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Autore: lucy_tennant    14/09/2014    1 recensioni
"-Vai stasera?- sussurrò.
Rimasi in silenzio.
-Te l'ho detto: non sono nemmeno del tutto sicura di volerlo fare....-.
Sospirò.
-Smettila di fare la stupida: questa è un'occasione che può capitare una sola volta nella vita! Devi prenderla al volo, senza neanche pensarci su due volte! Suvvia! Pensa al fatto che riuscirai a vedere tuo padre tutti i giorni, senza alcun problema; al fatto che non dovrai preoccuparti degli hollow o dei plus; al fatto che avrai tempo di ubriacarti con Kyoraku e soprattutto al fatto che potrai fare quello che vorrai perché sei il capitano della Dodicesima-.
Sorrise, nel vedere la confusione sul mio volto.
-I ragazzi della nostra brigata fanno sempre quello che gli pare, senza stare troppo nelle regole.... Tu di certo non farai l'eccezione!- ridacchiò, prima di concludere con un -Adesso vai....-."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Urahara Kisuke
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '~Gods of the Death~'
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Quattro anni dopo....



-Tenete del sakè, bei bimbi- disse il Capitano dell'Ottava, passando una bottiglia ai bambini che erano seduti ai suoi piedi, all'ombra del solito ciliegio.
-SIGNOR KYORAKU!- sbottò Uryu, rubandogli l'oggetto dalle mani e facendolo cadere.
-Ishida kun, come sei noioso....- borbottò lo shinigami, assumendo un'aria da cucciolo bastonato -Per un po' di sakè....-.
-Sono solo bambini!- continuò l'altro, prendendo il proprio figlio in braccio -Aki, ricordati di non bere mai alcolici, almeno fino a quando non avrai trentasei anni-.
-Uryu, mi sembri una suora!- lo rimbrottò Szayel, dandogli un buffetto sulla guancia, seguito da un bacio, prima di guardare il piccolo -Tesorino, ricordati invece che noi Granz correggiamo gli alcolici, altrui, con del buon e sano cianuro-.
Gli sistemò i capelli a caschetto color caramello, sorridendogli.
Gli occhietti dell'umano di poco più di tre anni guizzavano dal volto del proprio padre a quello di mio figlio.
-Fuyu chan!- esclamò poi, scendendo a mo' di koala dal genitore e lanciandosi a passi sicuri verso l'amico.
Lo abbracciò e lo spettinò, strappando dell'erba da terra e regalandogliela assieme ad una formica.
L'altro lo squadrò con curiosità, assumendo allo stesso tempo un'espressione a dir poco schifata.
Evidentemente non aveva capito quale straordinario dono gli stesse facendo Aki, che, manco a dirlo, si arrabbiò e cercò di farglielo mangiare.
Il bimbo dai capelli biondi, naturalmente, scoppiò a piangere, tendendo le manine a me e facendosi prendere in braccio.
-Aki! Quante volte ti ho ripetuto che, se proprio devi far ingurgitare a forza qualcosa a qualcuno, quel qualcosa deve essere veleno?- lo riprese Aporro.
-Szayel! Non insegnargli queste cose!- si lamentò il compagno, in apprensione.
Risi, vedendo come l'espada placava i mugugni del fidanzato con un bacio sulle labbra.
Venni affiancata da mio marito, che acchiappò nostro figlio, per poi stringerlo a sé, prima di posarlo nuovamente accanto al piccolo Granz.
Gli sistemai l'haori tutto stropicciato, col numero dodici sul retro.
-Dovresti smetterla di addormentarti sul bancone del laboratorio- mormorai -Poi sennò esci dal lì che sembri un barbone-.
-Ho altro da fare alla notte, signor Capitano Comandante- mi provocò, quasi sussurrando.
-Nessuno la obbliga a fare certe attività notturne.... Se vuole possiamo sospenderle, Capitano Urahara- ridacchiai.
-Assolutamente no.... Perché ti voglio e ti pretendo- concluse, dandomi un bacio famelico, giocherellando con la mia lingua.
-Come siamo passionali- scherzò Grimmjow, obbligandomi a staccarmi da mio marito e a mandarlo a quel paese.
Stringeva la figlia Mizu con un braccio, mentre con l'altro avvicinava la moglie.
-Oi Ran!- dissi, salutando proprio quest'ultima -Hai finito di compilare le carte della brigata?-.
-Certamente Capitano- rispose.
Sbuffai.
-....Hikaru....- si corresse, facendo ridere tutti i presenti.
Il sexta posò a terra la piccola dai capelli rossicci e gli occhi violacei, con una maschera da hollow che le copriva parte del volto.
Lei squadrò male mio figlio, dopodiché prese un trenino di legno e glielo scagliò contro, cercando di colpirlo.
Nonostante tutto l'impegno che ci aveva messo per tirarlo, l'oggetto contundente non prese il bersaglio, dal momento che lo distrussi con un colpo di Hado. 
-Mizu! Dannazione!- la riprese Ran.
-Tutta suo padre....- commentai, ridacchiando, prima di sedermi all'ombra di un ciliegio in fiore.
Mio marito si accoccolò dietro di me, avvolgendomi le braccia attorno e cullandomi, mentre entrambi guardavamo con orgoglio cioè che era il frutto della nostra relazione.
In quegli ultimi anni ero diventata il più alto grado della Prima Divisione, il Comandante Generale.... Ed avevo rinominato a mia volta Kisuke come Capitano della Dodicesima ed Ichimaru come quello della Terza.
Gin e Sosuke si erano messi insieme ed avevano adottato un'anima, di nome Noriko.
Anche Szayel e Ishida avevano trovato un bambino da crescere: Aki, già allora il migliore amico di mio figlio, Fuyuko.
Il piccolo, umano, era stato abbandonato in un parco, all'ombra di un acero e ritrovato poco dopo dai due, i quali tentativi di ritrovare i veri genitori erano stati vani, per questo avevano deciso di tenerlo con loro.
Uryu sosteneva che il figlioletto sarebbe diventato un forte quincy, proprio come lui, quando invece Szayel sperava che da lì a poco avrebbe iniziato a lanciare cero rosa, in contemporanea con lo spuntare di tentacolini violacei....
Ran e Grimmjow si erano sposati pochi mesi prima, dopo un anno dalla nascita della loro prima figlia, Mizu, un misto fra shinigami ed hollow, che pareva avere gli stessi poteri della madre, ma che portava una maschera simile a quella del padre.
Sospirai, guardando la fede d'oro al mio anulare sinistro, pensando a quanto la vita potesse essere strettamente collegata ad un sentimento fortissimo, che le persone cercano di descrivere, senza ottenere un vero e proprio successo in questo, essendo un qualcosa praticamente impossibile da spiegare.
Quello stesso sentimento che manda avanti il tutto, rendendolo più bello e movimentato.
Sì, l'amore....
Un sentimento irrazionale, che unisce due persone mentalmente e fisicamente.
Che, in qualche modo, riesce a condizionare le loro vite legandoli per sempre.

"Quanto sarebbe quieta la vita senza l'amore.... Tanto sicura, tanto calma.... Tanto noiosa...."
  
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