Un
gioco di lingua vorticoso, i miei sensi che si intorpidiscono, il mio
corpo che viene premuto dal suo. Sento proprio salire il sangue al
cervello perdendo forse, il controllo delle mie mani che lentamente,
passo per passo, si muovono, accarezzando la schiena del mio ragazzo
mentre lui non smette di baciarmi, e di accarezzarmi i capelli,
facendomi provare il suo potere su di me; non so se è
perché siamo
entrambi magici, o se è attrazione fisica, ma so che sono
emozioni e
sensazioni assolutamente indescrivibili se non unici e rari; forse
sono quei sentimenti che gli umani chiamano amore.
So di amare
Akatsuki, ma mi chiedo se pure lui mi ami. Indubbiamente è
attratto
da me; lo dimostrano molti fattori, ma dell' amore lui che ne
può'
sapere? L'ho costretto con la forza ad essere il mio ragazzo, eppure
non riesce a staccarsi da me, nemmeno quando lo respingo. Infatti lui
verrà sempre e solo da me per coccolarmi e donarmi
sensazioni,
brividi, occhi, che solo lui può' donarmi.
Riprendo
coscienza di tutto ciò che mi circonda, per poi aprire gli
occhi
mentre lui mi bacia il collo. Indubbiamente sto per esplodere e se
non fosse per il mio grande autocontrollo su tutto, anche accetterei.
Ma io non sono così facile, io non sono una che si
accontenta di un
bacio o due, per avere il mio corpo! Io sono quel genere di persona
che se un uomo mi vuole deve sudare.
Fermo il suo gioco con una
sola frase.
« Ora basta! » Prendo le sue spalle per poi
spostarmi da lui lasciandolo decisamente male, tuttavia poi lo vedo
arrossire moltissimo più dei suoi stessi capelli; forse
perché si è
reso conto di cosa mi stava facendo in pubblico?
Sento in
lontananza sguardi, e persone che hanno visto la scena. Io nonostante
mi vergogni, non voglio badarci. Cosa c'è di male in un
bacio a
lingua? Nulla è normale in una coppia, non mi sono spogliata
o
altro, solo un bacio e queste persone che si credono chissà
chi,
parlano alle spalle senza sapere i fatti. Ci sono anche ragazze che
mi mandano occhi pieni di disgusto e diffidenza. Ormai ho imparato a
fregarmene delle persone, ed a vivere la mia vita; ma quando sto con
Akatsuki, non ci riesco perché finisco nel baratro della
paura in
quanto sento di non essere degna di lui. Infatti riesco a raggiungere
il fondo dell' imbarazzo perché una come me che non
è nemmeno tanto
carina, come può' stare con un figo simile?
Perché lo ammetto, lui
è bello! In tutto: cuore, lineamenti viso e poi il suo
fisico è
assolutamente divino.
Mi abbraccia da dietro per poi
mormorarmi « Scusami, ti ho messa in imbarazzo?
Vorrei potergli
dire di sì, ma non mi va di vederlo triste, anche
perché questo
ragazzo con la sua tristezza potrebbe uccidere chiunque; infatti, se
si è teletrasportato, significa che lui avrà
creato dei disastri
in città. Vorrei dirgli di smettere di usare la magia, ma ho
paura
di limitarlo, perché è la sua natura, ed io,
nonostante la brami e
la possegga almeno in parte; non ho il diritto di proibirgli nulla,
specie a un principe così solitario e un po' squilibrato,
con i
valori messi all' opposto.
« Ma no, non ti preoccupare!
Piuttosto giochiamo? »
Mi da un bacio sulla guancia per poi
affermare « Non ho mai giocato qui, sai è la prima
volta che vedo
L'acqua! Di solito la si materializzava con il pensiero nel mio
mondo. Ma non avrei mai pensato che ci si potesse giocare! »
Più
parla, più mi accorgo che il divertimento nel suo regno
sembra tabù.
« Allora andiamo a nuotare, il costume lo hai? »
Chiedo dato
che è ancora vestito.
« So come procurarmelo! » Si alza, se ne
va ed io nemmeno me ne accorgo perché sono intentata a
prendere le
pinne e la maschera subacquea. Mi chiedo se i maghi sappiano cosa
siano.
