Tenderness,
a smile
[Lievemente
romantico, AU, parecchio OOC]
“Mi
scuso per l’ora, Byakuya … non
mi sono accorto che il tempo passasse così in fretta. Abbiamo fatto più
tardi del solito, oggi”.
La
voce dell’uomo dai lunghi
capelli chiari, attutita dalla circostanza (le luci nella strada erano
quasi
tutte spente), si esprimeva in tono di scusa: una lunga giornata di
allenamenti
era appena terminata, anche se non nel modo esattamente immaginato. La
correttezza e il garbo di Ukitake-sensei, però, lo facevano
sentire in dovere
di scusarsi con il capofamiglia dei Kuchiki, nonostante si trattasse di
un
ritardo davvero piccolo.
[Ma, d’altronde, chi poteva
resistere alle maniere gentili
e premurose di quell’uomo?]
“Non
preoccupatevi, Ukitake-san.
Piuttosto, mia sorella si è comportata bene?”
L’uomo
rivolse uno sguardo
raggiante alla sua giovane pupilla, che giocava distrattamente con un
lembo
della giacchettina blu che indossava. “Rukia? Credo che non
ci sia stato un
solo giorno, da quando me l’hai affidata, in cui si sia
comportata male. È
sempre diligente, composta, e soprattutto molto volenterosa…
è un piacere
allenarla” sorrise, posando una mano dalle dita vellutate
sulla testina nera
della bambina.
“Ne
sono felice. Grazie per averla
riportata a casa..”
Freddo,
ma cortese… Byakuya
Kuchiki era così, e probabilmente lo era sempre stato.
Nessuno sapeva quali
sentimenti nascondesse dietro quegli occhi scuri, quello sguardo
altezzoso che
rivolgeva a chi gli stava di fronte, inquadrando gli occhi
dell’interlocutore
con il cupo nero dei suoi..
In
molti avevano creduto che, dopo
aver adottato quella bambina (sorella della sua defunta moglie), il suo
carattere sarebbe cambiato. All’apparenza, tutto era rimasto
uguale… certo, non
si poteva ignorare la luce quasi affettuosa
che pervadeva i suoi gesti e gli sguardi che rivolgeva a
Rukia, ma non si
erano registrati altri eventi particolarmente eclatanti. Tra le mura
eleganti
del villino la bambina trascorreva la sua infanzia serenamente, tra
lezioni e
allenamenti di ogni genere…
ma
nessuno poteva sospettare ciò
che il cuore di Byakuya potesse nascondere, in realtà.
“Andiamo
Rukia, è l’ora della
nanna” mormorò, rivolto alla piccola, che lo
osservava dondolando le spalle con
grazia. Le prese la mano, portandola nella stanza che le aveva
destinato: con
un po’ di nostalgia ricordò il giorno in cui,
insieme ad Hisana, l’avevano
arredata e scelta, tra le tante della casa, apposta per lei.
[Di qua il letto, qui il cassettone..
e le pareti? Rosa no,
legherebbero troppo… che ne dici di un azzurro chiaro?
Sembrerà di entrare in
un angolo di cielo.. ti piace, Byakuya? Che ne pensi?]
Come se fosse la figlia che avrebbero
davvero desiderato
avere…
A
malapena si accorgeva del
discorso che Rukia aveva iniziato, raccontando tutta contenta della
lezione appena
terminata, dei compagni e di Ukitake-sensei, che era così
paziente e gentile…
la vocina squillante e gli scatti che faceva con i piccoli pugni
indicavano
l’emozione che la pervadeva. Cercando di sorridere per
accontentarla, la lasciò
a mettersi il pigiamino e scese in cucina per bere qualcosa, e per
staccarsi
dai pensieri dolorosi che per un attimo gli avevano attanagliato lo
stomaco.
Hisana… in lei vedo sempre
la tua immagine. È diventata
un’ossessione..?
Erano
uguali in tutto, Rukia e la
sorella maggiore: per come parlavano, ridevano, addirittura per come si
grattavano la fronte quando erano assorte… era
impressionante scorgere quei
segni della somiglianza con la donna che amava nella piccola, tanto da
confonderlo. Ma non era solo per quello, che il suo affetto per Rukia
rimaneva
così forte…
Rukia non era Hisana. Hisana non era
Rukia.
Risalendo
verso la sua stanza,
entrò delicatamente nella camera di lei: si era addormentata.
Senza
far rumore, si soffermò a
guardarla dormire, intenerendosi per i piccoli dettagli che non aveva
mai
notato prima, come la piega lieve delle mani, o un ciuffo di capelli
che si
muoveva graziosamente al ritmo del suo respiro… sembrava
quasi una bambola,
tenera e indifesa.
Delicata,
e altrettanto preziosa.
