Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Frafra9    15/09/2014    2 recensioni
Prologo
Dopo la "cordiale" visita dei Volturi a Forks e la scoperta che Renesmee non è l'unico ibrido tra i vampiri, ne è passato di tempo.
Renesmee è cresciuta e con lei è cresciuta anche l'amicizia verso Jacob, il suo Jacob, fratello/miglior amico e forse anche qualcosa altro che Nessie, deve e cerca di capire cosa prova veramente per il “suo” Jacob. Il ragazzo che le è vicino da quando è nata.
Jacob, dal parte sua, sa di amarla. ma sa che ciò che prova per lei non è, solamente, frutto dell'imprinting. Ma è bensì amore perché l’ha vista nascere e la vede crescere giorno per giorno.
Lei ricambierà questo amore o è solo amicizia?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic



 
Quattro luglio, o Giorno dell’indipendenza.
 
Nella storia americana, oggi è il giorno in cui si commemora l'adozione della Dichiarazione d’indipendenza del 4 luglio 1776, con la quale le Tredici Colonie nordamericane (diventata in seguito gli Stati Uniti d’America), si distaccarono dall’Inghilterra.
Ogni cittadino Americano festeggia questa giornata nei modi più svariati, andando o facendo concerti, picnic con o senza il barbecue, gite nei musei, feste private, spettacoli commemorativi, discorsi politici, fuochi d’artificio e chi ne ha più ne metta. La mia famiglia per via della loro natura non festeggia più le ricorrenze tradizionali e nemmeno quelle private, come i compleanni. Con la mia nascita, le cose sono cambiate e, infatti, è stato deciso che tutte le feste possibili e inimmaginabili, si festeggiano. Infatti, è stato organizzato un picnic nel bosco insieme a Nahuel e la zia Huilen, a Jacob e suo padre Billy Black, i ragazzi dei due branchi con i loro imprinting e ovviamente nonno Charlie con Sue.
 
Mi alzo presto, non ho sonno e ho voglia di pensare senza essere disturbata da mio padre che deve spiare la mia testa, anche se so che non lo fa apposta, ma è fastidioso, così decido di andare nel mio regno.
 Mi lavo e mi vesto, pronta per il picnic e mando un messaggio a papà.
 
“Vado dai nonni. Ci vediamo li.”
 
Sdraiata sul prato con l’mp3 nelle orecchie, osservo le nuvole che passano lente e cambiano forma, ad occhi aperti sogno di avere un paio di ali e di volare fino a raggiungere le nuvole soffici e spumose come la  panna montata o di meringa o di zucchero filato.
 
Quella nuvola lassù che sembra una giostra dei cavalli. 
 
Pensare ad altro mi fa bene poiché, sono giorni che mi sento strana, confusa... da quando c’è stato quel loro mezzo litigio, il fatto di aver stretto una tregua  non ha cambiato poi in meglio, ma in peggio. Se sto con Nahuel e nomino anche solo per puro caso Jacob, quello s’incavola con me e comincia a dire che non esiste solo lui, che ci sono altri ragazzi, altre persone di cui parlare e conoscere, che dovrei uscire di più da Forks e di non andare solo a La Push se no così non farò mai nuove amicizie, ma la colpa non è certo mia se, non sono come tutti gli esseri umani e finché  la mia crescita non rallenta, o si interrompe ai sette anni (mancano ancora un anno e due mesi), non posso stare troppo a contatto con gli esseri umani. Gli unici con cui posso interagire sono nonno Charlie, Jacob e il resto della riserva.
La stessa cosa succede se passo del tempo da sola con Jacob.
Quando sono con lui, è sempre il solito ragazzo che conosco da sempre, insomma il mio Jake, ma al solo nominare Nahuel... ecco che cambia atteggiamento, s’innervosisce, anche lui e inizia a ripetermi che Nahuel non sa nulla di me, che non può fare chissà quali pretese su di me soltanto per avermi visto una volta (l’incontro con i Volturi), o perché è un ibrido come me.  E quando fa così, finisce che sto male anche io per i sensi di colpa!
 
Mi sembra di essere in una storia del Medioevo dove il Re per trovare il futuro sposo alla figlia, organizza un torneo tra i pretendenti e il vincitore può sposare la Principessa. Spero solo che questa situazione passi presto e in fretta perché non ne posso più.
 