Dopo pochi minuti vedo Akatsuki in costume ed io rimango
incantata. Lui non ci bada, mi prende per mano e con un fantastico
sorriso asserisce « Dai voglio provare! »
Entriamo in acqua ed
iniziamo a divertirci. Mentre giochiamo a palla, io finisco contro
una ragazza.
« Scusa! » Mormoro vedendo che si tratta di una
che già conosco.
« Non preoccuparti, l'importante e che non ti
sei fatta male. » Spiega lei, mentre cerca qualcosa...
« Cerchi
qualcosa? » Domando curiosa.
La ragazza mi guarda socchiudendo
gli occhi come se faticasse. « Ecco... ma no figurati,
divertiti con
il tuo amico. » Spiega, cercando in acqua qualcosa.
Mentre torno
indietro sento una ragazza urlare
« No Leon, te lo scordi che io
tocco l'acqua! » Subito faccio un sorriso perché
anche quella
ragazza la conosco almeno di vista.
Mentre guardo il tutto, mi
arriva un pallone in faccia, facendomi per poco svenire.
« Chi è
stato!!? » Sbraito prendendo il pallone arrabbiata.
*************************************
Io e Ottavia,
stiamo giocando a pallanuoto, entrambe prima di entrare in acqua ci
siamo sparse di crema solare, perché lei ha una carnagione
palliduccia, e pure io non scherzo, anche se a me il sole non mi ha
mai dato scottature; a volte penso di avere una pelle fin troppo
resistente.
Mentre giochiamo,intravedo quelle che mi avevano
rubato le mie penne magiche.
Vedo Melody Fujiwara che viene
spinta giù da quel' imbranata di Doremi. Mi metto a ridere,
e mi ci
avvicino senza farmi vedere. Noto che Melody cerca qualcosa,
così io
, appena vedo che Doremi se ne va, le chiedo
« Cerchi qualcosa?
»
Lei mi guarda, e con un sorriso molto cortese « Le mie lenti
a
contatto non riesco a trovarle. Le stavo mettendo apposto, ma quella
ragazza mi ha fatto cadere ed ora le ho perse...»
Non so come
aiutarla, e di certo le lenti a contatto in acqua di mare sono
pressoché invisibili anche se galleggerebbero, credo; in
fondo
dipende tutto dalla loro consistenza e se sono cadute con la
concavità verso l'alto.
« Capisco, senti per caso mi
daresti quella penna che mi hai rubato? »
Lei mi guarda con
stranezza e confusione chiedendo « Una penna? Scusami quando
avrei
rubato a te qualcosa? »
Ma è possibile che non se ne sia
accorta?
« Quella che
avevo in mano, quando Doremi fu presa in pieno da un fascio di luce!
»
« Ah, no... scusami ma quella penna è mia!
»
Mi arrabbio
« Come sarebbe a dire che è tua! Mica l'hai
comprata! » Affermo
sempre più risentita presa in giro.
« Ma quella penna mi piace,
mi ci sono affezionata e non la darò mai a nessuno!
» Socchiudo gli
occhi per ribattere, ma Ottavia mi cinge una spalla dicendo a lei
«
Interessante, ascolta vuoi unirti a me e Chibiusa, andremo tra poco a
mangiare un gelato, vuoi? »
Non comprendo le intenzioni della
mia amica, ma la lascio fare e concordo. « Sì
sarebbe bello! »
Lei
fa un sorriso complice. « Volentieri! In fondo sono sola.
»
Ottavia
la prende per mano «Se sei sola, gioca con noi a pallanuoto!
»
Lei
accetta arrossendo, probabilmente per lei non è facile avere
degli
amici; mi ricorda Doremi.
Iniziamo a giocare, due passaggi,
finché Melody, probabilmente accecata dal fatto che
vedrà fosco
senza le lenti a contatto, prende la palla direzionandola in una
direzione completamente opposta a alla nostra.
Pochi centimetri,
e quella palla centra il muso di Doremi. Inizio a ridere
perché
proprio lei è così sfigata da finire in guai
simili.
