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Autore: ChrysTheElf    11/09/2014    1 recensioni
Lo guardò, voleva capire chi aveva di fronte. Il ragazzo aveva gli occhi verdi, e in questo nulla da ridire, ma i capelli dello stesso colore? QUESTO era strano! E ancor di più, portava una rosa all'occhiello.
UNA ROSA ALL'OCCHIELLO?
"E' inconcepibile" pensò Crow "Come si fa ad andare in giro in pantaloncini, camicia a mezze maniche ed una rosa all'occhiello?!"
Genere: Comico, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cyrus, Drew, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Anime, Videogioco
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- Questa storia fa parte della serie 'I due mondi del futuro'
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La stanza era fredda e buia. “Una cella, ovviamente. Che altro potevo aspettarmi?”. Quando si alzò a sedere sentì un dolore lancinante allo stomaco. Rimanendo fermo, perlustrò la stanza con lo sguardo: il letto su cui si era svegliato era spoglio, oltre che duro come il marmo; l’unica coperta giaceva a terra oltre il fondo del letto, probabilmente caduta durante il sonno; accanto al letto, un secchio: Crow aveva visto vari film sulla prigione ,e di conseguenza preferì non soffermarsi sulla sua utilità; l’unica finestra era un piccolo rettangolo di circa 30x40cm, ma naturalmente era protetta da un’inferriata: anche se non fosse stato così debole dubitò di poterla sradicare per evadere.
Recuperate le facoltà analitiche (anche se il dolore no era passato del tutto), fece un breve riepilogo di quanto gli era successo. “Ricordo una botta, forte. Allo stomaco. Dev’essere per questo che mi fa così male. Però, pensandoci, non può essere un caso che sia sopravvissuto. E’ chiaro che gli servo in qualche modo, così come è chiaro che non gli permetterò di usarmi.” Pensò “Non ho ancora un’idea per evadere, né per scoprire in che modo servo a chi mi ha rapito. Fingere di sentirmi male? Naaah, troppo classico, ormai non ci casca più nessuno… ”
A quel punto, buttò un’occhiata al secchio, e decise che non aveva alcuna intenzione di rimanere lì oltre. Poi fissò le lenzuola. Gli venne un’idea.
 
-Maledizione!- Il capo era ancora furioso. –Non va bene, ti avevo detto di rapirli tutti!-
-La ragazza è stata molto rapida e molto abile, signore. Dev’essere fuggita appena sentito l’urlo del ragazzo, e poi deve aver avvisato sua madre e il verdino del pericolo. Non ho potuto fare nulla.- Saturno non condivideva affatto la reazione del capo. Dopotutto era il ragazzo che gli serviva, no?
-Ed ora come facciamo…?- Il capo era furente, e non si preoccupava certo di nasconderlo.
-Con permesso, signore… In fin dei conti era il ragazzo quello che volevamo, giusto? La missione è andata a buon fine.-
-No, idiota, non capisci! Credi che i due ragazzi se ne staranno con le mani in mano dopo che abbiamo rapito il loro amico?! Combatteranno come dei dannati per riportarlo tra loro!- Il capo a questo punto era veramente incazzato. A Saturno non restò che una cosa da fare, seppur controvoglia.
-Prenderò provvedimenti, signore.- Sarebbe stato più piacevole ingoiare un rospo che dire una cosa del genere.
-Te lo auguro Saturno. Te lo auguro.
 
Nel frattempo l’agente Hawkins stava per prendere il proprio posto a guardia della cella del prigioniero. Quattro anni che lavorava nel Team, ed ecco il compito che gli aspettava. Si sentiva trascurato, ma non poteva far altro che obbedire. Alla Comandante Giovia ed al capo non andava a genio chi ignorava i propri doveri. Se erano in una giornata sì gli facevano pulire i cessi, prima di licenziarlo.
Lungo la strada vide Ronin, che stava proprio arrivando per chiedergli il cambio: beato lui che poteva tornarsene a casa da sua moglie! Ad Hawkins, invece, toccava far la guardia ad un ragazzino di 15 anni.
Davanti alla cella, però si accorse subito che qualcosa non andava. Guardò immediatamente dalla fessura della porta: delle lenzuola calate dalla finestra. E nessuno all’interno.
“Cazzo, Ronin, stavi dormendo?! Come hai fatto a permettergli di scappare?!?” Entrò di corsa. Solo risvegliatosi un paio di ore dopo capì di aver fatto la più grande cazzata della sua vita, e di essersi per questo giocato la carriera.
“Grazie della tua stupidità, amico!” Pensò Crow dopo averlo tramortito.
 
