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Autore: _yoursong    13/09/2014    2 recensioni
«Okay, sputa il rospo. Il tuo ex sta con una troia?»
«No, certo che no, non ne sarebbe capace, troppo santo!» sbottò irritata.
«E allora che diavolo è?!»
«Se mi facessi parlare, cazzo!» urlò.
«Okay, parla.»
«Ashton è tornato.» Sbiancai immediatamente. Non era possibile.

***
Da quando Ashton Irwin, vicino di casa rumoroso e amore adolescenziale di Abbey Walker, se n’era andato da Richmond per studiare all’università di Sydney, le cose erano finalmente cambiate: Abbey era diventata più carina, e di conseguenza più apprezzata dai ragazzi, e il resto sembrava procedere per il meglio. Ma quando Ashton ritorna in paese, è come se tutto fosse ritornato agli antipodi. Ma se fosse troppo tardi?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«Allora? Che film vediamo?» chiese Luke.
Ci trovavamo tutti di fronte al tabellone dei film che sarebbero stati dati quella sera. E dopo ben dieci minuti non avevamo ancora scelto che film vedere.
Ovviamente avevamo raggiunto il cinema a bordo della macchina di Ash. Come abbiamo fatto a salirci in sei? Vanessa si era seduta in braccio a Calum, che non si era minimamente lamentato di avere una persona sulle gambe. Soprattutto dopo aver continuato a sbuffare quella volta che Ash aveva dato un passaggio a me e a Vanessa fino a casa mia. La cosa mi puzzava, e anche molto. Avrei sicuramente parlato con Vanessa di questo più tardi. Ma la cosa che mi attanagliava lo stomaco era il fatto che era un’uscita vera e propria con Ashton, e i suoi amici. Ma loro momentaneamente venivano dopo, perché prima c’era Ashton, scritto in lettere cubitali nella mia mente da quando lui mi aveva chiesto di uscire. Avevo cercato di sembrare il meno impacciata possibile, ma ovviamente non riuscii nell’intento. Per incominciare, avevo rischiato di inciampare sul gradino di casa mia mentre correvo per raggiungere la macchina.
Quindi figura di merda numero 1.
 Non volevo assolutamente immaginare che altre figure di merda potevano crearsi durante tutta la serata, e la cosa mi terrorizzava.
Sembrare stupida e per lo più sfigata era l’ultima delle mie intenzioni. Cercavo in tutti i modi di sembrare rilassata e calma, ma penso non mi venisse bene. Per di più sarò rimasta chiusa in camera come minimo due ore per scegliere che cosa mettere per l’occasione, soprattutto con le  finestre chiuse come bunker per evitare altre infiltrazioni da parte di Ashton.
 Anzi, per non farmi vedere da Ashton in difficoltà per vestirmi per uscire con lui!
Dio, che tristezza.
Comunque, ora dovevamo scegliere il film, cosa più importante.
«Io propongo Deliver Us from Evil» propose Calum.
«Non saprei, un horror…» disse Luke.
«L’ho già visto l’altra sera in streaming» sbuffò Ashton.
«Se sei coglione non è colpa mia!» esclamò Calum.
«Ma cosa vuoi?!» ribattè Ash.
Questa sarebbe stata la situazione perfetta per uscire dall’ombra e poter interagire decentemente col gruppo. Ora o mai più.
«Io propongo The Fault In Our Stars» dissi di punto in bianco cercando di non far trasparire l’ansia. Magari potevo sembrare stupida a proporlo. Che situazione orrenda.
«Vedo che tu ragioni! Propongo anche io quello!» esclamò Michael puntandomi un dito addosso facendomi rilassare di botto.
«Michael, sei serio?» sbottò Calum.
«Sì.»
«Chi vota per Deliver Us from Evil alza la mano» disse Vanessa.
«Davvero stiamo facendo questa cosa per un film?» rise Luke.
«Non sapete decidervi!- sbottò lei ancora più irritata incominciando a gesticolare come solo lei sa fare- Comunque, chi vuole vedere questo?»
Calum alzò la mano e anche Vanessa.
«Chi vuole vedere The Fault In Our Stars?»
Io alzai la mano e fui seguita da Ashton, Luke e Michael.
«Credo che si guarderà questo allora» concluse la votazione Ashton con un sorriso a trentadue denti per poi girarsi verso di me e guardarmi.
Morta.
Ci stavamo dirigendo verso la biglietteria quando mi accorsi di una cosa che era appena accaduta: a Vanessa non sono mai piaciuti così tanto i film horror da voler vederne uno al cinema. Dopo questa la situazione mi puzzava anche di più. Se continuava così sarei rimasta soffocata dal tanfo, sicuro.
Mi avvicinai velocemente a Vanessa per fargli notare questo incredibile avvenimento e ricevetti una semplice scrollata di spalle come risposta.
«Come io non so mentire a te, tu non sai mentire a me. Ricordatelo» le feci notare a denti stretti. Lei rise e poi si voltò per pagare il proprio biglietto.
 
