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Autore: Frafra9    21/09/2014    2 recensioni
Prologo
Dopo la "cordiale" visita dei Volturi a Forks e la scoperta che Renesmee non è l'unico ibrido tra i vampiri, ne è passato di tempo.
Renesmee è cresciuta e con lei è cresciuta anche l'amicizia verso Jacob, il suo Jacob, fratello/miglior amico e forse anche qualcosa altro che Nessie, deve e cerca di capire cosa prova veramente per il “suo” Jacob. Il ragazzo che le è vicino da quando è nata.
Jacob, dal parte sua, sa di amarla. ma sa che ciò che prova per lei non è, solamente, frutto dell'imprinting. Ma è bensì amore perché l’ha vista nascere e la vede crescere giorno per giorno.
Lei ricambierà questo amore o è solo amicizia?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Casa Black.

Dopo che Rachel gentilmente mi ha prestato un suo vecchio pigiama e averlo indossato in bagno, vado in camera di Jacob. La porta è aperta.
< Dormi con me, stanotte? > gli chiedo mentre mi siedo sul suo letto, lo vedo prendere da un cassetto il suo pigiama.
< No, dormo sul divano in salone >mi dice.
< Siamo sempre entrati in due nel tuo letto > gli prendo la mano.
< Eri più piccola prima e occupavi meno spazio > mi dice con ovvietà.
< Sono ancora piccola e occupo sempre poco spazio > - gli rispondo stringendo le spalle e fingere di essere piccola. Lui ride - < Non ho Jaco con me e sai, che senza il mio Jaco non riesco a dormire > Jaco, il lupo di peluche che lui mi regalò quando avevo compiuto un anno di vita.
< Ah ma allora se la metti così... dormo con te > mi dice sorridendo.
 
Mi metto nella parte del letto accanto al muro e faccio spazio. Una volta dentro, sistema il lenzuolo verdino sui nostri corpi e posa dolcemente le sue labbra sulla mia fronte.
< Buona notte, Principessa > mi sussurra dandomi poi un bacio.
< Buona notte,  Jake > gli rispondo stringendolo in un abbraccio.
 
È mattina, Jacob accanto a me nel letto non c’è.
 
Mi sa che sta dormendo sul divano.
 

Il cassettone e l’armadio sono aperti, quindi deduco che abbia preso i suoi vestiti e stia di là, in cucina. Mi alzo sperando di trovarlo seduto al tavolo a fare colazione, ma non c’è, al suo posto c’è Billy che fa colazione.
< Giorno Nessie! Dormito bene? Jake è andato in officina e ti saluta > mi dice Billy sorridendo.
< Sì, grazie e buongiorno a te > rispondo ricambiando il sorriso.
< Rachel, ti ha preparato la colazione > mi dice.
< Vado a vestirmi e arrivo > gli dico per poi andare in bagno a lavarmi e vestirmi.
 
Quando torno in cucina Billy è appena uscito, al suo posto c’è Rachel che fa colazione con me.
< Rachel, sei molto brava a cucinare. Preparare questo... > - dico indicando una sfogliatella alla mela che tengo in  mano e altre cose sul tavolo - < Devi esserti alzata all’alba >
< Ti ringrazio. No, in realtà, non ci vuole molto tempo nel prepararli > - mi risponde sorridendo - < Andando all’Università, facevo tutto di corsa la mattina, tra i corsi da seguire, il lavoro e lo studio, ho imparato a cucinare cose buone ma veloci >
 
