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Autore: Aliak    11/09/2014    1 recensioni
Com'è realmente cominciata la storia.. Il mito di un padre irraggiungibile e lontano, un demone forte e rispettato da tutti. Ancor prima della nascita di Inuyasha e Sesshomaru, un viaggio attraverso gli occhi del più grande demone cane, sovrano delle terre dell'ovest, come è nato il suo impero le sue decisioni le sue paure, uno scorcio verso il futuro prossimo, cosa realmente gli riserverà? Dolore.. Intrighi.. Rabbia.. Delusioni.. Fra alleanze e corti la guerra continua fra demoni, per il dominio sul mondo, e la distruzione degli esseri umani.
NB: La storia inizialmente sarà incentrata sul nostro Taisho ma poi si sposterà su Sesshomaru
Genere: Guerra, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, inu taisho, Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Passato - Presente - Futuro'
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Arrivò alle porte della stalla senza interferenze , il taiyoukai si infilò nel relativo calore dell'edificio cavernoso. Diverse teste si voltarono al suo ingresso, e un coro di ruggiti uscì dalle fauci di quei draken contenti di vedere il loro padrone. Lui annuì contento di quel caloroso accoglimento, e senza dire una parola si mosse in direzione di Ashun.

Lui che aveva offerto un saluto informale,  dal suo cancello della recinzione. Non vi erano soldati ne guardiani, nessuno a controllarli, nemmeno l'ex soldato pacato era offerto di rimanere alla fortezza,  come capo delle scuderie. Lui ed i suoi due figli, ha avuto una certa affinità con quelle strane creature non si potevano definire veri e propri draghi, erano una via di mezzo fra gli stessi e i cavalli.

Erano comunque demoni minori che venivano usati come destrieri per lui e le sue truppe ed erano senza precedenti per la velocità, la resistenza e l'intelligenza, spesso formando forti legami con i loro cavalieri. Ashun stava giocando pigramente con il ciuffo di una delle fattrici presenti nella stalla, ma lo sguardo sembrava puntato molto più distante.

Prima che potesse dare voce ponendogli la domanda, quello con un cenno di muso indicò dietro le spalle della fattrice, da quella posizione non vedeva nulla, e solo allora però si accorse dell'odore di un Inuyoukai, mosse qualche passo incerto per cercare il modo di vedere quella figura che si trovava nelle stalle, temendo quello che sarebbe successo.

Ma rimase sorpreso da quello che i suoi occhi incontrarono..

Una piccola figura slanciata si sporgeva prudentemente da una delle staccionate della recinzione, a una debita distanza dalla mandria.

Gli era capitato altre volte, di incontrare cuccioli in quelle stalle, affascinati da quelle strane creature, ma di norma venivano in gruppo o comunque accompagnati, da adulti e non certo a quell'ora.

Invece li davanti a lui si stagliava la figura di una giovanissima Inuyoukai, l'ampio cappuccio del mantello ricadeva sulle spalle adornato dalla bianca pelliccia della coda, come parte della mantella pregiata fattura come il kimono sottostante, dall'aspetto si deduceva dovesse far parte di una delle casate nobiliari.

La voce di Ashun risuonava nella testa "questo è il terzo giorno di fila, che di nascosto viene nelle stalle, nelle ore più improbabili" l'avvertì la sua cavalcatura.

Incuriosito si avviò lentamente verso la cucciola, cercando di riconoscere i tratti della sua famiglia e del clan di appartenza, doveva far parte del suo stesso clan, a vedere i tratti che appartenevano al suo stesso..

I Lunghi capelli argentei ricadevano ben divisi da piccoli nastri dorati, sulle sue spalle, a mala pena arrivavano a sfiorare la spalla probabilmente sciolti non sarebbe stato così, la frangetta lasciava scoperto al centro della fronte, una graziosa e piccola falce di luna calante orgogliosamente tenuta in mostra, proprio come suo padre.