 ‘Drin!’’Drin!’
 
Lo squillare del cellulare interrompe i miei pensieri. Sbuffo.
Immagino chi sia a telefonare ma, per abitudine o forse anche perché il mittente della chiamata lampeggia sul display, difficile non notarlo. È mio padre.
< Papà, sto andando a casa dei nonni. Tranquillo > dico senza dargli il tempo di dire qualcosa. Prima parlo io e poi lui.
< Perché non avvisi! Non mi sembra difficile dire “Vado dai nonni” > dice con voce alterata.
< Te l’ho detto, ma non è colpa mia se mamma usa il suo potere su di te. Comunque sto arrivando > chiudo la chiamata, mi sistemo i capelli, mi pulisco un po’ addosso togliendomi qualche filo d’erba e terriccio dai jeans, prendo la borsa e mi avvio verso casa Cullen.
 
A metà strada incontro Nahuel. 
< Ti stavo cercando. Ero preoccupato che il lupo cattivo ti avesse fatto del male > mi dice ridacchiando beccandosi una mia occhiataccia. Non sopporto quando prende in giro Jake o il resto del branco. Non li conosce, non sa quanto sono simpatici e gentili.
< Jacob non mi farebbe mai del male, e i lupi sono miei amici quindi... evita di parlare a sproposito. Te l’ho detto già una volta > dico marcando le parole Jacob e amici.
< Dai scherzavo! Nesme > - mi mette un braccio sulle spalle - < Quando ho visto i tuoi arrivare senza di te, mi sono preoccupato... > dice serio per poi sorridere. E riprendiamo a camminare.
< Avevo voglia di stare un po’ da sola e ho fatto una passeggiata … > dico alzando le spalle.
< Dove sei stata di bello? > mi chiede.
< Mah... niente di speciale un po’ in giro per il bosco > - dico facendo la vaga. - < E così, mi stavi cercando. Eccomi >
 
Mica sono scema che vengo a dire a lui del mio posto segreto.
 
< Sì, ti cercavo perché abbiamo una colazione da fare > - mi dice fermandosi all’improvviso, cosa che per un attimo perdo l’equilibrio, e mi guarda - < Stavo pensando, se invece di mangiare cibo, la colazione la facciamo qui? Un po’ di sangue animale, non ci farà certo male. E poi ti faccio vedere come sono diventato bravo. Sai, credo di averti anche superato in bravura > dice in tono di sfida.
 
E’ una sfida?  Io adoro le sfide.
 
< Ci sto! Ti consiglio però, di lasciar stare gli animali grandi perché non sono per te, non sei capace! > dico scherzando ma sempre in tono sfida.
Prima di iniziare la caccia, chiamo papà e lo avviso che ho incontrato Nahuel e che ci fermiamo a cacciare un po’. E papà non ha nulla da obiettare.
 
Chiudo gli occhi e lascio andare i miei sensi, olfatto e udito. Sento il rumore di zoccoli muovesi in direzione del fiume, sento il battito di due cuori e alcuni passi umani. Con la coda dell’occhio vedo Nahuel correre verso la sua preda. Io resto ferma ad ascoltare bene i passi umani e quelli degli zoccoli per accertarmi che non vadano entrambe nella stessa direzione.
 
Bene, ognuno va per la sua strada.
 
Raggiungo il fiume e trovo Nahuel lottare con l’alce maschio che sembra resistere agli attacchi dell’ibrido dandogli qualche “cornata” che riesce prontamente ad evitare.
Io invece m’imbatto nella femmina dell’alce. La più pericolosa, rispetto ai maschi. Potrei lasciar perdere e trovarmi un’altra preda più docile, ma non posso.. ho una sfida da vincere.
 
Grazie Nahuel per avermi lasciato la più pericolosa, ma ti batto lo stesso.
 
