Fanfic su attori > Ben Barnes
Segui la storia  |       
Autore: SusanTheGentle    11/09/2014    12 recensioni
Lui fece una mezza risata, ma senza allegria.
«Buffo pensare a me come a una persona normale»
«Ma tu sei una persona normale, Ben»

______________________________________________________
Nell'inverno 2013, Claire Riccardi si trasferisce negli Stati Uniti d'America, più precisamente nello Utah, nella città di Ogden, decisa a dare una svolta alla sua vita. E proprio quello stesso inverno, in quella stessa città, Ben Barnes si sta preparando a girare il suo prossimo film. Il destino, o semplicemente il caso, fa sì che i due si conoscano. Ed è in questo scenario che i loro mondi si scontrano. Entrambi con una dolorosa storia sentimentale alle spalle, si trovano, si comprendono. Le loro vite così diverse si intrecciano e, inevitabilmente, l'amicizia lascia spazio a un sentimento più profondo.
Ma possono due persone tanto dissimili vivere una relazione in totale libertà? Possono, se le cicatrici bruciano ancora e hanno tanta paura di amare di nuovo?
La storia può sembrare sempre la stessa: la cameriera e l'attore. Forse, all'inizio può sembrare così, ma questa è una storia di sentimenti, di vita e d'amore. Soprattutto d'amore.
E' la storia di Ben e Claire.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie ''A Place For Us''
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

4. Amici
 
Potrebbe diventare un’abitudine…
 
 
 
Quando Claire ricomparve dalla cucina, Ben era ancora seduto al bancone, gli avambracci posati su di esso. Si era tolto il giaccone e l’aveva appeso allo schienale dello sgabello, guardandosi attorno mentre aspettava lei.
Mi aspetta…aspetta me. Me. ME!
Perché a un tratto era così agitata? Era stato così facile il giorno prima.
Era sempre lui, sempre Ben.
Appunto!!! Dici poco!!!
Colpa di Lory e delle sue scene da pazza. Le aveva messo addosso un’ansia pazzesca, e adesso aveva le mani sudate, il respiro accelerato, la gola secca.
Inspira…espira…
Claire ritornò dietro il bancone e sfoderò un altro sorriso. «Già ordinato?»
«Io sì. Gli altri stanno decidendo» rispose lui, facendo un cenno al tavolo dove stavano seduti Katherine e gli altri due attori. «Tu hai già pranzato?»
«Ho appena finito» lei appoggiò le braccia sul bancone, come lui. «Allora, com’è andato il primo giorno di lavoro?»
«Benone. E il tuo?»
«Bene, direi»
Fu come la prima volta: semplicissimo parlare.
Improvvisamente, capì perché si sentiva così ansiosa: Ben era in un luogo per lei famigliare (anche se era stata solo una volta all’All the Perks, il fatto che ci lavorassero Lory e Joseph, la faceva sentire a casa) e avere Ben seduto lì, vederlo invadere improvvisamente un angolino del suo mondo, era qualcosa di assolutamente straordinario, inspiegabile a parole.
Due mondi che entrano in contatto, si potrebbe dire…
D’un tratto, Lory sgusciò alle sue spalle, Maddy in braccio.
«Ri-ciao» disse a Ben.
«Salve»
«Prima non ci siamo presentati bene: sono Lory, piacere»
«Piacere, Ben»
«Sì, lo so!»
Quando lui le strinse la mano, Claire pensò seriamente di andare a prendere un piede di porco per indurre la cugina a lasciarlo andare.
Lory riuscì a parlare con Ben meglio di quanto Claire avesse sperato: non balbettò, però rise in continuazione…
«Lory, piantala di ridacchiare, sembri una iena» le sibilò all’orecchio.
Joseph passò dietro di loro in quel momento. «Moglie, al lavoro. Ci sono piatti che aspettano di essere messi in lavastoviglie»
Claire rise, Lory strinse i denti, mormorando insulti in direzione del marito.
«Mghsbrd…Ehehe…vado. Ciao, Ben, è stato un vero piacere!»
«Il piacere è stato mio»
«Ciao!» Lo salutò Maddy.
Claire e Ben osservarono mamma e bimba sparire di nuovo verso il retro.
«Quanti anni ha la bambina?»
«Due»
«E’ carina»
«Sì, è un amore. Prima le ho detto che saresti venuto a trovarmi, sai?»
«Ah, è una mia fan anche lei?»
«Non proprio…ma le ho già letto tre libri delle Cronache di Narnia»
Ben rise di gusto. «La stai istituzionalizzando?»
«Eccome!»
 
