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Autore: Haxel_12    14/09/2014    1 recensioni
Una volta stabilita la destinazione dei gruppi a seconda della missione da compiere, i protagonisti si dividono per seguire il proprio destino, Orhen dovrà viaggiare a Est per diventare una Stregona Bianca, aiutata dalla piccola Beany e dal druido Arnon, Steel dovrà invece viaggiare per mare per cercare le pietre per completare la Spada Celeste e Ember andrà a difendere la capitale degli uomini. E' il sequel del " Il Piano dei Druidi"
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Steel e i suoi compagni seguirono il consiglio del capitano, facendo un giro per tutta la nave,e come previsto fecero moltissima fatica a socializzare, anche se in verità neanche loro avevano voglia di entrare in amicizia con la ciurma, tutti i pirati sulla nave li consideravano loro prigionieri, e c’era chi li voleva trattare anche come schiavi, ma sfortunatamente per loro i tre avevano ottenuto il permesso di portarsi appresso le armi, e gli scherni finivano subito, molti temevano il Mirilith, non solo perché si ricordarono come era finito il combattimento con il Tolaro, ovvero l’uomo-granchio che Steel aveva battuto con un colpo di spada, ma piuttosto lo consideravano una creatura troppo strana, evidentemente non avevano mai visto un uomo-gatto, ma nemmeno il cacciatore di taglie aveva mai visto gli Shanodin,Tolari, Sirene maschio, Tritoni e uomini-squalo, solo uno in tutta la ciurma si avvicinò per conoscerli
- così voi siete quei tre vermi- disse uno Shanodin, Keld fece cenno ai suoi amici di lasciarlo perdere
- aspetta tu con la spada strana, voglio sfidarti, il mio nome è Morthond, “radice nera” in elfico  –
- non mi interessa il tuo nome e soprattutto non ho nessuna voglia di sfidarti- disse Steel
- è un ordine, non osare disubbidire al vice-capitano- disse Morthond
Il Mirilith si girò verso lo Shanodin si consultò un attimo con Keld e poi accetto la sfida. Il combattimento fu entusiasmante anche se di breve durata, Steel non riuscì a metterlo in difficoltà subito come pensava, e il suo avversario si dimostrò molto agile, ma il Mirilith si dimostro comunque più forte, la spada che usava il vice-capitano era molto sottile, facile da rompere ma Steel preferì buttargli via l’arma e puntando la sua al collo dell’avversario
- ora dì ai tuoi uomini di liberarci, altrimenti ti uccido sul serio- disse Steel in tono minaccioso
- he he he, per me puoi anche trapassarmi, tanto a te non cambierebbe nulla- disse Morthond
Infatti gli altri membri della ciurma avevano tutti le armi in mano e si stavano avvicinando minacciosamente
- la mia morte non conta nulla così come la mia vita, nemmeno se riesci a prendere in ostaggio il capitano la situazione cambierebbe, morto un capitano c’è ne è un altro, è questo vale per un vice capitano, o per qualsiasi membro della ciurma- disse lo Shanodin che con un gesto ordinò ai suoi uomini di calmarsi
- mi sei simpatico tu, come ti chiami?- domandò il vice capitano che allungò una mano palmata- mi ripresento sono  Morthond   sono il fratello del capitano, nonché suo vice-
- il mio nome è Steel- disse il cacciatore di taglie, che invece non volle allungare la mano, la stessa cosa lo Shanodin lo fece a Keld e Gersh che a loro volta si presentarono abbassando semplicemente la testa come saluto, finite le presentazioni il vice capitano fece una smorfia di compiacimento
- la nostra prossima missione la faremo sull’isola di Xuovlep per recuperare un tesoro di un nostro rivale  che abbiamo da tempo sconfitto, e ora che abbiamo i mezzi per superare le trappole che ha messo di guardia, vogliamo impossessarci dei suoi beni- disse Morthond – vorreste venire con noi?, sarebbe un buona occasione perché noi possiamo avere una minima fiducia nei vostri confronti invece di fare la guardia su questa nave ed appassire -
Il Mirilith stava per rifiutarsi quando fu Keld ad intervenire ed a accettare la proposta, allora il vice capitano si congedò lasciando solo il gruppo, lo Gnomo volle parlare subito della sua risposta che aveva dato allo Shanodin
- perché hai accettato Keld? – dissero in coro Gersh e Steel dopo che si sono appartati da una parte della nave
- perché su quell’isola in quel tesoro c’è quello che dobbiamo cercare per completare la missione, questa è un occasione d’oro da prendere al volo, se partecipassimo potremmo prendere una parte del tesoro come prevede il codice dei pirati, e noi ci impossesseremo di quel diamante – disse il chierico a bassa voce