Una serie di singoli, strisce magenta colpivano tutti e due i suoi zigomi alti. Sakamaru era uno dei suoi generali, la sua famiglia serviva da secoli la sua, ottimo alleato in battaglia, affidabile condottiero e stratega, ottimo consigliere in caso di dubbi, oltre a essere portatore, del gene veleno.

Era uno inuyoukai affidabile, in tanti secoli non vi era mai stato tradimento, e aveva diversi figli cresciuti anche loro al suo servizio.

Gli venne in mente al taiyoukai che questa ragazza potrebbe effettivamente essere figlia o nipote di Sakamaru.

Anche se gli si era avvicinato lei non aveva accennato a muoversi, aveva solo spostato lo sguardo ambrato per pochi istanti su di lui, per poi tornare a fissare le creature che gironzolavano nella recinzione, lasciando il taiyoukai con l'impressione che era stato liquidato come poco interessante. La somiglianza di famiglia continuava a presentarsi, notò con un sorrisetto ben celato come fosse simile più degli altri figli, a suo padre...

Sakamaru spesso è riuscito a farlo sentire come un giovane inerme, con un solo sguardo, e lei..

Mantenendo il suo tono casuale, si rivolse a lei. -Buongiorno, mia signora. Cosa ti porta alle scuderie a quell'ora?-

Sembrò finalmente donargli una parola. -Non ho mai visto draken da così vicino, e volevo guardarli-, ha annunciato con una voce che era leggera e remota tristezza, era qui perchè lo voleva ma da quel tono intuì che i suoi genitori non glielo avrebbero invece permesso. Lei era qui quindi senza che loro lo sapessero, gli piaceva la grinta di quella cucciola, la ribellione verso i suoi, gli ricordava un po' lui da giovane, e tutt'ora non era così cambiato.

Anche se lei sembrava leggermente più grande di quelli della sua età, sospettava che fosse di almeno quattro o forse cinque decenni troppo piccola, che fossero anche necessari per raggiungere la piena maturità, doveva avere fra i 100 e 120 anni e un Inuyoukai si poteva definire adulto fra i 170 ei 200 anni anche a seconda dei vari casi.

Questo era anche probabilmente il motivo per cui lei non era stata presentata, probabilmente aveva accompagnato le sue sorelle e i genitori a quella festa, ma non gli era stata presentata durante la settimana insieme a tutte le altre.. anche se un secondo pensiero, vacillò nella sua mente.

Il taiyoukai chiese se la sua famiglia avrebbe cercato in ogni caso. Clan della ragazza aveva la reputazione di essere molto orgoglioso, e lui davvero non poteva vedere Sakamaru tentativo di ingraziarsi in un tale modo.

La giovane si avvicinò di più a un Draken che sostava più vicino al recinto, e allungò una mano verso di lui. Lo stallone inarcò il collo muscoloso, scosse la criniera scura, avvicinò lentamente il muso, annusando il palmo della inu per diversi istanti, per poi addossarlo allo stesso, permettendo così che l'ultima lo accarezzasse.

-Vuoi che ti presenti Ryouma? Lui è molto socievole- Le sue labbra si erano abbassate, in un grazioso broncio.

-non mi è permesso, alla mamma non piacciono i draken- Interessante, se la stessa sapesse che veniva la ogni mattina.

-Se non sei autorizzato toccare Draken, allora perché sei qui?- Studiò la ragazza con la coda dell'occhio, cercando la reazione a quelle sue attuali parole, da questo punto di vista, era determinata, sembrava che se si mettesse in testa qualcosa, l'avrebbe portata comunque a termine, leggeva in lei una forte determinazione, tanto da mettersi contro i suoi

Doveva sapere. La domanda ha portato i suoi occhi sui i suoi, e questa volta lo sguardo della ragazza era speculativo. Il suo sguardo accese, ora lo stava guardando veramente dalle marcature viola frastagliate sulle guance al ciuffo d'argento, poi indugiò per un po' sulla impugnatura della spada visibile sopra la sua spalla destra, e scendere lentamente su quel corpo di giovane guerriero.

