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Autore: Nat_Matryoshka    01/10/2008    5 recensioni
27 - Donuts
"Di lei non sapeva praticamente nulla, se non quello che le aveva detto la stessa Orihime poco tempo prima, quando avevano condiviso quella sorta di colazione assieme. Eppure, nonostante vivesse da sola e dovesse cavarsela contando sempre su sè stessa da quando era ancora una bambina, conservava una positività davvero incredibile, impensabile... detestava doverlo ammettere, ma la sua compagnia in qualche modo riusciva ad infonderle un po' -ma solo un po'- di quella leggerezza d'animo che le faceva apprezzare come un tesoro quelle ciambelle e la brezza che le muoveva i capelli."
[Riruka/Orihime]
[Raccolta di shot a tema estivo su vari pairing]
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Tenderness, a smile

[Lievemente romantico, AU, parecchio OOC]

 

 

 

“Mi scuso per l’ora, Byakuya … non mi sono accorto che il tempo passasse così in fretta.  Abbiamo fatto più tardi del solito, oggi”.

La voce dell’uomo dai lunghi capelli chiari, attutita dalla circostanza (le luci nella strada erano quasi tutte spente), si esprimeva in tono di scusa: una lunga giornata di allenamenti era appena terminata, anche se non nel modo esattamente immaginato. La correttezza e il garbo di Ukitake-sensei, però, lo facevano sentire in dovere di scusarsi con il capofamiglia dei Kuchiki, nonostante si trattasse di un ritardo davvero piccolo.

 

[Ma, d’altronde, chi poteva resistere alle maniere gentili e premurose di quell’uomo?]

 

“Non preoccupatevi, Ukitake-san. Piuttosto, mia sorella si è comportata bene?”

L’uomo rivolse uno sguardo raggiante alla sua giovane pupilla, che giocava distrattamente con un lembo della giacchettina blu che indossava. “Rukia? Credo che non ci sia stato un solo giorno, da quando me l’hai affidata, in cui si sia comportata male. È sempre diligente, composta, e soprattutto molto volenterosa… è un piacere allenarla” sorrise, posando una mano dalle dita vellutate sulla testina nera della bambina.

“Ne sono felice. Grazie per averla riportata a casa..”

 

Freddo, ma cortese… Byakuya Kuchiki era così, e probabilmente lo era sempre stato. Nessuno sapeva quali sentimenti nascondesse dietro quegli occhi scuri, quello sguardo altezzoso che rivolgeva a chi gli stava di fronte, inquadrando gli occhi dell’interlocutore con il cupo nero dei suoi..

In molti avevano creduto che, dopo aver adottato quella bambina (sorella della sua defunta moglie), il suo carattere sarebbe cambiato. All’apparenza, tutto era rimasto uguale… certo, non si poteva ignorare la luce quasi affettuosa che pervadeva i suoi gesti e gli sguardi che rivolgeva a Rukia, ma non si erano registrati altri eventi particolarmente eclatanti. Tra le mura eleganti del villino la bambina trascorreva la sua infanzia serenamente, tra lezioni e allenamenti di ogni genere…

ma nessuno poteva sospettare ciò che il cuore di Byakuya potesse nascondere, in realtà.

 

“Andiamo Rukia, è l’ora della nanna” mormorò, rivolto alla piccola, che lo osservava dondolando le spalle con grazia. Le prese la mano, portandola nella stanza che le aveva destinato: con un po’ di nostalgia ricordò il giorno in cui, insieme ad Hisana, l’avevano arredata e scelta, tra le tante della casa, apposta per lei.

[Di qua il letto, qui il cassettone.. e le pareti? Rosa no, legherebbero troppo… che ne dici di un azzurro chiaro? Sembrerà di entrare in un angolo di cielo.. ti piace, Byakuya? Che ne pensi?]

 

Come se fosse la figlia che avrebbero davvero desiderato avere…

 

A malapena si accorgeva del discorso che Rukia aveva iniziato, raccontando tutta contenta della lezione appena terminata, dei compagni e di Ukitake-sensei, che era così paziente e gentile… la vocina squillante e gli scatti che faceva con i piccoli pugni indicavano l’emozione che la pervadeva. Cercando di sorridere per accontentarla, la lasciò a mettersi il pigiamino e scese in cucina per bere qualcosa, e per staccarsi dai pensieri dolorosi che per un attimo gli avevano attanagliato lo stomaco.

 

Hisana… in lei vedo sempre la tua immagine. È diventata un’ossessione..?

Erano uguali in tutto, Rukia e la sorella maggiore: per come parlavano, ridevano, addirittura per come si grattavano la fronte quando erano assorte… era impressionante scorgere quei segni della somiglianza con la donna che amava nella piccola, tanto da confonderlo. Ma non era solo per quello, che il suo affetto per Rukia rimaneva così forte…

 

Rukia non era Hisana. Hisana non era Rukia.

 

Risalendo verso la sua stanza, entrò delicatamente nella camera di lei: si era addormentata.

