Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: _inguaribile sognatrice_    28/09/2008    2 recensioni
La pioggia.Lei aveva sempre amato la pioggia;non’ostante fosse fredda a lei regalava un profondo senso di calore,e sembrava che riuscisse a pulire qualsiasi sbaglio,riusciva a farle dimenticare qualsiasi dolore,ma quella volta non accadde il dolore era grande….troppo grande Eccomi sono sempre io;sempre la stessa ff ;ho semplicemente cambiato introduzione,mi ero scocciata di leggere sempre la stessa
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutteeee sono tornata con un nuovo capitolo

Ringrazio tanto niky94 e tutti coloro che hanno letto ,Poi rispondo alla mia cara Andrea allora,mi piacciono i Tokio hotel naturalmente perché mi piacciono le loro canzoni. Trovai su internet il video di rette mich e mi piacque tantissimo;poi trovai la traduzione e la prima volta che la lessi mi misi a  piangere;ma continuavo a non sapere nulla di quella band;poi molto tempo dopo vidi su mtv il video Monsoon mi documentai e scopri che monsoon e rette mich erano cantate entrambe dai Tokio hotel da li è nata la mia mania;ora passiamo alla storia

 

°°°°°°°°°°°°°

 

“Guarda quella è la stella mia è di mio fratello”

“Ma che dici??impossibile”

“Come è impossibile;che stai dicendo è mia e di mio fratello da tanto tempo”

“Impossibile perché è gia mia e di Gemy”

“Che significa l’ho vista prima io “

“Ah si quando?”

“Ecco”

Sul volto del ragazzo si illumino un sorriso stupendo;quello che nasce sul volto di ogni persona che riesce a ricordare anni tanto lontani

“Era la sera di natale dovevamo andare dalla nonna e io non trovavo la mia calza,così chiesi a al mio adorato gemello dove fosse finita,lui mi disse che l’aveva regalata a una ragazzina che  gli piaceva,e poi litigammo tanto tempo;io adoravo il natale e lui mi aveva tolto la calza per darla a una matta tu ci pensi?Altro che un corpo e un anima,poi però facemmo  pace e decidemmo che grazie a una stella;la più bella e lucente saremmo rimasti uniti per sempre e nessuna ragazza ci avrebbe diviso”

“Sul serio?? Non ci posso credere anche io e Gemy decidemmo la stessa cosa la notte di natale”

“Si cara mia però mi dispiace con questa tattica non mi incanti quella stella è solo mia”

“EGOISTA “

Iniziai a fargli il solletico e lui rideva come un matto;era carinissimo.Iniziamo a rincorrerci per tutto il giardino fra tante risate. Lui rideva e  io venivo contagiata dalla sua ristata proprio come una matta;sembravamo due bambini che giocavano. Eravamo liberi;per la prima volta dopo tanto tempo riuscii a sentirmi realmente felice senza troppe preoccupazioni;l’unica cosa che volevo fare era corre e poi ridere,ridere,senza mai fermarmi;senza pensare che stessi esagerando;che mi sarei dovuta fermare;che avrei dovuto smettere. Respiravo il suo profumo senza sentirmi male ;guardavo i suo occhi senza arrossire.Ero felice. Tanto felice. Avevo dimenticato cosa significasse “felice”,per me era diventato estremamente difficile riuscire a ridere;avevo dimenticato del tutto cosa significasse volare con il pensiero,lasciarlo arrivare in alto,colorando qualsiasi cosa incontrasse . Mi ero persa nel suono della sua risata contagiosa,pregando  che non smettesse mai di ridere e di starmi vicino. Poi improvvisamente smettemmo di giocare,lui si fece serio. Io avevo paura di aver rotto quel filo che si era creato,quella sintonia che era nata,così delusa e triste mi sedetti a terra voltandogli le spalle iniziando a contare quanti fili di erba ci fossero nel mio prato;impresa scocciate ma che mi distoglieva dai brutti pensieri,non riuscivo a capire perché diamine  si era intristito,cosa avevo sbagliato ancora una volta? Ero sicura di non aver fatto niente, impossibile che si fosse arrabbiato,che cosa avevo fatto ?La gente se non mi vedeva soffrire si sentiva male?Mi arrabbiai per quel suo comportamento mi girai per parlagli ma lui non c’era più era svanito come se niente fosse  successo

“ehii ma che fine hai fatto??”

Nessuna risposta,incredibile quanto il “nulla” faccia paura

“allora ascolta è tardi e fa freddo non mi va di giocare  a nascondino…”

Ancora nessuna risposta,a volte il silenzio diventa snervante

“Allora cazzo;mi rispondi??”

Urlare è l’unica soluzione che si trova

Poi una paura incredibile mi prende.

Lo sento vicino

Sento di nuovo il suo profumo

Il suo respiro

Un abbraccio forte voluto con il cuore

Sento il suo mento appoggiarsi sulla mia spalla

“Hai avuto paura?”

“Io paura ma che dici io non ho mai paura”

“Questa mi piace;tu che non hai mai paura”

“Ok forse qualche volta”

“Falsa”

Mi guarda intensamente

“Impiccione”

Alzo lo sguardo e lo guardo anche io

“Stupida”

Alza un sopracciglio

“cretino”

Chiudo gli occhi come una fessura

“Egocentrica”

Continua a guardarmi

“Narcisista”

Mi avvicino a lui

“tu seii…sei… ecco vedi tu sei…”

“che c’è non hai niente da dire”

“Sei tenera”

Mi abbraccia ancora più forte tanto da non farmi respirare;mi sembra di essere il pupazzetto di un bambino che ha paura durante la notte.

Aspetta una mia risposta,ma non ci sono parole.

Momento senza parole

Senza emozione ben precise

Momento senza paure

Poi mi alza il mento e i guarda dritto negli occhi

Mi stringe forte le mani

Accarezza i miei capelli

E poi……..

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Poi?? Boh

Ecco un altro capitolo;lo so,che non è molto bello ma non riesco più a trovare l’ispirazione ,mi diventa difficile scrivere ho troppe idee nella testa >___<

Comunque sia spero che recensiate lo stesso ( non è una minaccia)

Baciii al prossimo capitolo ^__^

  
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