Crossover
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Autore: MJane92    01/10/2008    2 recensioni
Cosa succederebbe se si incontassero il mondo di Harry Potter con quello di Final Fantasy??? Inizia una nuova avventura per il trio di Hogwarts, ma non vi svelo chi sarà il cattivo XD. Questa è la mia prima fan fiction in assoluto, scritta di getto durante le lezioni, INSIEME A NHA (alias Federica^^). Siate clementi XD
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Libri, Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo 9

CAPITOLO 9 – CALDO E FREDDO

 

Harry era già pronto e la aspettava nella sala comune. Incredibile quanto tempo impiegano le ragazze per prepararsi!! E la destinazione era semplicemente la festa del professor Lumacorno.

Era seduto sul divanetto rosso, un po’ storto e appoggiato all’angolo tra lo schienale e il bracciolo. Una gamba piegata e appoggiata sopra il ginocchio dell’altra. Indosso una camicia blu, aperta fino al terzo bottone e cadente sopra i jeans chiari. I capelli ribelli come al solito. Abbigliamento adattissimo ad una festa informale come quella.

Dopo un lungo quarto d’ora di attesa si fece viva la sua Ginny, la sua splendida Ginny.

Un abitino leggero le cadeva perfetto sul corpo, fino a coprirle solo in parte le ginocchia. La scollatura slanciava il collo, attorniato da una piccola catenina d’oro bianco dalla quale pendeva un ciondolo, appoggiato sul petto. Un secondo piccolo, ma prezioso cuore. I capelli sciolti e perfettamente lisci.

- Sei bellissima! – esordì lui, facendola arrossire leggermente.

 

°o.O O.o°

 

La sala era piena di addobbi vari, la musica era già accesa e tutti i ragazzi erano in pista, scatenati sotto le note del rock più spietato.

- Guarda, ecco Hermione e Ron! Andiamo da loro? – propose lei

- Perché, invece, non ce ne stiamo un po’ tra noi?! –

Harry l’aveva attirata a se e l’aveva stretta nel suo abbraccio.

- Accolgo la tua offerta! – sorrise

 

- Harry, figliolo!!! Ben arrivato!! – Lumacorno piombò di fronte al moro – Ti piace la mia festa? –

- Oh… Si! Si, certo!! Davvero scatenata! –

- E benvenuta anche a te, giovane Weasley! –

- Grazie professore! – rispose gentilmente, sfoggiando un bellissimo sorriso

- Ora ci scusi professore, ma vorremmo raggiungere i nostri amici per goderci a pieno questa sua grandiosa festa!!!! – Harry si congedò dal prof, trascinandosi dietro Ginny e senza dare la possibilità di una risposta.

Allo scatenarsi della batteria sulle prime note di Numb si accesero gli animi di tutti i presenti. L’adrenalina cresceva ininterrottamente.

 

°o.O O.o°

 

- Wow! Mi è venuta una gran sete! Tu vuoi qualcosa da bere? – chiese Harry

- Si, grazie – rispose Ginny

- Cosa?? –

La ragazza ci pensò un po’ su.

- Un’aranciata! –

- Ok. Perfetto. Tu aspettami su quel tavolo. – le indicò un tavolo libero abbastanza isolato, poi si avviò al bancone delle bevande.

 

°o.O O.o°

 

“Eccolo la!”

- Scusami, vado un attimo a bere qualcosa! –

- Si, si. Ok. Fai pure. –

 

°o.O O.o°

 

- Ciao Harry! –

Il moro si voltò con l’intensione di rispondere gentilmente al saluto, ma…

- Parkinson???? – si lasciò scappare

- Già, proprio io. – rispose la ragazza sorridendo. Comportamento alquanto strano agli occhi di Harry… - Come va con Ginny? –

Il ragazzo si sentiva un po’ confuso. Da quando la Parkinson si interessava della sua vita?

- Va tutto a meraviglia, perché? –

- Così! Tanto per fare un po’ di conversazione. – sorrise – Sei venuto a prendere da bere? –

- Si. –

- Come ti capisco! Scatenarsi così fa venire una sete!!!! Ehi, ti va un cioccolatino?? Giusto per recuperare un po’ gli zuccheri!!! –

 

°o.O O.o°

 

Il cioccolato si scioglieva lentamente sulla lingua. Così caldo, morbido e dolce… intanto una sensazione alquanto strana scorreva nella gola di Harry.