 
Stavamo prendendo posto nella sala. Io mi ero seduta vicino a Vanessa a cui, ovviamente, si era seduto di fianco Calum. Michael si sedette subito dopo di lui e Luke si stava per sedere di fianco a me quando:
«Luke, scansati» gli ordinò Ashton che sbucò subito dietro di lui.
«Ma io ho il num-»
Non fece nemmeno in tempo a finire la frase che venne preceduto da Ashton di nuovo.
«Okay, bravo. Ora spostati.»
Dopo numerosi sbuffi Luke riuscì a raggiungere il suo posto di fianco a Michael e permise così ad Ash di sedersi di fianco a me. Ciò mi provocava numerosi attacchi cardiaci e mancamenti di seguito. Speravo ci fosse un paramedico nelle vicinanze.
Respira, Abbey, respira. Vuoi finire questa serata decentemente vero?
Non mi ero accorta che mentre mi auto incoraggiavo a sopravvivere mi ero fermata con lo sguardo dritta verso di lui che a sua volta mi fissava col solito sorriso.
“Che-figura-di-merda” questa frase era stampata in lettere monumentali sulla mia fronte.
Quando vide il mio volto diventare di colpo scarlatto scoppiò a ridere.
«Pensavo fossi morta» disse ridendo.
«N-no, mi ero incantata» mi affrettai a dire voltando immediatamente lo sguardo verso lo schermo dove stavano già dando le pubblicità dei prossimi film.
«Almeno ti eri incantata su qualcosa di incantevole» scherzò enfatizzando sull’ultima parola.
«Sei pessimo» lo rimbeccai.
Lui rise ancora di più per poi tuffarsi nei suoi popcorn. Guardarlo mentre si divorava i suoi popcorn prima dell’inizio del film mi fece venire fame e quindi lo imitai incominciando a stuzzicare i miei. Aveva tentato ripetutamente di pagarmi lui i miei, ma prontamente riuscii ad arrivare prima alla cassa. Però venni battuta in velocità per pagarmi la coca cola, che quindi mi offrì lui. Era stato così gentile negli ultimi tempi che quasi mi sembrava il ragazzino con cui avevo fatto amicizia da piccola. Quello che non mi prendeva minimamente in giro o cose simili.. Ricacciai via immediatamente quei vecchi pensieri e mi soffermai di più sulle ultime cose che lui aveva fatto. Mi aveva invitato ad uscire.
Evento mai accaduto nella storia di Abbey Walker.
Poi mi aveva permesso nuovamente di stare sul posto del passeggero in macchina e non schiacciata dietro, e poi aveva tentato di offrirmi i popcorn e la bibita, senza riuscirci a pieno. Probabilmente se io vivessi in un cartone in questo momento avrei gli occhi a forma di cuore e uno sfondo arcobaleno costellato di gattini volanti. Ma grazie a dio non vivevo in un cartone e tutte queste cose che stavo pensando si trovavano solamente nella mia mente.
Perché se davvero qualcuno- soprattutto lui- potesse vedere quello che mi circolava in quel momento nella mente, probabilmente mi sarei ritrovata immediatamente in un ospedale psichiatrico per Infatuazioni Dannose Per La Vita Altrui.
 
