Via
alla fase 1
“Hai
capito tutto?”
Chiese
Gwen alla ragazza appena
terminata la spiegazione.
“Brutta
storia, ma adesso sono
ancora più convinta che le mie abilità sono
indispensabili.”
Rispose
Sierra convinta.
“E
di preciso, in cosa
consistono le tue “abilità”?”
Chiese
allora Duncan.
“Conoscete
i sei gradi di
separazione? Nel mio caso si restringono a tre, solo tre gradi mi
separano
dalla regina d’Inghilterra, dal Papa e da un qualunque
anonimo cittadino.”
“Vuoi
dire che volendo puoi
metterti in contatto con il Papa?”
Domandò
il punk sbalordito.
“Certo
che no, per conoscenza
si intende aver visto quella persona dal vivo, magari odiarla anche ma
il
novanta per cento di queste conoscenze non hanno modo di contattarsi,
ma se
questo mio primo, chiamiamolo potere, non dovesse bastare mi porto
dietro un
sacco di esperienza col web e concludo qualunque ricerca nella
metà del tempo
medio.”
“Dobbiamo
metterti alla prova,
ci hai già ingannato una volta e...”
“Non
una parola di più, datemi
quarantott’ore ed avrete il doppio delle informazioni attuali
sul caso.”
“Ci
stiamo, ma se il risultato
non ci soddisfa verrai esclusa dalle indagini.”
Concluse
la gotica dando il via
al provino della nuova collaboratrice.
Intanto,
alla base di
videosorveglianza...
“Chi
sa quanto lontano arriveranno.”
Borbottò
il nuovo capo del
reparto scientifico sorseggiando del the in una tazza finemente
decorata.
“Come
dice signor Moore?”
Lo
interruppe il generale
castano.
“Dicevo
che se continuiamo di
questo passo la fase uno verrà completata oggi in serata,
per fortuna le vostre
telecamere non sono troppo vecchie, altrimenti le modifiche avrebbero
richiesto
molto più tempo, forse avremmo dovuto addirittura
sostituirle tutte, capirete
che buona parte della popolazione si sarebbe insospettita.”
Spiegò
con il suo tono calmo e
conciso, anche un po’ sfacciato, senza mai guardare in faccia
la gente.
“Purtroppo
non si può dire lo
stesso dei computer, per renderli compatibili a questa e alle prossime
modifiche ho dovuto riprogrammarli tutti.”
“Ma
sono più di cento
macchinari, con la squadra che aveva a disposizione è
impossibile che ci abbia
messo non più di due ore.”
Affermò
la generalessa stupita.
“Quale
squadra? Ho fatto tutto
da solo, non che loro non fossero competenti, per carità, ma
sarebbe stato uno
spreco di tempo e di potenziale... ho una richiesta da farvi.”
“Parli
pure.”
Autorizzò
l’altro generale
subito ottenendo il consenso della bionda che come sempre gli stava
accanto.
“Vorrei
avere accesso al
database dei ricercati e dei personaggi di spicco.”
“Mi
dispiace ma non possiamo
assolutamente accontentarla, solo noi generali addetti e i nostri
superiori
hanno il diritto di consultare quei file, provi ad infiltrarsi se
vuole, il
sistema di password che adottiamo è inespugnabile.”
“Se
ci riesco, potrò avere
libero accesso quando mi pare e piace.”
“Accettiamo,
buona fortuna, ah,
che ciò non intralci le sue ricerche.”
Un
paio di giorni dopo sierra
aveva portato le sue ricerche al termine ma quando stava per esporle
suonò il
campanello.
Non
appena Gwen aprì la porta
entrò un uomo dai capelli castano chiaro, idem per gli
occhi, le parole che
disse furono scioccanti.
“Noah
Moore, dipartimento di
video sorveglianza e voi dovete essere quelli che vogliono porre fine
al
progetto S.”
Vi piacciono le sorprese shock? Provate vivident.
Salve a tutti cari amici lettori, i nostri eroi sono stati scoperti ma non finisce qua, anzi il bello deve ancora cominciare, ho notato che siete piùttosto in pochi, pazienza.
Domani comincia la scuola dappertutto tranne qui in Sicilia dove dobbiamo aspettare fino al diciassette, e poi al nord dicono che ce la passiamo male.
Scusate il capitolo corto ma è di transizione, a questo punto chiudo, tanti saluti da U.S.