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Autore: Follow The Sun    11/09/2014    1 recensioni
Praticamente una storia in cui non accade nulla di speciale, ma pur sempre frutto della mia immaginazione.
[DISPERATO BISOGNO DI CORREZIONE]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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One direction and two possibilities. 
Capitolo 17.


Ed è la timidezza che rovina tutto.

La paura di non essere abbastanza.

La paura di essere giudicata -male-.

La paura di non saper andare avanti.

Insomma, un grande vuoto colmato di insicurezza e curiosità.

Sì, perché quasi tutti i timidi sono curiosi e, nonostante tutte le loro paure, sono sempre curiosi di sapere, di scoprire, di esplorare.

Noi timidi, notiamo sempre tutto, abbiamo l'ossessione di osservare, scrutare, interessarsi, mentre gli altri, beh, gli altri sono incapaci di notare ciò che noi proviamo davvero, non dico che lo fanno apposta, ma sono persone troppo facili e amichevoli, per far sì che capiscano un'anima chiusa e estroversa come me, ad esempio.


Ed io, Carol Smith, odiavo il fatto di essere timida.
In effetti, odiavo quasi tutto di me, odiavo la forma del mio corpo, l'espressione del mio volto, i capelli, i miei occhi, il mio modo di essere...
Insomma, tante cose.

A volte, avrei tanto voluto essere come una di quelle ragazze simpatiche, solari, aperte a tutti, come Sophie, ad esempio, beh, insomma, lei all'inizio era una porta chiusa, però poi si è rivelata come un compito di matematica per i bambini di prima elementare.
Suvvia, chi non sa fare 2+2?


Tornando a noi, ero davvero in una situazione...di merda.

La prima cosa che feci, dopo che Harry mi abbracciò credendo che fossi sua sorella, fu balbettare delle cose senza senso, che in realtà era un:"credo che tu ti stia sbagliando" detto in modo...originale.

-aspetta...Sophie?- chiese incerto togliendo le sue mani dai miei fianchi.
-no- risposi.
-Dio mio, Carol?- domandò accecandomi con la torcia del suo cellulare.
Erano cominciate le Olimpiadi e io non sapevo niente?

-sì- risposi facendo su e giù con la testa.
Ormai ero seduta, di fronte a lui, e lui sembrava nervoso.
-ma dirmelo prima- disse freddo.
Oh, calmati zio.
-scusa- risposi mantenendo il tono basso e sottomesso.
Si alzò rumorosamente dal letto e uscì dalla stanza sbattendo la porta.
No, se me la rompeva la pagava lui, con i suoi soldi.

Sentii Harry e Sophie avere una discussione in corridoio.

-mi spieghi dove cazzo devo dormire?- domandò lui con tono duro.
Ah bello mio, sarai pure perfetto, ma di duro, mi sa che non c'hai niente, quindi, torna in te.
-prima cosa calmati- sentii lei cercare di calmarlo.
-dovrei dormire nella sua stanza, vero?- disse lui quasi come se stesse rispondendo ad una domanda.
-beh..- rispose lei.
Potevo capire dalla situazione che lei, Sophie, stava guardando il pavimento imbarazzata, mentre lui, le puntava gli occhi contro.
-ho capito, scusa- disse lui abbassando di gran lunga il tono.
-ma scusa un cazzo- rispose lei.

Bene, la mia Sophie era tornata.

-ma cosa?- si lamentò Harry.
Sentii lei avvicinarsi sempre di più alla stanza degli ospiti in cui ero io.
Mi rimboccai le coperte e feci finta di dormire, di nuovo.
Era una situazione imbarazzante, ed io, in quel momento, ero al centro di tutto.
Il centro di tutto.
Sapevo che dopo quella sera, non sarei più riuscita a guardare in faccia Harry.
Non dopo aver causato una specie di lite fra lui e Sophie.
Potrò sembrare esagerata, ma dopo ciò che avevo sentito, ciò che avevo percepito o visto, ero totalmente sicura che avrei vissuto un brutto momento.
L'amore è peggio di una malattia.
Forse quello per lui non era vero amore, fatto sta, che io, ci stavo male.
Molto male.
Talmente tanto male, che mi addormentai, triste, con le lacrime agli occhi, pensando a tutto ciò che rovinò in un momento la mia spensierata adolescenza.
Ed il motivo era lui, Harry Styles.
Una persona che avrei voluto prendere a calci, ma nel frattempo, avrei voluto avere tutto per me, per dirgli quanto sia perfetto e quanto vorrei baciarlo.
Continuamente, continuamente.


Louis' pov.