Fregare la guardia era stato un gioco da ragazzi. Andiamo, come aveva potuto pensare che fosse scappato attraverso quella finestra minuscola? Mica era un contorsionista!
Dopo averla stesa, aveva rubato alla guardia i vestiti ed il pass, perciò ora riusciva a muoversi liberamente per l’edificio.
Ad un certo punto incontrò un altro agente. Decise di approfittarne per provare a scoprirne di più. Non gli importavano i rischi. Doveva sapere perché era stato catturato.
-Scusa, tu sai perché hanno catturato il ragazzino della cella 12?- Gli ci volle tutto il suo autocontrollo per restare calmo mentre formulava la domanda. Non poteva venire scoperto proprio ora. Non poteva!
- Ma certo, tu no? Ah, beh…- fece, squadrandolo meglio –Evidentemente sei nuovo. Devi sapere, comunque, che il ragazzo viene da un’altra dimensione. Venendo qua, ha alterato il proprio tessuto della realtà, ed ora il capo vuole usarlo come varco per raggiungere altri mondi.-
Crow era sconvolto. Tessuto della realtà? Potere di raggiungere altri mondi? Tutto ciò era agghiacciante, soprattutto perché Crow aveva capito perfettamente quello che significava.
-E, come avrebbe fatto, il ragazzo ad arrivare qui?- Azzardò, in preda all’ansia.
-Su questo non so dirti molto neanch’io. A quanto pare è un Viandante, ha attraversato una di quelle porte strane…- Rispose l’agente.
Corw non riuscì a sentire il seguito. Era appena successo l’imprevedibile: una chioma blu amaranto, un ragazzo accompagnato da un pokémon viola. Il ragazzo dai capelli blu lo guardava da lontano. E l’aveva riconosciuto.
 
Drew era offeso, oltre che arrabbiato. Sapeva che era da egoisti, però non riusciva a vederla in un altro modo. Non se lo cagava nessuno.
Vera gli aveva appena raccontato tutto, e lui le aveva esposto le sue scoperte. Il ragazzo dai capelli blu si chiamava Saturno, e lavorava per un’organizzazione chiamata Team Galassia.
Era offeso perché due volte Saturno aveva attaccato, ed entrambe le volte lui non era presente. Insomma, avrebbe gradito un po’ più interesse da parte dei nemici.
Dall’altro lato, la sua rabbia era così densa e spaventosa da respingere tutti i pokémon selvatici in modo più efficace di un Repellente Max. Avevano rapito Crow. Il SUO AMICO Crow! Era intollerabile! Saturno e gli altri del Team Galassia si sarebbero pentiti di averlo fatto. Prima di morire.
-Ora che si fa?- Gli domandò Vera tra le lacrime. Domanda superflua. I pensieri di Drew si capivano immediatamente delle sguardo.
-Si libera Crow- Le rispose –E poi ci si vendica!-
Era proprio la risposta che Vera aveva temuto. A questo punto non ci sarebbe stato verso di far tornare in sé Drew, e la ragazza lo conosceva abbastanza bene da capirlo. Non le restò che chiedere: -Come facciamo a trovarli?-
-Che domande! Mi credi uno sprovveduto?- Questa risposta lasciò Vera di stucco: che voleva dire Drew?
-La prima volta che Saturno ha attaccato se l’è presa con voi due, ed è scappato quando sono arrivato io: da qui mi è sembrato chiaro che il bersaglio fosse uno di voi. Quindi ho attaccato sulla nuca di entrambi una microspia che mi permettesse, tramite il Pokégear, di rintracciare la vostra posizione, nel caso le cose si fossero messe male.
Vera si tastò la nuca: la microspia c’era davvero! “ Già” si disse “Avrei dovuto aspettarmelo da Drew. Sono felice che sia il mio ragazzo!”
Il verdino estrasse il Pokégear dalla tasca dei pantaloncini: era un piccolo congegno, che nonostante le dimensioni poteva fungere da radio, mappa e cellulare in una volta sola. Era un dono del professor Elm, e si era rivelato utile in più di un’occasione. Ma mai come in quel momento.
Due puntini luminosi comparvero sulla mappa: uno indicava la posizione di Vera, ovvero lì in parte, ma l’altro…
-Preparati a partire, Vera- le disse –Si va ad Olivinopoli.

Io: E su questa nota di Drew chiudiamo il capitolo! Oggi abbiamo ben due ospiti, uno per universo! Entrino i cattivi per eccellenza, gli antieroi che si sono guadagnati appieno questo titolo: ecco a voi Giovanni e Jean Descole!
G&J: Piacere di vedervi, salve…
Io: E allora, cosa ne pensate del capitolo, o più in generale di tutta la storia?
G&J: Che avrei dovuto essere IO il cattivo! Ehi, come osi rubarmi le battute, caprone! Adesso basta!
*iniziano a menarsi*
Io: Ah, no! Ho faticato per condurre normalmente questa rubrica, e non sarete voi ora a rovinarmela! Siate civili!
G&J(faccia da cane bastonato): Scusa…
Jean: Comunque a me è piaciuta la scaltrezza di Crow. Veramente, bel modo di evadere.
Giovanni: Già, penso che potrà farmi comodo in futuro. Comunque, non pensi di essere andato un po’ oltre con Drew? Sì, insomma, io non me l’aspettavo così vendicativo!
Io: Hei! Si chiama “Out Of Character”! E’ ovvio che debba romanzare il personaggio! Nella serie animata aveva 10 anni e qui ne ha 15!
Giovanni: Beh, sì, può essere…
Io: Volendo avrei altri spoilers da raccontarvi, ma a questo punto mi sa che è meglio chiudere! Recensite, siate gentili, e continuate a seguire! Alla prossima con “Le Porte Del Mondo”!
   
 
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