3) In the morning
La mattina dopo mi sveglio in un letto stretto, avvolta
in delle lenzuola che non sono quelle della mia camera.
Dove cazzo sono?
Vado un attimo in panico poi mi ricordo tutto: l’ho fatto
finalmente, sono andata via da casa mia!
La macchina si è rotta e
i Pierce The
Veil mi hanno trovato e forse mi daranno un lavoro.
Ora che sono dove sono e chi sono mi sento meglio.
Salto giù dal lettino, notando che il bagno è
già
occupato vado in cucina. Qui c’è solo Mike con la
testa tra le mani che si
lamenta.
“Bevuto troppo?”
“Ci puoi scommettere. Sono devastato. La mia testa mi fa
male come se si dovesse spaccare in mille pezzi.”
Appoggio una mano sulla sua spalla.
“Non preoccuparti, sono qui per aiutarti.”
Apro il frigo e comincio a tirare fuori delle cose, poi le mischio
tutte
insieme in una specie di milk-shake e lo do a lui.
"Quando avevo l’abitudine di andare alle feste mia
sorella ha inventato questa ricetta per aiutarmi con la sbornia del
giorno
dopo.”
Dico sorridendogli, lui lo beve ed esce dalla cucina.
“Vado a sdraiarmi sul divano, tra un ora ti
ucciderò o ti
ringrazierò.”
Rido.
“Mi ringrazierai, Mickey.”
Dopo di che prendo i miei cereali, una ciotola e un po’ di
latte e inizio a
mangiare, senza pensare a niente in particolare. Non sono una persona
mattiniera, così sono ancora assonnata.
Quando ho quasi finito di mangiare tutti i cereali Jaime
entra in cucina parlando al telefono mezzo in inglese e mezzo in
spagnolo, mia
madre si è sempre rifiutata di insegnarmi lo spagnolo e sono
più abituata
all’italiano perché la mia unica amica
è italiana.
In ogni caso non voglio ascoltare la sua conversazione, è
qualcosa di privato che riguarda solo lui.
A un certo punto chiude la chiamata e lancia il telefono
per la stanza con una bestemmia.
“Va tutto bene, Jaime?”
“No, estoy malo!”(*)
“No entiendo espanol, chico.”(**)
Lui mi guarda sorpreso.
“Ma sei messicana!”
“Lo so, ma mia madre non mi ha mai parlato in spagnolo e
non mi ha mai permesso di impararlo, mi sento senza radici.
In ogni caso, cosa succede?”
Lui sospira.
“Problemi con la mia ragazza, ti dirò di
più se mi farai
un sandwich.”
“Okay.”
Gli preparo un sandwich con il formaggio e prosciutto e glielo do.
“Bueno.”(***)
“Gracias?”(****)
Mangia il sandwich e sospira ancora.
“Non la capisco. Siamo insieme da sempre, dal liceo per
la precisione e ora vuole sposarmi. Non sono pronto, non penso sia
ancora il
momento giusto. Voglio dei bambini, ma per me ora la musica
è più importante e
sarei un pessimo padre per loro.
Lei ha urlato che è arrivato il momento di crescere e di
rendere la nostra relazione più stabile.
Alla fine le ho urlato di andare a fanculo, penso di aver
mandato la puttane le cose.”
“Le cose erano già andate a puttane. Sono andate a
puttane
nel momento in cui le hai detto che non la volevi sposare. Non sono
molto brava
nel dare consigli, ma chiamala e, beh, cerca di risolvere le cose anche
se
questo significa rompere con lei.”
“Penso che tu abbia ragione, grazie piccola blu.”
“Prego, Jaime. Ti devo molto.”
Lui sorride (amo le sue
fossette) e se
ne va.”
“Buongiorno, raggio di sole!”
La voce di Vic mi giunge inaspettata, la band mi ha detto
che ama dormire fino alla tarda mattina.
“Oh, buongiorno, Vic.”
“Vediamo cosa è successo. Mio fratello ha i
postumi di una sbornia e Jaime ha
litigato di nuovo con Jess.”
“Sì, più o meno.
Vuoi qualcosa per colazione?”
“No, non preoccuparti.
Non sono il tipo di ragazzo che chiede sandwich, Jaime lo
è.”
Lui ride e prende del caffè, io sorrido senza una ragione
particolare. Questo ragazzo mi mette di buon umore e non so
perché, penso che
potremmo essere amici.
Amici, tranne per Nene, non so cosa significa averne,
sono sempre stata una ragazza solitaria.
“Sofia?”
La voce gentile di Vic raggiunge la mia attenzione, io lo guardo
sorridendo.
“Sì?”
“Dov’eri?”
“Persa nei miei pensieri, scusa.
Mi stavi dicendo qualcosa di importante?”
“Certo, dopo colazione, dobbiamo compilare i moduli necessari
e così sarai
ufficialmente il tecnico di Tony.”
“Oh, meraviglioso!”
Lui sorride.
“Ti piace la musica, non è vero?”
“Non posso vivere senza musica. Se non faccio musica
impazzisco.”
“Vedo un tentativo di citare Tom DeLonge.”
Arrossisco.
“Beh, sì. Lo amo, è la
celebrità per cui ho una cotta.”
“È un ragazzo molto carino.
Andiamo, tempo di riempire i moduli, piccoletta.”
Vic si alza e lo seguo nella stanza relax, Mike sta
dormendo pacificamente su uno dei divani, così ci sediamo
sull’altro. Leggo e
firmo un sacco di documenti, quando firmo l’ultima cosa
sorrido come un’idiota:
questo è il primo lavoro che mi piace!
“Benvenuta nella famiglia dei Pierce The Veil, Sofia.
Adesso sei ufficialmente una di noi.”
“Sono così felice che potrei salire in cima al
pullman e urlarlo al mondo.”
Vic ride, svegliando Mike. Mike mi guarda e sorride.
“Grazie, chica.
Hai fatto una qualche magia con la tua pozione.”
“Te l’avevo detto che mi avresti
ringraziato.”
“Gracias, Sofia.”
Si addormenta di nuovo.
“Vic, posso chiederti una cosa?”
“Certo, vai!”
“Perché Tony mi odia?”
Vic rimane in silenzio.
Angolo di Layla
(*)No, sto male
(**)Non capisco l'italiano, ragazzo.
(***)buono.
(****)grazie.
Ahn, premessa: non sono molto ferrata con lo spagnolo. Ho fatto solo un mezzo corso sette anni fa e se qualcuna è più ferrata di me in spagnolo non esiti a correggermi.
Ringrazio contagiouscream
e Kellic_a_vita
per le recensioni.