-Sono stato un paio di settimane ad Avalon, mi sentivo perso.

Senza Arthur.

Senza te.

Galvano

Gaius.

Nessuno.
E poi, all'improvviso, in una delle tante mie passeggiate, mi sono ricordato di Kilgharrah e gli ho chiesto un ultimo favore-


Era passata un'oretta da quando Merlino e Rose si erano incontrati davanti a un'uscita di sicurezza del Saint Joseph, ospedale anonimo belga.
Avevano lasciato i loro sentimenti parlare per loro, dopo quel bacio improvviso pieno di amore, si erano abbracciati ed erano rimasti in quella posizione per un bel po', fino a quando il ragazzo si era svegliato da quello stato di topore e aveva invitato la ragazza ad andare nella sua stanza prima che qualcuno li vedesse.
Si erano lasciati cadere sul quel lettino troppo scomodo e troppo piccolo ma il ricciolino si era stretto contro la sbarra laterale e Rose aveva poggiato la sua testa sul petto del ragazzo lasciandosi cullare dal battito del suo cuore e dalla sua voce che cambiava intonazione, tonalità, a volta aumentava il ritmo e a volte sembrava si fosse bloccato mentre si perdeva tra i suoi ricordi per raccontare cio' che era successo dopo la morte di Rose.

-Quindi mi stai dicendo che Kilgharrah ha fatto qualche strana magia per non farti invecchiare e hai aspettato più di 600 questo momento?-
Rose non se ne capacitava; quella storia era meglio della storia di Amy Pond e Rory Williams, il soldato romano che aveva aspetta 200 anni per la sua Amy.

Merlino aveva fatto il giro del mondo aspettando che lei nascesse per poter starle accanto senza che nessuno se ne accorgesse, per aiutarla nei momenti di bisogno e poterla soccorrere nel momento in cui il suo spirito volava a Camelot per poterlo incontrare, nessuno sbaglio, nessun minuto prima o dopo, era in quel momento o mai più, o il suo aspettare sarebbe risultato invano.

-Brava. Hai riassunto la mia storia che é durata all'incirca mezz'ora- rispose Merlino guardando l'orologio da muro appeso difronte al letto -in una decina di parole-
ed entrambi scoppiarono a ridere prima di lasciare le loro labbra incontrarsi di nuovo e dare inizio ad una nuova danza fatta di emozioni e di rincorsa tra le lingue dei due giovani ragazzi.



Erano passate ancora due settima da quell'incontro inaspettato ma allo stesso tempo cosi' atteso.
Rose era uscita dall'ospedale anche se 1 volta alla settimana doveva ritornare per dei controlli di routine; Merlino continuava a svolgere il lavoro di medico nel reparto di prognosi riservata.
I due giovani continuavano ad incontrarsi nel weekend per non destare sospetti anche se delle voci di corridoio già circolavano e le critiche non mancavano, perché le persone sono cosi': quando una catastrofe succede tutti si fanno prendere dall'altruismo e poi quando si rendono conto che qualcuno é più felice di loro, un impeto di gelosia le pervade e iniziano a mettere i bastoni tra le ruote.
Ma i genitori di Rose non ci facevano caso, se la loro figlia era felice cosi' allora tutto andava bene, certo 10 anni non erano pochi ma si accintentavano.


-Ti immagini se scoprono che non ci separano solo 10 anni?- chiese Rose sorseggiando la St. Feuillan dal calice che una cameriera bionda finta le aveva portato poco prima,
-La smetti di trucidarla con lo sguardo?- le chiese di rimando Merlino sorridendo per il comportamento della ragazza,
-Quello che ha i poteri qui sei tu, e poi ti stava mangiando con lo sguardo- disse di rimando la giovane incrociando le braccia al petto provocando l'ennesima risata del giovane.
Merlino aveva imparato a conoscerla da lontano negli anni passati e sapeva che quell'attitudine nascondeva un misto di imbarazzo e orgoglio,
-Puo' mangiarmi quanto vuole, tanto sono tuo- replico' quest'ultimo posando la mano destra sotto il mento di Rose per costringerla a guardarlo negli occhi, mentre con il pollice seguiva il contorno del labbro inferiore.

Rose ancora non era abituata a tutta quell'intimità: quei baci rubati di nascosto, quelle carezze, tutte quelle attenzioni che il ricciolino le riservava, nessuno mai l'aveva fatta sentire cosi' amata, per questo immancabilmente le sue gote si coloravano di un rosso accesso e iniziava a sorridere con imbrazzo.

Ma quella volta era diverso, voleva mostrare a tutti che Merlino era suo, che solo per lei aveva affrontato mille pericoli, per questo delicatamente sposto' il pollice del ragazzo per far incontrare ancora una volta le loro labbra.
-Ti amo, Rose-
E il cuore di Rose si fermo' per un istante indefinito mentre quelle tre parole rimbombavano nella sua mente che sembrava essersi svuotata all'improvviso; un enorme sorriso a 32 denti si apri' sul volto della ragazza ed infine riusci' a pronunciare quelle due parole che in 21 anni non avevano mai avuto significato per lei, ma che adesso sembravano cosi' chiare e senza peso.
-Ti amo, Merlino-



SickOfLoveSong
eccomi ritornata con quello che dovrebbe essere il penultimo capitolo della storia :) quindi ci manca solo l'epilogo :)
Ma! Ma la mia mente bacata aveva pensato di creare ancora un paio di capitoli incentrati sui sentimenti dei due ragazzi, una sorta di capitoli introspettivi, che ne pensate?
Fatemi sapere :)
Buona lettura e buona serata a tutti :)
Sofia :*