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Autore: LunariaScrittrice    12/09/2014    0 recensioni
Aggiornato- capitolo 27 -> Streghe o Sailor?
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Note: Questa storia è una Cross Over, ha in sé: Ojomajo doremi, Sailor Moon e Mew Mew (dal capitolo 10 )
Tutti non sono inerenti all' anime, è una storia aparte pero' lo tratta come tema per unire tutti alla storia, solo in modo indiretto.
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Avvertenze: La storia presenta scene violente anche a livello psicologico il capitolo 9 presenta una scena leggera di violenza sessuale
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Trama: I FLAT non si conoscono ed invadono la terra che con i loro poteri causano distruzione. Tutti loro non sanno amare ma ci saranno le
loro controparti che li aiuteranno. (Qui non ci sarà Lullaby)
Le Sailor ormai adulte affidano il compito a Chibiusa di cercare le nuove Sailor.
Doremi invece vive la sua vita nella sua monotonomia finchè non incontra Akatsuki, si direbbe perfetto
ma pure Chibiusa lo conosce e finirà col innamorarsersene.
Inoltre poi arrivano le Mew Mew dove gli allieni invaderano la dimensione dei maghi e delle Sailor mentre Strowberry
Si trova ad affrontare le pene dell' amore assieme a Doremi.
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Coppie: Aka/Dore, Fujio/Melody, Bunny/Marzio, Strawberry/Ryan o Toru/ Strawberry?
, Leon/Sinfony, Mindy/Shou,
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chibiusa, Sorpresa, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
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Un gioco di lingua vorticoso, i miei sensi che si intorpidiscono, il mio corpo che viene premuto dal suo. Sento proprio salire il sangue al cervello perdendo forse, il controllo delle mie mani che lentamente, passo per passo, si muovono, accarezzando la schiena del mio ragazzo mentre lui non smette di baciarmi, e di accarezzarmi i capelli, facendomi provare il suo potere su di me; non so se è perché siamo entrambi magici, o se è attrazione fisica, ma so che sono emozioni e sensazioni assolutamente indescrivibili se non unici e rari; forse sono quei sentimenti che gli umani chiamano amore.
So di amare Akatsuki, ma mi chiedo se pure lui mi ami. Indubbiamente è attratto da me; lo dimostrano molti fattori, ma dell' amore lui che ne può' sapere? L'ho costretto con la forza ad essere il mio ragazzo, eppure non riesce a staccarsi da me, nemmeno quando lo respingo. Infatti lui verrà sempre e solo da me per coccolarmi e donarmi sensazioni, brividi, occhi, che solo lui può' donarmi.

Riprendo coscienza di tutto ciò che mi circonda, per poi aprire gli occhi mentre lui mi bacia il collo. Indubbiamente sto per esplodere e se non fosse per il mio grande autocontrollo su tutto, anche accetterei. Ma io non sono così facile, io non sono una che si accontenta di un bacio o due, per avere il mio corpo! Io sono quel genere di persona che se un uomo mi vuole deve sudare.
Fermo il suo gioco con una sola frase.
« Ora basta! » Prendo le sue spalle per poi spostarmi da lui lasciandolo decisamente male, tuttavia poi lo vedo arrossire moltissimo più dei suoi stessi capelli; forse perché si è reso conto di cosa mi stava facendo in pubblico?
Sento in lontananza sguardi, e persone che hanno visto la scena. Io nonostante mi vergogni, non voglio badarci. Cosa c'è di male in un bacio a lingua? Nulla è normale in una coppia, non mi sono spogliata o altro, solo un bacio e queste persone che si credono chissà chi, parlano alle spalle senza sapere i fatti. Ci sono anche ragazze che mi mandano occhi pieni di disgusto e diffidenza. Ormai ho imparato a fregarmene delle persone, ed a vivere la mia vita; ma quando sto con Akatsuki, non ci riesco perché finisco nel baratro della paura in quanto sento di non essere degna di lui. Infatti riesco a raggiungere il fondo dell' imbarazzo perché una come me che non è nemmeno tanto carina, come può' stare con un figo simile? Perché lo ammetto, lui è bello! In tutto: cuore, lineamenti viso e poi il suo fisico è assolutamente divino.