- hei voi- disse uno dei pirati- non sta bene che voi parliate in disparte, piuttosto venite a lavare il ponte, qui da noi la regola è “ultimo arrivato male accontentato” ha ha ha  benvenuti a bordo-   
- prendi la mappa che ci ha dato Oizal e controlla- disse Keld continuando a parlare a bassa voce- vedrai che avrò ragione io- 
 
 
Era ormai notte in mezzo all’oceano, il gruppo di Steel era stato chiamato per la cena, ovviamente insieme a tutta la ciurma, il cuoco della nave aveva preparato quello che sembrava zuppa di pesce, pescato proprio durante la sosta nel continente, era un piatto molto buono, ma sia a Keld e Gersh non piaceva molto
- ringraziate, questa roba non la faccio tutti i giorni- disse il cuoco
La ciurma poi automaticamente si mise intorno a un pirata di nome Merp, un Tolaro, che si mise a raccontare una storia di creature spaventose, tra cui una specie di fantasma dei laghi che si mette a chiamare per nome le sue vittime, e facendole affogare attirate proprio dalla sua voce soave come una delle Sirene femmine, e poi di una creatura che appare molto di rado che distrugge ogni cosa è sembra invincibile, il Terrasque, una storia usata spesso per spaventare i bambini, si dice che durante la guerra sia apparso tre volte, ma non trovando molto rientrò subito in letargo, oppure di creature che emergevano dagli abissi e attaccavano le navi, e un’altra che parlava di creature stranissime che vivono nei mari, i Karpa . Tutti sembravano curiosi nell’ascoltare quelle parole, e continuò così finché Keld non fu chiamato dal capitano per una questione di competenza di medicina, un pirata lo scortò fino alla stanza del comandante
- tu sai come preparare degli antidoti e pozioni curative Gnomo?- disse il capitano appena il chierico si presentò nella sua cabina, accanto allo Shanodin c’era suo fratello 
- certo signore, ma mi servirebbero alcuni ingredienti per poterli creare- disse Keld 
- gli ingredienti penso che ce li abbiamo, controlla su questo foglio se c’è ciò che cerchi- disse Asar
Lo Gnomo lesse sul foglio tutti gli ingredienti che c’erano scritti- si c’è tutto, sono in  grado di farli- disse poi
- bene tra due giorni saremo sull’isola di Xuovlep , mi servono entro quella data capito?- disse il capitano
- sarà fatto signore- disse il chierico senza fare domande e se ne andò, Morthond lo salutò alzando la mano e sorridendo
- cosa ne dici fratello di questi qui?- domandò Asar appena Keld lasciò la cabina
-  forse lo Gnomo ha accettato il suo destino, ma secondo me ha in mente qualcosa, l’Orco non mi dice molto anche se credo che sia molto forte, e stava sicuramente con questo gruppo come guardia del corpo, mentre quell’altro mi piace molto, è forte- disse il vice capitano
- chi l’uomo gatto? Non lo so sai, anche se forse hai ragione tu- disse il capitano
- oh è molto forte, hai fatto bene a lasciarlo in vita ci sarà molto utile nelle nostre scorribande vedrai, lo stesso vale anche per gli altri due, io ho combattuto contro il Mirilith, e ho perso pure subito- disse Morthond
- hai perso contro di lui e subito anche, allora può essere veramente utile se lo sfruttassimo, mandandolo per esempio proprio in prima linea, la sua razza si chiama Mirilith un bel nome come creatura- disse Asar
- i chierici sono forti, usano magie spettacolari, e anche quell’Orco usa  probabilmente tecniche strane, non si spacca una mazza come quella che aveva Merea, in quel modo semplice- disse suo fratello
- impareremo a conoscerli e a capire chi sono un giorno o l’altro- disse il comandante  
 
    
 Il giorno dopo Keld si mise nella cabina dove dormiva con i suoi compagni di viaggio, mentre Gersh e Steel parteciparono in un torneo che durò tutto il giorno, dalla mattina fino alla sera, radunò i più forti combattenti della sua ciurma più i due nuovi arrivati per vedere le loro capacità, gli altri pirati invece, dovevano sistemare la barca per il giorno dopo,  perché il capitano capì che dovevano affrontare una tempesta, il torneo arrivò alle semi-finali, c’erano Gersh contro il vice capitano, e  Steel contro Merp il canta storie, che si dimostrava un bardo niente male con i suoi incantesimi prodotti dalla musica dovuta a una piccola lira, in finale arrivarono il vice capitano e il Mirilith, Gersh arrivò terzo, i due finalisti