 
Ben e i suoi colleghi rimasero al locale soltanto mezz’ora, pranzando con un panino e una coca.
Lui sedette al tavolo con Katherine e gli altri due attori. Claire non riuscì a togliergli lo sguardo di dosso per tutto il tempo, sbirciando di tanto in tanto nella sua direzione, facendo finta di far questo o quello, quando in realtà non faceva niente.
Fortunatamente, lui non se ne accorse.
«Che diavolo combini?» le chiese Lory.
Claire, un piccolo annaffiatoio alla mano, sbirciava attraverso i petali colorati di un mazzo di fiori posato sul bancone. «Bagno i fiori, non vedi?»
«Claire…sono finti»
«Ah…» la ragazza si fermò di colpo, guardando prima il vaso e poi sua cugina. «Sì…lo sapevo. Stavo solo…»
Lory le tolse l’annaffiatoio dalle mani, posandolo sul bancone. «Ti si staccheranno gli occhi, prima o poi»
«A fare cosa?»
«A spiare Ben»
«Non lo sto…!» Claire si accorse di aver alzato la voce e si affrettò ad abbassarla. «Non lo sto spiando»
Lory alzò un sopracciglio.
Claire arrossì. «E va bene, lo sto spiando»
«Bè, non ti biasimo, cuginetta. E’ da mangiare con gli occhi»
«Già…»
Pure le mie lenti a contatto se lo stanno mangiando…
«Certo che ha un bel po’ di magnetismo animale…»
«Lory! Insomma!» Claire incrociò le braccia al petto. «Ti ricordo per l’ennesima volta che sei una donna sposata!»
Lory fece un verso esasperato. «Oh, che palle! Senti, non c’è niente di male! E’ troppo bello»
«Ehm…bè sì...sì…Però, scusami un attimo: che fine ha fatto tutta la tua devozione per Kevin Costner?»
Lory fece una faccia indignata. «Scherzi?! Kevin è il grande amore della mia vita! Ma Ben è Ben»
«Moglie degenere! E il povero Joseph?»
«Senti, è colpa tua! Sei stata tu a farmelo conoscere, o no?»
Claire sospirò e chinò il capo.
In effetti…
Pian piano, il locale iniziò a svuotarsi dai clienti dell’ora d’oro. Ben e i suoi compagni furono gli ultimi ad andarsene.
Lui mise i soldi sul bancone, così fecero gli altri.
«No, voi non pagate» disse Lory. «Offre la casa»
A Joseph schizzarono gli occhi dalle orbite. Ma prima che potesse ribattere, Claire gli pestò un piede, zittendolo.
«E’ vero» disse poi, «gli ospiti speciali non pagano»
«Gentilissimo da parte vostra, ma…» fece Katherine.
«Non insistete. Davvero, va bene così» disse ancora Lory. «Giusto, Jo?»
Gli altri non le videro ma, nel voltarsi verso Joseph, le due cugine sfoderarono uno sguardo malefico come a dire : ‘ti strappiamo la lingua se dici no!’
«S-sì, sì, va benissimo» balbettò il povero Joseph.
«Solo per questa volta» disse Ben.
Claire lo guardò fisso.
Aveva capito bene?
Solo per questa volta… voleva quindi dire che…
«Mi ha fatto piacere vederti ancora» le disse lui, rimettendosi il giaccone.
«Anche a me, tanto»
Diglielo. Dai, diglielo!
«Senti, Ben…»
«Sì?»
«Pensi di tornare ancora?»
«Certo» annuì lui.
I gradi occhi scuri di lei si illuminarono di gioia pura.
Ben non poté non farsi scappare un sorriso.
 