Senza far rumore, si soffermò a guardarla dormire, intenerendosi per i piccoli dettagli che non aveva mai notato prima, come la piega lieve delle mani, o un ciuffo di capelli che si muoveva graziosamente al ritmo del suo respiro… sembrava quasi una bambola, tenera e indifesa.

Delicata, e altrettanto preziosa.

 

Le dita indugiarono a lungo sulla pelle pallida della guancia, indecise se prolungare quella carezza soffice o interromperla lì, tra le piccole labbra socchiuse e le ciocche nere che donavano colore a quel viso tanto chiaro… e alla fine scelsero di percorrere totalmente non solo il volto di Rukia, ma anche la fronte, le labbra, la testa e il collo, sottile e quasi trasparente. Ogni centimetro che sfiorava, gli sembrava quasi di controllare i suoi respiri, alzando la mano quando inspirava aria col naso e riposandola quando tra le labbra socchiuse passava un leggero filo d’aria.

Chinatosi sulla piccola figura addormentata, rimase qualche minuto ad ascoltarne il respiro placido e sereno (segno che il suo era un sonno tranquillo), isolandosi completamenti da quel futile concetto umano che era il trascorrere del tempo… sarebbe rimasto ore a vederla semplicemente muoversi nel sonno, chiamando ogni tanto il nome della sorella tra frasi sconclusionate e sospiri.

 

[Perché, quasi sempre, sono i gesti che riteniamo sbagliati ad attrarci di più…]

 

Attento a non svegliarla, Byakuya avvicinò le labbra (freddo ghiaccio, profumo di gigli, il sorriso che non donava mai a nessuno) alla fronte liscia della bambina, stampandole un bacio lieve proprio al centro.

Per un attimo, sentì come se il tempo intorno a lui si fosse fermato: quel gesto che aveva compiuto solo a mente mille volte (o in sogno, ricordando gli attimi di tenerezza vissuti con Hisana) ora si era manifestato concretamente…

 

Perché doveva essere un errore? Rukia era l’unica cosa rimastagli…

 

Scostandosi appena, cercò l’interruttore della lampadina da tavolo per spegnerla.

 

“Ni-san?”

 

Si girò, sperando di non averla svegliata… ma aveva semplicemente mormorato nel sonno il suo nome, stropicciando appena le lenzuola. Le labbra erano piegate in un piccolo sorriso dolce, di una dolcezza disarmante.

Una dolcezza che portava a sorridere a propria volta.

 

[Se avessero potuto vederlo in quel momento, i miti del suo “sorriso inesistente” sarebbero stati immediatamente sfatati…]

 

 

 

 

 

****

Piccolo esperimento ByakuRuki ispirato dallo splendido capitolo di “The Bathroom Series” di Viviane Danglars, che ringrazio ^__^

Intanto, è un AU alla massima potenza: Rukia avrà più o meno cinque o sei anni e vive con Byakuya dopo la morte di Hisana (quindi ho parecchio stravolto la realtà). Poi è totalmente, drasticamente OOC: la mia idea era di un Byakuya combattuto tra l’amore per Hisana e l’affetto (che lui sente come strano) per la sorella minore di lei… spero di averla resa benino e di non aver fatto una schifezza totale XD

La canzone che mi ha ispirato durante la stesura è “A l’occasion tu souris” di Coralie Clement: la trovavo perfetta come colonna sonora, per la dolcezza della musica e delle parole :3

Che dire… mi avete commossa! *___* ho deciso che (nonostante l’estate sia palesemente finita XD) continuerò questa raccolta,  cercando di “dare fondo” alla mia fantasia riguardo a molte coppie. Quindi.. aspettatevi altri capitoli, anche più pazzi di questo XD

Grazie davvero dell’appoggio: è meraviglioso sentirsi apprezzati, e ricevere commenti e suggerimenti… mi date tanta carica per continuare, sempre <3

Alla prossima!

Ino

 

 

Eragon1001: grazie! :D mi fa piacere di essere riuscita a renderli così bene, essendo un’amante IchiRuki convinta.. un bacione! :*

Valeriana: già… tutti (o almeno io di sicuro) vorrebbero un bel Renji personale.. *__* ma mi fa piacere che tu l’abbia gradita! Besos :*

Kenjina: è inevitabile: dove c’è qualcosa di creativo o decorativo, Yumi c’è! XD scherzi a parte, grazieeee :3 mi fai arrossire.. un bacio grande! :*

PunkyMarty: ma.. ma.. grazie mille! X3 anche io le adoro, sono combattuta tra le IchiRuki e le RenRuki (le adoro entrambe)… baci :*

Alessandra: ed eccoti accontentata: prolungherò questa raccolta ancora per un po’! Grazie davvero, tutti questi complimenti mi rendono felice e mi fanno arrossire… #^_^# spero di creare tanti altri capitoli che ti piacciano! Kisses :*

PikkiSakuraChan: tranquilla, avrai ancora parecchi capitoli da leggere! :D (non so se per tua sfortuna o fortuna ‘.’) anche per me l’IchiRuki è sacro, quindi.. mi ha stupito il fatto che vi sia piaciuto il capitolo precedente, credevo di aver fatto un orrore! XD grazie ancora :* bacioni!

   
 
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