Mi abbraccia da dietro per poi mormorarmi « Scusami, ti ho messa in imbarazzo?
Vorrei potergli dire di sì, ma non mi va di vederlo triste, anche perché questo ragazzo con la sua tristezza potrebbe uccidere chiunque; infatti, se si è teletrasportato, significa che lui avrà creato dei disastri in città. Vorrei dirgli di smettere di usare la magia, ma ho paura di limitarlo, perché è la sua natura, ed io, nonostante la brami e la possegga almeno in parte; non ho il diritto di proibirgli nulla, specie a un principe così solitario e un po' squilibrato, con i valori messi all' opposto.
« Ma no, non ti preoccupare! Piuttosto giochiamo? »
Mi da un bacio sulla guancia per poi affermare « Non ho mai giocato qui, sai è la prima volta che vedo L'acqua! Di solito la si materializzava con il pensiero nel mio mondo. Ma non avrei mai pensato che ci si potesse giocare! » Più parla, più mi accorgo che il divertimento nel suo regno sembra tabù.
« Allora andiamo a nuotare, il costume lo hai? » Chiedo dato che è ancora vestito.
« So come procurarmelo! » Si alza, se ne va ed io nemmeno me ne accorgo perché sono intentata a prendere le pinne e la maschera subacquea. Mi chiedo se i maghi sappiano cosa siano.
Dopo pochi minuti vedo Akatsuki in costume ed io rimango incantata. Lui non ci bada, mi prende per mano e con un fantastico sorriso asserisce « Dai voglio provare! »
Entriamo in acqua ed iniziamo a divertirci. Mentre giochiamo a palla, io finisco contro una ragazza.
« Scusa! » Mormoro vedendo che si tratta di una che già conosco.
« Non preoccuparti, l'importante e che non ti sei fatta male. » Spiega lei, mentre cerca qualcosa...
« Cerchi qualcosa? » Domando curiosa.
La ragazza mi guarda socchiudendo gli occhi come se faticasse. « Ecco... ma no figurati, divertiti con il tuo amico. » Spiega, cercando in acqua qualcosa.
Mentre torno indietro sento una ragazza urlare
« No Leon, te lo scordi che io tocco l'acqua! » Subito faccio un sorriso perché anche quella ragazza la conosco almeno di vista.
Mentre guardo il tutto, mi arriva un pallone in faccia, facendomi per poco svenire.
« Chi è stato!!? » Sbraito prendendo il pallone arrabbiata.

*************************************

Io e Ottavia, stiamo giocando a pallanuoto, entrambe prima di entrare in acqua ci siamo sparse di crema solare, perché lei ha una carnagione palliduccia, e pure io non scherzo, anche se a me il sole non mi ha mai dato scottature; a volte penso di avere una pelle fin troppo resistente.
Mentre giochiamo,intravedo quelle che mi avevano rubato le mie penne magiche.
Vedo Melody Fujiwara che viene spinta giù da quel' imbranata di Doremi. Mi metto a ridere, e mi ci avvicino senza farmi vedere. Noto che Melody cerca qualcosa, così io , appena vedo che Doremi se ne va, le chiedo
« Cerchi qualcosa? »
Lei mi guarda, e con un sorriso molto cortese « Le mie lenti a contatto non riesco a trovarle. Le stavo mettendo apposto, ma quella ragazza mi ha fatto cadere ed ora le ho perse...»
Non so come aiutarla, e di certo le lenti a contatto in acqua di mare sono pressoché invisibili anche se galleggerebbero, credo; in fondo dipende tutto dalla loro consistenza e se sono cadute con la concavità verso l'alto.
« Capisco, senti per caso mi daresti quella penna che mi hai rubato? »
Lei mi guarda con stranezza e confusione chiedendo « Una penna? Scusami quando avrei rubato a te qualcosa? »
Ma è possibile che non se ne sia accorta?
« Quella che avevo in mano, quando Doremi fu presa in pieno da un fascio di luce! »
« Ah, no... scusami ma quella penna è mia! »
Mi arrabbio « Come sarebbe a dire che è tua! Mica l'hai comprata! » Affermo sempre più risentita presa in giro.
« Ma quella penna mi piace, mi ci sono affezionata e non la darò mai a nessuno! » Socchiudo gli occhi per ribattere, ma Ottavia mi cinge una spalla dicendo a lei « Interessante, ascolta vuoi unirti a me e Chibiusa, andremo tra poco a mangiare un gelato, vuoi? »
Non comprendo le intenzioni della mia amica, ma la lascio fare e concordo. « Sì sarebbe bello! »
Lei fa un sorriso complice. « Volentieri! In fondo sono sola. »
Ottavia la prende per mano «Se sei sola, gioca con noi a pallanuoto! »
Lei accetta arrossendo, probabilmente per lei non è facile avere degli amici; mi ricorda Doremi.
Iniziamo a giocare, due passaggi, finché Melody, probabilmente accecata dal fatto che vedrà fosco senza le lenti a contatto, prende la palla direzionandola in una direzione completamente opposta a alla nostra.
Pochi centimetri, e quella palla centra il muso di Doremi. Inizio a ridere perché proprio lei è così sfigata da finire in guai simili.
Doremi si arrabbia e urla « Chi è stato!? »

