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Autore: Love Girl    10/09/2014    5 recensioni
Il padre di Kagome si è indebitato con la Yakuza e, mentre Kagome e Sota erano a casa della cugina Sango, tutta la famiglia muore "accidentalmente" e loro si ritrovano in orfanotrofio.
Pochi mesi dopo la Yakuza scopre che loro sono ancora vivi ma non gli danno peso perché sono solo dei bambini e non sanno nulla sugli imbrogli fatti contro il padre.
Intanto lo zio, il padre di Sango, cerca di adottarle ma fa una brutta fine, mentre la madre di Sango muore di depressione.
Così i 4 bambini si ritrovano soli ed abbandonati, dove, per non farsi separare, fanno dispetti a chiunque cerchi di adottarli.
Intanto Kagome nutre un forte desiderio di famiglia, che pian piano diventerà una vera e propria fissa.
Un giorno, all'età di 14 anni, Kagome e Sango, insieme ai due fratellini di 12 anni ciascuno, tornando da scuola, incontrano due teppistelli, InuYasha e Miroku.
Cosa succederà? E se la Yakuza si intromettesse ancora? E se ci fosse un mistero che avvolge i quattro orfani? E se la chiave la avesse Kagome? Vi ho incuriosito? Bene allora leggete e recensite in tanti mi raccomando, un bacione!
Baci
Love Girl
P.S. grazie choppy_choppy
Genere: Malinconico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cacciatore di stelle
Che Succede Qui???
-ma che succede qui?- chiede Sesshomaru, vedendo me armeggiare pericolosamente con carta e penna con fare da ingegnere.

-Sango! Tu… tieni occupata Kagome! Sota, tu mi aiuterai a comprare il regalo! Kohaku e Miroku, voi comprerete gli addobbi, Ayame, tu vedi che fanno tutto bene… Ah, Sesshomaru! Tu… cucini!- dico mettendogli un grembiulino rosa confetto a cuori, che era della nonna e che lo fa sembrare un po’ Barbie al maschile –bene, io vado!- dico correndo via con Sota –allora… Sota, vero? Bene… cosa piace a tua sorella?- chiedo distratto –mm… stelle… ma so che a lei sono sempre piaciuti i diari segreti, perché spesso non vuole aprirsi a parole e vorrebbe sfogarsi cosi, scrivendo- dice lui.
Entriamo in un negozio chiamato “stella dei desideri”.
-buonasera, in cosa posso esservi utile?- chiede una commessa “meno male non c’è Miroku!” –ehm… un regalo per una ragazza di 14 anni… ama le stelle, la musica, i diari…- dico io, mentre la ragazza mi strizza l’occhio –è per la fidanzatina, eh? Bè, ho il regalo perfetto per te!- dice dandomi un piccolo diario rosa pastello tempestato di cuori e con al centro un orsacchiotto che abbraccia un cuore enorme. Solo ora, facendo andare la luce sul diario, noto che alla luce ci sono dei brillantini dorati a forma di stelle, ma che non si sentono al tocco, e non si notano se non va la luce a farli brillare. Sorrido, era ciò che ci voleva per lei –è perfetto, grazie, quant’è?- chiedo prendendo il portafogli –nulla, è un omaggio, sono rari i ragazzi dolci come te, aspetta che ti faccio il pacco… come si chiama?- dice incartando il diario e una penna con su un orso che abbraccia un cuore, quasi fossero un completo –Kagome- la vedo scrivere e chiudere il pacco… mah! –grazie- dico correndo via.
passando davanti al supermarket, vedo Kohaku che compra delle candeline –PORCA PUTTANA! LA TORTA!- urlo avvilito -Tranquillo, l’ha fatta Sesshomaru- dice Kohaku raggiungendomi.
Torniamo a casa, Kagome è ancora in camera, Miroku stava mettendo l’ultimo festone, Ayame applaudiva soddisfatta e… Sesshomaru-Barbie-Dolce-Forno stava guarnendo la torna… ok, sto per ridergli in faccia! –mamma, Ayame… non hai esagerato a far cucinare tanto e con le decorazioni… siamo pochi…- dico fissando tutto, soprattutto il barbie.