Doremi si
arrabbia e urla « Chi è stato!? »
Ottavia si avvicina a lei
spiegando « È stata Melody, ti chiedo scusa da
parte sua. »
Lei
guarda Ottavia dicendo « Fa niente, può' capitare.
»
Se ero io ora mi avrebbe annegato.
Penso
squadrandola.
Mentre Ottavia tranquillizza Doremi, io noto una
ragazza che pare quasi affogare, mentre il suo amico biondo la prende
dalle spalle dicendole qualcosa poi intravedo quel ragazzo dai
capelli rossi seguirli.
********************************
Doremi
mi ha fermato in quel bacio che mi ha reso particolarmente
più
sereno e felice; non so sembrava quasi che avessi bisogno di quel
bacio, anche se non sapevo controllarmi, da quando vedo Doremi
così
eccitante? Non ne ho idea. Se ci penso qualche settimana fa io la
schifavo, invece ora addirittura la voglio come corpo; sto forse
impazzendo? Probabile, del resto l'amore fa fare pazzie. Pero' la
cosa positiva e che Doremi non viene notata da nessun altro maschio
mentre io come sempre vengo visto fin troppo. Non è colpa
mia se i
miei poteri mi rendono carino, anche fin troppo, noi maghi in fondo
siamo degli ingannatori verso gli umani...
Dopo aver finalmente
chiarito con Doremi i disguidi, e il suo imbarazzo che le avevo
causato con i miei baci, siamo andati in acqua.
Toccare l'acqua e
giocarci è una sensazione meravigliosa! Ci si rilassa,
specie il
nuotare è stupendo, sopratutto vedere il fondo marino che
non si
riesce a toccare perché l'acqua fa tenere a galla; se non
sbaglio
questa acqua è salata, non bevibile e dubito che sia pura
come
quella di un fiume, basta vedere quanta gente ci entra e sopratutto
gli odori di creme e cosmetici sparsi nell' aria.
Mentre gioco,
trovo Leon che porta in acqua quella sua amica dai capelli blu,
pero' lei fa resistenza. Li guardo per un attimo, iniziando a
chiedermi se devo scusarmi con Leon o meno. Vicino a me si trovano
altri una specie di coppia che giocano assieme in acqua sono gli
stessi che erano in treno.
Che coincidenza.
Penso
incuriosito.
Doremi parla con l'amica di Fujio, ed io ne
approfitto per andare verso Leon
« Hei! »
Lui mi guarda
malissimo « Che cosa vuole? »
«Ecco... stai bene?»
Perché
sono così teso?
«Sì, c'è
altro? » Domanda con fastidio.
Deve proprio odiarmi.
«
Sì!» Affermo.
«Oh, e che cosa vuole?» Chiede con finta
sorpresa.
« Sapere se in qualche modo ti ho dato fastidio»
contemplo con timidezza.
Mi guarda con disappunto, ci riflette su
per dirmi. « Non credo che siano problemi che uno come lei
dovrebbe
porsi.»
Sento di nuovo quella divisone sociale che mi distingue
da lui . Mi rifaccio coraggio e specifico
« Sì che m'interessa!
Devo comprendere se sono stato sgarbato o meno; fa parte della mia
formazione da re.» Uso come scusa tutto ciò
perchè non riesco a
dirgli che vorrei scusarmi in quanto sento di aver sbagliato.
«
Se la mette su questi piani... Sì, mi ha assai irritato il
suo modo
di fare. »
Sbarro gli occhi incredulo, perché alla fine Doremi
aveva ragione.
« Mi dispiace...» Pronuncio sentito in
colpa.
«Scusi?» Chiede strabiliato.
Prendo un respiro,
strizzo gli occhi e ammetto « Ti chiedo scusa se sono stato
maleducato, arrogante o quello che hai sentito! Non me ne ero
accorto. »
Sempre più stralunato. « Lei è
veramente strano...
si rende conto che sta ammettendo delle scuse a un mago
qualsiasi?»
«
Ma io sento che tu mi detesti, e non posso essere odiato; non sono un
tiranno!»
affermo senza più controllare la mia lingua. Ciò
che
Doremi mi ha insegnato, credo che lentamente, ed inconsciamente lo
stia acquisendo sempre più fino a farlo mio.
« A che scopo si
sta scusando? Intendo, non dovrebbe importarsi di come stiano gli
altri...»