Finito di mangiare, do una mano a Rachel nel mettere in ordine casa, anche per sdebitarmi dell’ospitalità.
< Bella giornata ieri. Era da molto che non passavo una giornata all’aria aperta, tutti assieme. E tua nonna è una cuoca fantastica! > dice Rachel lavando i piatti, mentre io gli asciugo.
< A parte quei due... che potevano benissimo evitare di comportarsi così > - dico sbuffando e piego lo straccio - < Da quando Nahuel è qui che... non li sopporto a quei due >
< Ho visto. Il tuo amico, è carino, simpatico almeno fino a quando non ha fatto l’antipatico, mi sembrava simpatico.  Secondo me, lui sa di essere “attraente”, e  sta usando la carta “faccio lo spaccone e le ragazze cadono ai miei piedi” > mi dice Rachel.
< Sì, è un bel ragazzo non lo metto in dubbio, ma questo non gli dà il diritto di fare lo stronzo davanti alla mia famiglia, che tra l’altro lo ospita, e ai miei amici, in altre parole, voi > le dico.
< Il tuo amico Nahuel, giusto? > - mi domanda ed io annuisco - < E’ come te, nel senso che anche lui è per metà umano e vampiro. Era presente quando sono venuti i vampiri italiani, come lo era Jacob. Sa inoltre che mio fratello, è sempre stato presente nella tua vita fin da quando sei nata. Secondo me lui, prova invidia perché tu, hai quello che lui non ha > mi dice Rach, mentre sistemiamo la sua stanza. Rachel, come Emily e Kim, sa tutto di me e della mia famiglia. Rach è fidanzata con Paul, lupo anche lui.
< Fammi capire Rach, Nahuel sarebbe invidioso di me?  E’ vero, siamo entrambi due ibridi, ma a parte questo non abbiamo niente di più in comune. Quindi non ha motivo, di essere invidioso di me o delle persone cui tengo > le rispondo.
< Perché tu gli piaci e, cerca di attirare la tua attenzione > mi guarda Rachel.
< Rach, non diciamo assurdità. Perché mai, dovrebbe avere la mia attenzione se in pratica lo vedo sempre? > chiedo giardandola
< Semplice. Tu gli piaci e non come amica. Pensaci bene, tu sei l’unica come lui, hai una famiglia che lui non ha > dice Rach in tono ovvio da sembrarmi Jacob.
< Dici che si è preso una cotta per me? > - le chiedo e lei annuisce - < Ma io no. Non voglio innamorarmi di nessuno o comunque sia non ora e non di lui > dico abbassando la testa.
< Se non di lui... qualcuno che vorresti c’è... > mi dice Rachel.
< No, non c’è nessuno. Sto solo dicendo che se un giorno dovessi innamorarmi spero non di lui o comunque non di un tipo arrogante e presuntuoso, che sa solo farmi venire il nervoso! > le dico decisa.
< L’amore non si può né prevedere né decidere quando deve arrivare. Arriva e basta. Prendi me e Paul... siamo opposti eppure ci amiamo! Non esiste un’età giusta per innamorarsi. L’amore arriva e basta e quando meno te lo aspetti. > dice con aria sognante.
 
Beate te, Rachel che ami qualcuno e che questo ricambia. Io potrò amare mai, il mio amore non sarà mai ricambiato. A me non è permesso essere amata per via di ciò che sono e sarò.
 

< Si è fatto tardi... sarà meglio che torni a casa, o i miei mi danno per dispersa > dico sorridendo.
< Ok ma passa prima da Jake in officina. Mi ha ordinato di dirti che devi passare da lui o ti ci devo portare io > sorride mentre taglia dei pomodori.
< Te l’ha detto il tono da capo? > chiedo sorridendo.
< No, non sono nel suo branco. > - mi dice ridendo - < Ti accompagnerei volentieri ma se non preparo il pranzo, qui digiunano! >
< Tranquilla. Passo in officina e se dice qualcosa.. ci penso io > le rispondo.
Prendo la mia borsa, la saluto ed esco.
 
Per Forks, non posso girare da sola, mentre a La Push sì e pensare che non vado oltre casa Black e officina di Jacob.
 
< Ciao Embry > saluto Embry. Lui ricambia il mio saluto con un sorriso perché sta parlando con un cliente e, nel frattempo m’indica, dove sta Jacob.
< Ciao Jake. > lo saluto. Appena sente la mia voce, alza la testa di scatto dando una testata al cofano aperto dell’auto che sta aggiustando ed io, non posso non scoppiare a ridere.
< Ahi! Ciao Nessie > mi saluta massaggiandosi la testa con la mano sporca di grasso. Ed io rido.
< So che avevi chiesto a tua sorella di  accompagnarmi qui, ma stava preparando il pranzo e sono venuta qui da sola > dico mentre mi appoggio allo sportello della macchina su cui sta lavorando.
< Se aspetti, finisco di sistemare qui e ti accompagno > mi dice.
< Preferirei tornare a casa da sola. Lo so che non mi è permesso, ma.. > inizio a dire, ma mi interrompe.
< Da sola, non puoi ancora > - mi dice. Ed io sbuffo, sono stanca di essere trattata da bambina. Lo vedo pensare qualcosa e sorride - < Ok va da sola. Appena sei a casa mi chiami, va bene? >
< Va benissimo, capo! > gli dico ridendo e lo abbraccio forte.
 
