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Autore: At Sunrise_    15/09/2014    1 recensioni
"I muri che si era costruita, le persone a cui voleva bene che teneva distanti, le cupole che le permettevano di isolare i suoi sentimenti: tutto si stava sgretolando piano piano. Tutto si stava dissolvendo per un ragazzo."
Allison Shulder è una diciassettenne, troppo chiusa e con troppe paure per esporsi agli altri.
Tranne al suo migliore amico Ben: lui la conosce da quando era bambina e c'è sempre stato ogni volta che lei sprofondava. Ma come migliore amico? I muri di Allison si sgretoleranno per uno splendido e dolce ragazzo o per qualcuno sempre presente che fino ad allora non aveva notato da una diversa prospettiva?
La ragazza si ritroverà in un vortice di emozioni che la segneranno per sempre.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Chiarimenti

 

Era passata esattamente una settimana da quando Allison aveva parlato con Ben l'ultima volta, e più che 'parlare' avevano litigato. Lei aveva pensato a lui ogni singolo giorno, a come potersi spiegare, ma lui, ogni volta che Allison lo salutava, rispondeva con un freddo 'ciao' e distoglieva lo sguardo.

Non poteva biasimarlo; avrebbe dovuto chiamarlo; avrebbe dovuto avvisarlo prima che Alex la riportasse a casa, ma non ce l'aveva fatta. Non era riuscita ad andare da lui e dai suoi amici con quello sguardo pieno di dolore e con gli occhi luccicanti. Non poteva mostrarsi così davanti a Ben, anche perché lui non aveva idea di cosa era successo alla festa dell'anno scorso, e Allison non aveva avuto intenzione di dirglielo. Ma adesso sapeva di dovergli raccontare. Lui doveva conoscere ciò che era accaduto, anche se non le avesse più rivolto la parola per mesi, meritava di avere la verità.

Ormai Alli aveva preso la sua decisione e quel giorno sarebbe andata a parlargli.

Stava camminando a passo svelto sul marciapiede distante un isolato dalla casa di Ben. Era pomeriggio e la mattinata a scuola era trascorsa velocemente con Alex che commentava ciò che dicevano i professori e Cristina che le elencava le compere fatte nel weekend. In conclusione Allison si era persa metà delle lezioni di latino e filosofia e aveva chiesto gli appunti ad Alex, che, nonostante le sembrava non prestasse attenzione, aveva preso una pagina di appunti.

La gente, quel pomeriggio, era meno frenetica in confronto agli altri giorni: Allison vide diverse persone sorseggiare un caffè sedute su una panchina, altre ascoltare la musica o parlare al cellulare e altre ancora che facevano jogging. Il sole illuminava il volto di Allison e riscaldava il suo corpicino racchiuso nel pesante giubbotto invernale. Quell'autunno si era riscontrato molto più freddo del precedente. Si ritrovò a pensare a Ben e a come si sarebbe comportato vedendola lì davanti a casa sua. Dopo poco arrivò a destinazione, salì lentamente gli scalini che portavano al portone di mogano di casa Owie e suono il campanello. Bastò una volta stranamente, Ben l'aprì sorridendo e blaterando qualcosa col viso rivolto dentro casa e poi girandosi la vide. Ogni traccia di buonumore scomparse appena i suoi occhi si posarono su di lei. Allison si fece piccola davanti al suo sguardo freddo, non come il suo vecchio migliore amico, ma come uno sconosciuto a cui avesse sbagliato a suonare.

“Ciao” lo salutò lei incerta.

“Ciao.” Anche la sua voce era fredda e distaccata e Allison non ne fu felice.

“Ho bisogno di parlarti.. puoi..” ma non terminò la frase che lui agguantasse le chiavi di casa e la richiudesse. Lei scese i gradini e si appoggiò alla ringhiera del cancelletto seguita da lui.

Rimase interdetta nel vederlo così distante, non lo riconosceva quasi, non vedeva in lui la solita serenità che le mostrava sempre Ben. Il suo Ben.

