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Autore: Evil_Regal    12/09/2014    2 recensioni
SwanQueen.
Regina ed Emma stanno insieme,la loro storia d'amore è perfetta fino a quando in una notte che sembrava come tutte le altre qualcosa non riesce a distruggere quel vetro forte e spesso che era il loro rapporto. Che cosa succederà?Come reagiranno?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Nuovo personaggio, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sia Emma che Adrianne aprirono la porta e si trovarono Regina con il pugno alzato pronta per bussare.

“REGINA!” Emma esclamò tirando un sospiro di sollievo. Dio,non le era mai mancata così tanto.

“Ehm” la situazione era un po’ imabarazzata “Non avevo le chiavi”

“Chissene delle chiavi!” esclamò Adrianne gettando le braccia attorno a sua madre.

“Ero così dannatamente preoccuapata!” disse Emma abbracciando entrambe “Mi dispiace. Tantissimo. Non volevo dire ciò che ho detto.Non volevo ferirti. Mi dispiace” disse stringendo Regina come non aveva mai fatto.

“E’ tutto okay” disse Regina anche se sembrava distante.

“Dove sei stata tutta la notte?Ti ho aspettata in piedi ma non tornavi così ti stavamo venendo a cercare”

“Ero..alla cripta” ammise Regina. Una parte di lei non voleva dirlo.

Quando Regina andava alla cripta,non era un buon segno. Infatti Emma si sentì incredibilmente in colpa. Non ci era andata per tantissimo tempo,perché stava bene. Era felice.

Quando Regina andava alla cripta significava che aveva bisogno di tempo per pensare,perché era ferita e stava soffrendo e quindi doveva stare da sola.

“Mamma,è tutto okay?” disse Adrianne preoccupata quando notò le lacrime che stava tentando disperatamente di trattenere.

Regina sorrise un sorriso bagnato dalle lacrime,guardò sua figlia e le portò le mani alle guance accarezzandole dolcemente.

“Tutto okay” sussurrò con la voce rotta dal pianto. Emma la guardò e le si spezzò il cuore. Non la vedeva stare così male da tanto,tantissimo tempo. E si sentiva male al pensiero che fosse stata lei quella ad averla ridotta così. Sapeva che qualcosa in Regina era cambiato,qualcosa si era rotto. E lei era già in mille pezzi. Pezzi che piano piano avevano rimesso insieme ma ora tutto si era sgretolato di nuovo. Ed Emma era la causa.

Lo sapeva. Sapeva che con Regina bisognava andarci piano con le parole. Perché era fragile,era insicura,era sempre spaventata.
E lei ci era andata troppo pesante e ora quelle parole pesavano su Regina come un macigno.

Guardò sua figlia un altro po’ e un’altra lacrima le rigò il volto. Poi lasciò cadere le braccia ai suoi fianchi ed entrò in casa,schiarendosi la voce.

Emma rimase lì,sul punto di piagere. Fissava il pavimento con le mani nelle tasche posteriori del jeans.
Adrianne la guardò ed Emma negli occhi della figlia vide la paura di perdere sua madre,la paura che qualcosa di grosso fosse cambiato in modo irreversibile. La stessa paura che in quel momento stava divorando Emma. Ma doveva essere forte per Adrianne e per assicurarle che sarebbe andato tutto bene.

“Andiamo” sussurrò avvolgendo un braccio attorno ad Adrianne e facendo un passo avanti.

“No,i-io” disse Adrianne “Credo di voler andare a scuola”

Emma la guardò “Sei sicura?” chiese ed Adrianne annuì.

“Okay.” Annuì “Okay ti accompagno” si incamminò ma Adrianne la fermò

“Vado a piedi,faccio due passi” disse

Emma la guardò sperando che cambiasse idea ma Adrianne non lo fece così la bionda annuì e Adrianne entrò per prendere il suo zainetto e poi corse via.

Emma prese un respiro profondo e salì in camera da letto. Bussò delicatamente e quando non sentì Regina rispondere aprì la porta.

Regina era stesa sul letto,ancora vestita,con addosso ancora i suoi tacchi alti,raggomitolata su se stessa,che dormiva. Emma si avvicinò a lei e le tolse le scarpe. Quando le fu più vicina notò che la federa del cuscino era bagnata. Così come le sue ciglia.Aveva pianto e aveva preso sonno.

Emma le accarezzò dolcemente i capelli e non potè trattenere la lacrima che le scappò. Si stese accanto alla donna che amava più di qualsiasi alta cosa al mondo. Alla donna che le aveva dato tutto. Che l’aveva salvata. Che l’avava sempre fatta sentire speciale,che l’aveva fatta ritornare nella sua vita dopo un errore madornale che lei aveva commesso. La donna che lei aveva distrutto una volta. La donna che aveva distrutto di nuovo.

Si stese accanto a lei e la prese tra le sue braccia. Le accarezzò dolcemente i capelli e la schiena tutto il tempo. E le sussurrava dolci parole,consapevole che lei non poteva sentirle. Ma aveva bisogno di dirle.

Una sola ed unica lacrima attreversò la sua guancia e si infranse trai capelli corvini di Regina.

Circa un’ora e mezza dopo Regina si svegliò.

“Ehy” sussurrò Emma. La bruna aprì gli occhi e notò che era appoggiata alla spalla di Emma e che era totalmente avvolta tra le sue braccia. Si mise a sedere.

“Ciao” si strofinò gli occhi.

“Non avevi chiuso occhio,non è vero?” chiese Emma,sentendosi in colpa.

Regina la guardò e sorrise tristemente “Non ci sono riuscita” ammise.

“Regina mi dispiace davvero tantissimo per quello che è successo. Io non penso che tu sia la Regina Cattiva. Io mi sono solo fatta prender dal momento e mi dispiace così tanto ti preg-“

“Emma,non preoccuparti” le disse Regina “Se vuoi che impari ad usare la magia,e lo vuole anche lei,va bene. Ma sappi che io non le terrò le lezioni” si alzò lentamente dal letto.

“Regina non voglio che prenda lezioni di magia”

“Emma,lo vuoi e lo sappiamo entrambe. Non fingere di aver cambiato idea solo perché io non la penso come te. Mi ferisce più questo che un litigio….che essere chiamata Regina Cattiva dalla persona che amo di più al mondo. Ma non te ne faccio una colpa,infondo è quello che sono” disse e il suo sguardo si perse nel vuoto “E probabilmente è ciò che sarò per sempre”

“No Regina. Non dirlo mai più. Tu non sei la Regina Cattiva. Non sei per niente come lei. Tu sei una madre meravigliosa,che ama i suoi figli come nessuno ha mai amato nessun altro. E sei una moglie perfetta.Sei la mia vita,Regina. Non c’è cattiveria in te. Solo bontà,dolcezza…” la raggionse e le prese le mani “Amore”

Regina la guardò e sorrise ancora una volta. Ma era un sorriso triste. Uno di quelli che Emma vedeva solo quando litigava ancora per Henry.

Le sorrise e poi tirò via le mani da quelle della bionda. Lasciando Emma con la bocca spalancata e il cuore spezzato. Regina,con le lacrime agli occhi e le mani in tasca,si girò e uscì dalla stanza.
 
E non guardò indietro.
  
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