Sono nel bosco, a metà tra i due confini e mi siedo un momento su una roccia a osservare il verde intorno a me, i giochi di luce e ombra che il sole e gli alberi creano. Ammiro il mio braccio brillare lievemente e sorrido ricordando quando a pochi giorni dalla mia nascita, scoprii con mamma la lucentezza della nostra pelle. Lei brilla più di me. Chiudo poi gli occhi, per ascoltare la natura che mi circonda. Non ho voglia di cacciare, ho solamente bisogno di ricaricarmi prima di cominciare a discutere con qualcuno in casa, perché so che succederà. Ripenso alle parole di Rachel su Nahuel e mi vengono in mente tutti i momenti divertenti e tranquilli passati con lui. Le risate, le partite di scacchi,le lezioni sulla caccia con papà e nonno Carlisle. I racconti delle sue tre sorellastre Serena, Maysun e Jennifer. Mi tornano in mente le colazioni di nonna Esme e la caccia di ieri... ed ecco che mi viene in mente Jacob.
Penso a Jacob e non posso fare a meno di sorridere, con lui ho troppi momenti belli, che vanno dal mio secondo giorno di vita, quando gli mostrai i miei ricordi e lo avevo chiamato il mio Jacob, all’ultimo ovvero ieri, ai fuochi d’artificio.
 
Torno in me quando sento qualcosa solleticarmi il braccio, dall’odore di un lupo, ma non è il mio lupo preferito, bensì è un altro che io adoro e che quando Jake non può essere con me, c’è lui a farmi compagnia. 
< Ciao Seth! > - lo saluto e gli accarezzo il morbido pelo color sabbia. Essendo in forma di lupo, non può rispondermi a voce, mi sorride - < Ti ha mandato Jacob per caso? > - gli domando, mi fa no, con la testa - <  Seth, la verità.. > - lo guardo brutta e lui annuisce facendo si  - < Lo immaginavo. Potresti tornare umano? > chiedo. Mi fa no con la testa.
 
Chissà perché me lo immaginavo che Jacob avrebbe mandato qualcuno. Era troppo facile che mi lasciasse andare da sola!
 

Si accuccia davanti a me e con il muso, fa segno di salire sulla sua schiena.  Una volta in sella alla sua schiena, camminiamo in silenzio verso casa dei nonni.
 
< Ciao Seth! Grazie di aver accompagnato Renesmee a casa > dice mio padre sbucato, fuori da non so, dove e mi fa spaventare. Lui se ne accorge e sorride. A volte, mi dimentico che ho un padre leggi pensieri ed ecco che succede, mi spavento.
 Seth ringrazia mentalmente mio padre e se ne va.
< Grazie Seth > - dico mentre sta andando via - < Ciao papà > lo saluto dandogli un bacio sulla guancia ed entro in casa. Saluto chi è presente in casa e salgo nella vecchia stanza di papà a telefonare a  Jacob, per digli che sono arrivata sana e salva a casa.
 
<  Officina Black and Call, pronto? > mi risponde Jacob.
< Jake, sono io Nessie. Ho incontrato Seth e mi ha accompagnato lui fino a casa > gli dico fingendo che Seth non lo abbia mandato lui per farmi da guardia del corpo.
< Ah! Mi fa piacere che lo hai incontrato. Tutto bene quindi? > mi domanda.
< Sì tutto bene. Ora ti lascio lavorare > gli rispondo.
< Ok ci si sente dopo. Fai la brava, mi raccomando > mi dice.
< Io sono sempre brava > gli dico e lo sento ridere.
< Lo so che sei sempre brava, principessa > mi dice.
< Ciao morbidoso > gli dico salutandolo.
 
Finito di parlare con Jacob e lasciato al suo lavoro di meccanico, vado a farmi la doccia che ne ho bisogno.
 
