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Autore: chocobanana_    11/09/2014    3 recensioni
[Raccolta di flashfic][Verde][Slice of Life, Generale, Fluff][AU][Non ci sono espliciti riferimenti alle pair perché sono bimbi, però inevitabilmente degli spunti ci sono.]
hola, è da un sacco che non pubblico in questo fandom, e teoricamente non dovrei pubblicare cose nuove ma io amo le raccolte quindi eccone qui una nuova~
spero vi piaccia~
{ Camy }
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“Bambini fate i bravi.” Nonno Roma li guardò uno ad uno, esibendo un gran bel sorriso. “Cercate di non fare guai.”
“Certo nonno!” rispose Italia, sorridendo innocentemente.
L’asilo andò a fuoco, molti oggetti si persero e si fece un gran fracasso.

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(Non so se qualcuno ha già scritto una fic del genere, nel caso, se qualcosa non gli andasse bene, può benissimo contattarmi c:)
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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{Day 3} Di scivoli malridotti e litigi per il territorio;

 
Si stavano squadrando, provando a carpire cosa l’altro stesse pensando. Rimanevano in silenzio, mentre il vento scompigliava i capelli di entrambi e alzava dei granelli di polvere.
Il biondino mosse un passo verso lo scivolo giallo canarino, quello tutto rovinato e consumato che s’imponeva al centro del giardino, quello pieno di impronte, che tutti i bambini tentavano di scalare (ignorando le scalette dall’altro lato).
“Dove credi di andare?” Lo ammonì l’albino, “questo è mio” aggiunse, con tono fiero, indicando lo scivolo.
Arthur lo guardò perplesso, poi sbuffò: ma chi credeva di essere quel Gilbert? Il padrone del mondo? All’inglese non era mai stato particolarmente simpatico –forse solo Kiku, per lui, era degno di essere definito “amico”-.
“È di tutti” fece notare il bambino con gli occhi smeraldo, mentre raggiungeva a grandi passi le scale per salire.
Gilbert gli lanciò un’occhiata di disapprovazione e  tirò il mantello scuro che l’inglese indossava spesso, facendolo ruzzolare all’indietro, sull’erba.
“Ma sei stupido?!” Esclamò Arthur, alzandosi a fatica e massaggiandosi la schiena.
Gilbert scoppiò a ridere, poi gli puntò il dito contro, “il magnifico me è la persona più intelligente che potresti incontrare qui” disse, in tono tutt’altro che modesto.
“Allora siamo messi maluccio” commentò Arthur, facendo una smorfia tra l’annoiato e il disgustato. L’albino fece per replicare, ma non trovò nulla di intelligente da dire.  Certo che quell’inglese era stato davvero sgarbato!
“L-lo scivolo è mio lo stesso!” balbettò, per poi salire i gradini; gli lanciò un sorriso di scherno quando fu in cima.
Arthur lo vide dargli le spalle, poi sparire dalla sua vista. Decise di approfittare di quel momento di distrazione per provare a risalire.
Si sedette sulla rampa, pensando a quanto fosse stupido Gilbert. Ma, quando abbassò lo sguardo, lui era lì, seduto sulla punta dello scivolo; l’osservava con i suoi occhi rubino e un sorriso beffardo e vittorioso.
“Se me ne resto seduto qui, tu non potrai scivolare!”
Arthur sbuffò: quanto poteva essere pieno di sé? Il biondino aveva voglia di mollargli uno schiaffo, uno di quelli che lasciano il segno delle cinque dita.
“Scivolo lo stesso” rispose l’altro, noncurante. Tanto non era lui quello a prendersi due piedi nella schiena.
“Non lo faresti mai, troppa paura della mia reazione!”
L’albino ridacchiò nervosamente. Arthur non sembrava molto convinto della propria spiegazione, anzi, gli aveva lanciato un’occhiata a dir poco inquietante.  “Hai un secondo per toglierti” mormorò Arthur, poi scivolò giù.
Gilbert non ebbe il tempo di realizzare quelle parole, capì cos’era successo solo quando sentì un acuto dolore al fondoschiena e un peso cadergli addosso.
Sbatté le palpebre, davanti a sé c’era l’azzurro pastello del cielo.
“Divertente, vero?” L’inglese si mise davanti al prussiano, facendogli ombra. Sembrava parecchio divertito da quello che era successo.
“Signor Magnifico, mettiti in testa che lo scivolo è di tutti” affermò, con voce altezzosa, per poi mostrargli un sorriso di scherno.
Gilbert non ebbe il tempo di parlare che l’altro era già corso lontano.
Maledetto, maledettissimo inglese. Gliel’avrebbe fatta pagare, poco ma sicuro.

 
Angolo dell'autrice;
okay~~ questo capitolo con Gilbert e Arthur l'avevo promesso alla mia beta (perché li adoriamo pls e shippiamo amabilmente pruk), e qui notiamo che in effetti Gil le prende ahah
che idiota- 
l'inizio di una bizzarra amicizia nsomma <3 
oh, e grazie per le recensioni che mi lasciate ;www; sono felice che la gente segua questa raccolta (13 persone *commoss) 
quindi, grazie a tutti ;w; e sul serio, se ci sono richieste parlate pure ;ww; <3 
a presto, 
camy

 
   
 
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