Con molta calma e senza fare il minimo rumore, riesco ad avvicinarmi a lei, le sussurro parole dolci e le accarezzo il suo morbido pelo, riuscendo in qualche modo a domarla, e una volta tranquillizzata mi avvicino lentamente al collo continuando a dirle parole carine e poi con violenza affondo i denti sulla sua giugulare e bevo il suo sangue.
Finito di nutrirmi, raccolgo rami, erbacce, foglie, insomma tutto ciò che è infiammabile e ricopro la carcassa del mio alce.
< Riposa in pace > gli dico abbassando le palpebre dell’animale - < Scusami ancora >. Cerco nella borsa l’accendino, ma non lo trovo e, infatti, io non posso averlo perché quando sono a caccia, con me ci sono sempre la mia famiglia e Jacob ma oggi per la prima volta non ci sono né uno né l’altro. Mi tocca aspettare Nahuel. Una volta bruciati i due corpi degli animali, torniamo a casa.
 
< Guarda come ti sei sporcato! Ti avevo detto di cacciare piccole prede e non vicino all’acqua > lo riprendo scherzando - < Io, invece guarda... perfetta! >
< Ah si! Ora vediamo se sei ancora perfetta > mi prende sulle spalle e inizia a correre fino a casa.
< Mettimi giù > grido mentre prendo a pugni la sua schiena.
< No, non sei ancora sporca > mi risponde ridendo.
 
 Arrivati a casa, il primo a venire verso noi è zio Emmett.
< E’ successo qualcosa? Nessie, ti sei fatta male? > chiede preoccupato mentre mi prende dalle spalle di Nahuel.
< No, sta bene.  L’ho solo portata a casa per gentilezza se no, continuava a... > sta dicendo Nahuel interrotto da zia Alice.
< Orrore! Nahuel come diamine sei riuscito a sporcarti in quel modo?! > - zia Alice viene verso  noi con il dito puntato su Nahuel - < Corri immediatamente a lavarti! >
 
Mentre Nahuel è al piano di sopra a pulirsi, spiego a mamma e a tutta la presenti, cosa era successo.
< Nessie, non devi mai cacciare da sola la femmina di alce, se uno di noi o Jacob, non è con te > mi rimprovera papà.
< Mi ha sfidato e non potevo dire di no. E poi sono qui, tutta intera > dico e senza  aspettare risposta, esco in giardino e aspetto gli altri.
 
La porta d’ingresso si apre e dal profumo, capisco che è mio padre.
 
“ So di aver sbagliato. Non dovevo cacciare una femmina di alce, o un qualsiasi animale più grande di me, e/o pericoloso senza la presenza di uno di voi, ma Nahuel mi ha sfidato. Per una volta, papà, una sola volta potresti lasciarmi stare? È festa, e voglio stare con i miei amici.”
 
< Se mi comporto così, è solamente perché mi preoccupo. Sei mia figlia > mi risponde. Annuisco.
 
Arrivata nel bosco insieme alla mia famiglia e a Nahuel con la zia Huilen, vedo che i  ragazzi di La Push sono   già arrivati e preparano il barbecue. Saluto Billy, il vecchio Quil, Sue, nonno Charlie poi Rachel e Kim, Emily e la piccola Claire e il resto dei ragazzi e infine Jacob.
< Morbidoso ciao > gli dico con un sorriso, gli do un bacio sulla guancia e mi siedo accanto a lui.
< C’è anche quel... > dice a bassa voce mezzo seccato.
< Si chiama Nahuel. E sì, c’è anche lui. Lo sai che è ospite da me.  E comunque grazie del ciao > gli dico a voce bassa per poi alzarmi da accanto a lui e raggiungere Quil e Claire che appena mi vede manda via Quil.
< Nessie, guarda cosa ho fatto > Claire mi mostra dei disegni, tutta contenta.
< Sono molto belli > dico e gioco un po’ con lei.
Claire è una bambina di quasi nove anni, nipote di Emily e la “sorella” di Quil. Non sono realmente fratello e sorella, sono come me e Jacob, solo con l’unica differenza è che Claire è una bambina e cresce come tutti gli esseri umani, io no. Io, sono un ibrido. Se avessi davvero l’età vera, avrei quasi sei anni e starei giocando con Claire e con altri bambini della mia età e invece no. Non sono né una bambina né un’adulta, anzi non so davvero chi sono.
Alla riserva, tutti stravedono e vogliono un bene enorme a Claire, è una bambina adorabile, sempre allegra ed è difficile non volerle bene. Da quando Quil, le ha fatto da baby sitter la prima volta, così mi hanno raccontato, è rimasto sempre lui perché è lei che lo richiede.  Beh, a pensarci bene anch’io quando ero piccola, se la mia famiglia aveva da fare, chiedevo di  restare con Jake. In verità, lo chiedo ancora. Per Claire e Quil, credo sia la stessa cosa.
 