-naaah, che capisci tu di donne! Dai valla a chiamare! Sango è in bagno, quindi ci raggiungerà a momenti-
Annuisco e corro su a chiamare Kagome, che però… DORME?!?!?!? AH NO, SIGNORINA!! La scuoto e lei apre un occhio assopita –oh… Inu-chan, sei tu…- e chi si aspettava? Un momento... –I…Inu-chan?! Mi hai dato del cane?!- dico isterico e lei, per tutta risposta scoppia a ridere –ora sei tanto nervoso che i capelli sono leggermente alzati e sembri un gatto, ahahah!- faccio il muso, ma devo dire che mi piace vederla ridere, è un suono che voglio non si spenga mai –no, dai non essere imbronciato!- dice guardandomi colpevole, con quegli occhi pucci immensamente tristi –no no no! Non ti rattristire!- dico più triste di lei, avevo spento la sua risata… -ok, comunque… come mai qui?- dice guardandomi curiosa –ti cercano giù…- dico e lei, per tutta risosta sorride curiosa, si alza di scatto facendo muovere la gonna benedetta che la scopre un po’, e prendendomi per mano mi tira dietro –andiamo, InuYasha!- dice sorridente –s…si!- dico seguendola e sorridendo.
Giù vi era un enorme silenzio e appena arriviamo –SORPRESAAAAAAAAAAAAAA!!!!!- urlano mentre io sobbalzo con tre battiti in meno –auguri, Ka-chan! Dice Ayame infilzandogli in bocca un tramezzino –mangia, ho cucinato io! ^u^- dice mentre Sesshomaru le fa le lampade abbronzanti con lo sguardo. Vedo poi Kagome ricevere altri stuzzichini in bocca, senza che riesca ad avere il tempo di mangiare, fino ad avere le guance gonfie come una ranocchia. Rido, prima che lei inizi a tossire (o almeno tenta, ma la bocca è troppo piena per tossire) –Ayame, basta! Ora la ammazzi!- dico mentre lei fa la faccia come per dire ‘è proprio ciò che voglio!’. Do alcuni colpi dietro la schiena a Kagome, finchè non sputa tutto in un piatto. –Ma insomma, Ayame! Quasi la uccidevi!- la rimprovera Koga –io non voglio ucciderla…- risponde la rossa, piccata -…volevo solo soffocarla!- dice poi a voce più bassa.
Dopo la cena, Kagome va a prendere una cosa in camera, ma tarda, così la vado a chiamare, ma dice di non trovare la sua chiave, senza si sente persa. L’aiuto a cercarla, lei si mette a vedere sotto il letto, e io la trovo vicino il comodino. Mi giro per rendergliela ma vederla cosi, a gattoni con la testa a terra e la gonna che lascia veder troppo mi fa alle alla ‘sua’ salute… tossisco, bordeaux dall’imbarazzo. Lei si alza di scatto, così faccio tintinnare la chiave e lei per tutta risposta mi abbraccia. Arrossisco, se possibile, di più anche perché il suo ‘petto’ è troppo incollato a me. “ahi, di nuovo quel formicolio.. che pizza!” stringo le gambe, quasi dovessi urinare, i troppi ‘bel vedere panoramici’ di oggi ed essere nella stanza con lei, non era di certo qualcosa di positivo. –ehm… ah! Il mio regalo!- dico porgendo il pacchetto con la carta blu a stelline e il fiocco rosso. Lei lo apre, cosa strana, giacchè nessun giapponese apre, per educazione, i regali davanti a chi te lo ha fatto. –Scusa, Inu-c…InuYasha- si corregge e io sorrido divertito –lo so che non dovrei aprirlo davanti a te, ma son troppo curiosa. Scusa, non voglio che tu pensi che io tenga più al regalo che al gesto o a te…- dice in difficoltà-tranquilla, anzi è meglio, così so se ti piace!- la vedo aprire e fissare estasiata il diario, per puoi metterlo alla luce della candela che illuminava la stanza //candela perché purtroppo non potendo farsi scoprire, in quella casa non usano acqua o corrente, per l’acqua vanno alla sorgente vicino casa e per la corrente tipo per il cellulare, il frigo ecc… usufruiscono di un po di quella rubata ai pali con i cavi telefonici e ai lampioni delle strade, rare, di la vicino, ma non posso accendere la luce non per la bolletta perché rubandola ai cavi non risulta che loro consumano, ma perché qualcuno potrebbe vedere la luce. LG// e notando i brillantini –wow è bellissimo! Grazie InuYasha!!- urla abbracciando, ma quello spostamento d’aria fa spegnere la candela… e non so bene cosa mi succede, ma… la bacio. Sento il suo cuore accelerare, gli occhi sgranarsi e il viso scottare, anche se ho gli occhi chiusi me ne accorgo.
