Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: Hamlet_    10/09/2014    1 recensioni
Raccolta di drabble e flash-fic Johnlock, ispirate da diverse canzoni.
Dalla prima storia: "Non poteva evitare di lasciarlo andare, nonostante fossero passati quasi due anni. Non poteva."
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della BBC e di Sir Arthur Conan Doyle; questa raccolta è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.



Ed eccomi qua con la terza storia! Come sempre, ringrazio la mia dolce corrienonfermarti per il betaggio. Buona lettura! :)



Genere: introspettivo
Aveva iniziato a piangere come un ragazzino che viene sgridato dalla mamma per aver rotto un vaso. Ma non era riuscito a farne a meno, perché non avrebbe saputo reagire diversamente trovandosi Sherlock, vivo e vegeto, dopo due anni, in piedi di fronte a lui. E così si era lasciato andare alle lacrime, così come non faceva da quel giorno maledetto. Semplicemente, aveva sentito gli occhi pungere e non aveva fatto nulla per fermare quelle stille che ora gli rigavano le guance senza avere intenzione di fermarsi. Il consulente, forse non aspettandosi quella reazione da parte del medico, era rimasto momentaneamente spiazzato e non aveva saputo come agire. Alla fine, con la stessa cautela con il quale ci si avvicina ad un animale ferito, aveva mosso due passi in direzione di John – fino a fermarsi a pochi centimetri da lui. Ma neanche con quella vicinanza, il medico aveva dato segno di alzare lo sguardo o di smettere di piangere. Così Sherlock aveva di nuovo agito per lui, alzando entrambe le mani e poggiandogliele sulle spalle. A quel gesto, se possibile, il dottore aveva singhiozzato anche più forte. E il consulente semplicemente non aveva più saputo cosa fare, per far cessare quel pianto disperato – che stava distruggendo anche lui, dal profondo. Lo aveva così stretto in un abbraccio quasi impacciato, il profumo del coinquilino quasi come un balsamo che gli solleticava le narici, la consistenza morbida dei suoi capelli tra le dita, il calore del suo corpo premuto addosso al suo «Non piangere, John. Sono qui. Non me ne vado più» aveva mormorato al suo orecchio, con quella sua voce bassa e morbida, cercando di rassicurarlo – mentre l’altro si aggrappava alle sue braccia come fossero state un’àncora in grado di salvarlo da quel mare di dolore nel quale era sprofondato due anni addietro. Senza interrompere il contatto, si erano spostati sul divano. E così, lentamente e cullato dalle braccia del suo redivivo migliore amico, John scivolò in un sonno, finalmente dopo troppo tempo, libero dagli incubi.




Spazio autrice: Non potevo non inserire un ipotetico ritorno di Sherlock, così come lo avevo immaginato io (ammettetelo, non sono l'unica ad essersi aspettata un abbraccio stritolatore in TEH! Vabè che poi ci rifacciamo in TSOT al matrimonio di John, ma non è la stessa cosa u_u). Come al solito, spero vi piaccia :)
 
  
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