Si Riparte

-Allora? Come sta?
-Puoi tirare un sospiro di sollievo. I tagli sul suo corpo non sono così profondi come credevamo. Adesso sta dormendo.
Shiriu uscì dalla navicella, dove aveva portato Shino a curare le sue ferite. Fuori ad aspettarlo c’era un’impaziente Haruka.
-Lasciamolo pure riposare. In fondo se lo merita, per tutto quello che ha fatto per noi. Senza le sue indicazioni, questa squadra sarebbe caduta in pezzi.
-E poi non c’è alcuna fretta di ripartire.
-Hai ragione. Shino è l’unico a capire cosa dice il gattino del computer. Sarebbe troppo chiedergli subito di farci decollare.
-Cambiando discorso, hai per caso sentito le motivazioni di Gaara?
-Sinceramente, Shiriu, ti interessano ancora?
-Sinceramente, non più. E a te, Haruka?
-Come sopra. Ci basta sapere che almeno Temari si fida di lui. Quella ragazza non è certo una sprovveduta.
-Già. Alla fine, siamo riusciti a collaborare tutti insieme. Pure Mister Satan si sta rendendo utile.

Da una postazione sopraelevata, Satan stava arringando la folla di cittadini scampati allo scontro.
-…così staccandogli di netto la testa con la mia Imbattibile Mano Tagliente ho scoperto che il comandante Viktor era in realtà un cyborg. Di fonte alla nuda realtà, il drago non ha potuto fare altro che ammettere tutte le sue menzogne e lasciare che io, il Grande, Immenso, Fantastico, Incommensurabile Mister Satan gli dessi il colpo di grazia! BWAHAHAHAHAHAHAH!!!!!
-SATAN! SATAN! SATAN!
-Non angustiatevi, gente! Quando io e i miei discepoli avremo recuperato tutte le sfere del drago, la vostra splendida città e i vostri cari caduti risorgeranno a nuova vita! BWAHAHAHAHAHAHAH!!!!!
-SATAN! SATAN! SATAN!

-DISCEPOLI?!
-Haruka sta’ calma, è grazie a lui se la gente del posto non ci prende a sassate!
-A malincuore lo devo ammettere. Mi chiedo come faccia ad essere così convincente…
-Tornando a Temari e Gaara, sai dove sono?
-Li ho visti andare insieme da quella parte. Probabilmente vogliono starsene un po’ da soli per discutere con più calma, visto che durante lo scontro con il drago non hanno avuto molto tempo.

In realtà, Gaara voleva rimanere solo con sé stesso per un po’ di tempo. Temari si era fermata più indietro, per essere sicura che nessuno venisse a disturbarlo. La ragazza si sentì toccare sulla spalle, e girandosi vide Micah, il ragazzino che si era offerto di aiutarla.
-Ah, sei tu. Puoi benissimo chiamarmi per nome invece di toccacciarmi.
-Se solo sapessi il tuo nome!
-Ma che testa che ho! Dopo tutto quello che hai fatto per me (anche se sotto minaccia di morte) ancora non ti ho detto come ti chiamo! Come ho fatto ad essere così egoista! Me meschina! Me tapina! Me ingrata! Me derelitta! Me…
-VUOI DIRMELO SI O NO?
-Temari. Sei contento adesso?
-Mmmmmh… no. Da una come te mi aspettavo un nome che incute terrore al solo sentirlo…
-Che. Cosa. Intendi. Dire.
-Ma sì, si capisce che non sei una ragazza con cui è facile ragionare. Insomma, metti paura solo a guardarti…
-NESSUNO. PUO’. PARLARMI. IN. QUESTO. MODO!!!!!!!!!!!
Con un colpo di ventaglio Temari spedì il poveretto il più lontano possibile da sé.
-Nessuno a parte Cry-Baby, ovvio…
-Ci sono problemi, Temari?
Gaara raggiunse la sorella, spiazzandola.
-Eh? Oh? Ah? No no no, nessun problema, davvero! Sono solo eccitata perché fra poco si riparte!
-Ti ho sentita dire il soprannome che dai a Shikamaru. Sei ansiosa di rivederlo?
-Torniamo. A. Parlare. Di. Cose. Serie. Come ti senti?
-Meglio di prima. Anche se sento ancora il bisogno di scusarmi con te per non averti parlato prima e averti dato un dispiacere evitabile.
-Ma no, figurati.
-No, sul serio. Devo sapere se sei riuscita a perdonarmi.
-Ci sono riuscita, anzi devo addirittura ringraziarti.
-Per cosa?
-Sei riuscito ad aprirti e a confidarti con me. Questo significa molto nel rapporto tra fratello e sorella, specialmente se il fratello e la sorella in questione siamo tu ed io.
-…
-Stai arrossendo?
-Per. Favore. Torniamo. Dagli. Altri.
-Questo è mio fratello…

-Haruka, Shiriu, dove sono tutti gli altri?
Dal portellone della navicella si era affacciato Shino, con addosso le bende e le cicatrici conseguenti alle cure di Shiriu.
-Shino, non dovresti alzarti, sei ancora troppo debole! E poi perché vuoi sapere degli altri?
-Dobbiamo ripartire immediatamente.
-Non c’è alcun motivo. La sfera è in mano nostra, possiamo prendercela comoda…
-A dire il vero, la sfera non è più in nostro possesso.
Con la sua solita impassibilità che lo distingueva, il ragazzo indicò ai due un punto nel cielo: la sfera del drago dalle sei stelline, sfuggita dalle mani di Haruka, stava prendendo da sola il volo per lo spazio.