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Autore: gleebrittanastories    13/09/2014    2 recensioni
La Brittana in un mondo parallelo, dove Santana e Brittany si conoscono molto dopo il liceo. Entrambe vivono a New York e sono due donne in carriera. Due come loro sono destinate a incontrarsi, McKinley o meno.
Presenza Quick, Klaine, Samcedes, Will-Holly
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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/ Ehy tutti. L'ultimo capitolo mi fa un po' schifino, spero di riprendermi con questo. Fatemi sapere, buona lettura /

Quell'inverno passò e anche quelli successivi. Esattamente cinque inverni erano passati dall'inizio di quella convivenza. 

Era il secondo sabato di marzo quando Santana e Brittany avevano deciso di dare una svolta alla loro vita.  

Erano sedute come al solito vicine nel solito pub in centro con i loro soliti amici, compresa Rachel che ormai non mancava mai a quell'appuntamento, quando Brittany pronunciò la fatidica frase. 

"San, perché non ci sposiamo?" 

Chiunque stesse conversando rimase in silenzio osservando la reazione della latina. Inizialmente sembrò non aver sentito, poi spalancò gli occhi. Infine si girò verso la sua ragazza ancora un po' allarmata. 

C'era tensione tutta intorno alle due, nessuno osava intervenire. Poi finalmente Santana parlò. 

"Sei sicura Britt?" 

"Mai stata così sicura" 

Non era la prima volta che avveniva quello scambio di battute, la volta precedente era stata quando Brittany l'aveva inviata per la prima volta a casa sua e avevano fatto l'amore. Ovviamente tutti gli altri erano all'oscuro di ciò. 

Santana sorrise a quel ricordo per poi baciarla dolcemente. 

"A me sta bene" 

Il sorriso della bionda si allargò notevolmente e non solo il suo. Tutti quelli seduti a quel tavolo erano rapiti da quel momento. Non era stata una vera proposta di matrimonio ma era stata una proposta alla Brittany. E quella notte, a casa loro, dovettero aspettare che Quinn si addormentasse per andare in salotto. Perché quella era una di quelle occasioni in cui si doveva fare l'amore. O più precisamente, l'amore alla Santana. 

 

"Quella troia, quella sottospecie di troia!" continuava a ripetere la bionda. 

"Calmati Quinn, non è successo niente" 

L'amica l'aveva chiamata mentre era al lavoro per sfogarsi. 

"Niente? Quella troia vuole fottermi il ragazzo e tu mi dici che non è successo niente?" 

"Come se avesse qualche speranza, l'hai vista?" 

"Non è questo il punto, cazzo" 

Era un po' che Santana non la vedeva così infuriata, certo in quegli anni ogni tanto ce l'aveva con Puck ma non in quel modo. 

"Ma sei sicura che le piaccia Puck?" 

"Sì me l'ha detto Sam" 

"E lui come fa a saperlo" 

"Gliel'ha detto Blaine, a cui l'ha detto Kurt, a cui l'ha confidato lei stessa" 

"Magari si è presa una cotta e non può farci niente" 

"Non difenderla solo perché è amica di Brittany" 

Rachel Berry aveva detto a Kurt che le piaceva Puck. Santana era quasi felice, nonostante la reazione dell'amica, perché almeno era sicura che tra Brittany e la nasona non fosse successo niente. Se l'avesse chiesto alla sua ragazza lei le avrebbe sicuramente detto la verità ma non voleva apparire gelosa di quella sottospecie di troia, come la chiamava Quinn. 

"Ne hai parlato con Puck?" 

"Mi ha appena chiamato lui per raccontarmi che la nana si è presentata alla sua ditta e senza tanti convenevoli ha provato a baciarlo" 

"Oddio, e lui?" 

"Lui mi ha detto qualcosa a proposito del suo naso anti sesso e che non devo preoccuparmi" 

"Credo che anch'io preferirei morire piuttosto che baciarla. Comunque ne parlerò con Brittany" 

"Grazie San" 

"Figurati Quinnie" 

 

"Allora?" 

"Le ho detto che ha fatto una cosa poco carina 

"E lei?" 

"Ha detto che doveva farlo almeno una volta, prima di partire" 

"Parte?" 

"È già partita, aveva l'aereo mezz'ora fa. Le hanno offerto una parte importante non ricordo bene dove" 

"Beh, Quinn sarà più tranquilla" 

Santana si ritrovò suo malgrado a pensare che in qualche modo le sarebbe mancata. Loro due erano incompatibili, certo, ma a volte si era ritrovata a dar ragione alla nana. 

"Mi mancherà" 

"Anche a me, Britt. Vedrai che tornerà presto" 

Beh, un po' le sarebbe mancata ma poteva anche non tornare proprio presto.

 

"Insomma che Brittany sta con Santana, Kurt sta con Blaine e Quinn sta con Puck. Rachel è partita e Sam è single" 

"In sintesi è così"  

Le due ragazze tenevano Susan sempre aggiornata sui loro amici. 

"Ehm mamma, io e San ti dobbiamo dire una cosa" 

"Sputate il rospo" 

"Abbiamo deciso di sposarci" 

La signora Pierce era visibilmente emozionata. 

"E chi delle due ha fatto la proposta?" 

