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Autore: soraya_love_myguitar    13/09/2014    1 recensioni
Carol una ragazza di campagna di16 anni vagambonda per l'america finendo in Canada.
Una tempesta la costringe a bussare alla porta di un ranch abitato dal sedicenne Will e la sua famiglia....
La ragazza sarā accolta?
Cosa succederā fra i due giovani? Vi consiglio sinceramente di leggere questa storia
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WILL POV
Fuori si č scatenato uno dei soliti temporali di fine estate, di quelli che scoppiano in un minuto. 
Abbiamo fatto in tempo a portare dentro i cavalli e chiudere le galline. 
Siamo tutti e quattro riuniti nella sala, illuminata dal fuoco nel camino e da qualche candela. 
La tempesta ci ha portato via la corrente. 
Mia madre č seduta vicino al camino, sulla sua solita poltrona, e ricama un fazzoletto; a fianco  č seduto mio padre intento a leggere uno dei suoi libri. 
Sul tappeto dietro di loro c'č mio fratello che gioca con le macchinine. 
Io?
Be io sono seduto per terra con la schiena contro le pietre del camino, faccio un sottofondo tranquillo pizzicando le corde della mia chitarra. 
Ogni tanto si sentono i nitriti dei cavalli. 
Sven, il nostro cane, se ne sta insonnolito vicino a mio fratello. 
Mamma:- questo tempaccio non ci voleva-
Mio padre sbuffa. 
Poi si sente un leggero suono, forse un Toc Toc. 
Luca:- mamma mamma qualcuno a bussato-
Papā:-Will vai a vedere-
Sospiro mentre poso lo strumento contro la parete. 
Vado alla porta.  
Io:-Chi é?-
Nessuna risposta. 
Ripeto la domanda altre due volte ma niente. 
Tolgo il catenaccio e giro la chiave.  
Sulla soglia c'č una ragazza. 
Fradicia č dire poco. 
La treccia bionda che le scende lungo una spalla sgocciola come un torrente.  
La camicia e i pantaloncini le sono attaccate alla pelle ma nel vero senso della parola.  
Le faccio gesto di entrare ma mormora qualcosa e poi cade in avanti.  
La afferro in tempo e la trascino dentre chiudendo col piede la porta. 
Io:- MAMMA!PAPĀ!-
Li sento correre. 
Mamma:- oddio!-
Tolgo  lo zaino e la chitarra dalle spalle della sconosciuta. 
Papā:- portiamola vicino al fuoco-
Mamma:- vado a prendere degli asciugamani-
Prendo la ragazza in braccio sento la sua testa bagnarmi la spalla.  
Io:- luca leva le tue cose e vai in camera!-
Luca:- chi č?-
Io:- Luca va in camera con le tue cose-
Annuisce e corre via con i suoi giochi. 
Mia madre intanto posa per terra, davanti al camino, delle coperte e degli asciugamani.  
Io ci distendo su la ragazza. 
Mamma:- bisogna toglierle i vestiti-
Papā:-Will va a prendere una tua maglietta e una felpa pesante-
Mia madre intanto sbottona la camicetta fradicia. 
Il petto della biondina si alza e si abbassa rapidamente e irregoralmente. 
Corro di sopra, afferro una maglietta a mezze maniche verde militare e una felpa con zip nera. 
Corro giu. 
Mio padre strizza i vestiti.  
La ragazza č solo in intimo, be non posso negare che un fisico da invidiare ce lha, ma faccio in modo di non dare evidenza dei miei "pensieri"
Aiuto mia madre a metterle le mie robe. 
Le sciolgo la treccia e le districo i capelli mentre mamma la copre con una coperta.  
La trovatella da due colpi di tosse ma gli occhi non si sono ancora aperti.  
Secondo me ce li ha azzurri.  
Mio padre sbatte qualcosa sul tavolo. 
Č una cartella tipo easpack e una custodia  di una chitarra. 
Apro la costodia e trovo lo strumento avvolto in in una felpa e una giacca. 
Papā:- all'ora poteva coprirsi-
Io:- ha preferito salvare la chitarra!- lo rimprovero  non distogliendo lo sguardo dallo strumento.  
Mamma:-ci deve tenere molto-
Apro la cartella e rovescio il contenuto.  
Ci sono: delle magliette,due paia di jeans, uno di  shorts, un cofanetto, un diario, un barattolo con dentro qualche soldo, un cappello, un cellulare, cuffiette, un ricaricatore,un pezzo di pane, una bottiglietta di blastica e poi, una foto. 
Prendo in mano la cornice  e guardo l'immagine, c'č lei con una camicia a scacchi azzurra e dei pantaloncini, la solita treccia laterale le copre una spalla, tiene sulle gambe incrociate la chitarra e una bambina la abbraccia da dietro e  ride. 
Sarā la sorellina, anche se perķ sono cosė diverse...
Papā:- Will portala nella stanzetta, poi tu e Luca andate a letto. -
Lo vedo molto agitato il suo tono č basso e frenetico. 
Prendo la ragazza e salgo di sopra. 
La sistemo nel letto della "camera degli ospiti".  
Sul comodino sistemo la cornice. 
Il suo respiro si č calmato ma č lo stesso irregolare. 
Č come se stesse sognando ma non riesce a svegliarsi. 
I capelli si sono ormai asciugati. 
Resto in piedi per un po' a fissarla, tutta infagottata nella mia felpa che su di lei č enorme, e avvolta dalla spessa coperta. 
Da dove viene?
Che ci faceva fuori a quest'ora?
Come si chiama?
Quanti anni ha?
Le domande mi girano nella mente all'impazzata. 
Avete immente i frullati di frutta. 
Ecco i pensieri sono la frutta, io il frullatore.  
Le do una carezza sulla guancia. 
Mi avvio verso la porta. 
Ragazza:-Alessia... perdonami-
Il sussurro č cosė basso che č una fortuna che lo colgo. 
Mi giro verso di lei. 
Ragazza:- io non ci voglio tornare- sussurra di nuovo. 
Esco dalla stanza e vado in camera mia. 
Mi metto una maglietta a maniche corte e una tuta che mi arriva al ginocchio. 
Mi butto sotto le coperte e chiudo gli occhi. 
La cosa buffa č che non riesco a dormire e io adoro dormire.  
Sento i miei discutere di sotto ma soltanto alcuni tratti.  
La finestra si illumina, un lampo. 
Dopo pochi secondi si sente un rumore abbastanza assordante. 
Incrocio le mani dietro la nuca e fisso il soffitto. 
Che strana storia questa. 
Che strana storia. 
  
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