Ottavia si avvicina a lei spiegando « È stata Melody, ti chiedo scusa da parte sua. »
Lei guarda Ottavia dicendo « Fa niente, può' capitare. »
Se ero io ora mi avrebbe annegato.
Penso squadrandola.
Mentre Ottavia tranquillizza Doremi, io noto una ragazza che pare quasi affogare, mentre il suo amico biondo la prende dalle spalle dicendole qualcosa poi intravedo quel ragazzo dai capelli rossi seguirli.


********************************

Doremi mi ha fermato in quel bacio che mi ha reso particolarmente più sereno e felice; non so sembrava quasi che avessi bisogno di quel bacio, anche se non sapevo controllarmi, da quando vedo Doremi così eccitante? Non ne ho idea. Se ci penso qualche settimana fa io la schifavo, invece ora addirittura la voglio come corpo; sto forse impazzendo? Probabile, del resto l'amore fa fare pazzie. Pero' la cosa positiva e che Doremi non viene notata da nessun altro maschio mentre io come sempre vengo visto fin troppo. Non è colpa mia se i miei poteri mi rendono carino, anche fin troppo, noi maghi in fondo siamo degli ingannatori verso gli umani...
Dopo aver finalmente chiarito con Doremi i disguidi, e il suo imbarazzo che le avevo causato con i miei baci, siamo andati in acqua.
Toccare l'acqua e giocarci è una sensazione meravigliosa! Ci si rilassa, specie il nuotare è stupendo, sopratutto vedere il fondo marino che non si riesce a toccare perché l'acqua fa tenere a galla; se non sbaglio questa acqua è salata, non bevibile e dubito che sia pura come quella di un fiume, basta vedere quanta gente ci entra e sopratutto gli odori di creme e cosmetici sparsi nell' aria.
Mentre gioco, trovo Leon che porta in acqua quella sua amica dai capelli blu, pero' lei fa resistenza. Li guardo per un attimo, iniziando a chiedermi se devo scusarmi con Leon o meno. Vicino a me si trovano altri una specie di coppia che giocano assieme in acqua sono gli stessi che erano in treno.
Che coincidenza.
Penso incuriosito.
Doremi parla con l'amica di Fujio, ed io ne approfitto per andare verso Leon
« Hei! »
Lui mi guarda malissimo « Che cosa vuole? »
«Ecco... stai bene?»
Perché sono così teso?
«Sì, c'è altro? » Domanda con fastidio.
Deve proprio odiarmi.
« Sì!» Affermo.
«Oh, e che cosa vuole?» Chiede con finta sorpresa.
« Sapere se in qualche modo ti ho dato fastidio» contemplo con timidezza.
Mi guarda con disappunto, ci riflette su per dirmi. « Non credo che siano problemi che uno come lei dovrebbe porsi.»
Sento di nuovo quella divisone sociale che mi distingue da lui . Mi rifaccio coraggio e specifico
« Sì che m'interessa! Devo comprendere se sono stato sgarbato o meno; fa parte della mia formazione da re.» Uso come scusa tutto ciò perchè non riesco a dirgli che vorrei scusarmi in quanto sento di aver sbagliato.
« Se la mette su questi piani... Sì, mi ha assai irritato il suo modo di fare. »
Sbarro gli occhi incredulo, perché alla fine Doremi aveva ragione.
« Mi dispiace...» Pronuncio sentito in colpa.
«Scusi?» Chiede strabiliato.
Prendo un respiro, strizzo gli occhi e ammetto « Ti chiedo scusa se sono stato maleducato, arrogante o quello che hai sentito! Non me ne ero accorto. »
Sempre più stralunato. « Lei è veramente strano... si rende conto che sta ammettendo delle scuse a un mago qualsiasi?»
« Ma io sento che tu mi detesti, e non posso essere odiato; non sono un tiranno!»
affermo senza più controllare la mia lingua. Ciò che Doremi mi ha insegnato, credo che lentamente, ed inconsciamente lo stia acquisendo sempre più fino a farlo mio.
« A che scopo si sta scusando? Intendo, non dovrebbe importarsi di come stiano gli altri...»
«Perché mi dispiace...»
« Va bene, scuse accettate.»
Faccio un sospiro di sollievo, dato che ero molto teso.

