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Autore: OcchidiNiall    15/09/2014    12 recensioni
[ “Dovresti finirla di guardarlo, secondo me l'ha capito che vuoi fartelo.” ripetè ancora una volta Melany, la sua migliore amica ai tempi del liceo.
Charlie, non voleva sentire ragioni, era convinta di ciò che faceva, se sarebbe riuscita a conoscere il ragazzo con i capelli verdi, allora, avrebbe conosciuto anche Calum, il ragazzo che le piaceva realmente.
“Sta zitta Melany, so ciò che faccio.”
La ragazza in tutta risposta, sbuffò. Conosceva bene la sua migliore amica e sapeva per certo, che non si sarebbe arresa per nessuna cosa al mondo.
“Ciao.” la salutò Michael, il ragazzo che tanto fissava.
“Ciao.” ricambiò distrattamente lei.
“Ehm, perchè quando siamo in pausa, mi fissi?”
“Non posso? Sai, anche io ho gli occhi.” rispose ironicamente, mettendolo a tacere.
“Comunque, io sono Michael.”
“Ed io Charlie.”
Sorrise squadrandola da capo a piedi “ti piace il mio amico Calum, vero?”
La ragazza si pietrificò d'innanzi a quella specie di essere umano che l'aveva spiazzata con una sola domanda.
Le sembrò impossibile, impossibile di essere riuscita a capirla in meno di venti secondi; doveva ammetterlo, quel ragazzo aveva un nonsocchè di misterioso.
“Spero tu stia scherzando.” rispose Charlie, ancora scossa per quella “stupida” domanda.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Calum Hood, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione
Questo scritto - all'inizio - in corsivo non è un flashback.

Piesse: VI PREGO, LEGGETE A FINE CAPITOLO PERCHE' C'E' SCRITTA UNA COSA DI ESTREMA IMPORTANZA.


 
Epilogue



“Ehi Ashton!” esclamò Luke sorridendo.
“Cosa c'è? Non vedi che sto cercando di infilarmi questa benedetta bandana?”
“Ma non rompere! Guarda, guarda com'è felice il nostro migliore amico..”
Lui fissò di sotto, sorridendo ed emettendo una sonora risata “gli è andata bene, no?”
“Più che bene! Charlie è un'angelo”
“Ehi, perchè non scendiamo di sotto? Vorrei poter vedere il nostro piccolo Lash, nonché mio nipote” rispose il riccio, aprendo la porta del paradiso per fiondarsi di sotto, dove in questo momento si trovavano Charlie e Michael.
“Ehi Ashton! Che fai!? Se ci scoprono finiremo nei guai. Se non mi faranno più cantare sarà solo colpa tua!”
Il riccio zittì immediatamente Luke con il suo solito sorrisetto adolescenziale che per giunta, non era cambiato di una virgola.
D'altronde loro erano degli angeli ora, perciò tecnicamente, non invecchiavano.
“Come sono belli..” sussurrò Luke, facendo cadere subito qualche lacrima dal suo splendido viso.
“Non..non devo commuovermi, ok? Me lo sono promesso!” si rimproverò, dandosi dei piccoli schiaffetti sul viso.
“Infatti, te l'eri promesso!” e continuò, ridendo “Lash è identico a me, non trovi?”
Luke scosse il capo e, asciugandosi un'altra lacrima rispose, “non può assomigliarti, idiota! Il padre non sei tu e tanto meno sei lo zio legittimo”
Ashton sbuffò per poi accarezzare il visino del piccolo. Stava pensando a cosa avrebbe fatto se ora fosse stato lì, probabilmente l'avrebbe riempito di regali, anche se magari i soldi potevano mancargli per il lavoro, lui non se ne sarebbe importato. Michael era il suo migliore amico e ora che era fidanzato e aveva avuto un figlio con Charlie, beh, non poteva far finta di niente e non regalare qualcosa a suo “nipote”.
Il riccio deglutì, non voleva piangere d'innanzi a quella scena. Era troppo per lui, troppo. Vedere Calum e Michael ogni santo giorno, senza avergli potuto dare veramente l'addio, beh..lo facevano sentire male, inutile.
Prese la manina del piccolo e incominciò a cantargli una piccola canzoncina, una di quelle canzoni che sperava che gli sarebbe rimasta in mente per sempre.
“Ti mancano, mh?”
“Si, Luke. Tanto” poi continuò, “a te?”
“Non c'è giorno in cui non li penso..credimi, vorrei poter stare lì con loro a festeggiare l'arrivo del piccolo..”
Ashton annuì, scostandosi dalla culla per dare spazio al biondino che ora stava accarezzando Lash.
“Ehi..ti hanno chiamato come me e Ashton. Non è una cosa strafiga?” ridacchiò, cercando poi di tirare su quelle lacrime che stavano sgorgando senza sosta “anche se non ci hai conosciuti, devi sapere che siamo e saremo per sempre – io e lo zio Ash – dei tipi strambi e dannatamente divertenti. Sai come abbiamo conosciuto tuo padre? No è ovvio che non lo sai..” deglutì, “eravamo in una palestra, sai quelle palestre in cui si va per rimorchiare, capisci cosa intendo? Bene. In pratica Michael stava cercando di fare colpo su di una biondina, che tra parentesi era la figlia del proprietario della palestra. Ti giuro piccolo mio, non sai per quanto tempo le ho fatto il filo! E sai cos'ha fatto tuo padre?! Oh non ci crederai mai! Con il suo fascino da cattivo ragazzo l'ha portata a casa sua e..oh beh, hanno..“parlato”. Il giorno dopo arrivò in palestra tutto contento ed io ovviamente, non potei far altro che chiedergli come ci era riuscito. Da lì, nacque la nostra bellissima amicizia” sospirò, “poi però..purtroppo le disgrazie non mancano mai. Per fortuna che c'era tua madre a consolare papà Mike o altrimenti non so che genere di pazzia avrebbe fatto quello sciroccato!”
Luke si chinò per baciare il piccolino sulla guancia, appena lo fece però, bagnò con una lacrima il suo collo e, senza accorgersene sorrise per poi salire con Ashton di sopra, nel paradiso.
“Ok, noi ora andiamo..ma..ricordati, io e Luke saremo per sempre i tuoi zii preferiti, anche se non ci hai conosciuto. Ti promettiamo, che un giorno però, ci conoscerai e ce la spasseremo!” continuò con le lacrime agli occhi “Oh s-sì..ch-che lo faremo, piccolo Lash”
E fu così, che in un secondo il cielo si aprì, facendo risalire i due poveri ragazzi che erano morti in quell'incidente tanto tempo fa.




