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Autore: _Lola99_    12/09/2014    6 recensioni
Ci sono molti modi per raccontare una storia triste…
A volte renderla più dolce serve a raccontarla meglio.
La mia storia con il mio principe, se così lo si può definire, non è stata per niente semplice anzi piuttosto travagliata piena di sorprese, momenti belli in cui sembrava di essere su una nuvola soffice e nulla mi potesse tirare giù e momenti brutti dove la mia vita mi sembrava uno schifo.
Ma dopotutto chi non ha mai pensato anche solo un momento a questi pensieri che ho ora io?
Tutto è cominciato qualche hanno fa...
Questa dramione è ambientata al sesto anno e la prima parte è una mia revisione in stile dramione del libro che io ormai so a memoria! Spero vi piaccia!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Capitolo 17: Per essere cattivi, ci vuole stile.

 

Cammino svelta sui tacchi alti che Pansy mi ha dato. Neri, come gli abiti e come il mio umore. Sono tre settimane che ormai sono qui e ancora nulla che riguardi Draco. Intanto raccolgo informazioni su ciò che fa Voldemort e le invio in forma anonima alla McGrannit sperando che non si accorga che sono io a mandargliele. Il signore Oscuro mi fa molte domande precise e per il bene di Harry e dei miei amici ad alcune non rispondo. E’ vero che in questo momento le cose tra me e Harry non vanno bene, ma non per questo lo consegnerò a Voldemort.

- Hermione ti vogliono nella sala riunioni.

Mi giro e vedo Astoria che cammina veloce al mio fianco. Dopo aver scoperto quello che sto facendo per Draco, si è fatta trasferire qui a Malfoy Manor con la scusa di voler stare vicino al suo Signore. I suoi genitori, sentendo quelle parole, sono diventati euforici e l’hanno accontentata.

- Cavoli Granger ci sai fare con i tacchi. Vai più veloce di un giaguaro.

Ringrazio mentalmente Ginny per le lezioni extra di “Come camminare sui tacchi a spillo”

- Grazie. Nessuna notizia di Draco?

- Sì e se rallenti un secondo te le dico senza avere il fiatone.

Non riesco a sentire tutta la frase… smetto di ascoltare al “Sì”.

Mi blocco in mezzo a uno degli innumerevoli corridoii dell’enorme Manor fissando la bionda con uno sguardo carico di attese.

- Ok, ora che ho la tua completa attenzione ti dico tutto. Draco ha appuntamento con un mangiamorte tra una mezzora al Brew, a Londra in centro. E’ un piccolo locale per maghi, molto appartato e sicuro. Non sa chi ci sarà ad attenderlo per cui siamo a cavallo. Devi solo convincere il Signore Oscuro a mandare te da sola.

- E dici che siamo a cavallo? Direi piuttosto che abbiamo messo solo la sella. Cercherò di convincerlo. Stavo andando giusto da lui.

Lei mi guarda dalla testa ai piedi e sorride  sorpresa.

- Sei passata da Grifondoro amica di Potter a futura mangiamorte pupilla di Voldemort. Che cambiamento...

Faccio un sorriso malinconico e riprendo a camminare veloce.

- Già… un gran cambiamento… Harry mi ha voltato le spalle quando gli ho chiesto di aiutarmi a proteggere Draco

- Sei ancora arrabbiata con lui allora?

- Puoi dirlo forte! Ora devo entrare. Augurami buona fortuna.

- In bocca al lupo Herm!

Faccio un respiro profondo e apro la porta della Sala principale del Manor e subito i suoi occhi rossi puntano su di me.

Anche se so che non mi farà nulla perchè ha bisogno di me, ogni volta che mi guarda non posso fare a meno di rabbrividire e pensare che abbia scoperto la mia copertura.

- Signorina Granger, che piacere che lei sia venuta alla nostra riunione. Prego venga a sedesi vicino a me.

Senza far trapelare alcuna emozione dal mio volto mi accomodo di fianco al professor Piton senza sorprendermi di trovarlo lì.

Lo sapevo che era un mangiamorte. Fin dal quarto anno…

- Signorina Granger, si è informata sull’argomento che le avevo chiesto?

- Sì, mio signore.