Leon poi prende la ragazza dai capelli blu borbottando « Uffa, adesso le faccio uno scherzo...»
Usa la magia facendo apparire un onda che prende la sua amica dai capelli blu. Lui ride, mentre io guardo tutto con disinvoltura, so di certo che se era Doremi all' istante l'avrei protetta, ma questa fanciulla per me è il nulla.
Passa qualche secondo e Leon chiede « Perché non torna in superficie? »
Inizio a ricordarmi un racconto che mi disse Doremi riguardo una ragazza che non sapeva nuotare.
« Non è che sta annegando? »
Il biondo chiede « Mmm, dovrei fare qualcosa? »
« Ah non ne ho idea, per me è una umana qualunque. »
Arriva un ragazzo dai capelli blu che va sott'acqua per prendere Sinfony e portarla a riva. Leon si arrabbia lo vedo sia dagli occhi che dalla sua aura magica. Io invece seguo quel ragazzo che a sua volta è seguita dall' amica del ragazzo che ha soccorso la blu.
«È morta? » Chiedo curioso, come se vedessi un cucciolo.
« Spero di no, ma ha ingerito acqua! » Afferma il ragazzo dai capelli blu.
La mora amica di lui, scuote Sinfony andando in lacrime. « Sinfony, ti prego svegliati! »
Arriva Leon che chiede un po' spaventato. « Mi spiegate che ha? »
Quel ragazzo blu si alza e lo spinge a terra asserendo « Sinfony non sa nuotare, la sua più grande debolezza è l'acqua e tu la costringi ad andare in acqua! Ma che razza di amico sei!? Stava annegando se non hai reso l'idea! »
Guardo la scena con occhi impassibili, notando come Leon si rialzi arrabbiato, do un ordine, giusto per non avere problemi con Doremi.
« Leon, non fare nulla contro lui...»
« E dovrei farmi trattare così?! »
Gli rispondo « Prenditi le tue responsabilità!» Non ho mai parlato così a nessuno, ma ho compreso cosa stava accadendo. Lui se ne sta zitto stringendo le mani in pugni, incapace di fare qualunque cosa.
Si mette vicino a Sinfony per poi sentire se respira o meno...
« Respira ancora...» Si alza e poi porta con sé una ragazza, io mi chiedo con che coraggio pratichi la magia così spudoratamente.
Prendo i due ragazzi amici della blu e li allontano con una scusa.
Chiamo Doremi dicendole di giocare con questi due ragazzi. Lei stranita mi guarda ma non obbietta, e così tenta di farci amicizia.
«Mi chiamo Doremi voi? »
Il blu senza guardarla « Takao, mentre lei è Kotoko, la mia ragazza. »
Doremi fa un sorriso ordinando « Ok, allora Takao fai da attaccante, mentre tu Kotoko fai da difesa! »
intanto che Doremi distrae loro due, Leon riesce a svegliare la ragazza dai capelli blu, facendo svenire l'altra... Mi avvicino curioso di capire come reagirebbe un umano dopo aver rischiato di morire.
« Cosa...è accaduto? » Chiede l'azzura.
Leon fa un sorriso «Potevi dirmelo che non sapevi nuotare! »
La ragazza arrossisce « Mi vergognavo, insomma... non volevo rattristarti; eri così felice di toccare l'acqua. »
« Anche se ero felice, potevi dirmelo! Ero un po' impensierito. »
Lei lo guarda con occhi color mare notturno,sgranati « Ti sei preoccupato per me? Scusa e perché? »
« Ma non eravamo amici!? » Rimango stupito che Leon sappia dell' amicizia.
« Sì, pero' io volevo solo farti contento senza preoccuparti! » Afferma lei insistendo.
« E rischi la vita solo per un po' di orgoglio!? Tu non sei normale! » Ascolto interessato senza dire nulla, è fin troppo divertente vedere l'imbarazzo di quella ragazza.
« Se io mostro i miei sentimenti...Poi se ne approfittano, insomma guarda cosa è accaduto con Takao?! Non riesco a guardarlo, a parlargli. Mi manca da impazzire, e lui nemmeno mi considera...La mia migliore amica mi ha soffiato il ragazzo se ben lo sapeva, allora ho pensato che alla fine se fossi annegata sarebbe stato meglio, così non li avrei più rivisti...» Questa ragazza comincia a piangere, confessando tutto, Leon la guarda con sofferenza, come se potesse capirla; mi chiedo se possa capirla.
« Tu sei svitata, perché mai devi amare qualcuno a tal punto? Non capisco... Voi umani, siete così strani, fuori dagli schemi. » Vorrei ribattere, dirgli un po' di cose ma ci pensa la blu.
« Che senso ha vivere se non puoi stare con chi ami? Questo ho pensato!»
« L'amore, Sinfony, tu... Sei... sei... m-molto carina! Ok, uno ti ha rifiutata, ma ci sono altri che farebbero di tutto per te... ehm...» Arrossisce e lo noto chiaramente che trasmette un sentimento forte. Mi ci allontano, altrimenti potrei scottarmi e così raggiungo Doremi.

