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Autore: Utentesolitario    17/09/2014    1 recensioni
Lui può vederci, lui può ascoltarci, è il grande fratello.
Il governo americano spia i suoi cittadini continuamente per riconoscere i criminali, ma i metodi sono troppo drastici, qualcuno deve fermarli.
Dal testo:
--“Ecco la mia idea, il progetto S.”
Disse l’uomo di bassa statura stendendo sul tavolo un grosso grafico.
“È diviso in più fasi che avanzeranno in proporzione alla tecnologia di cui disponete, dopo un sopralluogo nei laboratori direi che con voi non si andrebbe oltre la fase uno.”
“Badi a come parla, desidero ricordarle che questo è il governo americano, le nostre tecnologie sono le più all’avanguardia del globo.”--
Sono tornato e in forma smagliante, oggi vi propongo il primo capitolo di questa nuova long per coprire il vuoto di quella appena finita, cercherò di dare il massimo, l’idea (molto malsana) per una cosa del genere mi è venuta lunedì scorso mentre guardavo una puntata di Voyager e si parlava di questo argomento, la storia è ambientata a New York (al diavolo il Canada) dove vivono i protagonisti, ovvero i personaggi di total drama.
Per non creare equivoci Grande fratello è inteso come videosorveglianza look wikipedia.
Spero che possa interessarvi, noi ci vediamo nel mio angolo autore.
Genere: Avventura, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Duncan, Gwen, Sierra, Sorpresa | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Gwen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - Il tour
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Capitolo: 4

Una benedizione o una minaccia?

 

Un paio di giorni dopo sierra aveva portato le sue ricerche al termine ma quando stava per esporle suonò il campanello.

Non appena Gwen aprì la porta entrò un uomo dai capelli castano chiaro, idem per gli occhi, le parole che disse furono scioccanti.

“Noah Moore, dipartimento di video sorveglianza e voi dovete essere quelli che vogliono porre fine al progetto S.”

Affermò lui mostrando un distintivo.
Duncan era già pronto a saltargli addosso ma fu fermato dalla complice.

“Fermo, non possiamo combattere contro una ventina di agenti.-

“Quali venti agenti? sono da solo.”

Affermò il poliziotto.

Il punk stava per tornare alla carica.

“Ho detto fermo, è una fortuna che lei sia qua, ci serviva proprio un aiuto dall’interno.”

“Ma Gwen! Sei impazzita, cosa ti fa credere che sia qui per aiutare? È solo, basterà tramortirlo e non ricorderà nulla.”

Ma l’individuo sulla porta si esibì in un lento applauso.

“Complimenti, sono proprio i tipi come lei che possono fare la differenza, era ovvio che lo avrebbe capito ma non pensavo così in fretta, come ha fatto, se è lecito?”

“Le sue azioni e il suo linguaggio corporeo lo urlavano a squarciagola ma ancora non mi è chiaro il motivo.”

“Vedete, io dirigo l’intero progetto, io ho lanciato l’intero progetto e sempre io non ho spiegato ai generali proprio tutto.”

“Non stia sulla porta, entri pure e a proposito, dia a tutti del tu.”

“E la tazza di the?”

“Il the è finito, dove crede di essere.”

Rispose Duncan acido.

“Scusatemi, ho un quarto di sangue inglese e ho passato molto tempo nel regno unito, beh, è tempo che vi spieghi un paio di cose, io solo per ora ho accesso a un livello superiore del programma S, S come spia, ebbene sono l’unico che ha potuto scoprirvi.”

“Non è che ti prendi gioco di noi? Se da te è nato il programma che interesse avresti a fermarlo.”

Incalzò l’ex delinquente diffidente.

“La politica è uno spasso ma per rendere la faccenda più interessante ci vuole un bello scontro, io avvantaggio entrambi per essere neutrale, cosi facendo mi assicuro un posto in prima fila nella battaglia tra il governo e i ribelli.”

“Ti sembra per caso un gioco questo! Ti rendi conto che la privacy di milioni di cittadini è incredibilmente violata!?”

Duncan cominciò ad urlare isterico.

“Che ti prende? Non puoi urlare così alla gente, adesso calmati, scusalo, è molto stanco e tende ad avere piccoli attacchi di rabbia, piutosto, ci stai dicendo che pur avendo il tuo aiuto dovremmo cavarcela con le nostre forze.”

“Precisamente, il mio ruolo è stato dare il via alla battaglia e sarà guidarvi in modo tale da velocizzare la faccenda.”

“Non perdiamo altro tempo, dicci chi è a capo della faccenda.”