Il picnic sta andando tutto bene. Tutto è sereno e allegro, si ride agli scherzi e battute stupide che vengono fatti , poi per colpa di un panino in più, tutto cambia.
< Jake, a me non va più lo vuoi? > gli chiedo mostrando il panino intero nel mio piatto.
< Dai qua! Lo mangio io > mi risponde sorridendo e prende il mio piatto, che gli passo volentieri.
< Adesso, si mette anche a rubare il cibo dai piatti > dice Nahuel vedendo la scena.
< Glielo ho chiesto io, se lo voleva > gli rispondo acida.
< Smettila di difenderlo!  L’hanno visto tutti, ti ha messo in condizione di cederglielo > continua a dire Nahuel.
 
“ Questo è pazzo e ora sta esagerando. Papà, per favore fallo smettere. ”
 
Dico a mio padre con il pensiero. Papà annuisce.
 
“ Non voglio che la giornata si rovini.”
 
Mi viene da piangere al solo pensiero della giornata che va a rotoli.
 
< Smettila tu di dire cazzate e non provare più a dire cose del genere a Nessie! > dice Jake nervoso. Sembra sul punto di esplodere, ma si sta trattenendo bene.
 
Jake per favore sta calmo!
 
< Sai, sacco di pulci io posso ucciderti in un attimo > gli dice Nahuel con aria di sfida. Vedo Sam e il resto del branco balzare in piedi, e la stessa cosa mio padre e i miei zii Emmett e Jasper, e nonno Carlisle pronti a intervenire se necessario.
 Sperando che non inizino a lottare tra di loro “lupi vs vampiri” perché se no... addio patto e addio amici e libertà.
< Stai zitto! > gli dice Jake con tono alpha alzandosi in piedi. E quando usa il timbro alpha, è incazzato!
 
In un secondo sono lontano, Sam ed Embry li seguono, come anche papà e lo zio Emmett.  Gli altri restano qui, a cercare di mandare avanti la giornata, soprattutto lo zio Jasper che usa il suo potere per calmare tutti i presenti, soprattutto me.
Io guardo mamma e faccio di no, con la testa.
 
 Ho paura di perdere il mio migliore amico, il mio Jacob e non voglio.
 
Tramite lo zione, che è il primo a tornare nel gruppo, vengo a sapere che sono riusciti, a dividerli che nessuno si è fatto male e che Nahuel ha avuto una bella ramanzina da mio padre. Cosa gli ha detto, lo zione non ha voluto dirmelo, mi ha soltanto detto che se combina altri casini e ti fa star male, deve andarsene via.
 
 A dire qualcosa a Jake ci ha pensato Billy, il padre. Cosa gli ha detto non so, ma dal comportamento taciturno di Jake posso dedurre che è stata bella ramanzina. Jacob, ascolta molto Billy e lo rispetta su tutto. E’ suo padre, l’unico genitore che ha e non vuole deluderlo.
Grazie allo zio Jazz e al suo potere l’allegria torna e il picnic riprende il suo corso ma non per tanto, almeno per me... perché ripenso a quello che è successo prima, e papà se ne accorge, muovendo le labbra mi dice di stare tranquilla. Io di risposta mi alzo e vado a farmi abbracciare da lui, dal mio papà.
< Tranquilla Renesmee, nessuno si è fatto male e nessuno ti farà male ci sono io con te > mi sussurra dandomi poi un bacio sulla fronte.
 
E tutta colpa di Nahuel del suo sentirsi superiore agli altri.
 
