Si chiuse la porta dietro e proseguì alla volta del bosco.
Non accellerò il passo, forse per timore di ciò che avrebbe trovato. Le grida erano cessate, ma le luci rosse continuavano a scagliarsi nel cielo, ormai nero come la pece.
L'unico rumore che sentiva era il battito del suo cuore, che martellava incessantemente e sempre più velocemente.
Ormai era arrivato, i fuochi continuavano a volare in aria.
Notò con terrore che Weasley e Potter erano a terra, svenuti, con delle chiazze di sangue sui vestiti.
Non fece in tempo ad avvicinarsi che qualcosa lo colpì in testa.
Si voltò, e vide solo un'ombra.
No, erano due, tre, quattro, cinque, non riusciva a contarli.
"Stupeficium!" lanciò l'incantesimo e vide con soddisfazione che una delle ombre era sparita.
Ma non fece in tempo a distogliere lo sguardo dalle ombre che dalla schiena partì una scarica di brividi, come fosse congelato.
Ma il freddo si tramutò in calore intenso e bruciante. Le scariche elettriche lo fecero urlare di dolore.
Svenne, con il terrore dipinto in volto. Perché sapeva cosa sarebbe successo dopo.
Si svegliò.
Era incatenato ad una sedia, Harry e Ron Eramo già svegli, nelle sue stesse condizioni.
Dalla ginestra vide una civetta bianca volar via come il vento, le piume bruciacchiate.
La stanza era una di quelle di casa sua, Villa Malfoy. Il fatto che il suo terrore fosse collegato a casa sua era una delle cose più agghiaccianti di quella sera, se non il pensiero che Hermione fosse a casa da sola, o peggio:
Fosse stata attaccata.
Fosse stata ferita, addirittura uccisa.
Perché le lacrime tentavano di uscirgli dagli occhi?
Davanti a lui c'erano Voldemort, con la bacchetta già pronta a sparare luci verdi e gli occhi rossi d'odio e suo padre, in un angolo, con lo sguardo basso. Non lo guardò in faccia, come per...
"Per vergogna?"
non ebbe tempo per pensarci che la voce del Signore Oscuro gli tuonò nelle orecchie, e la sua risata satanica riecheggiò nella stanza, se non in tutta la Villa.
"Finalmente il principino si è svegliato. Ho qui il Sopravvissuto, il poveraccio e il traditore.
Non potrei desiderare di meglio, manca solo la Sanguesporco! Ma voi sapete dov'è?"
li stava letteralmente sfidando a perdere il controllo, così da torturarli fino a ucciderli.
"Forse tu, Draco, lo sai... Sai che è stata l'ultima volta che tu e queste due merde avete costo la Mezzosangue? È inutile, è già morta!"
"BUGIARDO!"
"Vedrai... morirà... morirà come te! Come voi!"
Disse ridendo, poi dalla sua bacchetta partirono delle scintille di fuoco, che incendiarono i vestiti dei tre ragazzi. Tossirono più 
Draco respirò a fatica, con il pensiero fisso di Hermione chissà dove.

I vetri della finestra si rupperto rumosamente, e da essa entrò Hermione, a cavallo della scopa del Serpeverde.
Scese rapidamente da essa e attaccò 
"Farfallus Explodit!"
uno sciame di farfalle gli si scagliarono in faccia, esplodendo.
Hermione già sapeva che l'avrebbe uccisa subito, ma una delle cose più strane di tutte accadde. Voldemort svenne, cadde a terra. Non era per il fumo del fuoco, ma capì che era di Lucius il merito. Infatti lo vide mentre distruggeva le catene che legavano i tre ragazzi.
"Andate!" disse solo quello, sussurrando 
Hermione corse da Draco, gli saltò al collo e lo baciò, il terrore di perderlo l'aveva condsumata.
Non volevano staccarsi, ma dovettero andarsene.
"Hermione... avevo paura... paura di perderti! Ti amo! Signora Malfoy! Ti amo"
"Draco... il terrore di perderti mi uccideva! Ti amo!"
Fuggirono dalla stanza. Volarono via. Insieme. Alla fine, la fine no è mai la fine. Se si ama.

Il resto sapete com'è andato. Sapete che Harry sconfisse Voldemort.
Ma ci sono alcune cose ch nn sapete. Draco ha seppellito l'ascia di guerra con Harry e Ron. Chi lo sa... forse non si uccidono.
Ma Hermione e Draco? Combatterono, per mano, insieme.
Per amore.