Pansy avvicinò il più possibile il viso a quello del moro, per poi sussurrare nelle sue orecchie.

- Fai di me tutto ciò che vuoi… -

Con un movimento improvviso, veloce, ma piuttosto gentile e premuroso, Harry attirò a se la ragazza. Come se quello fosse l’ultimo istante… l’UNICO istante. Come se lei fosse sparita se non l’avesse afferrata in tempo.

Non sarebbero bastate neanche tutte le parole del mondo per descrivere l’attrazione che da sempre lo legava a lei.

Affondò con decisione le labbra su quelle di Pansy. Più andava avanti più avrebbe voluto prolungare quel momento. Non c’era nessun’altra che avesse mai amato più di lei.

La stringeva sempre più forte, con movimenti repentini, quasi violenti e con tutta la passione che aveva segregata dentro di se.

 

°o.O O.o°

 

Harry non si vedeva già da un po’. Ginny era rimasta sola seduta sul quel tavolo per troppo tempo.

“Ma dove diavolo è andato a finire??!!”

Si alzò e si diresse decisa al bancone delle bibite per accertarsi se lui fosse lì, ma fu tutto invano. Chiese quindi a suo fratello e ad Hermione, ma ancora senza risultati. Perciò iniziò a girare a vuoto per lo stanzone.

 

Would you mind if I hurt you?
Understand that I need to
Wish that I had other choices
Than to harm the one I love

What have you done now?

 

Varcò la soglia di una stanza secondaria. Lui era lì.

RIMASE PIETRIFICATA.

 

I know I'd better stop trying
You know that there's no denying
I won't show mercy on you now
I know I should stop believing
I know that there's no retrieving
It's over now
What have you done?

What have you done now?

 

Harry era lì, ma non era solo. Il corpo di una ragazza era appoggiato al muro e quello di Harry gli era davanti, avvolti in un abbraccio. Le labbra di uno spingevano su quelle dell’altra con una tremenda impazienza.

 

I, I've been waiting for someone like you
But now you are sleepping away
What have you done now?
Why, Why does fate make us suffer

There's a curse between us
Between me and you

 

Quelle labbra dovevano essere le sue. Sue e di nessun’altra. Invece erano lì alla ricerca di qualcun’altra.

 

What have you done?
 What have you done now?
 What have you done ?
 What have you done now?

 

 Le mani di chi credeva di conoscere a fondo, si  muovevano lungo le linee perfette di quel corpo  estraneo. Tastavano ogni piccolo spazio, come alla  ricerca di qualcosa di preciso. Con tutta l’ansia e la  passione di un amante.

 Gli occhi di Ginny si erano già gonfiati a causa della  migliaia di lacrime che premevano incessantemente  per scendere.

 In quell’istante riconobbe la ragazza.

 SECONDO COLPO BASSO.

 

Would you mind if I killed you?
Would you mind if I tried to
Cause you have turned into my worst enemy
You carry hate that I feel
It's over now
What have you done

What have you done now

 

La Parkinson. Pansy Parkinson. La vipera di Serpeverde. Nessuno l’aveva mai odiata tanto quanto Ginny in quel momento.

Tutto quello era troppo da sopportare!!

 

I, I've been waiting for someone like you
But now you are sleepping away
What have you done now?
Why, Why does fate make us suffer
There's a curse between us
Between me and you

What have you done?
What have you done now?
What have you done?
What have you done now?

 

 °o.O O.o°

 

- Ginny! Cosa succede??? – Hermione fece appena in tempo ad afferrarle un braccio.

La rossa, però, nemmeno si voltò a guardarla in faccia: con un violento strattone si liberò della presa e riprese a correre.

Sperava che le immagini rimanessero indietro, ma nulla impediva loro di tormentare la sua mente.

Corse, corse, corse…

 

°o.O O.o°

 

Non avrebbe potuto trovare un posto più inadatto di quello per cercare di superare lo shock.

La superficie del lago accoglieva nelle sue acque ogni sua singola lacrima. Alla vista dell’albero vide in un flash tutti i bei momenti passati lì con il SUO Harry, non con quello che aveva scoperto essere quella maledetta sera.