-quindi non hai mai provato il sesso sfrenato?- domandò formando un sorriso irresistibile in volto.
Domande del genere non andavano fatte a me, a Louis Tomlinson.
-beh, qualcosa di simile, forse- risposi alzando gli occhi al cielo.
-e chi è stata la fortunata?- chiese provocandomi con lo sguardo.
Con me non attacca, Eleanor.
-la mia ex- risposi secco.
Lei sembrò accorgersi della situazione ghiacciata che si era formata tra di noi, perciò, mi concesse l'onore di stare tranquillo, sul mio divano, a guardare la mia serie TV preferita.
How I met your mother, era un programma fantastico.
Molti dei miei amici mi chiedevano come mi potesse piacere un programma simile.
Ovviamente la mia risposta era sempre la stessa.

"Non rompere i coglioni e tornatene a guardare i film di Barbie"

Molti dei miei amici, penso, che guardassero davvero i film di Barbie, dato che, dopo ciò che dicevo loro, non osavano più aprir bocca.

Notai che Eleanor si era addormentata esattamente dove la avevo lasciata.
Era accucciata ai piedi del divano, testa sulla spalla e gambe distese, una scena troppo dolce.
Decisi di metterla nel mio letto, non penso abbia fatto differenza.
Appena la presi in braccio, notai le sue braccia incatenare il mio collo, come se non volesse lasciarmi andare.
Mi scappò un risolino notando la sua faccia mentre cercavo di liberarmi.

Arrivato in camera, la feci distendere sul letto, le tolsi il cappotto e notai cadere dalla tasca una bustina di muschio.
Aspetta, perché Eleanor aveva una bustina di muschio nella tasca del cappotto?
Forse non era muschio...
Forse era erba...
No, Louis, sarà stato muschio.
Ma perché?
Ritornai alla realtà sentendo il rumore di un'ambulanza passare sotto casa mia, mi distesi di fianco a Eleanor e la osservai.
Era così bella mentre dormiva, non che non lo fosse anche da sveglia, ma era qualcosa di stupendo, magnifico, assolutamente innocuo e dolce.

E così, abbracciato a lei, mi addormentai, beatamente felice.


-Tomlinsooooon- sentii una voce chiamarmi, ma non riuscivo a capire chi fosse.
-Tomminoooo...- ancora quella voce, ma chi era?
-Louis- non riuscivo a capire chi fosse.
-idiota, svegliati- sentii due mani fredde attraversarmi l'addome.
Brividi attraversarono il mio corpo, mezzo nudo, coperto da una maglietta e da un paio di mutande.
-El?- domandai mettendo a fuoco.
-sì, e voglio andare a fare colazione- disse saltando sul letto.
-attenta che si rompe se ci salti troppo- la rimproverai afferrandola per la caviglia.
Lei, perse l'equilibrio e, in pochi secondi, me la ritrovai addosso.
Mi scappò un verso simile ad un...gemito?
-attento o i vicini penseranno che stiamo facendo cose poco caste- disse lei sfiorandomi le labbra con un dito.
Dovevo farmi la barba, già.
-senti bella, adesso vado in bagno- la informai alzandomi dal letto.
-allora io avviso Harry, Sophie, Liam, Sophia, Carol e Zayn per la colazione- disse lei afferrando il suo telefono dalla tasca del cappotto.
-che cos'è, un'orgia?- chiesi divertito.
-sta zitto, Louis!- mi rimproverò lanciandomi una ciabatta.
Pessima mira.
Inutile dire che mi chiusi in bagno e cominciai a spalmarmi la schiuma da barba su metà viso.


Dopo circa dieci minuti ero pronto, pettinato, e vestito.
E a quanto pare lo era anche El.
-hanno detto tutti di sì- mi informò battendo le mani.
-allora si va?- chiesi prendendola a braccetto.
-certo, mio cavaliere- disse con tono ironico.
E, ridendo, uscimmo da quella che era casa mia, diretti a Starbucks, e dove, se no?

-Louis- mi richiamò lei mentre stavo controllando sul cellulare la mia home di Twitter.
-mmh- risposi io.
-che rapporto hai con Sophie?- chiese guardando in basso.
Sgranai gli occhi a quella domanda.
Mi fermai in mezzo alla strada per osservarla.
-è la mia migliore amica, da una vita- le risposi.
-capisco- disse affondando le mani nel cappotto.

Non parlò più per tutto il tragitto, e ciò era strano, ogni volta che aprivo bocca, si limitava ad annuire, molto strano.
Beh, certo, dopo una domanda simile, i sospetti che piacessi ad Eleanor erano saliti, ma chi lo sa, magari mi sbagliavo.

Arrivammo a destinazione dopo alcuni minuti di camminata, lei sembrava più radiosa, mentre io, beh, ero completamente assorto nei miei pensieri.
Pensavo a quanto la mia vita, se pur semplice, fosse piena di persone che la rendano speciale, unica.