Finito tutto, gli altri tornano a casa mentre Jacob ed io, stavolta soli, rimaniamo a parlare un po’
< Oggi, non siamo mai rimasti da soli > dico avvicinandomi a lui.
< Non pensavo che avessi voglia di stare un po’ con me oggi o sbaglio > - lo guardo come per dire “Cosa?!” - < Hai parlato con tutti oggi. Con Claire, Rach, Paul, Seth... con tutti quelli che c’erano al picnic, tranne che con me > mi dice strappando qualche filo d’erba con la mano. La lite avvenuta nel pomeriggio, non gli è passata a quanto pare.
< Non è vero! E poi, se eravamo in compagnia di altre persone, non potevo certo isolarmi e non parlare con nessuno! > gli rispondo. Ora cosa diavolo gli prende! Non ha mai fatto così.
< Oggi, sei stata anche con Nahuel in giro per il bosco e vi divertiti. Tu e lui da soli questa mattina e poi dici che tu ed io... > inizia a dire, ma non gli faccio finire la frase.
< Cosa c’entra adesso, cosa ho fatto questa mattina?!  Adesso mi spii anche e sentiamo chi te lo avrebbe chiesto papà? Mamma? > - dico arrabbiata - < Questa mattina, avevo voglia di starmene da sola e sono stata nel nostro posto. Al ritorno, ho incontrato Nahuel e ci siamo fermati a cacciare un po’. Invece di spiarmi potevi benissimo venire! > sono offesa.
< Non ti ho spiato, me l’hanno riferito i lupetti che erano di ronda > mi risponde. I lupetti, uguale nuove reclute.
< E quindi mi hai mandato loro a spiarmi > gli dico delusa.
< Non ho mandato nessuno e se dovessi controllarti ventiquattro’ore su ventiquattro, lo farei personalmente e non manderei terzi al mio posto > mi dice beffardo e alza un po’ la voce.
< E perché mai dovresti controllarmi? Non tirar fuori la storia dei Volturi perché mi ha stancato tra te e i miei, solo quello sapete dire! > dico alzando la voce anch’io. 

< E tu? Rispondimi sinceramente tu in tutto questo che ruolo hai? > gli domando.
 
 Non capisco davvero. Se lui non è un vampiro, ma un “nemico” della mia specie. Perché frequenta la mia famiglia e passa del tempo con me?
 
< Io... è complicato. Non mi fido di Nahuel e non voglio che lo veda > mi risponde. Ci risiamo... Nahuel!
< Nahuel, è mio ospite e lo vedo quando, come e dove mi pare e piace! > gli dico.
< Ti piace? > mi chiede guardandomi serio, quasi incazzato.
< Sì... forse... > rispondo con voce insicura. Non capisco la sua domanda.
< Perché? > mi domanda sempre serio.
< E’ un ragazzo carino, simpatico. Perché è il primo ragazzo che conosco al di fuori di te e i ragazzi del branco. Perché è come me. Poi non so... > gli rispondo, ma continuo a non capire la sua domanda iniziale.
< Bene > - mi dice e si alza in piedi - < Non hai più bisogno di me. Adesso c’è lui, il tuo ibrido, fatti proteggere da lui. Ciao > mi dice dandomi le spalle e si allontana.
 
E’ arrabbiato con me... non voglio litigare con lui. Io ho bisogno di lui, del mio fratellone, migliore amico...
 
< Jake! > lo chiamo si ferma dandomi il tempo di raggiungerlo. Lo afferro per un braccio stringendo la presa.
< Ahi! Mi fai male! > mi dice. Allento la presa
< Allora ascoltami > - gli dico mentre lo guardo negli occhi - < Non penserai veramente che io mi sia innamorata di Nahuel?!  > - non risponde - < Non posso innamorarmi di qualcuno, che non accetta i miei amici e le persone cui io voglio bene, che amo.  E poi, lo conosco da poco >
< E quindi a te non piace in quel senso... > mi dice mentre un sorriso spunta sulle sue labbra. Annuisco facendo si con la testa e sorrido anch’io.
 
Come gli è venuta in mente una cosa del genere. Io non posso innamorarmi di nessuno.
 
Vorrei sapere cosa sia successo tra di loro, cosa si sono detti, insomma “impicciarmi” un po’, ma evito perché non ho voglia di litigare nuovamente con lui. Che cosa dire senza sbagliare? Trovato! I fuochi d’artificio che ci saranno stasera alla riserva.
< Jake, mi porti a vedere i fuochi ? > gli domando facendo gli occhi dolci.
< Certo! Tutto quello che vuoi > - mi risponde – < E non c’è bisogno che fai gli occhi dolci, perché sai bene che ti accontento lo stesso > sorride ed io lo abbraccio.
< Lo so, ma a me piace fare così > dico ridendo. Scoppia a ridere anche lui.
Telefono a casa, avvisando che vado con Jacob a vedere i fuochi d’artificio a La Push. I miei acconsentono.
 