La sua risposta, arrivò poco dopo, con una leggera scrollata di spalle. -Lei non ha detto che non potevo guardare.-

-E nessuno lo avrebbe saputo-
, ha sottolineato con toni misurati con attenzione, guardando la ragazza con interesse.

Lei inarcò un sopracciglio verso di lui, ma non degnò la sua proposta con una risposta. Deliberatamente lei si allontanò da lui, apparentemente per guardare gli occupanti di un recinto vicino, ma la taiyoukai sentì che era causata dalle sue azioni, dall'essersi avvicinata a lei, e non era di certo opportuno.

-E se dovessi offrirmi di a parlare con tuo padre, spiegare le cose, per prendere la colpa per te?-

-Io non posso accettarlo.-
 Non c'era dubbio che la ragazza sapeva chi era e l'autorità che possedeva, e tuttavia ha rifiutato di approfittare della sua posizione. Lui aggrottò la fronte pensieroso, si spinse lontano dal cancello e si avvicinò di più di nuovo a lei

-Perché, mia signora?- Lei non si ritrasse dalla sua presenza questa volta, nonostante la sua maggiore altezza e la presenza imponente. Se non altro, si raddrizzò ulteriormente come se si rinforzava per affrontare la sfida che gli aveva presentato.

-Non sarebbe onesto-, ha spiegato. Approvava quelle parole, l'orgoglio di quella ragazza, il suo modo di pensare, aveva allungato senza accorgesene una mano verso il di lei volto. Diventarono rosa le guance e lei abbassò gli occhi sommessamente. In qualche modo quella cucciola aveva guadagnato il suo rispetto.

-L'onore è importante per te, non è vero?- sorrise.

-Certo-, ha dichiarato con orgoglio, sollevando di nuovo il suo piccolo volto, tornando a fissarlo negli occhi.

-Ne sono lieto di saperlo, mia signora-, dichiarò con gravi cortesia.

-Ora, se volete scusarmi tornerei nelle mie stanze- Chinò giustamente, e lui annuì prima di spostarsi per le stalle afferrando delle briglie, lo stallone si agitò con entusiasmo alla prospettiva di uscire, entrò nel recinto facendogliela indossase, poi salì di colpo in groppa al Draken, e guardò indietro lungo il corridoio centrale dove lei rimase a guardare.

I suoi occhi tradivano il fascino e l'ammirazione nei suoi confronti nel cavalcare quell'essere così orgoglioso che rampava il terreno in quella attesa scalpitante, e poi si allontanò lasciandosi alle spalle quella cucciola e le stalle.

La ragazza era rimasta impressa nella sua mente. Si chiedeva se poteva parlare con il padre quella stessa mattina senza che la ragazza finisse nei guai. Lei  lo aveva divertito e l'aveva colpito al cuore dove altre donne fin'ora non erano riuscite nemmeno a avvicinarsi. Così giovane aveva già un senso dell'onore così alto, sapeva che il suo valore deve essere stato instillato in lei fin dall'infanzia.

Aveva un senso, per la famiglia di Sakamaru la stessa aveva una reputazione molto alta. La sua ammirazione per il loro clan era aumentato di dieci volte nelle ultime ore.

"Che bella eredità per garantire ... per i propri ... figli ... Che cosa accadrebbe se io ... " Mente di correvo attraverso i pro ei contro e le possibili conseguenze di seguire il suo improvviso capriccio. Questa potrebbe essere la mia risposta. Lignaggio di Sakamaru era eccezionalmente forte, e  offriva la possibilità di passare a lungo la capacità di usare il veleno, una risorsa rara e formidabile.

La ragazza aveva dimostrato che poteva essere rispettosa, lei non avrebbe paura inutilmente. Non aveva dubbi che avrebbe potuto affrontare le sfide che il suo ruolo al suo fianco avrebbe portato. Il taiyoukai tamburellava con le dita contro la sua coscia come il suo entusiasmo per il nuovo piano che era nato, in quello sgattaiolare dal proprio castello.
   
 
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