ormai avevano raggiunto l’ovazione da parte della maggioranza della ciurma, anche Keld prendendosi qualche momento di pausa, volle vedere gli ultimi incontri dei suoi amici, la finale la vinse Steel, e fu un bel combattimento, ma c’era ancora il campione da battere, ovvero il capitano, che sconfisse Steel, il capitano decise di  nominare il cacciatore di taglie come premio, suo aiutante, ovvero una sorta di guardia del corpo. Il giorno dopo come previsto ci fu una tempesta, Keld non poteva sbrigare il suo dovere che gli era stato affidato dal comandante, e se ne restò rinchiuso con i suoi due compagni fino al giorno dopo( aveva già con se delle provviste per un giorno, e qualcosa per il mal di mare),come era stato ordinato da Morthond, forse perché voleva loro tre in piena salute per la missione, gli altri pirati rimasero sul ponte per cercare di evitare quanti più danni possibile alla barca, Merp stava anche lui sul ponte, ma coperto dalla pioggia poiché stava sull’uscio della cabina di Asar, e quindi si bagnava poco, quando Keld guardò ogni tanto fuori vide sempre il Tolaro che controllava la situazione, evidentemente lui faceva da tramite al resto della ciurma con il capitano. Il giorno dopo arrivarono sull’isola di Xuovlep, era una piccola isola quasi pianeggiante e molto verde, una volta  sbarcati raggiunsero il posto dove si doveva trovare il tesoro, ovvero dentro una lunga caverna, nascosta dagli alberi e cespugli, che portava in profondità sotto il livello del mare, erano stati scelti dodici uomini per la spedizione   
- vediamo chi tra noi morirà per primo- fece un pirata sghignazzando verso i nuovi arrivati che lo guardavano con disprezzo
- non morirà nessuno credo- disse il capitano- ho controllato questa mappa molte volte, e ho visto dove sono più o meno tutte le trappole, non dovremo rischiare molto-
Davanti a loro si stagliò una roccia che faceva da muro, e impediva di continuare la spedizione, ma Morthond continuò a  camminare  verso di essa, si avvicinò, allungò la mano per toccarla, e improvvisamente una forte luce, e alcune scariche elettriche inondò  la pietra, facendolo diventare sabbia
- tutto a posto si prosegue- disse il vice capitano che alzò la mano per ordinare di proseguire, Steel notò che lo Shanodin aveva indossato un guanto con sopra disegnato un cerchio magico, e  si ricordò del torneo che aveva fatto sulla nave, sia lui che Gersh avevano provato il suo potere, e lui non era nemmeno l’unico ad usarlo visto che c’era anche suo fratello. La loro magia la chiamavano alchimia, una magia piuttosto rara
Continuarono la strada, e videro a destra una porta di ferro, ma il capitano disse di ignorarla, era solo una stanza vuota che serve a far perder tempo agli avventurieri. Continuando a camminare incontrarono un’altra porta, anche questa volta di ferro, ma molto più blindata, con sigilli magici e serrature
- tu Gnomo sapresti distruggere questi sigilli magici?- domandò il capitano
- mi dispiace signore non ne sono molto capace, non ho questa capacità - disse il chierico
- va bene ci proverò io, tu aiutami comunque però- disse lo Shanodin, e utilizzando i suoi poteri con grande sforza ci riuscì con l’aiuto di Keld, ora mancavano le serrature, e alcuni pirati si misero all’opera, ci volle circa mezz’ora prima che si potesse continuare
-ora ci aspetta un’altra trappola, voi rimate qui- disse Asar alla sua ciurma- io, il vice capitano, Merp, e i nostri tre nuovi amici andremo avanti -
Detto questo andarono ad attraversare un corridoio che divaricava a sinistra davanti a loro una roccia che si doveva premere per forza tanto era grande, e il corridoio era piccolo. Il capitano ordinò di camminare, e disse che quando era il momento dovevano correre, e infatti accadde una delle cose più classiche, un masso cadde da dietro i visitatori, Asar e Morthond usarono la loro magia per rallentare la corsa del masso, e anche Gersh aiutò loro, e riuscirono in tempo a raggiungere un punto di questo corridoio che si allargava, e c’era spazio a sufficienza per tutti e sei, il masso rotolò via e cadde nel baratro. Girando a sinistra trovarono la leva che serviva a disattivare la trappola, cosa che il capitano fece subito, ma videro anche un'altra cosa, strane cose che fluttuavano, di forma triangolare si stagliavano davanti a loro, e ogni volta cambiavano colore diverso
- quelle sono le rocce guardiane, bisognerebbe romperle tutte per poter passare- disse il vice capitano