Lavata e vestita me ne sto’ sdraiata sul letto a leggere un libro “Piccole donne”, nella sua stampa originale che papà mi regalò tempo fa. 
< Ho visto che hai la guardia del corpo > mi dice sorridendo con quella sua aria da strafottente mentre entra in camera senza aver bussato. Mi limito a guardarlo male.
< Seth, l’ho incontrato per caso e mi ha fatto compagnia durante il tragitto > gli rispondo facendo spallucce e riprendo a leggere.
< E tu, ci credi? Secondo me, l’ha mandato quel tuo lupo... > mi domanda mentre si siede sul letto. Chiudo il libro ormai la lettura è andata persa e lo guardo.
< Uel, quel tuo lupo, ha un nome. Si chiama Jacob.  Se, Seth mi ha accompagnato a casa perché glielo ha chiesto Jacob, o perché gli faceva piacere accompagnarmi, non ha importanza.  I lupi, sono miei amici che ti piaccia o no. E se vuoi essere mio amico, devi prima andare d’accordo con Jacob! Chiaro!? > dico alterata.
 
Un’altra parola “contro” Jake e gli faccio vedere io chi è Renesmee Cullen!
 
< Ehy scherzavo scusa > - dice e alza le mani in segno di resta - < E’ vero, Jacob è tuo amico e se voglio stare con te, devo prima diventare suo amico e ci proverò... > sorride.
 
Ha detto “stare con te”... spero intendeva in amicizia e non in altro come pensa Rach.
 
< Ti avviso una parola sbagliata, soltanto una contro i miei amici e con me hai chiuso. > gli rispondo ancora con il nervosismo addosso.
< Senza arrabbiarti... mi spieghi il perché, sei tanto amica dei lupi. In fondo dovrebbero esserti nemici, o sbaglio? > mi domanda.
< Potevi chiedere al resto della famiglia e poi te l’ho detto che tra la mia famiglia e i Quileute, fu stipulato un patto. E poi la mia famiglia è diversa dagli altri vampiri... lo vedi tu stesso.  Sono tanto affezionata a Jacob perché... perché era presente il giorno della mia nascita ed è sempre in ogni giorno della mia vita. MI sa ascoltare, mi fa ridere, mi capisce, mi conosce... in qualche modo si prende cura di me> dico tutto di un fiato.
< Capito... non ho speranze... > dice a voce bassa mentre si alza ed esce dalla stanza.
 
Guarda se Rach, non ha ragione... ma io, non lo voglio a lui.
 

Ormai la voglia di leggere mi è passata, ma resto comunque in camera a guardare la televisione. Una stupida sitcom anni novanta. Bussano alla porta.
< Avanti > dico.
< Nessie, è giorno di shopping. Vengo anch’io > - mi dice mamma - < Lo sai che con la zia Alice, non si sfugge > sorride. La abbraccio felice di sapere che stavolta c’è anche lei.
Scendiamo al piano inferiore, dove già pronte ci sono le zie.
< Buono shopping! > ci augura tutto contento di non partecipare, lo zio Jasper.
Allo shopping con la zia Alice, i maschi non sono ammessi sempre che non combinano qualcosa di sbagliato e che sotto forma di “visione”… devono fare shopping con noi. Lo so, ho una zia sadica.
 
Tra un negozio e un altro racconto cosa ho fatto alla riserva, della discussione avuta con Jacob, dei fuochi d’artificio.
< Tesoro, vedi Jacob si comporta così, perché ti vuole bene e vuole proteggerti > mi dice mamma. Jacob è il suo migliore amico e figurati se non lo avrebbe difeso.
< Proteggermi da cosa?! Non tiriamo fuori ancora la storia dei Volturi, dei vampiri nomadi. Vi prego!  > dico stanca di sentire sempre la stessa storia.
< Renesmee, sappiamo bene che sei cresciuta e non hai bisogno della scorta per spostarti. Ma per noi, resti sempre una bambina > dice zia Rose, in tono amorevole.
< In teoria, sei una bambina ma in pratica no. E non sappiamo come comportarci con te > mi dice zia Alice.
< Sei nata, all’incirca sei anni fa,  ma dimostri si e no sedici o diciassette di anni. Per noi della famiglia e per Jacob è difficile discutere con te di argomenti da grandi, ma ci sembri ancora troppo piccola... > dice mamma.
< Ok capito... > - dico. A capirli posso, in un certo senso, la mia infanzia è durata sì e no tre anni e di colpo mi trovo adolescente! - < Una cosa che non capisco.  Se i lupi sono nemici dei vampiri, perché Jacob no? > chiedo, ripensando alla domanda di Nahuel, sul perché tengo tanto ai lupi, e alla mia risposta.
< Perché, i lupi ci hanno aiutato due volte > - mi risponde mamma - < Sai, del patto che tuo nonno stipulò con il bisnonno di Jake > annuisco.
< Ok, altra cosa che non capisco è il perché Jacob, mi è accanto da quando sono nata? > chiedo.
< Jacob ti vuole bene. Era lì quando sei nata > - mi risponde sempre mamma - < Ed è stato con me, tutto il tempo della gravidanza. Sai, è stato lui a capire di cosa avevi bisogno quando eri dentro di me >
 
