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Autore: gleebrittanastories    12/09/2014    2 recensioni
La Brittana in un mondo parallelo, dove Santana e Brittany si conoscono molto dopo il liceo. Entrambe vivono a New York e sono due donne in carriera. Due come loro sono destinate a incontrarsi, McKinley o meno.
Presenza Quick, Klaine, Samcedes, Will-Holly
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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/ Ehy! Grazie a tutti quelli che seguono, preferiscono, recensiscono o qualsiasi cosa voi facciate, grazie. Buona lettura /

"Sei sicura di voler fare questo passo, San?" 

"Sì te l'ho già detto" 

"Sai, anche io e Puck ci stiamo pensando" 

Santana era felice per la sua migliore amica. 

"Ma la casa, ti piace?" 

Quinn rise, era la settima volta che glielo chiedeva. 

"È bellissima, a Brittany piacerà da morire" 

"Devo solo trovare il coraggio di chiederglielo" 

Quel  "solo" suonò in modo decisamente poco convinto. 

"Come se non sapessimo già la risposta" le disse facendole l'occhiolino per poi avviarsi verso la macchina parcheggiata davanti al giardino della casa. Era a due piani, indipendente. Geograficamente a metà percorso tra la Sua&Co e la palestra della bionda. Santana aveva pensato proprio a tutto e ora che conosceva il parere della sua migliore amica era ancora più sicura che quella fosse la casa dei suoi sogni. Suoi e di Brittany.

 

“Puck!”

“Ehy latina”

Si abbracciarono velocemente.

“Quinn ti tiene al guinzaglio eh?! Era da un po' che non uscivamo io e te”

“Beh, ha le sue ragioni. Quante ne abbiamo combinate insieme?”

Entrambi risero.

“Birra e sveltina?” le fece l'occhiolino.

“Pensavo più a birra e cinema. C'è un bellissimo film horror che Brittany non verrà mai a vedere con me”

“Mi sembra perfetto”

Entrarono in un piccolo locale sull'angolo tra due vie molto trafficate. Erano nel centro di New York.

“Sai, sto pensando di prendere una macchina nuova”

“Sarebbe anche ora”

Si sedettero al balcone e ordinarono. Il barista guardava forse un po' troppo insistentemente Santana, che si limitò ad ignorarlo. Parlarono per un po' di macchine e nel frattempo finirono le birre.

“Andiamo?”

“Lascia, pago io. Comunque dopo tutti gli horror che ci siamo visti al liceo ormai non mi fanno più effetto”

“Sì come no. Come quella volta che hai detto che andavi a farti un panino e ti ho trovato che vagavi per la cucina con un mestolo in mano”

“Te lo sei inventata!”

“Chiedi a Quinn, dovrebbe avere ancora le foto”

Si avviarono verso il cinema, uno dei più grandi in zona.

“Ehy, quello non è...”

“Sam, sì. SAM” lo chiamò Puck.

Il biondo era qualche metro davanti a loro e si voltò subito.

“Ciao ragazzi!”

“Ehy, che ci fai qui?”

“Mia madre mi ha mandato a fare una consegna di pasticcini a una festa qua dietro. E voi?”

“Stavamo andando al cinema”

“Perchè non vieni con noi?” gli propose Santana.

Sam sembrò per un attimo incerto.

“Perchè no? Scrivo a Quinn se può finire lei i cupcakes”

“Ehy, non far lavorare troppo la mia donna”

Risero un po' poi si incamminarono verso il cinema.

 

"Grazie San"  

Santana sorrise vedendo il volto felice di Brittany, ora che aveva una tazza di cioccolata calda tra le mani. Non era ancora inverno inoltrato ma la bionda aveva già cominciato da un po' a nutrirsi principalmente di quella bevanda. 

La latina si sedette vicino a lei sul divano. Era il momento per affrontare un argomento serio. Tipo la convivenza. 

"Senti Britt" 

L'altra rispose con un mugolio, uno di quelli che significano "ti ascolto". 

"È un po' che ti volevo chiedere se vuoi venire a vivere con me. Ma non nel mio appartamento. Ho visto una casa bellissima, Will mi anticipa qualche mese di stipendio e la compriamo in contanti così è tutta nostra. Anche a Quinn piace, ti va di venire a vederla? Ma soprattutto, ti va di vivere con me?" 