*************************

Sinfony guarda Leon con curiosità, inizia a chiedersi che gli sia preso ad un tratto.

« Perché hai le guance rosse? »
Lui distoglie lo sguardo sentendo in sé qualcosa e borbotta « Perché mi fai dire cose senza senso...»
Sinfony ribatte. « Dici che io ho altri che farebbero di tutto per me... Ma ti sbagli, io non ho altri amici maschi, a dire il vero per non avere pretendenti, ho chiuso i legami con ogni mio amico, pur di dare una possibilità a Takao. »
Leon chiede deluso. « L'amore fa paura... ti fa fare cose che logicamente mai faresti, vero? »
La fanciulla, si sdraia sulla sabbia mormorando con voce malinconica « Se non fosse così, come capiresti che è amore? Quando fai qualcosa per chi ti piace trasmetti in ciò che fai energia positiva, voglia di essere la migliore; e poi, quando vuoi dare a lui ciò che hai fatto, ti assale l'ansia e la paura che non gli piaccia... L'amore è un sintomo che condiziona l'uomo e lo fa agire, e provare sensazioni che contrastano l'amicizia. L'amore, è il colore ma è anche il nero. »
Leon inizia a pensare – Come? Un momento, io per questa umana cosa ho fatto prima?! L'ho salvata, credo... ma perché allora la ritengo diversa dalle altre umane? Che sia quello che chiama amore?! Nono, mi rifiuto di crederci! Pero' si spiegherebbe il perché mi dia fastidio quel tipo dai capelli blu se si avvicinerebbe a Sinfony; ma quello non è ciò che ha elencato lei, quindi non può' esserlo...-
« Io vado a camminare, devo riflettere »
Sinfony si alza per chiedergli « Posso venire con te? Non ho voglia di vedere quei due amoreggiare »
Il biondo si libera dalla presa, guarda avanti, cammina per poi aggiungere.« Seguimi, ma non starmi così vicina. » mentre pensa – Non è possibile che sia amore, non so nulla di lei, eppure, ogni volta che mi prende, sento come se venissi attratto da lei, ma perché? Non ha poteri, è un' umana! Capirei se fosse una strega, ma non lo è... Perché non riesco ad allontanarmici? -
Sinfony mentre cammina dietro a Leon, osserva la spiaggia che si fa via via più lontana ad ogni passo pensando. - Chissà che pensa di me, dopo ciò che gli ho detto forse mi reputa una scema, ma non è colpa mia se mi fa male vedere Takako con un' altra. A volte vorrei perdere i sentimenti per lui, e ricominciare da capo; peccato che non esistano gli incantesimi e la magia, anche se quei tizi dell' altra volta indubbiamente usavano la magia, ma non voglio crederci; magari era un trucco magico, va beh, non