«Perché mi dispiace...»
« Va bene, scuse
accettate.»
Faccio un sospiro di sollievo, dato che ero molto
teso.
Leon poi prende la ragazza dai capelli blu borbottando
« Uffa, adesso le faccio uno scherzo...»
Usa la magia facendo
apparire un onda che prende la sua amica dai capelli blu. Lui ride,
mentre io guardo tutto con disinvoltura, so di certo che se era
Doremi all' istante l'avrei protetta, ma questa fanciulla per me
è
il nulla.
Passa qualche secondo e Leon chiede « Perché non
torna in superficie? »
Inizio a ricordarmi un racconto che mi
disse Doremi riguardo una ragazza che non sapeva nuotare.
« Non
è che sta annegando? »
Il biondo chiede « Mmm, dovrei fare
qualcosa? »
« Ah non ne ho idea, per me è una umana qualunque.
»
Arriva un ragazzo dai capelli blu che va sott'acqua per
prendere Sinfony e portarla a riva. Leon si arrabbia lo vedo sia
dagli occhi che dalla sua aura magica. Io invece seguo quel ragazzo
che a sua volta è seguita dall' amica del ragazzo che ha
soccorso la
blu.
«È morta? » Chiedo curioso, come se
vedessi un cucciolo.
« Spero di no, ma ha ingerito acqua! » Afferma il
ragazzo dai
capelli blu.
La mora amica di lui, scuote Sinfony andando in
lacrime. « Sinfony, ti prego svegliati! »
Arriva Leon che chiede
un po' spaventato. « Mi spiegate che ha? »
Quel ragazzo blu si
alza e lo spinge a terra asserendo « Sinfony non sa nuotare,
la sua
più grande debolezza è l'acqua e tu la costringi
ad andare in
acqua! Ma che razza di amico sei!? Stava annegando se non hai reso
l'idea! »
Guardo la scena con occhi impassibili, notando come
Leon si rialzi arrabbiato, do un ordine, giusto per non avere
problemi con Doremi.
« Leon, non fare nulla contro lui...»
«
E dovrei farmi trattare così?! »
Gli rispondo « Prenditi le tue
responsabilità!» Non ho mai parlato
così a nessuno, ma ho compreso
cosa stava accadendo. Lui se ne sta zitto stringendo le mani in
pugni, incapace di fare qualunque cosa.
Si mette vicino a Sinfony
per poi sentire se respira o meno...
« Respira ancora...» Si
alza e poi porta con sé una ragazza, io mi chiedo con che
coraggio
pratichi la magia così spudoratamente.
Prendo i due ragazzi
amici della blu e li allontano con una scusa.
Chiamo Doremi
dicendole di giocare con questi due ragazzi. Lei stranita mi guarda
ma non obbietta, e così tenta di farci amicizia.
«Mi chiamo
Doremi voi? »
Il blu senza guardarla « Takao, mentre lei è
Kotoko, la mia ragazza. »
Doremi fa un sorriso ordinando « Ok,
allora Takao fai da attaccante, mentre tu Kotoko fai da difesa!
»
intanto che Doremi distrae loro due, Leon riesce a svegliare la
ragazza dai capelli blu, facendo svenire l'altra... Mi avvicino
curioso di capire come reagirebbe un umano dopo aver rischiato di
morire.
« Cosa...è accaduto? » Chiede l'azzura.
Leon fa un
sorriso «Potevi dirmelo che non sapevi nuotare! »
La ragazza
arrossisce « Mi vergognavo, insomma... non volevo
rattristarti; eri
così felice di toccare l'acqua. »
« Anche se ero felice,
potevi dirmelo! Ero un po' impensierito. »
Lei lo guarda con
occhi color mare notturno,sgranati « Ti sei preoccupato per
me?
Scusa e perché? »
« Ma non eravamo amici!? » Rimango stupito
che Leon sappia dell' amicizia.
« Sì, pero' io volevo solo
farti contento senza preoccuparti! » Afferma lei insistendo.
« E
rischi la vita solo per un po' di orgoglio!? Tu non sei normale!
» Ascolto interessato senza dire nulla, è fin
troppo divertente vedere
l'imbarazzo di quella ragazza.