Starbucks, come ogni mattina, era strapieno di gente.
Alcune di esse, erano di fretta, mentre altre, se la prendevano con calma, si fermavano a parlare con i commessi, diciamo che interpretavano la vita, semplicemente, come un cappuccino caldo per cominciare la giornata.
Un semplice, caldo, cappuccino in uno dei posti più visitati di Londra.

Notai in un tavolo, a pochi metro da noi, Zayn farci segno di avvicinarci.
Al tavolo c'erano lui, Harry, Liam e Carol.
Sophie e Sophia non c'erano, peccato.
-ma che fine ha fatto Sophie?- chiesi a Harry dandogli una rumorosa pacca sulla spalla.
-non se la sentiva di venire- disse scocciato.
Annuii dispiaciuto, e notai che Carol, vicina ad Harry, cercava di esonerarsi dal mondo.
In quel modo non migliorava le cose.
-ciao Carol, come va?- domandai cercando di passarle il buon umore con un sorriso.
-uhm...bene, forse- disse cercando di strapparsi un sorriso.
Annuii con faccia dispiaciuta e mi strinsi nelle spalle.
Povera ragazza, Sophie mi aveva scritto per messaggio ciò che era successo.
-bene, cosa volete da bere?- chiese El appoggiandosi con la testa sulla mia spalla.
-oh tranquilla, noi abbiamo già ordinato- confermò Liam.
El sorrise all'affermazione di Liam e si rivolse a me con allegria.
-allora due cappuccini per noi?- chiese facendo gli occhi dolci.
-tranquilla, vado io- le dissi schioccandole un bacio in fronte.


Carol's pov.

Ma io dico, ma chi me lo aveva fatto fare di andare con loro a fare colazione?
Potevo starmene beatamente a casa a mangiarmi un po' di ottima Nutella, invece, mi toccava andare da Starbucks con delle persone con cui parlavo una volta a settimana.
-quindi tu sei Carol?- chiese Eleanor sorridendomi.
-sì- risposi ricambiando il gesto.
-sei la fidanzata di Styles?- chiese dandomi una leggera gomitata sul braccio.
Vidi Harry sputare gran parte del suo succo di frutta.
A quanto pare aveva sentito.
-no, niente affatto- risposi, permettendo al mio cuore di frantumarsi, di nuovo.
Sì, faceva male sentire quelle parole, anche se ero stata io stessa a pronunciarle.
Harry sbuffò, alzando le sopracciglia.
Avevo già capito tutto.

-beh, scusate ma devo andare- dissi alzandomi dal nostro tavolo, o meglio dire, loro.
-già te ne vai?- chiese Eleanor facendo una faccia apparentemente preoccupata.
-se c'è qualcosa che non va, non farti problemi- cercò di rassicurarmi Liam.
-no, davvero, va tutto bene- presi il mio cappotto dallo schienale della sedia.
-vi saluto- dissi agitando la mano e sorridendo al gruppo.
-ciao Carol- risposero tutti in coro.
Già, anche Harry.

Indossai il cappotto e uscii dal locale, non feci in tempo a chiudere la porta d'ingresso, che l'aria fredda di Londra mi inondò.
Umidità, freddo, le luci della città, la fioca luce del Sole. 
Quanto amavo passeggiare alla mattina.

-aspetta- sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla.
Non poteva essere davvero lui.
Mi girai di scatto con una faccia molto confusa.
-cosa?- chiesi spostando continuamente lo sguardo da un punto non definito ad un altro.
-dai, resta- disse passandosi una mano tra i capelli.
La scena, da se', era dannatamente sexy.
Potei notare quanto quella situazione lo mettesse a disagio, quanto il freddo di Londra, poteva rendere il suo maglione inutile, pur essendo in pieno marzo.
-allora?- chiese ancora piegando la testa da un lato.
Annuii debolmente affondando la testa nel colletto del cappotto.
-ah, meno male, Liam mi avrebbe castrato- disse ridendo e aprendomi la porta.
Mimai un "grazie" ed entrai, permettendo al dolce profumo di caffè di inondare le mie narici.
-il tavolo è di là- disse indicandomi il tavolo vicino alla vetrina.
-certo, lo so- cercai di non fargli notare quanto fossi nervosa e arrabbiata nello stesso momento.
Però, perché Liam avrebbe dovuto castrarlo?
Forse era stato proprio Liam a mandarlo, beh, è ovvio, Harry non avrebbe mai fatto una cosa simile di sua spontanea volontà.