- Buone notizie?

- Purtroppo no signore. Da quello che ho letto, una volta dopo aver riacquistato il corpo originale, non è possibile creare altri Horcruks essendo l’anima troppo rovinata dai crimini che avete commesso per crearli. Dovrete affrontare Harry Potter faccia a faccia, magari facendo leva sui sensi di colpa. Funzionano sempre con lui…

- Bene signorina Granger. Nonostante le cattive notizie ha fatto un buon lavoro e grazie per il consiglio prezioso. Lo userò di certo. Si è informata su quanti Horcruks mancano?

- Ne mancano quattro: lei, Nagini, il diadema e Harry signore.

Le sue pupille si allargano rendendo gli occhi ancora più spaventosi.

- E la coppa? E il diario? E il medaglione?

-La coppa signore l’ha distrutta la signorina Weasley, Ginevra. Il diario, Harry al secondo anno e il medaglione Silente. Sanno come distruggerla, signore, dovrebbe essere cauto…*

- Non si preoccupi, lo sarò… Può andare, ora comincia la vera riunione e come sa non può farne parte. Sarà una riunione molto lunga.

- Certo, mio Signore

Ghigno come faceva sempre Draco e esco dalla stanza.

Appena la porta si chiude dietro di me, faccio un respiro profondo. Non ho ottenuto il permesso che volevo, ma ho un pò di tempo per vederlo dopo settimane che non ci vediamo.

Afferro con una velocità spropositata il mantello nero che il Signore Oscuro mi ha donato appena sono arrivata qui al manor con la scusa di non essere riconosciuta e mi smaterilizzo.

Appena riapro gli occhi mi trovo davanti ad un bar piuttosto malandato e non so come faccia l’insegna a stare su con quella corda consumata.

Entro velocemente dentro il locale e maledico i tacchi che mi hanno costretto a portare. “Per essere cattivi ci vuole stile” aveva detto Pansy appena arrivata al Manor… Ora però stanno attirando terribilmente l’attenzione su di me, per fortuna il cappuccio mi copre del tutto il viso e nessuno riesce a riconoscermi, infatti tutti si zittiscono e distolgono lo sguardo.

Non ho molto tempo. Spero che Draco sia puntuale.

Il rumore della campanella attaccata alla porta mi fa sobbalzare.

Guardo distrattamente l’orologio.

Puntuale come un’orologio svizzero. Tre e mezza precise

Una persona vestita in modo sportivo si siede di fronte a me sospirando.

- Non mi unirò a voi. Qualunque sia la proposta.

La sua voce mi comincia a rimbombare nella testa.

E’ vivo allora…

- Io non voglio farti nessuna proposta…

Alzo lo sguardo e incontro il suo.

E’ molto stupito di vedermi così.

- Hermione…

Ora passa dallo stupito al preoccupato.

Non riesco a staccare gli occhi dai suoi e non riesco a fermare quella lacrima solitaria che ora cade lentamente seguendo il profilo della guancia.

- Sai, quando Pansy mi ha detto che eri vivo non le credevo, ma ora che sei davanti a me io…

- Hermione, devi andartene da qui sei in pericolo.

- Sono dalla parte sbagliata per cui-

- Ancora peggio di prima. Non capisci? Sono diventato un mangiamorte anche per proteggerti da loro.

- La stessa cosa che ho fatto io. Se non avessi accettato di aiutare Voldemort ora tu saresti morto.

Lui si raddrizza sulla sedia e mi guarda stupito.

- Tu stai aiutando Tu sai Chi?

Io sospiro e mi asciugo il viso.

- Ho dovuto farlo. La scelta era o io dalla sua parte o tu morto definitivamente. Mi avevano appena detto che tu eri ancora vivo e questo ha condizionato molto la mia scelta.

- Potter sa quello che stai facendo?

- Non sa nemmeno dove sono. Il signore Oscuro mi ha detto che ci saresti stato venerdì alla riunione e saresti stato la mia ricompensa per il mio duro lavoro.

- Ti devo portare in un luogo sicuro.

Mi afferra per un braccio e ci smaterilizziamo in una camera piuttosto disordinata. Credo che siamo al Paiolo Magico

Lo guardo e lui mi invita a togliermi il mantello nero.