« Se io mostro i miei
sentimenti...Poi se ne approfittano, insomma guarda cosa è
accaduto
con Takao?! Non riesco a guardarlo, a parlargli. Mi manca da
impazzire, e lui nemmeno mi considera...La mia migliore amica mi ha
soffiato il ragazzo se ben lo sapeva, allora ho pensato che alla fine
se fossi annegata sarebbe stato meglio, così non li avrei
più
rivisti...» Questa ragazza comincia a piangere, confessando
tutto,
Leon la guarda con sofferenza, come se potesse capirla; mi chiedo se
possa capirla.
« Tu sei svitata, perché mai devi amare qualcuno
a tal punto? Non capisco... Voi umani, siete così strani,
fuori
dagli schemi. » Vorrei ribattere, dirgli un po' di cose ma ci
pensa
la blu.
« Che senso ha vivere se non puoi stare con chi ami?
Questo ho pensato!»
« L'amore, Sinfony, tu... Sei... sei...
m-molto carina! Ok, uno ti ha rifiutata, ma ci sono altri che
farebbero di tutto per te... ehm...» Arrossisce e lo noto
chiaramente che trasmette un sentimento forte. Mi ci allontano,
altrimenti potrei scottarmi e così raggiungo Doremi.
*************************
Sinfony guarda Leon con
curiosità, inizia a chiedersi che gli sia preso ad un tratto.
«
Perché hai le guance rosse? »
Lui distoglie lo sguardo sentendo
in sé qualcosa e borbotta « Perché mi
fai dire cose senza
senso...»
Sinfony ribatte. « Dici che io ho altri che farebbero
di tutto per me... Ma ti sbagli, io non ho altri amici maschi, a dire
il vero per non avere pretendenti, ho chiuso i legami con ogni mio
amico, pur di dare una possibilità a Takao. »
Leon chiede
deluso. « L'amore fa paura... ti fa fare cose che logicamente
mai
faresti, vero? »
La fanciulla, si sdraia sulla sabbia mormorando
con voce malinconica « Se non fosse così, come
capiresti che è
amore? Quando fai qualcosa per chi ti piace trasmetti in ciò
che fai
energia positiva, voglia di essere la migliore; e poi, quando vuoi
dare a lui ciò che hai fatto, ti assale l'ansia e la paura
che non
gli piaccia... L'amore è un sintomo che condiziona l'uomo e
lo fa
agire, e provare sensazioni che contrastano l'amicizia. L'amore,
è
il colore ma è anche il nero. »
Leon inizia a pensare – Come?
Un momento, io per questa umana cosa ho fatto prima?! L'ho salvata,
credo... ma perché allora la ritengo diversa dalle altre
umane? Che
sia quello che chiama amore?! Nono, mi rifiuto di crederci! Pero' si
spiegherebbe il perché mi dia fastidio quel tipo dai capelli
blu se
si avvicinerebbe a Sinfony; ma quello non è ciò
che ha elencato
lei, quindi non può' esserlo...-
« Io vado a camminare, devo
riflettere »
Sinfony si alza per chiedergli « Posso venire con
te? Non ho voglia di vedere quei due amoreggiare »
Il biondo si
libera dalla presa, guarda avanti, cammina per poi
aggiungere.«
Seguimi, ma non starmi così vicina. » mentre pensa
– Non è
possibile che sia amore, non so nulla di lei, eppure, ogni volta che
mi prende, sento come se venissi attratto da lei, ma perché?
Non ha
poteri, è un' umana! Capirei se fosse una strega, ma non lo
è...