Arriviamo in spiaggia che è quasi piena dalle persone di ogni età, corse ad ammirare i fuochi che come me, adorano vedere quei giochi di luce e colori illuminare il cielo notturno.
Per via della tanta gente, ho paura di non riuscire a vederli bene. 
< Se non li vedo bene, mi prendi sulle spalle ok?! > dico mangiando un lecca - lecca alla fragola.
< Nessie, guarda che devi alzare la testa. I fuochi sono in alto. > mi dice sorridendo.
< Lo so, ma sai bene quanto mi piacciono > dico.
< Lo so... cambiamo posto > mi dice e afferrandomi per mano inizia a camminare.
< Dove stiamo andando? > chiedo curiosa.
< Aspetta e vedrai. Permesso > mi risponde e intanto cerca di farci largo tra la troppa gente. Dopo un po’ si ferma, mi guarda e sorride - < Ciao ragazzi. Eccoci qui >
Jacob mi ha portato sulla scogliera dove, seduti ad assistere allo spettacolo ci sono i ragazzi dei due branchi.
< Ohi anche voi qui? Pensavo che non sareste venuti... > dice Embry.
Salutati tutti, mi siedo accanto a Claire, con Jacob seduto dietro di me.
 
 I fuochi iniziano!
 
Vedere delle piccole strisce di colore che parte da terra che salgono rapidi nel cielo per poi aprirsi in colori accesi, vivi, è qualcosa di magico, d’indescrivibile per me. Ogni volta, mi emoziono.
Essendo un giorno di festa, i fuochisti hanno pensato bene di animare i fuochi dando ai classici botti, il volto dei cinque Padri Fondatori e infine, la “Stars and Stripes”, meglio conosciuta come la bandiera americana. Aggiungendo al tutto, la musica come sottofondo.
Finito lo spettacolo di luci e colori, con i ragazzi andiamo a prenderci un gelato e tra una risata e un’altra, il tempo passa, non mi accorgo dell’ora, ormai tarda.
Controllo il cellulare. Nessuna chiamata persa dai miei.
 
Strano che papà ancora non ha chiamato per dirmi di tornare  a casa.
 
Tornare a casa, non mi va e poi è da tanto che non dormo a casa di Jacob. Certo dormo da lui quando la mia famiglia, se ne va a cacciare i grizzly e a me, non è permesso stare con loro.
 
 Idea!
 
Mi alzo dalla sedia e vado da Billy.
< Billy, posso dormire a casa da voi? > gli domando. È lui il padrone di casa Black, quindi è giusto che chiedo il permesso a lui.
< Certo che puoi, ma devi prima chiedere il permesso ai tuoi > mi risponde lui con un sorriso.
< Grazie. È che prima di chiamare a casa, volevo sapere se a te andasse bene > gli rispondo.
< Jake chiami a casa e dici che mi sono addormentata e non te la senti di svegliarmi? > gli domando. Non mi va di chiamare, meglio se lo fa lui.
< D’accordo chiamo io, ma se dicono di no, niente insistenze ok? > mi domanda.
< Ok > rispondo io.
 
Si alza dal tavolo e si allontana un pochino dalla confusione per telefonare ai miei.
< Edward ciao, senti Nessie si è addormentata e sai, sta dormendo serenamente che non mi va di svegliarla..>- pausa evidentemente sta parlando papà - < Si. Ok grazie! > attacca e mi sorride.
< Ha detto che posso? > domando con un sorriso.
< Si > mi risponde. Tutta contenta, gli salto in braccio, lo abbraccio fortissimo e gli do’ un bacio sulla guancia.

*Note autrice * 

Eccoci qui con il nuovo capitolo. Da come avete potuto leggere è bello lunghetto, sei paginette. Povera Renesmee, che si trova sempre nel mezzo tra quei due "pretendenti" :D Spero vi sia piaciuto e vi aspetto con le vostre recensioni. Frafra



 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Frafra9