“Ho fatto un giuramento, non posso dirvi il nome completo ma se dico il cognome e il carattere non  ci saranno problemi, state a sentire: La signora Garcia, ha sempre avuto un talento nello spionaggio e nel raggiro, per questo ha scalato presto i gradi della carriera, la leggenda narra che se la si guarda negli occhi per alcuni secondi si viene congelati all’istante.”

“Aspetta, un asso del raggiro con la carica di generale?”

“Strano ma vero queste abilità sono servite in molti casi, poi abbiamo mister Burromuerto, come si può intuire dal cognome è un latino americano, gira voce che in madre patria fosse un temuto criminale ma nessuno può confermare questa teoria.”

“Bene, una spia e un delinquente, per caso il terzo generale è un assassino?”

“I fratelli Lawtiet, in realtà solo il maggiore ha questa carica ma la sorella gli sta sempre attaccata, un tempo poliziotti meritevoli dato che non facevano strada si sono trasferiti al settore di sorveglianza, entrambi con un fortissimo senso della giustizia erano contrari alla mia idea ma loro valgono per uno e la maggioranza vince.”

“Si, si, molto interessante ma in che modo ci puoi aiutare.”

Chiese Gwen infine.

“Io ho accesso alle fasi avanzate del progetto ma la cosa è equa perché in qualità di scienziato non ho accesso ai database con i soggetti controllati, ho lanciato una sfida ai generali, se troverò la password mi danno il via libera.”

“Una password? Come quella dei cellulari intendi? Ma questo lo so fare anch’io.”

Affermò il punk che fin ora era stato in silenzio.

“Quanto ci metteresti?”

“Se è un cellulare scadente me la cavo in mezzora.”

“Comune pattern per smartphone, trecentocinquanta combinazioni, dieci secondi spaccati, pin numerico, quasi un milione di combinazioni, fino a quindici minuti, password alfanumerica, qualche milione di miliardi di combinazioni, con i dovuti accorgimenti meno di trentasette ore.”

“Sai che quello che dici non è possibile.”

“Non crederete che io le provi tutte, con una minima conoscenza dell’individuo che ha ideato la password posso ridurre del 90% le combinazioni.

“Si può sapere chi ti credi di essere? Vieni qua direttamente dalla base nemica ad aiutarci, è ovvio che sei una spia.”

“E tu invece? Duncan Nelson, non ho bisogno dei database  per sapere che sei un pericoloso criminale, ti chiamavano il ladro con la D maiuscola ma per la polizia è stato facile identificarti dalla tua iniziale.”

“Che vorresti insinuare?”

“Che un vero professionista non avrebbe mai commesso un tale sbaglio.”

Il punk non ce la faceva più, fremeva dalla rabbia, quel modo di fare impertinente di Noah gli dava sui nervi e di questo se ne era accorto anche lui.

“Ero un ladro ma non sono un tipo violento, ti conviene smetterla altrimenti...”

“Altrimenti cosa? Vuoi fare a botte? Non me la cavo ma non avresti il tempo di sferrarmi un pugno che tutti gli agenti del mio dipartimento sarebbero qua a difendermi e in più verreste scoperti.”

Lo conosceva da appena mezzora ma già odiava tutto di lui, dal sorriso beffardo alla voce enigmatica, sapeva però che aveva pieno potere su di loro ma questo non faceva che accrescere l’ira.

“È tutto, tornerò presto per i dettagli sulle fasi del progetto S.”

Il nuovo informatore si è già fatto un nemico nel gruppo ma il suo aiuto è fondamentale, come si evolveranno le vicende e come andranno avanti i rapporti tra i membri del gruppo? Scopritelo continuando a seguire la storia.

 

 

 

 

 

Angolo del detective.
Salve a tutti cari amici lettori, adesso che (in teoria) ho ritrovato l’ispirazione la pubblicazione dei capitoli dovrebbe avvenire ogni sei giorni per alternare ma non ce la faccio ad aspettare così tanto dato che ci sono un mare di cose che dovete ancora scoprire su questa storia.
L’uomo è Noah e fa il doppiogiochista, si sono anche nominati i cognomi dei generali, a Heather ho voluto dare un cognome simile a quello di Al, così, per mettergli qualcosa in comune, invece Bridgette e Geoff (che ho preferito farli fratelli)... Regalo un nintendo ds a chi indovina da dove è preso il cognome, come indizio vi do la parola scrivere.
P.S. da ora in poi non scrivo più note autore ma angolo del e poi una parola che c’entra col capitolo.
Le mie note sono finite, tanti sauti da U.S.
   
 
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