"Beh, in realtà nessuna delle due" rispose Santana ridendo. 

"Eravamo al pub con i nostri amici e io le ho detto che ci saremmo potute sposare e lei ha detto che ci stava" 

Susan era sorridente. 

"Sono così contenta. E avete deciso quando?" 

"Non ne abbiamo ancora parlato" 

"Non c'è fretta, il matrimonio è solo un qualcosa in più. L'importante è stare con la persona che si ama" 

E Santana non poté che trovarsi d'accordo con la donna. 

"Anche Puck mi ha detto di star pensando di chiedere a Quinn di sposarlo, più o meno da quando si sono sposati i Klaine l'anno scorso" 

"Anch'io ci pensavo da quel giorno, beh ogni tanto anche prima" ammise Brittany. 

"Dai ragazze, andate. Non voglio che guidate al buio" 

Era piena estate e a quell'ora, le nove, c'era ancora luce. 

"Ciao Lord T" salutò Brittany affettuosamente il suo gatto. Avevano deciso di lasciarlo a Susan almeno per un po' in modo che non si sentisse sola. 

"Addio gattaccio, non far disperare la nonna come fai con me" 

     

"Chi viene a fare il primo bagno dell'anno?" 

In realtà Santana e Quinn avrebbero preferito restare spaparanzate al sole, sulla spiaggia. 

Ma l'entusiasmo di Brittany non poteva che essere accontentato così entrambe alzarono un braccio per farsi aiutare dalla bionda ad alzarsi. 

Quando si ritrovò Brittany davanti però, Santana dimentico tutto il resto. 

Osservò i suoi occhi come se fosse la prima volta e la baciò con passione. 

La bionda ricambiò, con il tempo si rischiava di dare per scontato il loro amore ma il quei momenti si ricordavano di quanto erano fortunate. Ognuna di avere l'altra. 

"Vabbè, io vi aspetto in acqua eh" disse Quinn quando vide che le due non erano intenzionate a staccarsi. 

 

Santana non aveva mancato neanche uno degli spettacoli di Brittany da quando stavano insieme. Erano quasi sei anni che cancellava ogni suo appuntamento che coincidesse con una delle rappresentazioni. 

"Britt te l'ho detto, oggi non posso proprio" 

La latina iniziava a spazientirsi. 

"Tu non mi ami più" 

"Non fare la bambina, fattene una ragione" 

A Brittany si erano velati gli occhi, quella non era la sua San. Che le parlava come tutti gli altri, come se lei fosse una stupida. Probabilmente lo pensava. 

Santana non aveva proprio voglia di chiederle scusa. Solo perché una volta non sarebbe andata ad uno dei suoi spettacoli. Come se Brittany assistesse a tutte le sue riunioni di lavoro. 

Ed era proprio una riunione a cui doveva partecipare il motivo per cui non poteva andare a vedere la ballerina. Certo, si sarebbe aspettata un po' più di comprensione. 

In quella riunione si sarebbe confermata o meno la fusione della Sue&Co con un'altra importante ditta di New York. L'unione avrebbe consentito investimenti su scala maggiore e quindi, guadagni maggiori per tutti. 

Aveva provato a spiegarlo a Brittany la sera precedente ma a quanto pare la bionda si aspettava un ripensamento perché quella mattina non le dava tregua. 

"Senti, io devo proprio andare. Dovresti augurarmi buona fortuna invece che pensare solo a te stessa" 

La bionda aveva ancora gli occhi lucidi e non sembrava intenzionata a rivolgerle la parola. 

Brittany non lo faceva apposta, sapeva che la latina aveva ragione. Sapeva che quella riunione era importante e che Santana avrebbe preferito andare a vederla. 

Ma nonostante ciò, non riusciva a farsene una ragione. 

Sentì la porta sbattere e cominciò a piangere disperata, non aveva neanche salutato la sua fidanzata. Non sarebba mai riuscita a portare a termine lo spettacolo senza San tra il pubblico. 

 

E invece c'era riuscita. Aveva pensato alla litigata con Santana tutto il tempo ma lo spettacolo era andato bene. Era la prima volta che litigavano, forse perché San mi dà sempre ragione alla fine, stava pensando la bionda. 

"Ti aspetto davanti all'uscita secondaria con la macchina

Era lei, nonostante la sua scenata, era andata a prenderla. 

Cercò di sbrigarsi e dopo pochi minuti era sulla Porsche. Santana mise in moto e partì in silenzio. 

"Scusa amore, sono così stupida" 

"Non sei stupida" 

"Allora perché mi sono comportata così?" 

"Perché io ti ho deluso" 

La latina cercò di nascondere i suoi occhi a Brittany che si stavano velocemente inumidendo. 

"No San, non dire così. È solo che mi sento così persa senza di te" 

"Infatti, sarei dovuta venire" 

Non riusciva ad essere arrabbiata con Brittany, non riusciva a togliersi dalla mente l'immagine della ragazza in lacrime quella mattina. 

"Come è andata la riunione?" 

"Bene, la fusione ci sarà. E lo spettacolo?" 

"Bene, mi hanno detto" 

Rimasero in silenzio sino a casa. 

Quando si ritrovarono a letto in pigiama fecero pace. Stremate dalla giornata si addormentarono l'una nelle braccia dell'altra.

  
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