- ci penserò io a romperle – disse Gersh
- ti darò una mano- disse Keld che con un incantesimo gli trasferì una maggiore forza, il Mezzorco andò contro gli ostacoli, e con poderosi pugni riuscì a smembrarle, riducendoli a sassolini
- anche questo ostacolo è superato- disse il capitano che ordinò agli altri uomini che erano rimasti indietro di raggiungerli, continuando trovarono una porta semi diroccata, il monaco non ci mise molto a buttarla giù
- davanti a noi ora vi è un labirinto, superato l’arco che fa da entrata adesso, c’è un’altra trappola supereremo anche quella, e da li entreremo nel labirinto vero e proprio, non c’è rischio di perdersi perché ho la mappa che ci indica la strada, ma la cosa pericolosa che troveremo saranno i Mostri, battiamoli, superiamo il labirinto e il tesoro sarà nostro- disse Asar ai suoi uomini
Superato l’arco la ciurma camminò per alcuni metri finché il capitano fece notare ai suoi uomini dei buchi semi nascosti dalla sabbia e dal muschio, lo Shanodin buttò un bastone che si era portato nel punto in cui questi buchi si trovarono, improvvisamente partirono delle lance dal sottosuolo che andarono a colpire le pareti, il soffitto e il pavimento in  tutto l’arco dove si trovavano questi buchi, ma fortunatamente i visitatori si trovavano in una distanza di sicurezza
Entrarono così nel labirinto vero e proprio, incominciarono ad incontrare piccoli animali demoniaci, che avevano l’aspetto di un cane, e gli avventurieri non ebbero molta difficoltà ad ucciderli, solo uno stava rischiando la morte quando uno di questi gli saltò addosso per azzannargli il collo, ma venne prontamente salvato per un soffio dal monaco. Ogni tanto incontravano dei bauli, ma Keld disse di non avvicinarsi, i bauli erano in realtà creature che hanno la forma di scrigni per poter indurre i visitatori ad avvicinarsi per poi ucciderli e mangiarli. Incontravano creature melmose, ma avevano vita breve con i poteri dei due Shanodin e dello Gnomo che li uccisero subito. Il capitano sapeva sempre cosa sarebbe accaduto l’attimo dopo, Steel si chiese dove e come sono riusciti a trovare quella mappa che gli indicava tutte le trappole e tutte le vie, il gruppo incontrò un Cumulo Strisciante, era un ammasso di foglie rampicanti, con forma vagamente umana, il corpo simile ad un fusto con braccia e gambe tozze, e non sembra che abbia la testa. Subito lo affrontò Keld che evocò un fuoco che causò seri danni al nemico, subito toccò a Merp che evocò una magia di fuoco, il mostro stava come per andarsene, quando di nuovo il Tolaro che si mise a cantare in una strana lingua evocò di nuovo il fuoco uccidendo la creatura, era ora che il granchio fece la sua mossa, come bardo non era niente male. Incontrarono una melma che si avvicinava lentamente verso il gruppo, era proprio una creatura grossa a forma di cubo trasparente e tremolante, infatti dentro il suo corpo si vedevano i  resti dei precedenti avventurieri, Steel e Keld fecero una faccia indignata, ma ai fratelli Shanodin e Gersh sembrava non fargli la stessa impressione, un pirata umano attaccò la melma, perse la spada poiché l’uomo voleva infilzarlo, e per poco non perse neanche la vita, visto che stava per essere inglobato, ma venne salvato in tempo da Gersh che con un braccio lo allontanò da lì . subito gli Shanodin lo Gnomo e il Tolaro utilizzarono la loro magia per ucciderlo, e spesso dovevano indietreggiare visto che la melma stava andando nella direzione degli avventurieri, il chierico ordinò a Steel di non attaccare per non far perdere la spada, alla fine unendo le loro forze magiche e continuando a lanciare interrottamente incantesimi riuscirono ad ucciderlo e poterono proseguire. Continuando a camminare videro finalmente la porta della stanza dove era custodito il tesoro, ma ancora un altro ostacolo si presentò una creatura simile a un demone
- e un Mephit del fuoco state attenti- disse Keld, la piccola creatura guardava gli avventurieri con un ghigno, poi attaccò i viandanti ferendo un pirata, Steel fu pronto però, infatti riuscì  a ferire la creatura, poi Merp utilizzò un suo incantesimo che lo fece diventare  invisibile, il Mephit non riuscì a percepire la sua presenza, ed era troppo impegnato a d occuparsi degli altri, così il Tolaro utilizzò le sue chele per ferirlo al collo e bloccarlo, e questo basto a Asar ad infilzarlo con la spada ed ucciderlo.