Brittany aspettò che finisse di parlare, si voltò verso di lei con un grosso sorriso. Più grosso di quello per la cioccolata calda. 

"Certo che voglio vivere con te! E no, non voglio venire a vedere la casa perché mi fido di Quinn e soprattutto di te. E ringrazia Will da parte mia perché dobbiamo comprare quella casa prima che qualcuno ce la rubi" terminò lasciandole un bacio, per poi tornare a guardare la televisione. 

Beh è andata bene, pensò Santana. Decisamente bene. 

"Ma ci pensi? Potremmo fare l'amore tutte le sere" aggiunse dopo un po' senza voltarsi. 

"A proposito..." 

"Dai San, sto seguendo il film" 

La latina sbuffò tra il deluso e il divertito e tornò ad appoggiarsi sullo schienale del divano. Dopo pochi secondi però la TV si spense e si ritrovò sdraiata con Brittany sopra di lei. 

"E il film?" 

"Quale film?" 

 

Con la convivenza le due ragazze, ormai donne, poterono dire di conoscersi perfettamente. Scoprirono tutto l'una dell'altra. Santana scoprì che Brittany faceva due docce al giorno, una appena alzata e una dopo il lavoro. Brittany scoprì che Santana riempiva da sola una cabina armadio di almeno cinque metri quadrati e che, nonostante questa, riusciva a disseminare vestiti per tutto il resto della casa. Santana scoprì che Lord T non era poi così fastidioso, soprattutto quando la sua padrona era fuori e lei poteva chiuderlo in uno dei bagni. Brittany scoprì che Santana aveva due macchinette del caffè perché nel caso se ne fosse rotta una non sarebbe potuta stare senza. Ogni giorno era una scoperta. 

Facevano colazione tutte le mattine insieme tranne il lunedì dato che Santana usciva prima della ballerina. Poi però recuperavano vedendosi da Starbucks alle 11:30 in punto, quell'appuntamento era ormai sacro. 

Il martedì la serata dai Pierce era diventata serata da Susan, le due non vedevano l'ora di allontanarsi dalla città per rilassarsi sotto il portico con la donna. 

Il sabato si vedevano al pub con Quinn, Puck, Kurt, Blaine, Sam e ultimamente anche con Rachel che dal funerale si era unita al gruppo. E Santana aveva imparato a sopportarla, addirittura un paio di volte ci aveva parlato. 

E alla domenica toccava al signor Lopez. 

Ed era proprio una domenica di quell'inverno quando Santana aprì gli occhi di soprassalto, quella era la voce di Brittany e stava urlando. 

"Calmati San, non ti ho mai vista così preoccupata appena sveglia" era Quinn, sdraiata accanto a lei. Anche quell'abitudine non era scomparsa. L'amica dormiva da loro ogni sabato, anzi tra di loro. Santana all'inizio non era proprio entusiasta di quella presenza tre lei e la sua ragazza ma poi le due bionde l'avevano convinta. Inoltre era troppo abituata a svegliarsi la domenica con il braccio di Quinn sulla sua pancia.

"Cos'è successo?" 

"È solo la tua ragazza che ci avverte che sta nevicando" 

La latina si rilassò, richiuse gli occhi e usò l'amica come cuscino. Non aveva nessuna intenzione di svegliarsi, il suo orologio interno le diceva che era presto e che era domenica quindi doveva dormire. 

Ma proprio mentre stava per riaddormentarsi un nuovo urlo arrivò dalle scale. 

"RAGAZZE NEVICA! VENITE FUORI, PRESTO" 

Nel frattempo Brittany era arrivata al piano superiore e si era fiondata in camera.. 

"Dai San!" la incitò la ballerina per poi buttarsi sul letto tra le due. 

"Va bene amore" le rispose reclamando il bacio del buongiorno, prontamente accontentata. 

Quinn si voltò dall'altra parte fintamente disgustata. 

"Dio, mi ci devo ancora abituare a questa Santana innamorata persa. A chiunque altro risponderesti una serie di insulti e poi da quando hai dei vestiti da neve?" 

"Da quando ho scoperto che Brittany mi porterà in settimana bianca" rispose ovvia la latina lasciando Quinn ancora più sbigottita.

 

  
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