Questa non la sapevo.
 
< Tra sette vampiri in casa... > - dico cercando di non ridere, perché la cosa è comica - < Nessuno, ha pensato di cosa avessi bisogno. Bene! > non ce la faccio più e sbotto a ridere contagiando anche mamma e le zie.
< Soprattutto il dottore di casa non ha pensato a ciò che eri > dice zia Rose, riferendosi a nonno Carlisle.
< Rose, non ci hai pensato nemmeno tu eppure,  in quel periodo eri tutta per la bambina > le risponde zia Alice, facendole la linguaccia.
 
Torniamo a casa con un sacco di buste. Non ho fame, perché ho mangiato un hamburger e patatine fritte al centro commerciale così me ne resto in giardino e aspetto Jacob, in versione lupo che passa a salutarmi. Stasera è di ronda.
 
Eccolo che arriva... mi vede e si siede sorridendomi in quella sua smorfia che a me piace tanto. Mi alzo dalle scale e mi avvicino a lui felice di vederlo, poggio una mia mano sul suo muso e gli parlo.
 
Oggi, ho fatto shopping con mamma e le zie. Ho scoperto una cosa che non sapevo . sei stato tu ha dire a sette vampiri che avevo bisogno del sangue, quando ero dentro mia madre. E per questo, ti ringrazio!
Ti voglio un mondo di bene!

 
Stacco il contatto, lo abbraccio e sorridiamo, lui alla sua maniera che mi fa tanto ridere. Le nostre risa s’interrompono non appena dal bosco si avvinano nonno Carlisle e Nahuel .
< Nessie. Jacob > saluta il nonno sorridendo.
< Ciao! > rispondo io a nome anche di Jacob.
Sia nonno sia io vediamo Jake e Nahuel scambiarsi un’occhiataccia, e con una scusa il nonno si affretta a portare dentro casa Nahuel.
 
Poggio nuovamente la mano sul muso di Jake.

Lascialo stare e non ti curar di lui. Se vuole restare qui, deve andare d’accordo con te e con i miei amici. E soprattutto tu, cerca di comportarti bene con lui e prova ad accettarlo. Fallo per me.

Sorrido.

Gli posso anche voler un pizzico, ma giusto pochissimo, di bene, ma non è nulla in confronto al bene che voglio a te, al mio Jacob.

Lo vedo sorridere e mi da un bacetto a modo suo. Rido e stacco il contatto, anche se non mi va, però devo, ha la ronda. Ci salutiamo e rientro in casa.

*Note Autrice*

 In questo capitolo Renesmee si pone delle domande, alcune di queste preferisce tenerle per se perché tanto non avrebbero risposta. Altre domande le ha fatte e a ricevuto sempre la solita risposta "Stai crescendo.. e bla bla bla" cosa che si è stancata di sentire.
Ho voluto far parlare Rachel per far vedere che ha un bel rapporto con lei e poi perchè oltre ad essere sorella di JAcob e una delle poche amiche umane che frequenta è anche l'imprinting di un lupo, Mi è sembrato doveroso mettere un pò di confidenza tra le due. 
Il dialogo tra Nahuel e Nessie spero vi sia piaciuto...Poi che dire. Recensite! e se vi piace la mia storia passate parola!
Frafra
   
 
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