 
E infatti, il giorno dopo, eccolo di nuovo lì.
E il giorno dopo ancora.
E quello dopo dopo quello dopo.
E quello dopo dopo quello dopo, dopo quello dopo…
Insomma, per un’intera settimana, Ben si recò all’All the Perks per la colazione, e un paio di volte ancora per il pranzo.
Si scoprì ad amare due cose di quel locale: i dolci di Claire e la tranquillità che vi albergava tra le sei e le sette di sera. Quella era l’ora in cui di solito si era certi di poterlo trovare seduto su una delle poltrone nell’angolo accanto al camino, a ripassare la sua parte.
Quei piccoli momenti erano divenuti ormai parte del quotidiano. Una valvola di sfogo, un metodo alternativo anti-stress.
Man mano che i giorni passavano, però, iniziò a rendersi conto che, forse, il merito non andava tutto ai dolci e alla tranquillità, ma anche a Claire stessa.
Non la conosceva ancora bene, ma era consapevole del fatto che fosse una delle poche persone al mondo in grado di farlo sentire davvero a suo agio. Gli era bastato poco per capire che godeva troppo della sua compagnia per rinunciarvi. Amava troppo trovarsela davanti ogni mattina, sorridente, allegra.
Il loro incontro era stato casuale e del tutto fuori dalla norma, la cosa certa era che, da allora, nessuno dei due aveva più saputo fare a meno di vedersi, anche solo per pochi minuti.
Infine, Lory riuscì a chiedergli l’autografo, e lei e Claire si fecero una bella foto per uno. Quando lui le mise un braccio attorno alle spalle, la ragazza si rese veramente conto di quanto fosse alto, di quanto il suo metro e sessanta - in confronto al metro e ottantasei di Ben - la facesse sembrare così piccola e minuta.
Ogni volta che lo vedeva varcare la soglia, Claire sentiva il cuore allargarsi, pensando a quanto lui le apparisse sempre più bello e sempre più reale ogni giorno che passava. Gli sarebbe saltata al collo per riempirlo di baci, ma non poteva se non voleva rischiare che lui scappare a gambe levate per non tornare mai più.
Si impose invece di pensare al tempo che sarebbe venuto: per quattro mesi interi, l’avrebbe avuto intorno. L’avrebbe visto, avrebbe riso e parlato con lui.
«Secondo me, ti trova carina»
«Lory, non dire cavolate. Non gli piaccio in quel senso»
«Perché? Non è mica impossibile. Scusa, viene a trovati tutti i giorni per cosa, se no?»
«Dice che adora i miei muffin» rispose ingenuamente Claire.
«Questa sì che sa di balla»
Oh, no, no, no, no!! Non dovevano metterle in testa certe cose, non andava bene!
Considerava Ben un suo amico…che le faceva battere il cuore a mille, ma pur sempre un amico.
Quello sarebbe stato ammissibile: amici. Altro, no.
Di sicuro, non sarebbe stata lei a rovinare il rapporto che stavano instaurando solo perché una parte del suo delirante cervello partoriva idee del tutto insensate.
Claire aveva sognato per anni di incontrare Ben, ma il solo pensiero che lei potesse piacergli non le era mai passato per la…
Sì? Dicevi?
Va bene, le era passato per la testa. Ma non è forse quello che sperano tutti i fan: piacere al loro idolo? Bene, lei non faceva eccezione.
Era normale, giusto? Non c’era niente di male.
Sì, normale, ma non poteva succedere. Non a lei. A lei non capitavano mai certe cose, non era una ragazza troppo fortunata, di certo non a quei livelli.
Quante possibilità c’erano? Una su un milione.
Ma pur sempre una, le avrebbe detto suo padre...
In quel momento, mentre Claire era immersa in mille ragionamenti contorti, dall’altra parte del locale, Ben alzò gli occhi dal copione, avvertendo qualcosa strusciarsi contro le sue gambe. Guardò in basso, stupendosi non poco nel vedere un gatto tigrato fissarlo con i grandi occhi verdi, il corpo inarcato e la coda all’insù in una tipica manifestazione d’affetto felina.
«E tu chi sei?»
Il gatto miagolò.
«Si chiama Rhett» disse Claire, avvicinandosi e prendendo il gatto in braccio.
Ben fece un’espressione tra il perplesso e il divertito. «Rhett, come Rhett Butler?»
«Precisamente» sorrise Claire. «Il nome l’ho suggerito io»
Ben ricambiò il sorriso. «Non ti chiedo da dove hai preso l’ispirazione, perché credo di saperlo»
Lui e Claire si erano spesso trovati a parlare di libri, scoprendo che lei aveva una vera e propria passione per Via col Vento, tanto da sapere le battute a memoria, sia del romanzo che del film.
«Non immaginavo aveste un animale. Dov’è stato fino a oggi?»
«A spasso, e a casa a dormire» rispose Claire, sedendo sulla poltrona di fronte a quella di Ben.
«Abitate molto lontano dal locale?»
«Appena due isolati più in là»
«Ah, così lui può scorrazzare liberamente da un posto all’altro!»
«Già, è proprio così!»
Il gatto si liberò dalle braccia della ragazza per tornare verso Ben.
Un poco incerto, lui allungò una mano «Mi graffierà se provo ad accarezzarlo?»
«No, vai tranquillo» rispose Claire in tutta sicurezza.
Ben lo accarezzò sulla testa una volta. «Ciao, micio»
Il gatto gli annusò la mano e poi vi strofinò contro il muso.
«Gli piaci» sentenziò Claire con aria quasi stupita. «Di solito da poca confidenza agli estranei, è un po’ pauroso»
Ben fece un’espressione triste. «Io non sono un estraneo!»
«Bè, per lui lo sei»
Rhett, molto soddisfatto delle carezze ricevute, tornò da Claire e le si acciambellò in grembo.
«Non avete problemi a tenerlo qui nel bar?» chiese poi Ben.
«No. Alcuni clienti hanno avuto a che ridire in passato, ma la maggior parte della gente lo considera la nostra mascotte. E se si facesse vedere un po’ più spesso, potrebbe anche diventarlo»
Rhett prese a fare le fusa e lei iniziò ad accarezzarlo sulla schiena.
«Ti piacciono gli animali, vero?» chiese Ben.
«Sì, molto. E a te?»
Ben guardò Claire con vago sospetto. «Non dovresti saperlo?»
«Non so tutto su di te, non sono mica una stalker!»
Lui rise. «Sì, mi piacciono» rispose poi, «ma non ne ho mai avuto uno. Non credo di essere il tipo che si prende cura di un animale domestico. Tu invece sei molto a tuo agio»
Lei annuì. «Ho imparato che, spesso, gli animali ti danno più delle persone. Una cosa è certa: non ti tradiscono mai»
Ben fece una pausa, poi disse: «Te l’ho già chiesto ma te lo voglio richiedere: perché hai deciso di trasferirti?»
Claire attese un istante, poi si fece molto seria. «Sono scappata»
Ben sbatté le palpebre e, per la prima volta – per la prima volta davvero – gli occhi di lui si specchiarono in quelli di lei.
Claire perse un battito, distogliendo lo sguardo, puntandolo sul gatto.
«Definisci ‘scappata’» riprese Ben.
Lei si sciolse di nuovo in un sorriso. «Non è come credi: non sono fuggita da casa, non nel vero senso della parola. Ma è come se lo avessi fatto. Sono scappata da un posto che mi stava troppo stretto»
«La tua città?»
«Già...Non tanto per le dimensioni, ma per la gente che ci viveva. La gente che conoscevo. Non tutti, non di certo la mia famiglia. Qualcun altro…»
La voce di Claire si fece bassa e incerta.
Ben la guardò, il viso dai lineamenti dolci incorniciato da piccoli ciuffetti scuri che scappavano dalla coda con cui aveva raccolto i capelli.
Fece per chiederle qualcosa, ma lei lo interruppe.
«Non parliamo di me, dimmi del tuo film, piuttosto: come procede? Oh…sempre che non ti dia fastidio parlare di lavoro anche quando sei in pausa»
Lui scosse il capo. «Non mi da mai fastidio parlare del mio lavoro»
D’un tratto, lo sguardo di lei cadde sul copione aperto sul tavolino. «Oddio, scusami! Io ti sto disturbando!»
«No, figurati» la rassicurò Ben. «E’ sempre piacevole parlare con te»
Claire restò immobile per qualche secondo.
«Grazie…»mormorò poi.
«Claire?» chiamò la voce di Joseph, risvegliandola dalla piccola trance in cui era caduta. «Non dimenticarti la torta nel forno»
«No, certo»
Joseph le fece l’occhiolino. «Mi sa che te la dimenticherai, invece, con lui che ti distrae»
Ben e Claire si scambiarono uno sguardo.
«E’ lei che distrae me» disse lui.
Chiaramente scherzava, ma lei pensò che non le sarebbe dispiaciuto essere la sua personale distrazione.
«Vado di là, scusami» fece lei, alzandosi senza guardarlo e lasciando andare Rhett.
Ben si alzò a sua volta. «Sarà meglio che vada anch’io. Ho una cena con gli altri attori, stasera. Ci vediamo domani? O siete chiusi?»
«Domenica siamo chiusi. Ci rivediamo lunedì» rispose lei, mentre si avviavano verso il bancone.
Ben vi posò i soldi sopra e indugiò un istante. «Claire?»
«Sì?»
«Che fai di solito, la domenica sera?»
 