Perché non riesco ad allontanarmici? -
Sinfony mentre cammina
dietro a Leon, osserva la spiaggia che si fa via via più
lontana ad
ogni passo pensando. - Chissà che pensa di me, dopo
ciò che gli ho
detto forse mi reputa una scema, ma non è colpa mia se mi fa
male
vedere Takako con un' altra. A volte vorrei perdere i sentimenti per
lui, e ricominciare da capo; peccato che non esistano gli incantesimi
e la magia, anche se quei tizi dell' altra volta indubbiamente
usavano la magia, ma non voglio crederci; magari era un trucco
magico, va beh, non ha importanza... Pero' sono felice che Leon sia
mia amico, mi distrae, pero' è al quanto strano, non
capirò mai che
cosa pensi, è così chiuso... Ma lo devo
ammettere, mi ha dato un
nuova forza quella parola che per me molti farebbero di tutto, mi ha
fatta sentire per un attimo speciale, peccato che non ho più
amici
maschi, l'unico è Leon, ma per lui non penso di provare
nulla, anche
perché non voglio più innamorarmi per poi essere
rifiutata. -
«
Leon, come mai non parli? »
« Penso... Sinfony, ti dispiace se
per qualche giorno non ci sentiamo più? »
« Siamo amici, quindi
per me va bene, avrai da fare le tue cose! »
« A te va bene,
insomma non ti fa stare un po' in, preoccupazione? »
« No,
perché? »
« Così,posso iniziare anche da ora? »
Sinfony si
avvicina, si mette davanti a lui e con occhi spalancati chiede
« Non
lasciarmi sola, non se c'è Takako e Kotoko! Per favore!
»
Il
ragazzo si morde le labbra per rispondere controllandosi « Va
bene,
pero' vedi di smetterla di pensare a quei due! Insomma è
tanto
difficile? »
« Andiamo a mangiare un gelato! » Ordina
trascinandolo con sé pensando – Basta, devo
divertirmi! C'è la
farò scorderò quel ragazzo e la mia migliore
amica... -
« Ehi,
ma dove andiamo? » Chiede confuso
« Andiamo a fare gli amici!
Ci divertiremo! »
« A fare gli amici? Ma che significa? »
Domanda pensando – Anche se non mi guarda, è
talmente carina certe
volte; è decisa, spontanea, e imprevedibile...
Chissà che intende
con “ Fare gli amici”
**********************
Arrivano
le 11.00 ed io ho finito di pulire la casa, ormai mi sento una
casalinga. Preparo la tavola, metto le posate e poi guardo nel frigo
se c'è qualcosa da mangiare. Fortunatamente trovo della
pasta. La
prendo, apro la confezione e nel frattempo metto a scaldare l'acqua
sul fuoco.
Mentre faccio ciò, decido di guardare il notiziario,
dove ovviamente le notizie sono solo sugli alieni, anzi sui chimeri,
perché qui Ghish e gli altri, non si fanno vedere, ma so di
certo
che sono loro la causa; riconoscerei i loro chimeri ovunque!
Prendo
il cellulare e tento per l'ennesima volta di chiamare il numero delle
mie amiche... nulla non rispondono... ed io m'innervosisco,
imprecando contro la linea telefonica; ma lo so che non centra...
Nessun umano ha inventato un cellulare per parlare da un universo
all' altro.
Eppure voglio scoprire dove sia il portale, cosicché
possa tornare nella mia vita precedente, anche se prima devo
scacciare gli alieni!
Arriva
Toru sprizzante di felicità ed io come una amica, lo
raggiungo.
«
Heilà, come mai così contento? » Ogni
volta che è felice, mi
sento caricare di qualcosa di positivo; i miei pensieri negativi
svaniscono e prendono in atto quelli positivi, è alquanto
strano; ma
forse è dovuto alla sua presenza.
« Hai un lavoro, e che lavoro
con i fiochi, dovrai fare da cameriera, lavorerai con altre ragazze,
pero' c'è solo un piccolo problema »
Un lavoro, in un solo
giorno, ma questo è un mago! No aspetta lui è un
alieno, mica un
mago...
« E quale sarebbe? » Domando dato che ha
cambiato
espressione.
« Quelle ragazze mi vogliono con loro e assumono te
se verrò pure io, solo perché sono carino...Ma io
non ho la più
pallida idea di come si serva qualcosa! Oltretutto io non voglio
lavorare! T'immagini uno come me, che si mette a lavorare...Io non
voglio; ma se non lo avessi accettato non ti avrebbero presa, e non
potevo farci nulla... Quindi sono triste »
Scoppio in una risata,
gli do una leggera pacca sulla spalla e dico « T'insegno io
le basi!
Ryan mi ha fatto sempre il terzo grado ogni volta per i miei sbagli!