 
 
Solo quando arrivai al momento che mi aveva più toccato nel libro mi resi conto che avevo fatto male a proporre questo film. Infatti non riuscii a trattenere le lacrime e questa cosa mi metteva terribilmente in imbarazzo. Farmi vedere da Ashton mentre piangevo per un film era davvero il massimo della tristezza che qualcuno poteva raggiungere. Riuscii a mascherare per bene all’inizio, non si capiva quasi per niente che stessi piangendo ma dopo pochi secondi che avevo iniziato non riuscivo più a trattenermi e dovetti quasi soffocarmi per nascondere un singhiozzo fin troppo rumoroso. Ma questo tentativo fu disastroso perché feci ancora più rumore di quello che avrei potuto fare senza cercare di uccidermi. Infatti vidi immediatamente Vanessa e Ashton voltarsi verso di me e in quel momento volevo sotterrarmi. Ashton mi sorrise per poi mettermi un braccio dietro la spalla. Mi uscì un altro singhiozzo- per questo piansi anche perché Ashton mi stava confortando mentre piangevo mentre guardavo The Fault in Our Stars. Questo non andava bene.
Oltre a mettermi il braccio dietro la spalla mi strinse anche più vicino a sé, quasi potevo appoggiare la testa contro il suo petto. Potevo sentire il calore confortevole che emanava e la cosa mi fece uscire un altro singhiozzo.
«Aaaw» disse con la voce più tenera esistente in questo mondo. Ormai da quanto mi teneva vicino a se ero quasi appoggiata completamente a lui. Per fortuna Vanessa aveva subito tolto lo sguardo da me per rivolgersi nuovamente allo schermo.
C’era qualcun altro nella sala che stava piangendo ma nessun’altro del nostro gruppo. Se non era Vanessa che piangeva di sicuro nessun’altro l’avrebbe fatto. O così pensavo.
Proprio nell’istante in cui mi stavo asciugando le lacrime che erano impastate di mascara- dio sembrerò un panda smonco- sentii altri singhiozzi. Vicini. Ashton abbassò lo sguardo su di me e vide che non ero io. Si girò verso gli altri e così feci anche io. Notammo subito che anche Vanessa e Calum erano girati. Ci sporgemmo leggermente in avanti e vedemmo un esemplare di Michael Clifford- avevo imparato i cognomi dopo numerose volte che Vanessa me li aveva ripetuti, non chiedetemi come faceva a saperli- che piangeva con aggiunta di singhiozzi.
«Oddio, ma davvero Mike?» gli chiese Luke.
«Se siete un branco di insensibili non è colpa mia!» si giustificò.
«Mike, pensavo fosse Ashton la ragazza adolescente nel gruppo!» esclamò sbalordito Calum.
«Ehy! Vacci piano!» sbottò Ash.
Le lacrime erano ormai scomparse dal mio volto per far spazio a una lunga risata, e la stessa cosa faceva Vanessa.
Dopo numerosi rimproveri dalle persone di fianco a noi smettemmo di ridere.
«Siete davvero delle persone orrende!» continuò Michael asciugandosi le lacrime.
«Oh, finiscila!» gli ordinò Calum.