 
Tre anni dopo

 

“Lash! Smettila di correre in giro per casa senza calzini, sporcherai il pavimento e poi scivolerai!” sbuffò Charlie, prendendo il piccolo in braccio per dargli almeno un buffetto sulla spalla.
Era impossibile guardarlo e non baciarlo, era così tremendamente simile a Michael e a lei che le faceva una tenerezza assurda. Cosa più importante però, era che purtroppo, per quanto lo volesse, non riusciva ad arrabbiarsi con quel piccolo frugoletto.
“Ah! Dov'è tuo padre quando serve?” domandò a sé stessa, ricevendo poi una risata da parte del piccolo Lash.
Una volta preso in braccio, Charlie avvicinò il suo viso al collo del bambino e, come se lo stesse scrutando per la prima volta vide una voglia sul suo collo, una voglia piazzata proprio sotto l'orecchio.
Si morse il labbro inferiore e sorrise, le piaceva.
“Sono a casa!” esclamò il rosso, per poi fiondarsi sulle labbra di sua moglie.
Oh, si. Proprio sua moglie.


Sospirò, si riaggiustò i capelli e poi tornò a sedersi.
Quelle erano le tre azioni che ripeteva da ormai mezz'ora.
“La vuoi finire? Ti guasterai tutto!” le ringhiò contro Melany, che era lì in veste di acconciatrice e truccatrice della sposa.
“No, no e poi no! E se a Michael non piacesse?”
“La smetti con queste seghe mentali?” domandò ad un certo punto Kirsten, che intanto era seduta su di una poltrona con il suo pancione.
“Oh dio, sento che sto per vomitare” esordì, fissando fuori dalla finestra.
“Ti prego Kirsten, non nel mio salotto!” esclamò la mora, sbuffando.
“Oh quante storie. Sono incinta, cosa vuoi?”
Charlie ridacchiò, ripensando a quando c'era lei al suo posto.
“Sarà una bellissima bambina, ne sono certa”, disse, attirando l'attenzione delle sue due migliori amiche.
“Oh lo sarà. Specie se prenderà gli occhi di Calum”
Melany sorrise, chiamando poi la sua Becky che ormai era diventata una bellissima ragazza di quattordici anni, “ehi, cos..oh per l'amor di dio, Charlie! Sei..bellissima!”
La ragazza in questione arrossì, volgendo poi il suo sguardo su Melany che le mimò un, “che ti avevo detto?”