»
Lui mi guarda « Ma dimmi, se rompessi qualcosa poi dovrei
ripararlo vero? »
« no, si butterebbe via, o al massimo tenti di
aggiustarlo con la colla »
« Quindi se rompessi piatti ecc,
dovrei solo buttarli via...ok... un attimo! » Prende dal
cassetto un
quaderno per scriverci gli appunti. Mi metto vicino a lui e poi gli
dico
« Quando parli con un cliente, devi essere sempre carino e
sorridente! » Lui si sfrega il cappuccio della penna sui suoi
capelli mormorando « Carino? E sorridente...ehm, scusa che
significa
sorridente e carino? » Per fargli capire cosa intendo, metto
le mie
dita alle estremità delle sue labbra le tiro formando una
sorriso,poi gli dico « Pensa a qualcosa di felice!
» Lui ci pensa
su ed enfatizza « Avere una come te vicino.» un po'
mi lascia di
stucco, ma poi mi riprendo e sorrido cercando di insegnarli a
sorridere per il pubblico e non solo per le sue emozioni.
«
Adesso vediamo se sai portare i piatti! »
Prendo dei piatti, ci
metto sopra qualche oggetto non rompibile e poi mi siedo sul tavolo
ordinando a Toru
« Adesso portarmi il piatto con il libro blu »
Lui lo guarda, lo prende e riesce a portarmelo senza problemi.
Poi gli chiedo di prendere un piatto ed un bicchiere più un
altro
piatto, e come suppongo perde l'equilibrio facendo cadere tutto. Mi
metto a ridere, perché mi ricorda quando ero sola al caffe
mew mew.
« Uffa, ma come si fa!? »
Mi lazo, lo raggiungo e gli mostro
come sono brava, poi appoggio tutto e lo aiuto con la postura e i
trucchi per portare i piatti. In poco tempo apprende tutto diventando
bravo.
Lui un po' felice mi si avvicina dicendomi « Strawberry,
ecco...sei brava ad insegnare, non sei come i miei maestri a
scuola... Là diciamo che se si sbagliava finivamo in
castigo, non io
ovviamente perché ero il migliore, pero' l'avevo visto...
beh
insomma, g-g-grazie! »
chiudo gli occhi muovo la testa a destra e
gli dico « Grazie a te per ciò che fai per me! Ti
voglio bene! »
Ormai lo so, gli voglio bene.
Lui mi guarda sbigottito, poi fa un
passo indietro « Cosa? Perché? Io non ho fatto
nulla... io... »
Non so cosa abbia, ma sembra così spaventato. Mi avvicino e
gli
specifico « Come amica, non come ragazza ok, stai meglio ora?
»
«Non, è questo che mi preoccupa ma... Insomma
perché un'
umana dovrebbe volermi bene? Io sono diverso... Ok, ti avrò
aiutato,
ma io non ho amici...e non so nemmeno io perché ti
aiuti...»
«
Ma... A me tu sembri una brava persona! Potrai anche aver sofferto
nel passato, forse eri solo, ma ora sei con me, tu mi hai dato molto
in questo poco tempo; addirittura non penso più a chi mi
piaceva!
»
« Mi pare ovvio...» Mormora lui tra sé e
sé
Non bado a
ciò che dice, perché lo prendo per mano dicendo
con determinazione
« Tu hai un amica! »
Lui rimane immobile a fissarmi scettico,
poi fa un sospiro di arrendevolezza seguito da un sorriso «
va bene,
solo perché sei tu accetto... senti, mi dici da dove vieni?
»
Rimango ferma e comincio a riflettere.
Glielo dico o no? Forse
può' farmi tornare nel mio mondo... No non posso andarmene
con gli
alieni in libertà.
« Te lo racconto, ma a condizione
che tu mi parlerai di te va bene? »
Lui risponde « va bene, ti
racconterò tutto! »
Prendo un respiro ed inizio « Il mio vero
nome è Strowberry Momomya. Appartengo ad un altro universo;
sono
finita in questo perché Mark, il ragazzo che amavo con tutto
il mio
cuore, mi aveva rivelato che provava amore per un' altra. Mi sentivo,
distrutta, sola, persa, smarrita, volevo scappare, entrare in un
mondo dove Mark non esistesse; così sapendo di un portale
dimensionale, decisi di entrarci e da là in poi ci siamo
incontrati.