“Allora?” domandò, come se lei gli stesse rubando tempo prezioso.

La bionda abbassò lo sguardo e parlò: “S-sono venuta.. ti dovevo una spiegazione. Io.. m-mi dispiace non averti avvisato alla festa, mi dispiace non essermi presentata in lacrime davanti a te e i tuoi amici, ma non ce l'ho fatta. Ben, stavo troppo male. Avevo mille pensieri nella testa e non volevo mi vedessi in quello stato,” alzò lo sguardo ma appena incontrò gli occhi del ragazzo lo riabbassò “non volevo. Però tu non sai quello che è successo veramente e adesso sono pronta a parlartene, se ancora lo vuoi sapere.”

Lui la stava guardando e il suo sguardo si addolcì, rincuorando Allison.

“Si che lo voglio sapere, non è cambiato ciò che sei per me.”

Allora lei gli raccontò: gli raccontò cos'era successo quella sera e di come quei ragazzi l'avevano bloccata al muro, di come Alex fortunatamente era entrato nella sala ed era diventato furioso vedendoli e di come poi lei aveva accettato il suo passaggio a casa.

Ben rimase ad ascoltare e il suo sguardo non fu più duro come poco prima.

“Non è tutto” annunciò infine la ragazza con sguardo stanco e triste. “Ti ricordi la festa dell'anno scorso?” domandò lei senza però ottenere risposta da Ben. “La prima volta che mi è successo di incontrare quei ragazzi è stato in quell'occasioni” esordì tutto d'un fiato.

“Avevi già incontrato quei tipi?” La rabbia che poco prima era scomparsa dal volto dell'amico, ritornò appena comprese ciò che Alli aveva appena detto.

La ragazza guardò un punto alle spalle di Ben e accennò un con il capo.

Ben si passò un mano sulla testa e subito dopo corrugò la fronte. “Continua.”

“Non erano gli stessi ragazzi, ma si conoscevano. Io.. non ti avevo detto che mi avevano parlato alla festa dell'anno scorso. L-loro m-mi avevano detto di non farne parola con nessuno e io sono stata troppo codarda da aprire bocca sull'argomento..” disse Allison con voce rotta. “Mi avevano detto che mio.. f-fratello” e nel pronunciare quella parola Allison si rabbuiò pensando al ragazzo che un tempo era suo fratello “aveva fatto un casino e doveva loro dei soldi. Glieli avrebbe dati, ma.. loro non volevano farla passare liscia a me, perché sapevano comunque che lui per me restava mio fratello.”

Ben si dimostrò stranamente innervosito da quel racconto. “Tuo.. fratello?” domandò con la fronte nuovamente corrugata.

Alli lo guardò negli occhi e vi lesse tante domande, troppe domande a cui esigeva risposte. “Sì.”

“Cosa gli è successo?” Ben era rimasto scioccato da ciò che gli aveva detto la ragazza. Lui conosceva suo fratello, o meglio, lo aveva conosciuto quando ancora tutto era normale. Poi era successo l'imprevedibile, lui se ne era andato di casa dicendo che sarebbe andato a stare a Londra per qualche mese con un suo amico e aveva lasciato la sua famiglia per sempre. I suoi genitori non si erano preoccupati inizialmente. Conoscevano loro figlio e sapevano che spesso faceva piccole vacanze insieme ai suoi amici, ma loro non chiedevano mai troppo. Quella volta però fu come un coltello piantato nel cuore per loro e per Allison; lei conosceva Jo meglio dei suoi genitori e sapeva che spesso e volentieri si immischiava in problemi che avevano i suoi amici o perdeva soldi nelle partite che faceva durante la notte. Già una volta era scomparso per una settimana e poi era tornato dicendo che aveva risolto una questione in sospeso, ma la sorella non gli aveva creduto.