Ha l’aria stanca e parecchio sciupata, ma questo non mi ferma dallo sfogarmi completamente.

- Tu sei un codardo!

- Cosa?

- Non hai avuto le palle per anni di dirmi quello che senti . Mi fai leggere una diario dove hai scritto quando tu tieni a me, poi mi lasci soffrire per settimane lasciandomi in un mare di sensi di colpa per non averti detto prima che ti amavo. Sei solo un bast-

Non riesco a finire la frase perchè le sue braccia mi afferrano e le sue labbra sono sulle mie. Un calore innaturale mi trapassa il corpo e non so come ma mi ritrovo a ricambiare. Se non fossi ancora arrabbiata con lui, sarebbe stato un bacio perfetto. Lentamente, anche se non abbastanza secondo me, le sue mani e il suo viso si allontanano da me e un sorriso smonco appare sul suo viso d’angelo.

- Non pensare che questo sistemi tutto.

- Non lo penso infatti.

- Bene, perché dopo tutto quello che mi hai fatto mi ci vorrà un pò per perdonarti.

- Ti capisco

- Ok, bene…

Un silenzio imbarazzante irrompe nella stanza, finchè dopo neanche un minuto, lo spezzo.

- Non cambia nulla, ricorda

Lo afferrò velocemente per il braccio e lo attiro verso di me dandogli un bacio che esprime tutto quello che ho provato in questi mesi. Lo sento sorridere sulle labbra e rispondere al bacio rendendolo più passionale. Sento le sue mani morbide che dopo essersi posate sui miei fianchi mi attraggono verso di lui. Passano minuti o forse ore e ho ancora voglia di stare tra le sue braccia forti con le sue labbra sulle mie. Per mancanza di ossigeno, mi costringo a staccarmi dal mio paradiso personale e subito tutta la sofferenza che mi ha causato con il "suo modo di proteggermi" mi cade addosso.
Non voglio che mi veda piangere, non voglio che veda quanto mi è mancato. 
Abbasso lo sguardo e velocemente afferro il mio mantello nero e sto per andarmene quando la sua mano mi afferra e mi fa voltare. Appena incontro il suo sguardo color tempesta, non riesco a non pensare che ho passato giorni interi cercando di convincermi che non avrei mai più rivisto degli occhi del genere. Ma a quanto pare mi sbagliavo…

Non riesco a trattenere le lacrime che ora scivolano calde lungo le mie guance. Lui, appena le vede, fa un passo in avanti e io subito uno indietro. Spalanca gli occhi e mi guarda stupito.

- Mi hai fatta soffrire sul serio. Se eri vivo, sapevi come ero ridotta?

Lui annuisce e io mando giù il nodo alla gola che mi si era formato, mentre cerco di non singhiozzare senza ottenere grandi risultati.

- Quindi dichiari di amarmi e poi mi lasci soffrire in quel modo?

- Sono stato costretto a farlo. Mi avresti trovato nel giro di pochi giorni con il tuo incantesimo e sicuramente saresti venuta da me a farti uccidere.. Non potevo permettertelo.

- Così mi hai fatto credere che fossi morto?

- Se ci fosse stata un’altra soluzione per tenerti al sicuro l’avrei fatto

Sospiro e mi siedo sul letto.

- E la lettera per Daisy?

- L’ho scritta prima di decidere che me ne sarei andato. Il piano era farmi odiare così non mi avresti mai più cercato. In futuro ti saresti sposata e saresti stata felice. Io in qualche modo sarei sopravvissuto. Ma dopo...

- Ma dopo mi hai chiamato Daisy.

Lui sorride con quel suo modo malinconico e si siede accanto a me.

- Già… allora capì di essere nei guai e che tu avresti riletto il diario e avresti trovato la lettera. Ho passato interi giorni a pensare come fare a tenerti lontana da me e da tutto il mio mondo e sono giunto solo a questa soluzione. Ho contattato lo Sfregiato…

- Harry?

- Sì.

- Harry sapeva che tu eri vivo?

- Sì, e lui mi ha aiutato ad entrare a scuola. Tu stavi cercando l’incantesimo e eri chiusa in biblioteca, quindi non mi hai visto. Sono andato dalla McGrannit e le ho chiesto di darvi la notizia.