»
« Quindi sei di un altro mondo, ah beh siamo in due!
» Lo
ascolto interessata mentre spiega.
« Io provengo da un regno
sconosciuto agli umani.
Ero in vacanza con i miei compagni di
scuola, anche se mi piacerebbe chiamarli amici; ad ogni modo, avevamo
incontrato il principe del nostro mondo, lui ci chiese di portarlo al
pozzo dimensionale, e beh, noi lo aiutammo... dopo un po' di arti
magiche, lui entrò in questo mondo, ed io entrai dopo di lui
e così
i miei compagni mi seguirono, dicendomi che sono un matto, ma a me
non importava. Finalmente avrei fatto nuove esperienze e constatato
se ciò che studiavo era vero o meno. »
« E cosa pensi di
questo posto? »
« forse solo perché ti ho incontrata, direi che
è appetibile!»
« Cioè mangiabile? »
« No, credo che
questo posto, sia bello, ma le persone che ci fanno parte, non lo
sono del tutto! C'è chi uccide, chi nasconde dei crimini e
poi chi è
buono e viene isolato da molti. Io non prendo parte in nessuna di
queste categorie, ma per quello che ho girato, credo di poter dire
che questo pianeta è bello solo per coloro che hanno un
legame con
qualcuno. »
« Quindi ti piace, non lo distruggeresti mai vero?
»
« Quello spetta al re non a me, e poi io non ti nascondo che
sono preoccupato! Secondo i miei calcoli, tra un mese arriveranno le
guardie reali ed il re a cercare Akasuki che è suo figlio...
Potrebbe fare due cose... o dichiarare guerra agli umani e quindi il
loro sterminio perché gli umani non possono nulla contro
lui, oppure
potrebbe prendere suo figlio e andarsene...ma dato che ci sono gli
alieni, e loro sono collaboratori nostri...potrebbe accadere una
guerra! »
« Hei, quegli alieni, non appartengono a questo mondo!
» Dico allarmata cercando di fargli capire la situazione.
« Non
è importante, chiunque si alleerebbe con un mago... Ehm
voglio dire
un re..» Tremo al solo pensiero, io ho dei poteri ma non
così
potenti da poter fermare un mago se è cio...
« Toru, io non
voglio averti come nemico...»
« Ma tu non c'entri con questa
storia...»
« Lo so ma... Io devo battere gli alieni! »
Ammetto,
con la speranza di anticipare i tempi.
« Alieni? ma... Tu cosa
c'entri con loro? »
«
Io... » Mi blocco e mi assale l'ansia di dirgli che quella
ragazza
che lo batté ero io.
Non posso, non ora...
« Quelli
hanno ucciso una persona a me cara e voglio vendicarla, per questo
c'entro! » Invento, cercando di essere convincente, non posso
dirgli
la verità, ho troppa paura.
« Sono in America, e di certo non
ti ci porto! »
« Allora ci andrò sola! »
« Come vuoi, ma
non ti proteggerò! »
« Non ne ho bisogno! » Mi guarda con
interesse un brillio suoi occhi appare ma ciò svanisce
mentre
distoglie lo sguardo « Mi piace, sei determinata...
»
« Sì lo
so...»
Il discorso si chiude.
Pranziamo mentre lui pensa a
chissà che cosa, poi inizio a ricordarmi di Mash.
« Toru, io
dopo cerco Mash! »
« Verrò con te, voglio proprio vederlo! »
«
Ok! »
Nonostante parliamo poco, tra me e Toru si è creata
una
sorta di amicizia...credo che oggi io e lui abbiamo quasi rischiato
di essere scoperti. Lo so che è un alieno, ma lui non sa di
me, e
lui crede che io non sappia di Lui. Ma quanto reggerà questa
farsa?
Un giorno saremo nemici? Oppure saremo anche amici?
Tutte
domande a cui non so dare risposta.
Angolo autrice: Spero
vi sia piaciuto un po', che ne pensate di questi significati? Lo so
di non essere bravissima ma io la penso così su questi
sentimenti.
Fatemi sapere ^_^