All’improvviso un candela appare sulla soglia –che succede qui?-
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“che succede qui… non esiste una frase più odiata da me, ora!
Caro Diario,
Sango mi ha rotto per tutta la sera… Quel Miroku qui, Miroku li, InuYasha cosi, InuYasha colà, Sesshomaru giù, Sesshomaru su, Koga a destra, Koga a sinistra, Ayame dentro, Ayame fuori (?) non ne potevo più!! Ma d’altro canto, lei voleva distrarmi intanto che gli altri organizzavano tutto per la festa, tra cui tu!
La festa… QUASI CI RESTAVA SECCA!! Perché? Perché quella gran deficiente di Ayame mi ha infilzato di sandwich e io non riuscivo a masticare… e poi la sento dire “non volevo ucciderla… volevo solo soffocarla”! tsk! Ma che le ho fatto?!
A parte questo è andato tutto bene, ma a quanto ho capito non ha cucinato Ayame ma Sesshomaru… avrei voluto vederlo XDXD Sango ha detto somigliava a una Barbie in versione maschile ahahah
Ma… la cosa che più mi impensierisce è… InuYasha
Perché? Bè… diciamo che... ehm… SI VABBÈ HAI CAPITO, NO? No… mi… lui mi… MI HA BACIATO! OK? Ma dico si può? Incazzarsi con un diario, come se tu mi capisci… ufff che frustrazione! Ecco, lo sapevo… sono di nuovo bordeaux! Ma è possibile che il primo bacio scombussoli così tanto???
Chissà che sarebbe successo se Sango non fosse entrata in camera mentre lui ancora mi baciava… forse avrei risposto al bacio… in quell’istante non pensai nulla, ma ora ho un istinto killer contro Sango! Meno male che ha visto solo che eravamo li, non essendoci luce non ha visto che lui mi stava baciando… e ora eccomi qua, le due di notte e io, nel mio pigiama rosa a gambe incrociate sul letto e piegata sul comodino a scriverti… DIO CHE SONNO! QUESTA GIORNATA è STATA TROPPO STRESSANTE! So solo che poi InuYasha mi è venuto vicino, io non lo guardavo in faccia, lui mi chiede scusa e poi se ne viene con un “ma era il tuo primo bacio??” mentre io arrossisco e annuisco “oh Kami! Scusa, scusa, scusa!” io lo guardo stranita e poi quella ‘santa’ di Sango mi rapisce per venire a dormire… ed eccomi qui, con il mio carillon vicino a te, il mio pigiamino rosa, i capelli leggermente umidi per il bagno appena fatto, la chiave al collo e il viso fortemente arrossato… sembro una bimba… aaaaaah, che sonno… a domani, diario, sperando di non metterti di nuovo mal umore”
Mi do mentalmente della stupida per dire di dar mal umore a un diario. Metto il diario nel terzo cassetto del mio comodino che chiudo a chiave e giro la chiave nel carillon a sinistra, mentre la dolce musica di Futari No Kimochi. A bassissima voce la canticchio. Sento nel buio la mia famiglia sorridere, anche se non li vedo. Mi sto quasi addormentando quando, dopo aver sentito Sota e Kohaku russare leggermente per il raffreddore e sentire Sango mugolare nel sonno, la porta si apre.
Chiudo d’istinto gli occhi e smetto di cantare all’improvviso, mentre il carillon continua a suonare, questa volta Soutanshi. Sento il nuovo arrivato avvicinarsi a me. Dannazione, sono con il capo rivolto al soffitto e con la mia delicatezza capirebbe che sono sveglia. Si continua ad avvicinare finchè non mi è di fronte. “InuYasha…” penso, riconoscendo il suo profumo. –Kagome, sei sveglia…?- sibila quasi in modo impercettibile. Non mi muovo. Lo sento sospirare e girarsi per andarsene, avrei voluto sospirare di sollievo, quando lui si gira, si piega su di me e mi ribacia, spalanco gli occhi, fortunatamente lui li ha chiusi e non vede che sono sveglia. Mi impongo mentalmente di risimulare un sonno profondo, lo sento poi staccarsi ed andarsene senza far il minimo rumore. “CHE CAZZO HA FATTO?!?!?!” dico scattando a sedere e toccandomi le labbra con gli occhi sbarati.
-che succede qui…?- dice una voce impastata dal sonno
   
 
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