Le
dita indugiarono a lungo sulla
pelle pallida della guancia, indecise se prolungare quella carezza
soffice o
interromperla lì, tra le piccole labbra socchiuse e le
ciocche nere che
donavano colore a quel viso tanto chiaro… e alla fine
scelsero di percorrere
totalmente non solo il volto di Rukia, ma anche la fronte, le labbra,
la testa
e il collo, sottile e quasi trasparente. Ogni centimetro che sfiorava,
gli
sembrava quasi di controllare i suoi respiri, alzando la mano quando
inspirava
aria col naso e riposandola quando tra le labbra socchiuse passava un
leggero
filo d’aria.
Chinatosi
sulla piccola figura
addormentata, rimase qualche minuto ad ascoltarne il respiro placido e
sereno
(segno che il suo era un sonno tranquillo), isolandosi completamenti da
quel
futile concetto umano che era il trascorrere del tempo…
sarebbe rimasto ore a
vederla semplicemente muoversi nel sonno, chiamando ogni tanto il nome
della
sorella tra frasi sconclusionate e sospiri.
[Perché, quasi sempre, sono
i gesti che riteniamo sbagliati
ad attrarci di più…]
Attento
a non svegliarla, Byakuya
avvicinò le labbra (freddo
ghiaccio,
profumo di gigli, il sorriso che non donava mai a nessuno)
alla fronte
liscia della bambina, stampandole un bacio lieve proprio al centro.
Per
un attimo, sentì come se il
tempo intorno a lui si fosse fermato: quel gesto che aveva compiuto
solo a
mente mille volte (o in sogno, ricordando gli attimi di tenerezza
vissuti con
Hisana) ora si era manifestato concretamente…
Perché doveva essere un
errore? Rukia era l’unica cosa
rimastagli…
Scostandosi
appena, cercò
l’interruttore della lampadina da tavolo per spegnerla.
“Ni-san?”
Si
girò, sperando di non averla
svegliata… ma aveva semplicemente mormorato nel sonno il suo
nome,
stropicciando appena le lenzuola. Le labbra erano piegate in un piccolo
sorriso
dolce, di una dolcezza disarmante.
Una
dolcezza che portava a
sorridere a propria volta.
[Se avessero potuto vederlo in quel
momento, i miti del suo
“sorriso inesistente” sarebbero stati
immediatamente sfatati…]
****
Piccolo
esperimento ByakuRuki
ispirato dallo splendido capitolo di “The Bathroom
Series” di Viviane Danglars,
che ringrazio ^__^
Intanto,
è un AU alla massima
potenza: Rukia avrà più o meno cinque o sei anni
e vive con Byakuya dopo la
morte di Hisana (quindi ho parecchio stravolto la realtà).
Poi è totalmente,
drasticamente OOC: la mia idea era di un Byakuya combattuto tra
l’amore per
Hisana e l’affetto (che lui sente come strano) per la sorella
minore di lei…
spero di averla resa benino e di non aver fatto una schifezza totale XD
La
canzone che mi ha ispirato
durante la stesura è “A l’occasion tu
souris” di Coralie Clement: la trovavo
perfetta come colonna sonora, per la dolcezza della musica e delle
parole :3
Che
dire… mi avete commossa!
*___* ho deciso che
(nonostante l’estate sia palesemente finita XD)
continuerò questa
raccolta, cercando
di “dare fondo” alla
mia fantasia riguardo a molte coppie. Quindi.. aspettatevi altri
capitoli,
anche più pazzi di questo XD
Grazie
davvero dell’appoggio: è
meraviglioso sentirsi apprezzati, e ricevere commenti e
suggerimenti… mi date
tanta carica per continuare, sempre <3
Alla
prossima!
Ino
Eragon1001: grazie! :D
mi fa piacere di essere riuscita a renderli così bene,
essendo un’amante
IchiRuki convinta.. un bacione! :*
Valeriana: già… tutti
(o almeno io di sicuro) vorrebbero un bel Renji personale.. *__* ma mi
fa
piacere che tu l’abbia gradita! Besos :*
Kenjina: è
inevitabile: dove c’è qualcosa di creativo o
decorativo, Yumi c’è!
XD scherzi a parte, grazieeee :3 mi
fai arrossire.. un bacio grande! :*
PunkyMarty: ma.. ma..
grazie mille! X3 anche io le adoro, sono combattuta tra le IchiRuki e
le
RenRuki (le adoro entrambe)… baci :*
Alessandra: ed eccoti
accontentata: prolungherò questa raccolta ancora per un
po’! Grazie davvero,
tutti questi complimenti mi rendono felice e mi fanno
arrossire… #^_^# spero di
creare tanti altri capitoli che ti piacciano! Kisses :*
PikkiSakuraChan:
tranquilla, avrai ancora parecchi capitoli da leggere! :D (non so se
per tua
sfortuna o fortuna ‘.’) anche per me
l’IchiRuki è sacro, quindi.. mi ha stupito
il fatto che vi sia piaciuto il capitolo precedente, credevo di aver
fatto un
orrore! XD grazie ancora :* bacioni!