Ritornava a casa sempre distrutto, stanco, con grandi solchi scuri sotto gli occhi e con i vestiti sporchi o strappati. Alli gli aveva chiesto più volte spiegazioni, ma lui l'aveva sempre liquidata con parole rassicuranti e bugie. I giorni dopo che i suoi genitori e lei seppero che Jo non sarebbe più tornato a casa furono devastanti, ma Allison aveva Ben accanto che la distraeva in continuazione e non la lasciava mai un attimo da sola. I suoi genitori invece avevano tutto il tempo per pensare al figlio, a ciò che ancora ricordavano di lui.

“N-no lo so, Ben. Non me l'hanno detto. Mi hanno solo minacciato di..” non sapeva ancora se pronunciare quelle parole che avrebbero cambiato il modo in cui lui la guardava. Ma era venuta qui per dire la verità, e nient'altro che la verità. Era stanca delle bugie.

“Mi hanno minacciato di rovinarmi la vita.” Allison sorrise sarcasticamente ripensando a ciò che aveva dovuto indossare per un anno intero: una maschera di sorrisi, quando voleva solo piangere e gridare. “E ci sono riusciti alla perfezione” ironizzò passandosi una mano nei capelli.

Senza preavviso si ritrovò contro un corpo caldo, che la stringeva così tanto da spaccarle le costole.

Quel corpo caldo apparteneva a Ben, e dopo un minuto di incredulità, la ragazza si riprese e ricambiò la stretta aggrappandosi alle spalle del ragazzo e infossando la faccia tra il mento e la spalla di Ben. Le lacrime uscirono meccanicamente, e non riuscì più a trattenerle una volta fuoriuscite. Allison non aveva idea per quanto fossero rimasti abbracciati silenziosamente, senza che nessuno dei due dicesse niente, perché non c'era niente da dire. Una volta scostatasi dall'amico guardò la pozza che si era creata sulla sua maglia e si scusò asciugandosi le ultime lacrime dagli occhi.

“Io non sapevo nulla, Alli. Me ne dovevi parlare, ma capisco” disse allora Ben accarezzandola dolcemente sul viso. “Lo so che non sei riuscita a parlarne e non voglio neanche pensare a cosa hai dovuto passare. Adesso capisco perché non ti riconoscevo più e non hai meritato un singolo istante del dolore che hai provato.” Quelle parole furono così sincere, così dolci e piene d'amore che Allison in quel momento non poteva desiderare nessun'altra persona affianco a lei che la ascoltasse, se non Ben.

“Dovevo dirtelo” si scusò Alli, ma lui stava già sorridendo gentilmente.

“Mi prometti che mi dirai tutto d'ora in poi?”

Allison annuì velocemente con il capo. “Sì, te lo prometto.”

Il ragazzo la strinse un'ultima volta tra le braccia e la dondolò tra le sue braccia.

“Ti voglio bene, Ben” dichiarò la ragazza tra le sua braccia, stringendogli i fianchi.

Ben si ritrovò a pensare a un'altra emozione che provava nei confronti della ragazza, ma non ne fece parola.

“Sei la parte migliore di me” le sussurrò invece all'orecchio sentendola rabbrividire e stringerlo ancora più forte.

 

 

----

 

 

Allison ripercorse il tragitto a piedi da casa di Ben fino a casa sua, una volta che l'ebbe salutato.

Avevano deciso che l'indomani si sarebbero organizzati per passare il pomeriggio insieme, dopo tanto tempo che erano rimasti separati. Alli non si era mai sentita così svuotata se non nei giorni in cui non aveva sentito Ben. Anche se Cristina e Alex non la lasciavano un minuto da sola, la sera quando si chiudeva in camera pensava istantaneamente a Ben. Ogni sera, da quando avevano discusso in camera sua, ripensava alla loro amicizia e a ciò che avevano condiviso insieme e sapeva per certo che doveva una spiegazione al migliore amico. Il problema era che Alli non sapeva se l'avrebbe perdonata, perché era qualcosa di troppo grande che gli aveva tenuto all'oscuro. Aveva paura di soffrire nel vedere la sua espressione sorpresa e amareggiata, perché non avrebbe mai pensato che le fosse capitata una cosa del genere. E nei giorni in cui non si erano sentiti e non si erano parlati, anche se aveva un vuoto enorme nello stomaco e nella testa, sapeva che era di gran lunga meglio che non il vuoto nel sapere di essere rifiutata dal tuo migliore amico.