ha importanza... Pero' sono felice che Leon sia mia amico, mi distrae, pero' è al quanto strano, non capirò mai che cosa pensi, è così chiuso... Ma lo devo ammettere, mi ha dato un nuova forza quella parola che per me molti farebbero di tutto, mi ha fatta sentire per un attimo speciale, peccato che non ho più amici maschi, l'unico è Leon, ma per lui non penso di provare nulla, anche perché non voglio più innamorarmi per poi essere rifiutata. -
« Leon, come mai non parli? »
« Penso... Sinfony, ti dispiace se per qualche giorno non ci sentiamo più? »
« Siamo amici, quindi per me va bene, avrai da fare le tue cose! »
« A te va bene, insomma non ti fa stare un po' in, preoccupazione? »
« No, perché? »
« Così,posso iniziare anche da ora? »
Sinfony si avvicina, si mette davanti a lui e con occhi spalancati chiede « Non lasciarmi sola, non se c'è Takako e Kotoko! Per favore! »
Il ragazzo si morde le labbra per rispondere controllandosi « Va bene, pero' vedi di smetterla di pensare a quei due! Insomma è tanto difficile? »
« Andiamo a mangiare un gelato! » Ordina trascinandolo con sé pensando – Basta, devo divertirmi! C'è la farò scorderò quel ragazzo e la mia migliore amica... -
« Ehi, ma dove andiamo? » Chiede confuso
« Andiamo a fare gli amici! Ci divertiremo! »
« A fare gli amici? Ma che significa? » Domanda pensando – Anche se non mi guarda, è talmente carina certe volte; è decisa, spontanea, e imprevedibile... Chissà che intende con “ Fare gli amici”

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Arrivano le 11.00 ed io ho finito di pulire la casa, ormai mi sento una casalinga. Preparo la tavola, metto le posate e poi guardo nel frigo se c'è qualcosa da mangiare. Fortunatamente trovo della pasta. La prendo, apro la confezione e nel frattempo metto a scaldare l'acqua sul fuoco.
Mentre faccio ciò, decido di guardare il notiziario, dove ovviamente le notizie sono solo sugli alieni, anzi sui chimeri, perché qui Ghish e gli altri, non si fanno vedere, ma so di certo che sono loro la causa; riconoscerei i loro chimeri ovunque!
Prendo il cellulare e tento per l'ennesima volta di chiamare il numero delle mie amiche... nulla non rispondono... ed io m'innervosisco, imprecando contro la linea telefonica; ma lo so che non centra... Nessun umano ha inventato un cellulare per parlare da un universo all' altro.
Eppure voglio scoprire dove sia il portale, cosicché possa tornare nella mia vita precedente, anche se prima devo scacciare gli alieni!