Arrivati in chiesa il piano forte iniziò a suonare, dando inizio alla marcia nurziale. Michael era lì in piedi, con i suoi capelli rosso fiammante che l'aspettava, con il suo smocking nero e la sua camicia bianca latte.
Se non stava per sposarsi Charlie gli sarebbe saltata addosso molto volentieri.
Il prete iniziò la sua cantilena per i matrimoni e, una volta arrivato al fatidico “Vuoi tu prendere Charlie Cooper come tua legittima sposa finchè morte non vi separi?”
il suo cuore iniziò a battere talmente forte che se solo tutte le persone dentro la chiesa fossero state in silenzio l'avrebbero perfino sentito ticchettare.
“Sì, lo voglio”, esordì il ragazzo, regalandole uno dei sorrisi più belli che Charlie avesse mai visto.
Il prete ripetè la stessa domanda anche a lei e, senza aspettare un secondo di più, rispose ciò che avrebbe voluto pronunciare da sempre.
“Sì”.
Una volta sentita quella parola, Michael le saltò addosso, levando anche il tempo – all'uomo che ora stava celebrando la messa – di dire “ora puoi baciare la sposa”
Le loro lingue s'intrecciarono, si cercarono e, una volta raggiunte, si incastrarono come non mai, dando vita al bacio più bello di tutta la loro vita.


“Come sta il mio piccolo campione?” domandò il rosso, scompigliandogli i capelli.
“Bene, mi sei mancato papi!” esclamò, baciandogli la guancia con le sue manine tenere e paffutelle.
“Oh bene!” continuò, “hai fatto il bravo con la mamma?”
Il bambino abbassò lo sguardo, per poi prendere a fissare Charlie con aria innocente e, “chiedi a mamma”
Mike sorrise, rivolgendo attenzione alla donna al suo fianco, “sei furbetto, eh!” disse, continuando “sì Mike, ha fatto il bravo”
“Perfetto! Beh, allora sai che c'è? Ti meriti un bel regalo! Cosa..desideri?” domandò, baciandogli la testa.
“Voglio tingermi i capelli come te, papà!” esordì Lash ad un certo punto, facendo ridere sguaiatamente Michael.
“Vedi cosa combini, Mikey? Non voglio che mio figlio si tinga così giovane!” si lamentò, facendo ridacchiare ancora di più il ragazzo dai capelli rossi.
“Lash, c'è tempo ancora, stai tranquillo! Appena avrai l'età giusta te li farò tingere con il tuo colore preferito, mh?”
“Sì, sì! Li voglio blu, papà!” si dimenò, per poi correre in salotto continuando a gridare “blu, blu”
I due innamorati si guardarono e, senza dirsi neanche un'altra parola si baciarono, capendo che tutto ciò di cui avevano bisogno era lì e che, mai nessuno gli avrebbe separati.
Sarebbero continuati a crescere, avrebbero sbagliato e poi si sarebbero chiesti scusa a vicenda. Era così che andava la vita e loro oramai, ne erano al corrente perchè dopotutto ciò che avevano dovuto sopportare quello era il modo migliore con cui la vita gli aveva ripagati, gli aveva donato un bellissimo figlio e la felicità.






STO PIANGENDO.
SONO UNA COGLIONA PERCHE' PIANGE.
LO SO, SCUSATEMI.

Allora, finalmente – si, finalmente, ahahah – questa storia è giunta al termine! Ok, manca solo un capitolo ma...è ok.
Anzi, diciamo che non fa parte della storia, è solo una sorpresa che ho voluto farvi, visto che era da i capitoli principali che lo scrivevate.
Beh? Come vi sembra? Vi piace?
Mi raccomando, recensite perchè io devo sapere, eh!
Ahahaha. Bene, detto ciò posso anche andare a e, ultima cosa: cosa ne pensate di fare dei piccoli Missing Moments della coppia Calum – Kirsten e della coppia Melany – Jack?
Ovviamente se l'idea non vi piace, è tutto ok eh! Io non mi arrabbio. Era solo per sapere (:
Mi raccomando, è molto importante perciò scrivetemelo nella recensione!

Ok, ora scappo.
Baci, Chiara.
  
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