< Come non c' è più cibo! >>
<< Si, mi dispiace, un pirata ce l ha portato via tutto e ora sta salpando con una delle nostre navi. >>
<< È non avete provato a fermarlo. >>
<< Ragazzo, guarda che quelli sono pirati, gente con cui non ci si scherza. >>
<< Bhe, allora non devono scherzare nemmeno con me. Ora vado a dirgliene quattro. >>
Era la voce di Luffy che si poteva sentire fin da fuori alla locanda. Uscì di corsa ma poi tornò indietro e parlò a Kazuro in maniera frettolosa.
<< Kazuro! Vedo che ti sei ripreso, scusa dov' è il porto? No, aspetta mostrami la strada mentre ci incamminiamo. >>
Kazuro aveva di meglio da fare. Però la determinazione prorompente di Luffy lo costrinse ad andare con lui. Così Luffy prese per il braccio Kazuro e se lo trscinò con lui.
Appena arrivati al porto Luffy lasciò andare Kazuro e corse vicino ad un pirata che stava caricando le scorte sulla nave.
<< Hey, non si ruba del cibo a delle persone innocenti. Soprattutto se lo devo mangiare anche io. >>
<< Allontanati ragazzino non abbiamo tempo da dedicarti ora. >>
I pirati si misero a ridere. Ma Luffy li guardò con volto serio. Allora allungò il suo braccio destro e diede un pugno al marinaio che aveva appena parlato. Kazuro e i corsari rimasero impietrositi dall' abilità di Luffy.
<< Bene qualcun' altro ha qualcosa da dire. No, allora ridate il cibo a questo villaggio, se no ve la vedrete con me. >>
Luffy sembrava aver dato prova delle sue abilità fino a quando un applauso istigò la sua curiosità.
<< Bravo, hai mangiato un frutto del mare. Ma sai non sei l' unico ad averne mangiato uno. >>
Era il capitano Foxy. Kazuro si sentiva in colpa per aver portato in città un tipo losco come lui. A quel punto Foxy lancio un lampo accecante dalle mani che blocco Luffy nella posizione che era rimasto qualche secondo prima. 
<< Che succede non riesco più a muovermi. >>
<< Sei rimasto immobile di fronte alla mia bravura. >>
Disse scoppiando in una risata. Dopo di che si limitò a balzare giù dalla nave. Ma altri due pirati si stavano avvicinando alla nave.
<< Hey, nessuno ci ha invitati alla festa. >>