Eccomi di nuovo qui con Ben&Claire!
Oggi non ho molto tempo, ma un paio di cose ve le devo dire lo stesso. 
Dal prossimo capitolo, la situazione generale inizierà ad approfondirsi e a diventare un pò più seria. Claire e Ben hanno avuto una settimana per conoscersi, per parlare all'infinito e iniziare a considerarsi amici. Ma, siccome non mi piace tirarla troppo per le lunghe, direi che è ora di far succedere qualcosa. Siete d'accordo anche voi o vi sembra che stia correndo troppo?
Oh, a proposito: Rhett è davvero il mio gatto! xD 

Passiamo ai Ringraziamenti:
Per le seguite:
ChibiRoby, Fra_STSF, Halfblood_Slytherin, HarryPotter11, Nadie, Queen_Leslie, Shadowfax, soffsnix, SweetSmile _joy,  _likeacannonball, _LoveNeverDies_
Per le ricordate: Halfbood_Slytherin
Per le preferite: _likeacannonball (cucciolotta mia bella, grazie di cuore!!!)
Per le recensioni dello scorso capitolo: _Fedra_, Fra_STSF, Nadie, Shadowfax, _joy
 
Gli aggiornamenti di questa storia e di Night&Day (fandom Narnia) li trovate alla mia pagina facebook.
Devo scappare! Alla prossima e grazie di cuore a chi segue questa fic!
Baci a tutti,
Susan♥
   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Ben Barnes / Vai alla pagina dell'autore: SusanTheGentle