 
Il film era appena terminato. Ci stavamo dirigendo tutti verso le uscite. C’era chi, come me, aveva pianto a dirotto e si vedeva e chi invece era rimasto impassibile e usciva tranquillo come se non fosse successo nulla.
Michael continuava a difendersi dietro di me insistendo a dire che erano tutti degli insensibili, tranne me ovviamente, che sarò di sicuro dimagrita tre chili per tutti i liquidi persi.
Visto che i ragazzi continuavano a discutere colsi l’occasione per fare quattro chiacchiere con Vanessa che al posto di confortarmi nei miei momenti di ansia durante la serata era stata tranquilla a scherzare con Calum e gli altri. Avrebbe dovuto aiutarmi! Tipo, che ne so, chiamarmi quando vedeva che Ashton si avvicinava a me e mi rendeva terribilmente nervosa. Non lo so, davvero, doveva fare qualcosa. Ma non lo fece. In un certo senso ero felice di tutto questo. Perché finalmente avevo potuto provare le cose che avevo solamente sognato anni prima, ma dall’altra parte ero terrorizzata. La mia solita ansia da Ashton si prendeva possesso del mio corpo e non lo abbandonava più. Mi irrigidivo a ogni singola parola o cosa che faceva. Solamente quando piangevo a dirotto non era apparsa. Ero troppo presa dal film da rendermi realmente conto di quello che succedeva.
«Vanessa!» la chiamai.
«Sì?» mi chiese.
«Perché non mi hai aiutato nei miei momenti i panico?»
«Quali?»
«Ogni singola volta che Ash mi parlava» spiegai.
«Ma finiscila! Non si vedeva nemmeno, e poi questo era lo scopo dell’uscita, no? Socializzare» disse.
«Infatti tu hai socializzato molto con Calum» le dissi con un ghigno ben visibile.
«Abbey! No, è molto simpatico. Punto!» incominciò a gesticolare all’aria.
Stavo per ribattere ma mi fermò con un cenno della mano.
«Basta, non dico più nulla. Ma quando gesticoli significa che sei agitata e quindi che cerchi di nascondere qualcosa. Non sai mentire a me!» le ricordai.
«Taci! Parli tu poi, che mi chiedi aiuto e poi ci mancava poco che te lo facevi sulle poltrone del cinema!» ribatté con tono malizioso.
Non riuscii a rispondere.
Davamo quell’impressione? Mi ha solo confortato in un momento di pianto isterico. Ovvio, solo quello. Perché dice sempre minchiate?
«Non è vero, mi ha solo confortato. Tutti lo avrebbero fatto..»
«Sicuro» disse alzando gli occhi.
«Davvero davamo quell’impressione?» non riuscii a trattenermi.
«Si?! Se no non te lo avrei detto!»
Mi uscì un sorriso spontaneo ma la nostra chiacchierata fu interrotta quando ci rendemmo conto che eravamo arrivati ormai all’uscita.
«Andiamo, tutti in macchina!» ci richiamò tutti Ashton manco fossimo una classe di scuola a una gita.
 
 
 
Avevamo già accompagnato a casa Calum, Luke e Michael. Avevamo appena lasciato da poco Vanessa a casa sua e questo significava solo che: io mi ritrovavo da sola con Ashton, nella sua macchina orrenda. Ovviamente mi avevano lasciato ancora il posto del passeggero quindi lo potevo vedere benissimo tutto concentrato alla guida. E tutto ciò mi provocava una fitta lancinante al mio povero cuore. Visto che Vanessa non abitava molto lontano da me non ci volle molto ad essere già sulla via di casa. Non avevamo scambiato praticamente parola negli ultimi minuti del tragitto. Quindi l’aria nella macchina era silenziosa e tranquilla. L’idea che da lì a pochi minuti mi sarei ritrovata a casa e che avrei potuto ripensare a tutta la serata nella tranquillità della mia camera mi dava un senso di conforto.
Una frenata mi fece tornare alla realtà e mi resi conto che mi trovavo proprio di fronte a casa mia. Mi voltai verso di lui e lo vidi che mi fissava. C’era qualcosa di strano nel suo sguardo, sembrava quasi imbarazzo, e visto che Ashton non era mai imbarazzato, non capivo a che cosa potessi additare quell’espressione.
«Siamo arrivati» annunciò mostrandomi un meraviglioso sorriso.
«Già- dissi facendo un cenno con la testa alla casa di fianco a me- grazie di tutto» lo ringraziai.
«Di nulla. Mi sono divertito. Anche se vederti piangere è stato particolarmente sconvolgente» disse abbassando lo sguardo da me alle sue mani e accennando una risata.
«Beh, sapevo che avrei pianto. Non ti ho solamente avvisato.»
Ormai la situazione era imbarazzante. Nessuno parlava e il silenzio era opprimente. Avrei dovuto scendere dalla macchina e salutarlo, ma semplicemente non ci riuscivo. I suoi occhi erano come calamite e fino a quando nessuno dei due avesse detto una parola- lui, ovvio, non sarei stata capace di parlare, pff- sarei rimasta ferma, lì, a fissarlo come una stupida con un sorrisino inquietante sul volto.
Che sfigata.
Pensavo seriamente di rimanere in quella posizione fino alla fine dei miei giorni ma lui, con uno scatto quasi felino mi mise una mano sul fianco e l’altra dietro la nuca, si sporse in avanti e fece scontrare le nostre labbra.
Abbey, cazzo, sta succedendo davvero? Cazzo cazzo cazzo. Reagisci, porca vacca. Fai qualcosa!
Dopo essermi auto incoraggiata ed essermi resa conto della terribile situazione, mi feci trasportare dal momento che avevo praticamente sognato da quando ero uscita dalla pancia di mia madre fino a quell’istante.
Era il bacio più bello di sempre. Mi ero presa ormai particolarmente bene. Gli misi delicatamente una mano sulla guancia e potei sentire la sua barba incolta farmi quasi solletico al palmo.
Non so da quanto tempo eravamo lì a… farci, sì, a farci. Perché ci stavamo fottutamente facendo! Ma è possibile? Ashton Fletcher Irwin che mi bacia nel posto meno opportuno del mondo- cioè davanti a casa mia- in macchina, e soprattutto in quell’esatto momento era partita La canzone che ormai mi avrebbe ricordato per sempre quel momento. La testa ormai mi vorticava, era piena di pensieri. Anzi, solo uno in particolare: Ashton che mi baciava.
Ormai eravamo praticamente appiccicati, potevo sentire le sue labbra morbide sulle mie e rendermi davvero conto che non era un sogno ma era fottuta realtà.
Quando decidemmo di staccarci- non so precisamente quanti anni erano passati- incominciammo a guardarci negli occhi. Mi uscì un sorriso e lo stesso a lui. Ritornai velocemente al mio posto e presi la borsa che era ormai caduta per terra. Non chiedetemi come ci fosse finita. Non avevamo assunto posizioni da film vietati ai minori, quindi non capivo assolutamente come ci fosse finita infognata sotto al sedile. Dopo averla recuperata con pose da contorsionista mi rimisi seduta decentemente e cercai velocemente la maniglia della portiera, mancandola spudoratamente e facendo scoppiare a ridere Ashton. Dio, non ridere proprio adesso, già quello che è successo mi ha tipo tolto come minimo venti anni di vita, se ridi pure mi farai morire domani.
Dopo vari tentativi riuscii a prendere la maniglia e ad uscire dalla macchina. Mi sporsi in avanti per poterlo salutare di nuovo affacciandomi al finestrino.
«Ehm, buonanotte» lo salutai accennando un sorriso timido.
«Buonanotte» mi salutò con l’aggiunta esclusiva del fantomatico occhiolino.
Gli sorrisi e poi mi voltai verso casa mia dove mi avrebbe atteso una lunga nottata insonne.
Motivo? Ashton.