- certo che si poteva mettere un guardiano più forte, non ci ha creati tanti problemi- disse Steel
- meglio così evitiamo grandi noie, e poi considerate le altre trappole questa creatura bastava- disse il capitano- apriamo la porta adesso-
- c’è una lingua strana qui, ma non capisco cosa vuol dire- disse Gersh
- è in draconico, c’è scritto “ ha una bocca ma non parla, ha un letto ma non dorme” – disse Keld
- e che vuol dire?- disse Merp
- he he he, io già la so, ma se ci pensate un attimo ci arrivate subito- disse Morthond – tanto non abbiamo molta fretta, non corriamo più pericoli e possiamo tornare tranquillamente indietro-
Il gruppo stette a pensare per alcuni secondi, c’era chi si metteva seduto, per pensare comodamente chi si grattava la testa chi si grattava il mento, ma nessuno riuscì a rispondere subito,
- il fiume - disse Steel , e la porta si aprì permettendo al gruppo di entrare nella stanza, una volta entrati trovarono oro soldi e qualcos’altro di importante, Keld si mise a cercare tra le monete d’oro e le pietre preziose, e fu aiutato da Gersh, ma non trovarono quello che cercavano, neppure Steel che si mise a cercare da un’altra parte trovò il diamante
- basta crogiolarsi sul tesoro, prendete i vostri sacchi e riempiteli svelti- ordinò Asar tutti i membri della spedizione tranne i due Shanodin si misero al lavoro raccogliendo l’oro e l’argento che c’era in giro, qualcuno trovò anche dei pugnali in mithril e una ampolla di oricalco, Steel trovò un diamante, e vedendo che era un diamante colorato si guardò intorno se c’era qualcuno che controllava, e vedendo che il capitano e tutti gli altri  pensavano e guardavano ad altro lo prese e se lo mise in tasca, preso tutto che c’era lasciarono la stanza e uscirono da quel labirinto, trovarono solo le carcasse delle creature uccise, infatti il capitano aveva ricordato che ormai non correvano più nessun pericoli. Una volta fuori furono aiutati dagli altri pirati che gridavano di gioia e ridevano felici, fu in quell’attimo che Steel si avvicinò ai suoi due compagni che a differenza degli altri avevano delle facce abbruttite
- l’ho trovato, ho trovato il diamante d’acqua c’è l’abbiamo fatta- disse il Mirilith a bassa voce, i due fecero un profondo sospiro di sollievo
- ora si che posso essere felice come loro – disse Gersh
- ora si che siamo vicini alla conclusione- disse Keld
Una volta sulla nave, ci fu la divisione del tesoro in parti uguali, ma prima furono perquisiti il gruppo di spedizione, Steel fu molto bravo a nascondere il diamante per non farsi scoprire,  tutti risultavano puliti, poi il capitanò ordinò di mettersi tutti in file, e ognuno ricevette la propria parte, Asar volle avvicinarsi al cacciatore di taglie
- sei stato bravo i miei complimenti, ti sei ritenuto degno della mia fiducia- disse lo Shanodin
- grazie signore- rispose il Mirilith
- spero che posso continuare ad avere la fiducia che ho nei tuoi confronti, anche se ancora prematura- il capitano fece per allontanarsi quando si girò- a proposito, se vuoi puoi tenerti quello zaffiro, lo faccio come premio, ma non lo fare più, io do solo una possibilità ai miei uomini – Steel rimase ammutolito, eppure aveva controllato che non lo stesse guardando nessuno, forse lo avrà visto con la coda dell’occhio
  
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