Ben, però, non si era affatto rabbuiato o scoraggiato, ma l'aveva semplicemente abbracciata, perché in quel momento era l'unica cosa di cui Allison aveva bisogno. E lui lo sapeva bene.

Non voleva perderla, non voleva farla stare nuovamente male e anche lui aveva bisogno della sua migliore amica. Ne aveva sempre avuto bisogno, come quando hai bisogno dell'aria. Lei era qualcosa di essenziale per lui, che non poteva essere sostituita con nessun altro. E lo stesso valeva per Allison. L'aria era ancora gelata, come lo era stata nei giorni scorsi, e alla ragazza le si ghiacciò il naso. Pensò di fare un salto al supermercato dietro casa sua, così che potesse riscaldarsi e intanto comprare della cioccolata, perché la madre l'aveva finita da alcuni giorni. L'aria all'interno era calda e Allison ne fu felice. Comprò la cioccolata e si diresse alla casa uscendo il portafogli.

“Ciao” la salutò cordiale la ragazza mora appena la vide. Allison rispose al saluto e uscì i soldi che la cassiera le aveva chiesto.

“Cioccolata eh? ” ammiccò dopo aver riposto i soldi nel piccolo cassetto di metallo. “Con il freddo che fa è proprio ciò che ci vuole.”

La bionda sorrise felice della gentilezza e della simpatia della ragazza. “Già, hai detto bene.”

Le era quasi strano parlare così spontaneamente adesso, prima non si sarebbe comportata come aveva appena fatto e ne fu rincuorata, perché stava ritornando la vecchia Allison di una volta.

Dopo aver ringraziato e salutato la ragazza, uscì stringendosi forte dal vento che le avrebbe sferzato il viso. Cominciava già ad odiare quel tempo, Oxford era tanto bella, ma il tempo peggiorava di molto la città. Si diresse velocemente verso casa, pensando già alla tazza fumante che l'avrebbe attesa una volta rincasata.

 

 

 

Spazio autrice

 

Buonasera ❀

Ecco il capitolo che tanto volevo pubblicare. Tengo davvero a questo capitolo, perché Ben ed Allison dimostrano per l'ennesima volta la splendida amicizia che c'è fra di loro.

Amicizia o qualcos'altro?

A proposito devo dirvi una cosa. Non so se continuerò a scrivere questa storia, ho visto che in molti l'hanno letta, ma non ci sono abbastanza persone che mi spronano a continuarla a scrivere e non voglio scrivere una storia senza persone che recensiscano, senza persone che mi diano consigli, che si dimostrino interessate a continuarla a leggere. Non so, devo ancora chiarirmi le idee a riguardo, però ho molti dubbi su voi lettori e mi piacerebbe davvero di cuore che recensiste. Vi prego, che siano critiche negative o positive. Almeno però se sono critiche negative saprò per certo che non vi piace o che io non scrivo abbastanza bene e non sono adatta.

Mi dispiace davvero molto sapere che pochi recensiscono, per me è molto importante.

Adesso non so se farò una pausa o smetterò, spero recensiate almeno questa volta perché tengo molto a questa storia. Questa volta ho scritto con gli spazi perché forse ha ragione la mia amica, e da fastidio leggere tutto appiccicato, perché nei libri è diverso.

 

Passate da lei e leggete la sua storia: lei è Gwen_dalina e la sua storia si intitola 'Sarebbe dovuta andare in Tibet'. È davvero bella.

 

Un abbraccio a tutti,

At Sunrise_ alias Virginia

 

   
 
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