Arriva Toru sprizzante di felicità ed io come una amica, lo raggiungo.
« Heilà, come mai così contento? » Ogni volta che è felice, mi sento caricare di qualcosa di positivo; i miei pensieri negativi svaniscono e prendono in atto quelli positivi, è alquanto strano; ma forse è dovuto alla sua presenza.
« Hai un lavoro, e che lavoro con i fiochi, dovrai fare da cameriera, lavorerai con altre ragazze, pero' c'è solo un piccolo problema »
Un lavoro, in un solo giorno, ma questo è un mago! No aspetta lui è un alieno, mica un mago...
« E quale sarebbe? » Domando dato che ha cambiato espressione.
« Quelle ragazze mi vogliono con loro e assumono te se verrò pure io, solo perché sono carino...Ma io non ho la più pallida idea di come si serva qualcosa! Oltretutto io non voglio lavorare! T'immagini uno come me, che si mette a lavorare...Io non voglio; ma se non lo avessi accettato non ti avrebbero presa, e non potevo farci nulla... Quindi sono triste »
Scoppio in una risata, gli do una leggera pacca sulla spalla e dico « T'insegno io le basi! Ryan mi ha fatto sempre il terzo grado ogni volta per i miei sbagli! »
Lui mi guarda « Ma dimmi, se rompessi qualcosa poi dovrei ripararlo vero? »
« no, si butterebbe via, o al massimo tenti di aggiustarlo con la colla »
« Quindi se rompessi piatti ecc, dovrei solo buttarli via...ok... un attimo! » Prende dal cassetto un quaderno per scriverci gli appunti. Mi metto vicino a lui e poi gli dico
« Quando parli con un cliente, devi essere sempre carino e sorridente! » Lui si sfrega il cappuccio della penna sui suoi capelli mormorando « Carino? E sorridente...ehm, scusa che significa sorridente e carino? » Per fargli capire cosa intendo, metto le mie dita alle estremità delle sue labbra le tiro formando una sorriso,poi gli dico « Pensa a qualcosa di felice! » Lui ci pensa su ed enfatizza « Avere una come te vicino.» un po' mi lascia di stucco, ma poi mi riprendo e sorrido cercando di insegnarli a sorridere per il pubblico e non solo per le sue emozioni.
« Adesso vediamo se sai portare i piatti! »
Prendo dei piatti, ci metto sopra qualche oggetto non rompibile e poi mi siedo sul tavolo ordinando a Toru
« Adesso portarmi il piatto con il libro blu »
Lui lo guarda, lo prende e riesce a portarmelo senza problemi. Poi gli chiedo di prendere un piatto ed un bicchiere più un altro piatto, e come suppongo perde l'equilibrio facendo cadere tutto. Mi metto a ridere, perché mi ricorda quando ero sola al caffe mew mew.
« Uffa, ma come si fa!? »
Mi lazo, lo raggiungo e gli mostro come sono brava, poi appoggio tutto e lo aiuto con la postura e i trucchi per portare i piatti. In poco tempo apprende tutto diventando bravo.
Lui un po' felice mi si avvicina dicendomi « Strawberry, ecco...sei brava ad insegnare, non sei come i miei maestri a scuola... Là diciamo che se si sbagliava finivamo in castigo, non io ovviamente perché ero il migliore, pero' l'avevo visto... beh insomma, g-g-grazie! »
chiudo gli occhi muovo la testa a destra e gli dico « Grazie a te per ciò che fai per me! Ti voglio bene! » Ormai lo so, gli voglio bene.
Lui mi guarda sbigottito, poi fa un passo indietro « Cosa? Perché? Io non ho fatto nulla... io... » Non so cosa abbia, ma sembra così spaventato. Mi avvicino e gli specifico « Come amica, non come ragazza ok, stai meglio ora? »
«Non, è questo che mi preoccupa ma... Insomma perché un' umana dovrebbe volermi bene? Io sono diverso... Ok, ti avrò aiutato, ma io non ho amici...e non so nemmeno io perché ti aiuti...»
« Ma... A me tu sembri una brava persona! Potrai anche aver sofferto nel passato, forse eri solo, ma ora sei con me, tu mi hai dato molto in questo poco tempo; addirittura non penso più a chi mi piaceva! »
« Mi pare ovvio...» Mormora lui tra sé e sé
Non bado a ciò che dice, perché lo prendo per mano dicendo con determinazione « Tu hai un amica! »
Lui rimane immobile a fissarmi scettico, poi fa un sospiro di arrendevolezza seguito da un sorriso « va bene, solo perché sei tu accetto... senti, mi dici da dove vieni? » Rimango ferma e comincio a riflettere.
Glielo dico o no? Forse può' farmi tornare nel mio mondo... No non posso andarmene con gli alieni in libertà.