-Carol, la vuoi una ciambella?- domandò Liam sbattendo più volte gli occhi.
-uhm, va bene- risposi annuendo.
-per fortuna Harry ti ha raggiunta, se no, non avrei saputo che farmene di una ciambella in più- disse ridendo.
Bene, Liam si incazzava per una ciambella di troppo.

Addentai la mia ciambella con i granelli colorati e mi sentii subito meglio.
Sapeva di...fragola, credo.
Forse era ai frutti di bosco.
Forse.

-Carol, che hai oggi?- domandò Louis che era appena arrivato con un due bicchieri in mano.
-mi sembri un po' giù- concluse passando uno di quelli in mano a Eleanor.
-tranquillo, è tutto a posto- risposi fingendo un sorriso.

Idiota, che cavolo me l'hai chiesto a fare? È ovvio che il tuo amico Styles ti ha raccontato tutto! Come non potrebbe?

Molto spesso, Harry, mi fissava, osservava come affondavo la cannuccia nel bicchiere di frappuccino mezzo vuoto.
Una scritta sul lato, con il nome "Carol".
E lui, con i suoi occhi verdi che vagavano ovunque, soffermandosi sul mio viso.
Doveva. Smetterla.
Era fastidioso.

Fortunatamente, ognuno parlava a coppie, Liam con Zayn, Louis con Harry, e El, invece era intenzionata a smanettare al cellulare per tutta l'intera mattinata.

-posso farti una domanda?- chiese lei cogliendomi di sorpresa.
-certo- risposi girandomi verso di lei, che era alla mia sinistra.
-ti piace Harry, vero?- domandò sorridendo e riducendo gli occhi a due fessure.
Piagai la testa di lato, sbuffai e storsi le labbra.
Tanto, ormai, lo sapevano tutti, persino la regina d'Inghilterra ne era a conoscenza.
-sì, e allora?- domandai il più gentilmente possibile.
Certo, mi sembrava una domanda poco adatta, ma non avevo motivo di risponderle male.
-Lou, ho un impegno fra cinque minuti- disse lei facendomi diventare sorda temporaneamente.
-allora, andiamo via tutti insieme- rispose Louis alzandosi.
Feci lo stesso, per poi essere seguita da Harry e Eleanor.
-ma Liam e Zayn?- chiesi notando che erano scomparsi così da un momento all'altro.
-sono andati da Sophia, dovrebbero essere più o meno vicino a casa tua- rispose Louis alzando le spalle.
-oh, okay- risposi io indossando il cappotto, definitivamente.


Usciti dal locale, il freddo era insopportabile, il vento fresco era davvero poco gestibile.
Sentivo le orecchie prendere fuoco a causa del sangue che cercava di far assumere al corpo la giusta temperatura.
-metti questo- Harry mi porse un cappellino di lana.
-serve di più a te- indicai il suo busto -non hai nemmeno il cappotto- conclusi girandomi nella parte opposta a lui.

Ovviamente, lui, non mi ascoltò, e mi infilò il cappello in testa.

Non potei fare altro che sbuffare.
Ma cavolo, Harry era stato gentile con me in una situazione simile...
Sarei esplosa nel giro di qualche minuto, o più probabilmente avrei improvvisato un balletto nel bel mezzo della strada.

La mia mano, fredda, venne presa da un'altra più calda e spaziosa.
No, non poteva essere.

-sei completamente congelata, ma mi dispiace, non ho i guanti- disse in modo ironico.
Sorrisi alla sua affermazione e aprii la mia borsa a tracolla per estrarne una sciarpa.
Ma alzai sulle punte e gliela arrotolai al collo.
Gli stava davvero bene.
Gnew.





Salve popolo di efp!
Okay, no.

Come state?
Io mi sento triste, ho visto da poco  "Colpa delle stelle" al cinema e dire che sono in lacrime è poco.
In questo capitolo, abbiamo la solita strana Eleanor, uno strano Louis molto dolce, e la nostra cara Carol :)
Mi sta troppo simpatica quella ragazza.
Ammettetelo che non ve l'aspettavate per niente l'ultima parte, eh?
Okay, magari a marzo, non farà poi così tanto freddo, però, fa niente, basta immaginare ;)


Avete già sentito "Fireproof"? Io la adoro *^*

Bene, se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo, mi fareste felice, e vorrei anche sapere dalle misteriose lettrici silenziose il loro parere, mi basta anche una parola, davvero ;)

Ora volevo chiedervi una cosa, secondo voi, è meglio se aggiorno dopo circa 4 giorni, con un capitolo completo, o ogni circa 2 giorni, con la metà di un capitolo?
Di vantaggi non ce ne sono, però, ditemi un po' voi, per me è lo stesso :\

Bene, vi saluto!

Baci,
-ValeLoka00
  
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