 


HIIIIIIIIIIIIIIIIIIII THEEEEEEEERE!

Eccomi di nuovo! Yuppy!

SI SONO BACIATIIIIIIIIIIIIIIIIIII WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO...
*dopo anni*

Okay, finiamola.
Si sono baciati for the firts time! *W*
CHETTTENERI!
Questa è la fatidica uscita sabotata da Luke, ma fa nulla!

Allora preciso che:
Quando ho scritto il capitolo Colpa delle stelle non era ancora uscito in Italia.
L'altro film che propongono è Liberaci Dal Male, che sia Colpa delle stelle che questo sono usciti da non so quando in Australia quindi ho optato per questi.
Non ho voluto dire la scena in cui piange Abbey perchè non sapevo se tutte sapevano già la storia e non volevo spoilerare nulla.
E' la stessa scena in cui ho pianto per un ora mentre ho letto il libro e anche quando sono andata a vedere il film, dettagli.


Spero vivamente che il capitolo vi sia piaciuto *W*

Ringrazio tutte quelle che hanno messo tra le seguite, preferite e ricordate la storia, vi amo gooooosh! E poi un ringraziamento speciale alle dolcissime ragazze che recensiscono i capitoli facendomi tutti quei complimenti tenerosi *W*

Spero di rincontrarvi tutte, voi già lettrici, e spero che alle nuove piaccia la storia e che magari lascino un segno per farmi capire che cosa ne pensano, che sia un seguita, preferita o ricordata, o magari una recensione in cui mi scrivete che cosa ne pensate del capitolo o anche degli scorsi C:

Io lunedì incomincerò scuola T.T Mi dispiace per tutte quelle che l'hanno già incominciata, spero che non mi freni dallo scrivere e che riesca sempre a pubblicare puntuale. Magari pubblicherò un po' più presto di ora.
Spero davvero di ritrovarvi lo stesso, magari leggete quando siete al cesso, che ne so! (?)

Detto questo, Goodbye a tutte

Kiss

Giulz

 
  
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