Proprio lì si abbandonò alla sua disperazione.

 

°o.O O.o°

 

- Alzati! –

Le tre canne di una pistola piombarono davanti il viso di Ginny. Lei però non si curò affatto né del comando, né dell’arma, che aveva davanti agli occhi.

In realtà a quel punto la morte poteva anche essere un modo per bloccare quella voragine che le stava lentamente divorando le membra, lasciandola completamente vuota.

- Smettila di piangere e alzati! –

Era vero: stava ancora piangendo. E ogni lacrima si portava via una parte delle sue forze rimaste.

Ancora nessuna reazione.

D’improvviso si sentì sollevare da terra. La mano gelida che le toccava il petto non aveva suscitato nemmeno la più piccola reazione.

Una volta in piedi, ancora scossa e senza alzare minimamente lo sguardo, si lasciò cadere in avanti, addosso a quel corpo ignoto che aveva di fronte. Aveva un assoluto bisogno di qualcuno su cui appoggiarsi. Chiunque fosse. E si accontentò di quel corpo così gelido e inospitale.

Era di nuovo in balia dei sui singhiozzi.

L’uomo la scostò, ma con più delicatezza rispetto a prima.

- Si può sapere chi sei, ragazzina? – la voce non le era affatto familiare.

Finalmente riaprì gli occhi e alzò lo sguardo. Non aveva mai visto prima quell’uomo, ma qualcosa in lui la tranquillizzò un po’.

Gli occhi rossi, infuocati, contrastavano con il freddo chiarore del viso, coperto in parte dal collo del mantello cremisi che si muoveva danzando a ritmo con una leggera brezza e con i capelli lunghi e corvini.

- Che cosa ti è successo? – forse era proprio la voce a tranquillizzarla: era composta da soli suoni gravi, che facevano vibrare le labbra, carnose, incredibilmente chiare, quasi ingrigite.

Non ricordava già più dove fosse e, guardandosi intorno, cominciò a realizzare in che posto si trovasse. Sulle spalle aveva appoggiate le mani di quell’uomo, che allo stesso tempo la tenevano lontana dal suo corpo e la sorreggevano.

In quel momento si sentiva più fragile di qualsiasi altro oggetto di cristallo.

- Io… - la voce ancora soffocata dai singhiozzi – mi chiamo Ginny. –

L’uomo la liberò dalla presa e fece per andarsene, ma Ginny non poteva rischiare di rimanere di nuovo da sola.

- Aspetta!!! – gli urlò dietro – Aspetta… - l’urlo scemò in un sussurro

L’uomo si fermò, ma rimase comunque di spalle.

- Rimani qui, per favore. –

- Non posso –

- Ti prego… -

- Mi dispiace. –

Lui aveva abbassato il capo.

- Posso almeno sapere il tuo nome? –

Non si voltò ancora, ma girò il capo da una parte, in modo da poterla vedere con la coda dell’occhio. Si era di nuovo lasciata cadere a terra.

- Il mio nome è Vincent Valentine. –

- Vincent… - ripeté lei in un sussurro, come per fissarlo a mente.

E intanto lui sparì, lasciandola di nuovo sola con le sue lacrime.

 

°o.O O.o°

 

- Ginny! Finalmente ti ho trovata!! –

La voce dolce e spaventata di Hermione giunse alle orecchie della rossa, seguita dal suo abbraccio premuroso e caldo.

- Vieni, torniamo al castello… -

 

 

*****************

 

Ed eccoci di ritorno con il nono capitolo della nostra ff ^o^

E con questo posso dire di aver accontentato in parte le fan di DxG =3 [vero maricuccia :*****]

 

vi piace il disegno???????!!!!!!!! D'ora in poi nuovo stile: DISEGNO IN DIGITALE!!!! ^o^ yheppeeeee ^o^ 

questo l'ha disegnato e colorato nha^^ 

 

Che altro dire….

Ah, la song è “What have you done” dei Within Temptation. Ho messo la song su suggerimento di nha e questa ho ritenuto che fosse molto adatta =3

 

Poi finisco con il salutarvi e ringraziando tutti quelli che continuano a seguire la nosta ff ^^

Un basho gigantesco :*********************

 

**MJane92 & nha**

   
 
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