Annuisco.

- E tua madre?

- L’ho salvata appena in tempo. Ora è in Provenza in una delle tante tenute che noi Malfoy abbiamo. Ti prego Hermione, cerca di capirmi…

- Scusa cosa pensavi? Rimanere morto per il resto dei tuoi giorni? Lo avrei scoperto prima  o poi!

- Lo so , ma-

- Ho pensato più volte alla morte, ero completamente stravolta. Non riuscivo neppure a mangiare. Sei una delle persone a cui tengo di più al mondo e appena lo scopro tu ti fingi morto per proteggermi? Pensavo che ero una stupida a non aver capito prima quanto io tenessi a te e quanto io ti ami sul serio e mi sentivo terribilmente in colpa. Non riuscivo a perdonarmi Draco! Capisci?Più ci pensavo più credevo che sarei rimasta sola per tutta la vita per paura di far soffrire qualcun altro. Se andava bene Ginny mi sentiva parlare due o tre volte al giorno. Ero distrutta.

- Lo so e mi dispiace tantissimo

Sospiro di nuovo e mi alzo in piedi senza staccare mai gli occhi dal suo viso.

- E’ questo il tuo problema…

Mi guarda in modo interrogativo si alza anche lui in piedi.

- Quale problema?

- Mi lasci fuori dalla tua vita come se non centrassi nulla-

- Non è vero!

- Questo lo devi dire a te stesso per autoconvincerti. Sai benissimo che è la verità. Mi lasci fuori da ogni tuo piano e persino da una probabile relazione tra noi due.

- Esagerata, è-

- La verità, io sono stanca di essere messa da parte e non so se riuscirò a fidarmi di nuovo.

- Herm, dammi una possibilità ti prego…

- Ci penserò.

Indosso il mantello ed esco da quella stanza, cercando di asciugarmi il viso con le mani. Sento alcune gocce che bagnano i miei capelli e alzo la testa verso il cielo.

Manca solo la pioggia.

- Hermione!

Mi giro e vedo Draco sotto la pioggia come me che corre nella mia direzione.

Ad un certo punto, il suo viso cambia espressione.

- Hermione! No!

Poi il buio più nero.


* Ho deciso di cambiare il numero di Horkrucks da distruggere, perché non sapevo come giustificare il fatto che sono stati distrutti anche senza l'aiuto di Hermione e il viaggio alla ricerca di essi.

Ehilà!
Scusatemi se non ho aggiornato la scorsa settimana, ma ho deciso di saltare l'aggiornamento per dedicarmi completamente al ripasso delle mie materie incredibimente babbane così d'avere questi miei ultimi giorni di vacanza liberi per scrivere qualche capitolo per portarmi avanti.
Come seconda cosa ringrazio tantissimo quelli che hanno recensito l'ultima volta.
Sono stata brava e ho risposto a tutti.
Terzo: cosa ne pensate del capitolo?
Hermione sotto sotto ancora buona
Draco ancora vivo che non capisce che l'ha fatta soffrire
Il finale in sospeso
Lo so volete cruciarmi a sangue ma resistete ancora un pò, ve ne prego!
Ecco lo spoiler:

 

Tutto è come l’ho visto l’ultima volta tranne un piccolo particolare.. biondo per la precisione.

Il mio sguardo si trattiene troppo su di lui e lascio intuire a Voldemort il motivo.

Lo vedo spalancare i suoi enormi occhi rossi e sorridere in un modo che mi fa venire brividi.

- Sei innamorata di lui?

Spero di avervi stuzzicato al curiosità.
Aggiornerò il prossimo venerdì pomeriggio, forse un pò più tardi visto che con grande rammarico le vacanze sono finite anche per la vostra povera Lola che deve tornare in quella scuola babbana e non vede l'ora che arrivi Natale per dormire fino a tardi di nuovo.
Un bacione e in bocca al lupo a tutte le persone che lunedì ricominciano!
Lola 

P.S. Visto l'incombente inizio del mio incubo, ho bisogno di molte recensioni anti-depressive per cui ... RECENSITE IN MOLTI!!!!



 

  
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