« Te lo racconto, ma a condizione che tu mi parlerai di te va bene? »
Lui risponde « va bene, ti racconterò tutto! »
Prendo un respiro ed inizio « Il mio vero nome è Strowberry Momomya. Appartengo ad un altro universo; sono finita in questo perché Mark, il ragazzo che amavo con tutto il mio cuore, mi aveva rivelato che provava amore per un' altra. Mi sentivo, distrutta, sola, persa, smarrita, volevo scappare, entrare in un mondo dove Mark non esistesse; così sapendo di un portale dimensionale, decisi di entrarci e da là in poi ci siamo incontrati. »
« Quindi sei di un altro mondo, ah beh siamo in due! » Lo ascolto interessata mentre spiega.
« Io provengo da un regno sconosciuto agli umani.
Ero in vacanza con i miei compagni di scuola, anche se mi piacerebbe chiamarli amici; ad ogni modo, avevamo incontrato il principe del nostro mondo, lui ci chiese di portarlo al pozzo dimensionale, e beh, noi lo aiutammo... dopo un po' di arti magiche, lui entrò in questo mondo, ed io entrai dopo di lui e così i miei compagni mi seguirono, dicendomi che sono un matto, ma a me non importava. Finalmente avrei fatto nuove esperienze e constatato se ciò che studiavo era vero o meno. »
« E cosa pensi di questo posto? »
« forse solo perché ti ho incontrata, direi che è appetibile!»
« Cioè mangiabile? »
« No, credo che questo posto, sia bello, ma le persone che ci fanno parte, non lo sono del tutto! C'è chi uccide, chi nasconde dei crimini e poi chi è buono e viene isolato da molti. Io non prendo parte in nessuna di queste categorie, ma per quello che ho girato, credo di poter dire che questo pianeta è bello solo per coloro che hanno un legame con qualcuno. »
« Quindi ti piace, non lo distruggeresti mai vero? »
« Quello spetta al re non a me, e poi io non ti nascondo che sono preoccupato! Secondo i miei calcoli, tra un mese arriveranno le guardie reali ed il re a cercare Akasuki che è suo figlio... Potrebbe fare due cose... o dichiarare guerra agli umani e quindi il loro sterminio perché gli umani non possono nulla contro lui, oppure potrebbe prendere suo figlio e andarsene...ma dato che ci sono gli alieni, e loro sono collaboratori nostri...potrebbe accadere una guerra! »
« Hei, quegli alieni, non appartengono a questo mondo! » Dico allarmata cercando di fargli capire la situazione.
« Non è importante, chiunque si alleerebbe con un mago... Ehm voglio dire un re..» Tremo al solo pensiero, io ho dei poteri ma non così potenti da poter fermare un mago se è cio...
« Toru, io non voglio averti come nemico...»
« Ma tu non c'entri con questa storia...»
« Lo so ma... Io devo battere gli alieni! » Ammetto, con la speranza di anticipare i tempi.
« Alieni? ma... Tu cosa c'entri con loro? »

« Io... » Mi blocco e mi assale l'ansia di dirgli che quella ragazza che lo batté ero io.
Non posso, non ora...
« Quelli hanno ucciso una persona a me cara e voglio vendicarla, per questo c'entro! » Invento, cercando di essere convincente, non posso dirgli la verità, ho troppa paura.
« Sono in America, e di certo non ti ci porto! »
« Allora ci andrò sola! »
« Come vuoi, ma non ti proteggerò! »
« Non ne ho bisogno! » Mi guarda con interesse un brillio suoi occhi appare ma ciò svanisce mentre distoglie lo sguardo « Mi piace, sei determinata... »
« Sì lo so...»
Il discorso si chiude.
Pranziamo mentre lui pensa a chissà che cosa, poi inizio a ricordarmi di Mash.
« Toru, io dopo cerco Mash! »
« Verrò con te, voglio proprio vederlo! »
« Ok! »
Nonostante parliamo poco, tra me e Toru si è creata una sorta di amicizia...credo che oggi io e lui abbiamo quasi rischiato di essere scoperti. Lo so che è un alieno, ma lui non sa di me, e lui crede che io non sappia di Lui. Ma quanto reggerà questa farsa? Un giorno saremo nemici? Oppure saremo anche amici?
Tutte domande a cui non so dare risposta.


Angolo autrice: Spero vi sia piaciuto un po', che ne pensate di questi significati? Lo so di non essere bravissima ma io la penso così su questi sentimenti.
Fatemi sapere ^_^

   
 
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