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Autore: staroftheeast    11/09/2014    2 recensioni
Pray to Japan è una storia triste che narra la fine della partita Giappone-Brasile, più un avvenimento che sconvolgerà la nazionale.
[La storia non narra la vera fine del Brasile-Giappone non ho mai letto il manga, questa storia è stata scritta causa depressione da scuola e fan art finale]
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Jun Misugi/Julian Ross, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avevamo vinto.
Eravamo arrivati in finale, contro il tanto atteso Brasile.
Avevamo vinto grazie alla bravura di tutti i giocatori e ovviamente anche del fantastico portiere Genzo.
Tsubasa e Misaki, la coppia d'oro, avevano segnato alcuni gol.
Hyuga un altro.
Avevamo vinto con un gol di differenza, fatto all'ultimo minuto, un colpo di reni e la palla si è insaccata in rete.
Il tifo che acclamava il Giappone a gran voce.
Gli sfidanti che si congratulavano con noi.
Le strette di mani, le pacche sulle spalle, era stato tutto bellissimo.
Soprattutto perchè il sogno di Tsubasa era stato coronato, era diventato il miglior calciatore nel Mondo.
Avevamo festeggiato quel tanto sospirato traguardo e sembrava quasi un sogno... un sogno destinato a finire presto.
Tsubasa aveva già deciso che sarebbe tornato in Giappone e tutta la squadra lo assecondò.
Avevamo notato una punta di debolezza in lui, il che era strano, così gli avevamo chiesto cos'aveva, ma lui ci sorrise dicendoci semplicemente che era ansiono di tornare in Giappone e di rivedere Sanae che le mancava.
Abbiamo deciso di rivedere il campo un'ultima volta, per quell'anno. Poi saremo tornati lì ancora chissà quante volte, in futuro.
Tsubasa era più avanti di noi nel campo, era silenzioso, lo notarono tutti, ma non parlarono, fino a quando non vidimo una goccia scarlatta cadere ai suoi piedi.
Abbiamo temuto il peggio, ma ciò che stava per succedere al nostro capitano era oltre ogni nostra aspettattiva, lo avevamo raggiunto e avevamo visto la realtà: da quel cerchio rosso, al centro della bandiera giapponese cucita sulla sua maglietta, usciva una piccola striscia rossa, che andava bagnando i polpastrelli di Tsubasa, che si era portato una mano al cuore.
Escludemmo subito l'idea di una malattia simila a quella di Jun, ma qualcosa evidentemente era successo, un colpo sul campo? Un attacco sinsitro degli avversari? Non potevamo saperlo.
Volevamo portarlo dal dottore, ma lui si rifiutò, dicendo che se era il momento di morire, voleva farlo sul campo, insieme al suo migliore amico: il pallone!
Eravamo tutti stupefatti, come poteva dire simile scemenze, magari si poteva salvare, anzi dove salvarsi, ma sembrava irremovibile, era sul campo e avanzava, con la mano sul cuore, dal quale usciva più sangue di prima, che gli colorava la maglia bianca della nazionale, trasformandola in un colore più scarlatto, scese ancora fino al bordo dei pantaloncini azzurri, sembrava che si era fermata, ma decise di continuare, fino a coprire con quel colore orrendamente vermiglio quel numero così speciale e così unico: il 10.
Eravamo rimasti dietro di lui, era il capitano, dovevamo ascoltare ciò che diceva e quindi non ci eravamo opposti, eravamo in sette in campo, gli altri erano rimasti a riposare in attesa del viaggio.
Aoi aveva iniziato irremediabilmente a piangere, stringeva i pugni facendo sbiancare le nocche, facendo penetrare le unghie nella carne, tutti potevano capirlo, speravano che era un sogno, ma non lo era.
Genzo aveva appoggiato una mano sulla spalla del compagno piangente, come a calmarlo, ma anche i suoi occhi erano lucidi e a poco a poco le lacrime avevano avuto la meglio anche sul portere.
Jun stava stringendo la maglietta all'altezza del cuore, come a sentire nuovamente quel dolore che per troppi anni lo aveva accompagnato e pensava che anche il suo capitano si sentiva come lui.
Hyuga aveva lo sguardo nascosto dai capelli, doveva resistere, non doveva piangere, stringeva il pallone che aveva in mano, con una forza soprannaturale, alcune lacrime avevano bagnato anche il pallone, non aveva potuto evitarlo.
Hikaru si era slegato la fascia che aveva alla fronte, regalata dalla sua amata Yoshiko, la teneva tra le dita, mentre il vento la faceva muovere lentamente, piangeva anche lui, non come Aoi, ma poco meno.
Infine Misugi, non piangeva, non poteva, non riusciva.
Vedere il suo migliore amico lì, in fin di vita, il compagno di sempre, colui con il quale completava la "coppia d'oro" del Giappone.
"Tsubasa..."
Era riuscito a sussurrare a malapena il cognome dell'amico, lui aveva alzato il capo e aveva risposto, sbalordendo tutti:
"Misaki, ascolta bene perchè non potrò ripeterlo, anche voi compagni ascoltate bene: su questo campo io vi abbandono, ma dovrete promettermi che non abbandonerete il calcio, nè tantomeno la nazionale giovanile giapponese, continuate a combattere, vincete anche per me, da capitano, questo è un ordine che vi do!"
A quell'ultimo ordine tutti stavano piangendo, era impossibile non farlo, alla fine tutti alzarono le mani al cielo e gridarono:
"Agli ordini nostro capitano!"
E come era successo nella partita contro la Germania, due ali d'angelo erano nate sulla schiena di Tsubasa, stavolta se ne stava davvero andando, era crollato, li aveva abbandonati, ma non era triste o arrabbiato, sul suo viso era comparso un sorriso, una promessa!



Sono passati tre anni da quel giorno, abbiamo continuato a combattere come sempre, abbiamo subito poche sconfitte, ma siamo sempre arrivati ai Mondiali e sempre, forse solo un anno non siamo riusciti, abbiamo vinto.
Ogni anno abbiamo cambiato capitano: il primo anno è stato Hyuga, il secondo Jun, questo Hikaru e l'anno prossimo lo sarà Misaki, il buon Misaki a comandare la squadra, ci fidiamo di lui...

Lui in fondo è un secondo Tsubasa!





Angolo della portasfiga:
Puahahahah *piange cascate di lacrime* cosa mi tocca scrivere a causa della scuola *continua a piangere* come devo ridurre il povero Tsubasa e tutta la sua squadra, come posso essere così cattiva??? Non ne ho idea, come sono terribile, mi odierete tutti a causa di questa orrenda e triste fic.
Colpa di due sere fa, ero su un sito di fan art e puff esce una fan art tristissima che dopo metto, ed ecco anche il titolo della fic.
Non odiatemi, spero nella vostra comprensione a causa della scuola, prendetevela con lei, vi aiuto!
Buon pomeriggio
Star
*continua a piangere*

Non riesco a mettere la Fan Art mi posto il link ç__ç: http://www.deviantart.com/art/Pray-For-Japan-204655645


P.s= il testo dovrebbe essere raccontato da un giocatore della squadra, non identificato, nel campo racconta come se fosse lì anche se non c'è, non è un personaggio principale :|
  
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